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Autore: Xandalphon    11/10/2018    3 recensioni
Dopo molti tentennamenti, ho deciso di rieditare e revisionare 'A new Generation' e ripubblicarla da capo.
Per chi si approcciasse ora alla storia, si tratta di una 'what if?' che prende il largo dalla trama del manga dal capitolo 689.
In questa versione della storia, un Naruto ancor giovane si metterà nei panni del sensei per addestrare tre scanzonate ragazzine... Cambiando completamente il mondo ninja (Niente Boruto e Sarada. E più avanti si scoprirà anche perché)
Genere: Azione, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hanabi Hyuuga, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Dopo la serie
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- Questa storia fa parte della serie 'A new generation'
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5)Here's the new sensei (A.K.A: Harem no jutsu is back!)

NewGen2

Trascorsa un'ora, e non prima di essersi fatto augurare buona fortuna da parte di Konohamaru, Naruto prese un sospiro e si avviò verso la classe per 'recuperare' le tre ragazze. Prima di entrare udì un brusio e un ridacchiare sommesso. “Se almeno una di loro ragiona come me, mi staranno preparando uno scherzo di benvenuto... Magari do' loro un voto sull'originalità...”

In realtà, non sapeva proprio come comportarsi: in modo duro, in modo da far loro capire chi era il capo? O in modo leggero e gioviale? Certo, sarebbe stato più nella sua natura, ma se...

C'erano troppi 'ma' e 'forse' nella sua mente che giravano senza sosta, senza volersi minimamente fermare. Col passo irrigidito tipico di chi non sa bene come comportarsi, aprì la porta e, invece di trovarsi tre ragazze alla prima adolescenza, si vide davanti niente meno che Hinata.

Piuttosto sorpreso, dopo un secondo di stupore, il ragazzo le disse: “Buongiorno Hinata-chan! Non sapevo che anche tu fossi qui per allenare una squadra di genin.”

“Buongiorno a te Naruto-kun! Anche tu qui eh?” Vi era qualcosa, però, che non quadrava. La Hyūga si avvicinò a Naruto con fare più che provocante. Tra l'altro, giocava con la zip della felpa... In modo decisamente pericoloso. Quando il suo viso giunse a meno di due centimetri dalle labbra di Naruto, che nel frattempo aveva la faccia colorata di un rosso acceso, lei disse: “Che ne dici Naruto-kun, i nostri allievi non sono ancora arrivati. Per un bacio non ci vuole molto tempo. E se gli dei ci assistono, anche per qualcosina di più...” Nel frattempo la zip era scesa al livello dell'ombelico.

“Hi-Hi-Hinata c-che s-stai f-facendo?” Imbarazzatissimo, raccolse tutte le sue forze, più che altro mentali, chiuse gli occhi e spinse gentilmente indietro la ragazza.

Che sfigato di un verginello mi tocca avere per Jinchuuriki... Fu il commento, a metà tra il disappunto ed il divertimento, che si lasciò scappare Kurama. Il giovane ninja, tuttavia, non fu in grado di registrarlo nella sua mente e replicare a dovere: le sue facoltà mentali erano state dirottate completamente verso il 'problema' che aveva di fronte.

Intanto, per tutta risposta Hinata, senza, scomporsi minimamente, reagì, con fare se possibile ancor più malizioso: “Kya! Naruto-kun, ma dove mi stai toccando? Però se si tratta di te, puoi toccarmi dove vuoi...”

A quelle parole Naruto sbirciò dinnanzi a sé e si accorse, suo malgrado, che le stava toccando inavvertitamente il seno. Subito le staccò le mani dal corpo. La temperatura della sua faccia era decisamente da ebollizione e i suoi balbettii di giustificazione avevano smesso di aver alcun senso compiuto. Anche il sangue da naso non tardò ad arrivare... Dannazione, Kurama aveva ragione, con le donne era un vero imbranato, nonostante l'età!

A quel punto Hinata non ne poté più: scoppiò in una fragorosa risata, tanto da lasciare il biondo sbigottito e confuso. Nel frattempo, una nuvola di fumo circondò la ragazza. Al suo posto vi era la sorella Hanabi letteralmente piegata in due dalle risate. Chi meglio di lei poteva imitarne le fattezze? Anche Haruna, spuntata da chissà dove, stava ridendo a crepapelle. Ako, invece, appoggiata allo stipite della finestra, sogghignava sommessamente con il suo ago da lancio in bocca.

Naruto era imbarazzatissimo, ma doveva ammetterlo: la tradizione dello 'scherzo al nuovo sensei', invalsa anche negli anni del suo primo addestramento, era stata pienamente rispettata e, almeno per quanto riguardava l'originalità, le tre artefici di cotanta perfidia meritavano un dieci e lode.

Fare l'indignato e punirle non gli riusciva proprio, anche perché, dopo tutto, per come era fatto presentiva che sarebbe risultato solo più goffo e grottesco ai loro occhi.

No, in quel momento era lontana mille miglia dai suoi pensieri la paura di non essere una figura adulta modello. Era solo e soltanto lui, un ragazzino immaturo e un po' canaglia che, dopo averne fatta una si fingeva contrito e intanto ne pensava unicamente una più grossa.

La vecchia anima da burlone di Naruto, richiamata alla luce, si ridestò prepotentemente.

Per questa ragione, pur avendo fatto una figuraccia, non era assolutamente in grado di sentirsi arrabbiato, anzi. Dopo un cavalleresco quanto teatrale inchino ad Hanabi, condito da una grassa risata, disse: “Me l'hai fatta ragazzina, lo ammetto. Ma, come dire... Non sei nient'altro che una dilettante al mio confronto...”

Lasciò che la frase lasciata in sospeso producesse il suo prevedibile effetto, spingendole alla curiosità: Haruna, sentitasi stuzzicata (originariamente l'idea era stata proprio sua, mentre Hanabi aveva pensato che prendendo a modello sua sorella Hinata, il tutto sarebbe venuto meglio. Ed in effetti...), replicò sospettosa: “cosa intende dire?”

Ah, quindi anche dopo una piazzata del genere usano comunque il 'lei'? Gioisci biondino, hai ancora un minimo margine per recuperare punti autorevolezza... Commentò sarcastico Kurama, forse sperando che Naruto non stesse per dire o fare qualcosa di potenzialmente irreparabile per la dignità del suo ruolo, per quanto fosse perfettamente cosciente che con ogni probabilità sarebbe stata una speranza vana. O forse, sotto sotto, aspettandosi esattamente quello, per farsi una grassa risata a sue spese.

Il biondo fece un occhiolino alle tre e, battendosi il petto con orgoglio, soggiunse: “Alla vostra età avevo già steso il terzo Hokage con una tecnica simile, la terribile Harem no Jutsu.

“Cioè?” fecero in coro le tre quattordicenni. Perfino Ako si era fatta attenta, quando aveva sentito dell'Hokage steso in qualche strano modo.

A Naruto brillarono gli occhi e si aprì in un sorriso malizioso: “volete vederla su una malcapitata vittima maschile? Chessò... Su Konohamaru sensei, per esempio?”

Ed ecco che l'eroe del mondo ninja si mette a fare lo splendido con tre ragazzine, per di più con una trovata assolutamente idiota. Complimenti, insegnante dell'anno...

Al commento fintamente acido della volpe, Naruto si limitò a replicare interiormente:

Eddai, che cosa vuoi che sia...

Nel frattempo, la sua idea pareva avesse fatto centro, destando l'attenzione del suo trio di allieve: Ako sogghignò, mentre le altre due avevano gli occhi che brillavano ed un perverso sorriso di gioia solo all'idea.

“Prendo le vostre espressioni per un sì. Tu – disse indicando Haruna – vallo a a chiamare qua, ma non fare il mio nome. Voi, due, nascondetevi come avete fatto prima quando sono entrato. E, mi raccomando, ripeto: non fare ASSOLUTAMENTE il mio nome. Sospetterebbe qualcosa, altrimenti.”

Come una perfetta squadra ninja, ognuno si mise ai propri posti per l'agguato. L'assistente-insegnante dell'accademia corse trafelato dietro alla ragazzina, che, guadagnato un certo margine, sparì dietro la porta dell'aula. Naruto si fece attento al rumore dei passi, poi, quando percepì la mano dell'amico sulla maniglia della porta... Harem no Jutsu!

Konohamaru si trovò attorniato da una cinquantina di donne nude e formose. Il risultato? Epistassi copiosissima e istantanea perdita di sensi della povera cavia del perverso esperimento.

Le tre ragazze, loro malgrado, risero anche più di prima, soprattutto quando il loro nuovo sensei disse con aria di solennità: “un valente chuunin della foglia atterrato prima ancora di poter estrarre il proprio kunai. Vedete? Questa tecnica è veramente una delle più distruttive che conosca.”

Verginello, non fare il vecchio saggio che non sei.. Meriteresti di subire lo stesso trattamento. Chessò, cinquanta Hinata mezze nude possono bastare per una tua figura di merda? Ah, che sbadato, quella l'hai già fatta... Dannata Kushina, non poteva generare un figlio con più neuroni? Dentro alla sua mente si crepa di solitudine, da quanto pochi sono.

Lasciatelo dire, Kurama, come voce della coscienza neanche tu sei esattamente il meglio su piazza. E ora zittisciti e lasciami fare il mio lavoro! - Pensò di rimando Naruto, piccato. Il suo ospite tuttavia non si diede per vinto e ribatté:

Lavoro? Bwahahahahah! Questa me la segno. Sai, nella mia classifica personale, 'le cento cazzate più memorabili del biondino'.

  
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