E so già come andrà a finire, so già quale sarà la fine.
Conosco in anteprima la conclusone di un film che tutti aspettano impazientemente, conosco il colpo di scena del libro che tutti stanno leggendo ma che nessuno ha finito.
Io lo so.
Perché è così che deve andare.
Perché purtroppo tu hai deciso di non trasformarmi.
Tra dieci, quindici, venti gironi, magari un mese, o forse un anno tu ti stuferai di me.
Mi guarderai, vedrai le mie rughe diventare sempre più marcate sul mio volto, vedrai la mia pelle invecchiare e raggrinzirsi, vedrai i miei occhi spenti e i miei passi lenti accompagnati da un bastone per sorreggere il mio peso e la fatica del movimento.
Perché è così che deve andare.
Io lo so.
E forse lo sai anche tu.
Mi siedo lentamente accanto a te, al nostro banco nell'aula di biologia.
Tu ti avvicini, mi dai un leggero bacio sulla guancia, un bacio che a me non basta.
Ne vorrei altri, tanti altri, ma mantengo per me questo desiderio, questa costante necessità che ho di te.
Hai provato a ignorarmi, a scappare, ad essermi amico, a stare con me, a lasciarmi e persino a tornare, e adesso dimmi: è servito a qualcosa?
Tutto è stato inutile. Tutto è stato vano. Tu sei ancora qui e io ancora con te.
Tu, però, rimarrai qui per l'eternità, chissà invece io che fine farò.
Magari esiste davvero il paradiso, magari sono davvero destinata ad andarci, magari anche a me spetta una vita eterna. O magari dovrò accontentarmi del purgatorio, forse anche dell'inferno, ma non m'importa.
Il giorno in cui io mi separerò da te anche il paradiso si tramuterà in inferno, perché io senza te non resisto.
Perché è così che deve andare.
Io lo so. 
Alzo lo sguardo verso di te, anche tu mi stai guardando.
Per un attimo mi perdo nelle tue iridi dorate.
Non puoi farmi ancora questo effetto, non puoi continuare a rendermi tua succube fino alla mia morte, non puoi usarmi fino alla fine e poi gettarmi via, come fossi un oggetto.
Non puoi.
Perché dopo due anni sei ancora capace di farmi venire i brividi quando ti avvicini troppo.
Perché dopo due anni sei ancora capace di farmi avvertire dell'elettricità quando mi sfiori.
Perché dopo due anni sei ancora capace di capire guardandomi negli occhi quando dico una bugia.
Perché dopo due anni sei ancora capace di farmi dimenticare del mondo intero quando mi sorridi sghembo.
Perchè è così che deve andare.
Io lo so.
Ed io continuo ad odiarmi.
Continuo ad odiare quella sciocca ragazzina incapace di mettere la parola fine ad una storia già finita.
Perché lo so.
Perché lo sai.
La parola fine l'hai messa tu.
Sorrido dei miei stessi pensieri.
Un sorriso sarcastico, ironico, magari di circostanza.
O forse mi faccio talmente pena da risultare ridicola a me stessa. Probabile.
Tu mi guardi. Con lo sguardo mi chiedi spiegazioni. Io scuoto la testa, come per farti capire che va tutto bene, che non ci sono problemi, che il mondo è perfetto. Apri leggermente la bocca, forse vuoi chiedermi qualcosa. Supplico Dio, Allah, o chiunque ci sia lassù di non farti andare avanti.
Perché purtroppo non so mentirti.
Perché posso mentire al mondo intero e persino a me stessa, ma non a te.
Non posso.  Non ci riesco.
Il professore entra in classe, qualcuno mi ha ascoltata e chiunque esso sia lo ringrazio.
Davvero.
La lezione inizia, ma io non presto molta attenzione a ciò che viene detto.
Sono troppo occupata a pensare a te.
Il mio chiodo fisso.
La causa di tutto ciò che di bello e brutto mi sia mai capitato.
Perché Edward Cullen io ti odio.
Ti odio perché non riesco a dirti di no,
perché nonostante tutto so che per te sarò un piccolo istante della tua eterna esistenza.
Spero solo che tu non dimenticherai mai quel pezzettino di vita o non-vita, perché se dovessi farlo...
beh, dimenticheresti anche me.
Una lacrima scende solitaria sulla mia guancia.
Te ne accorgi. Mi stringi la mano e mi fai capire che ci sei.
Che adesso ci sei.
Perché è così che deve andare.
Io lo so.
Perché non mi lasci altra scelta.
Perché ho deciso.
Perché ti lascerò Edward  Cullen.
Ti lascerò prima che tu lo faccia nuovamente.
Perché morire tra vent'anni quando puoi farlo adesso?
Mi dispiace, ho preso la mia decisione.
Non m'importa se Alice avrà una visione. Non m'importa se Edward verrà a saperlo.
Non m'importa del dolore che affliggerà mio padre.
Sono egoista, lo so.
Sono una vigliacca egoista, ecco cosa sono.
Un'egoista.
Perché ho preso la mia decisone.
Perché ti odio Edward Cullen.
Perché ti amo Edward Cullen.
Perché è così che deve andare.
Io lo so.


Angolo autrice
Eccoci alla mia seconda one-shot!
Che dire, anche io sono rimasta affascinata dalla saga della Meyer e con questo cerco anche di dare una spiegazione a ciò che è uscito fuori dalla mia mente perversa. Non avevo mai scritto a riguardo, però c'é sempre una prima volta. Credo sia giunto anche il momento di dare qualche spiegazione: allora, Edward é tornato da Bella dopo New Moon, e come nel libro sono tornati insieme. Questa volta però Edward ha deciso di non trasformare la sua amata in un vampiro, costringendola ad una vita da umana e quindi anche a morire. Il finale non é molto chiaro, potrebbe essere facilmente scambiato per abbandono o suicidio... a voi la scelta! Ma come sono tragica! Ringrazio confettina, ryanforever e delichan123 che hanno commentato nella precedente one-shot e tutti quelli che leggeranno quest'altra, sperano che qualcuno di buona volontà lasci delle recensioni... sono solo agli inizi e avrei bisogno di qualche consiglio! 1baci8...
                                                                                                                           ...bontina...