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Autore: harretoms    12/10/2018    0 recensioni
Marta Collins era spensierata, piena di amiche, una classica ragazza della sua età. Poi qualcosa cambia nella sua vita e tutto si riversa su di lei. Ed ecco la nuova casa, sua zia, la nuova scuola, Harry.
Un guaio dopo l'altro la faranno capitolare in un mondo cattivo, un mondo che non si sarebbe mai immaginata.
Genere: Dark, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La casa era molto spaziosa, bella. Due piani: zona giorno e zona notte, luminosa in alcuni posti e terribilmente buia in altri. Marta non si poteva dire felice di quella sistemazione ma vista la sua attuale situazione si poteva dire soddisfatta della nuova casa in cui sarebbe andata ad abitare.
“Marta? Mi hai sentito?”
Stava di nuovo immergendosi nei suoi pensieri non prestando minimamente ascolto a sua zia Penny.
“S-sì, zia, scusami. Cosa hai detto?”
“Ti piace?”
Proprio a questo pensava, non era come la sua casa a Manhattan ma dopotutto lei non viveva più lì, ora stava in qualche sobborgo di Londra e doveva accontentarsi e ricostruirsi una vita.
 
Marta non riusciva più a pensare alla sua precedente vita, se lo avesse fatto i ricordi bui ed oscuri sarebbero riemersi e mettersi a piangere disperata davanti la zia non le sembrava un buon modo per iniziare la sua nuova vita, così rimise le lacrime dentro, strizzò gli occhi e rispose a sua zia.
“Sì, mi piace molto”
La zia le fece un sorriso rassicurante, ma vedeva dentro sua nipote, come se quest’ultima non potesse nascondere a nessun essere vivente la sua tristezza e disperazione.
 
Era nella vasca da bagno e stava facendo il suo rituale di relax quel lunedì sera, il giorno dopo sarebbe dovuta andare a fare colazione con le sue migliori amiche, Josie e Megan e ne aveva proprio bisogno. Il cellulare squilla. I suoi genitori erano via per un convegno di chirurghi, qualche altra cosa sulle innovazioni in campo medico.
“Pronto?”
 
Lo aveva fatto di nuovo. Si era nuovamente immersa nei ricordi, doveva decisamente smetterla.
“Zia, mi fai vedere dove dormirò?”
La zia la portò di sopra dove si trovava la sua nuova camera: era grande con sua grande sorpresa, di un bianco quasi ospedaliero ma era ben arredata, armadio a quattro ante, uno specchio di fronte il letto e una scrivania nera sulla quale avrebbe potuto studiare più che comoda. Le coperte erano di un azzurrino pastello, rassicuranti e calde. Il letto era pieno di cuscini di qualunque colore e molto grandi, sopra le lenzuola sostava una coperta di quelle che sembrano emanare un calore e una protezione rare, di colore grigio.
 
“Grazie zia, è molto bella ed accogliente”
“E’ il minimo tesoro”
Sua zia era un completo disastro in tutto, era vanitosa ed egocentrica, ma con Marta si comportava in maniera impeccabile, era contenta che si fosse stabilito questo tipo di rapporto tra loro.
“Hai notizie di Bren?”
Bren. Suo fratello. Dopo l’accaduto lui si era volatilizzato, sparito dalla circolazione, senza lasciare nessun tipo di traccia, lasciandola da sola ad affrontare tutto.
“No zia, ho provato a chiamarlo molte volte, ma ha sicuramente cambiato numero”
“Mh”
 
Penny girò le spalle e scese in cucina. Marta sistemò i pochi vestiti che le erano rimasti e le cose di scuola, domani avrebbe cominciato nella nuova classe, nella nuova scuola e voleva essere pronta, quindi si preparò anche la borsa. Scese in cucina dove zia Penny la stava aspettando, aveva un’aria assorta e pensierosa.
“Zia, tutto ok?”
“Marta, dobbiamo parlare”
Quelle due paroline Marta le aveva sempre odiate, essendo una tipa molto ansiosa le facevano salire su un’angoscia profonda, non disse niente e si sedette, guardando la zia negli occhi e aspettando che lei iniziasse.
 
“Allora, dobbiamo impostare delle regole. Io lavoro tutto il giorno perciò non ci sarò molto a casa, non voglio casa incasinata, non voglio marmaglie di ragazzi o ragazze in giro per casa mia e stai attenta a Robert. Non voglio che lo incontri, non voglio che ci hai a che fare e non voglio assolutamente che tu ti ferma a parlare con lui”
Marta era scettica e sorpresa, non capiva la motivazione dell’ultima regola, forse sua zia era solo molto gelosa. Ecco che usciva fuori la vanità e la possessione della zia, così annuì pronta per una buona dormita e per la nuova vita che l’attendeva.
 
“La signorina Marta Collins?”
“Sì, sono io, mi dica”
“Leandra e Michael Collins hanno avuto un incidente.”
   
 
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