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Two opposites of a whole
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Pidge non è tipo da effusioni in pubblico.
Lance vorrebbe correre per strada e gridare ai quattro angoli del globo quanto la ama.
Pidge è un animale notturno, un gufo, è abituata a trascorrere intere nottate in bianco davanti al pc elaborando statistiche, riordinando informazioni e dati.
Lance la domenica non si alza mai prima di mezzogiorno e, nelle sere infrasettimanali, già alle dieci è perso nel mondo dei sogni.
Pidge ama la quiete, la solitudine e quando si trova al centro dell’attenzione vorrebbe sprofondare nelle viscere della terra.
Lance vive per i riflettori, il suo habitat ideale è il centro di un palcoscenico o di una pista da ballo attorniato da un sacco di amici vogliosi di far festa.
Pidge e Lance non potrebbero essere più diversi di così, sono il giorno e la notte. Sono i due punti antitetici di una spirale, procedono in senso opposto e sembrano destinati a cozzare aspramente l’uno contro l’altra ogni volta. È come se il fato l’avesse già stabilito; è impossibile che dì e buio possano stare insieme o anche solo andare d’accordo.
Ma in fondo luce e buio non sono altro che due metà dello stesso intero, sono Yin e Yang, si completano e senza uno non può esistere l’altro. Lance lo sa che si troverebbe perso in un bicchier d’acqua se non ci fossero la razionalità e la calma di Pidge ad equilibrare la sua irruenza, a sottolineargli con impeccabile lucidità quanto lui sia importante per Voltron, per la coalizione, per lei; così come la Pidge sa che la vitalità del cubano riempie i suoi silenzi, riduce lo spazio in cui i pensieri tristi possono prendere il sopravvento e schiacciarla miseramente.
E i due opposti tornano ad essere uno quando Pidge e Lance si uniscono in un atto antico come il mondo, quando lui la tiene stretta tra le sue braccia e inspira a fondo il suo profumo e la Paladina verde posa il capo sul petto di lui e si addormenta sussurrando un flebile “ti amo” mentre il battito del cuore di Lance le ricorda che lui non la abbandonerà mai e la culla piano piano.
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Hola gente
Questa flash non ha molto senso (il titolo come sempre non c'entra manco per sbaglio) e non so nemmeno io come mi sia venuto in mente di scriverla ma avevo troppa voglia di buttar giù qualcosa sui miei adoratissimi Plance *.*
Comunque, per quanto riguarda la parte sui punti opposti della spirale, sappiate che non sono pazza (almeno non proprio del tutto) e che ho solo "preso in prestito" il ragionamento di quel trombone di Hegel perché... perché boh, ho iniziato a imbastire questa cosa a scuola durante l'ultima ora, alla terza avevo filo e mi sa che mi è rimasto in testa il discorso della spirale dialettica (da un argomento si va al suo opposto fino a raggiungere una sintesi che comprenda entrambi, tipo dal dì alla notte al ciclo del giorno. Spero che chi non abbia mai fatto filo riesca a capire anche con questa spiegazione orrenda)
Spero possa piacere anche se non ha né capo né coda^^' Ringrazio chi recensirà e anche chi leggerà e basta
Alla prossima gente
Adios