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Autore: Mari Lace    13/10/2018    5 recensioni
Prima classificata al contest “Cuore d’Ombra — II Edizione” indetto da Laodamia94 sul forum di Efp.
Odio.
Ogni singolo pensiero di Reis è pregno di nerissimo odio.
Aster lotta per non farsi sommergere, [...]
La sua Reis non esiste più.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Aster, Reis
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Affrontare l'odio




Odio.

Ogni singolo pensiero di Reis è pregno di nerissimo odio.

Aster lotta per non farsi sommergere, è una battaglia disperata ma resiste. Naviga in cerca di una parvenza d’amore, non vuole credere che non ne sia rimasta almeno una flebile traccia. Se non per lui, per qualcun altro. Suo padre, i suoi allievi, chiunque.

È inutile: la mente di Reis è un pozzo scuro di cui non s’intravede il fondo, l’odio ha soffocato tutto. Aster lo capisce infine, si rassegna nel vedere l’immagine radicata al centro di tutto quel nero: il volto tanto giovane con cui Oren l’ha maledetto.

La sua Reis non esiste più, è costretto ad ammetterlo. L’ultimo residuo di speranza lascia il suo cuore, la disperazione conquista l’unico punto che ancora non aveva ceduto. Il suo piano resta come unica certezza, unica via di purificare il mondo corrotto dall’Odio.

Non prova rabbia, Aster, solo profonda amarezza.

Prima di lasciare la mente corrotta della donna che ha segnato il suo destino, le fa un ultimo dono, cancellando il ricordo del suo aspetto. Non potrà rivelarlo a nessuno, forse riuscirà persino a dimenticarlo – sa che non è così, ma vorrebbe sperarlo.

Si acciglia; speranza, che sciocca illusione. Vi ha ceduto inviando il Cavaliere alla ricerca di Reis, decidendo contro ogni logica di inseguire un abbaglio.

Non lo rimpiange, tuttavia: grazie a lei ha avuto la conferma finale, l’odio di Reis gli ha definitivamente aperto gli occhi; se prima poteva avere l’accenno di un dubbio, ora l’ha rimosso. È pronto a seguire il suo piano, pronto a pagare qualsiasi prezzo per esso, a macchiarsi di ogni crudeltà necessaria.

Nessuna delle sue azioni avrà reale importanza alla fine, perché nessuno rimarrà in piedi a odiarlo.

Forse il mondo che rinascerà dalle ceneri del vecchio gli sarebbe persino grato per i suoi sacrifici, se li conoscesse – ma questo non ha importanza, non agisce per la fama. Per lui conta solo l’Ideale, come mai prima.

Su questo riflette Aster mentre segue l’allontanamento di Reis dall’alto della Rocca.

Lacrime fredde gli solcano il viso, ma lui le ignora.

Non è colpa della donna, lo sa. È il Mondo Emerso a essere corrotto alla radice, una radice d’odio denso che va estirpata. C’è un unico modo, e nessuno oltre a lui disposto a metterlo in pratica.

Riesce ancora a distinguere la sagoma della donna che ha amato fin dal primo sguardo – no, non è più lei, ora.

Si volta deciso. Non la rivedrà mai più, non servirebbe a nulla. Non gli interessa.

Si dirige verso il trono; presto arriveranno i suoi generali, dovrà impartire degli ordini. Ha già perso troppo tempo.

Si concentra su questo, relegando alla parte più nascosta del suo animo la certezza che l’ha colto: Reis non uscirà così dalla sua vita, tornerà nuovamente a tormentarlo.

Il ricordo del suo odio resterà in un angolo della sua mente, dovrà lottarci ogni giorno.

Ogni giorno, fino alla fine.

Non vuole crederlo, però, Aster: sedendosi sul trono, pronuncia due lapidarie parole.

Addio, Reis.

  
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