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Autore: Ms Mary Santiago    13/10/2018    6 recensioni
[STORIA INTERATTIVA - ISCRIZIONI CHIUSE]
[Generazione dei figli degli Eroi]
Dal testo:
Quando misero giù, domandò preoccupata: - Cosa è successo? –
- Frank e Clarisse sono svenuti di punto in bianco e quando hanno ripreso i sensi i loro poteri erano scomparsi nel nulla. Dobbiamo andare immediatamente al Campo Mezzosangue e avvisare Chirone dell’accaduto, forse è solo un caso ma quando accade che i figli di una divinità perdano i loro poteri non è mai un buon segno. –
*
“Le Parche han tessuto la fitta maglia del destino,
decise a ripagare l’allora misfatto iniquo.
Le colpe dei vecchi ricadranno sui giovani
che per ripagare il vetusto danno
ripercorreranno i lustri lontani
affinchè possano trovare la verità nell’inganno.
Finchè i discendenti non ribalteranno del mondo le sorti,
riequilibrando i passati torti,
e il giovane lupo prevarrà sul vecchio
ponendo fine ai suoi sogni d’ambizione distorti
oppure il mondo intero varcherà con egli l’ingresso del regno dei morti.”
Genere: Avventura, Azione, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Gli Dèi, Mostri, Nuova generazione di Semidei, Nuovo personaggio, Semidei Fanfiction Interattive
Note: What if? | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Capitolo 4

 

 

 

 

 

Chirone osservò le due ragazze davanti a lui con espressione seria mentre rifletteva sulle implicazioni di quello che erano venute a riferirgli. Miime e Ruby lo osservavano a loro volta, religiosamente in silenzio, mentre l’una si tormentava nervosamente le mani e l’altra trascinava la suola delle scarpe contro il pavimento.

- L’avete detto a qualcun altro? –

Ruby scosse il capo. – No, a nessuno, siamo venute qui non appena Miime si è svegliata. –

- Bene, allora continuate a tenerlo per voi finchè non sarò io stesso a comunicarlo agli altri semidei … o l’Oracolo non pronuncerà una delle sue profezie. –

Non era ancora il caso di far precipitare tutto il mondo semidivino nel più completo dei caos.

- Va bene, Chirone, faremo come ci hai detto – asserì Miime, mentre Ruby sembrava sul punto di aprire bocca, - Entrambe obbediremo. –

- Potete andare, immagino che qualche altra ora di sonno faccia bene a tutti e tre. –

Si congedarono e non appena ebbero messo piede fuori dallo studio del centauro la figlia di Hypnos sbottò.

- Perché gli hai detto che avremmo tenuto la bocca chiusa? –

- Chirone sa quello che fa -, replicò ambigua, - e quando verrà il momento di un’impresa tutti noi lo sapremo in modo altrettanto chiaro. –

- Ma … -

- Niente ma, Ruby, manteniamo il silenzio e basta. E ora seguiamo il suo suggerimento e torniamo nelle nostre Cabine, i sogni profetici lasciano molto spossati e ho bisogno di dormire un po’. –

 

 

 

 

 

Jude rivolse un’occhiata sorpresa all’indirizzo di Benedict. Non erano esattamente amici, ma gli piaceva considerare il figlio di Percy Jackson come una persona ragionevole perciò non riusciva proprio a capire come gli fosse balenata per la mente un’idea come quella in pieno stato d’emergenza.

- Una caccia alla bandiera coinvolgendo anche i romani? –

- Già, la facciamo sempre al ritorno dalle vacanze quindi non vedo perché annullarla solo perché abbiamo ospiti. –

- Mi sembra un’idea ... –

- Ottima – concluse Gabriel, le iridi castane che luccicavano eccitate, - veramente ottima. –

Non era decisamente quello che il figlio di Dioniso aveva in mente, ma davanti all’entusiasmo di Ben e dei suoi amici non sapeva come obiettare senza rischiare di passare per il guastafeste di turno.

- Spero solo che questa non sia una scusa per saltarsi alla gola a vicenda. –

- Beh, se non lo facessimo il divertimento sarebbe praticamente nullo – lo rimbeccò Jax sorridendo sghembo.

Così non gli rimase che alzare gli occhi al cielo e allargare le braccia.

- Va bene, mi avete convinto, appoggerò questa vostra folle idea. –

- Bisognerà organizzare una terza squadra visto che siamo troppi per farne solo due -, osservò Gabriel, - la blu hai intenzione di guidarla tu come al solito? –

Ben annuì. – Già, Jax tu prendi la rossa? –

- Puoi scommetterci. –

 

 

 

 

 

Evelyn ascoltò la proposta dei ragazzi greci mentre un sorriso si dipingeva sempre più rapidamente sulle sue labbra carnose tinte di rosso vermiglio. Volse le iridi scure a incrociare quelle di Marcus, che sembrava a sua volta favorevole alla cosa. Del resto il suo collega era fortemente competitivo e aveva una voglia pazzesca di dimostrare che i romani erano migliori dei greci, per cui convincerlo era facile come rubare le caramelle a un bambino.

- Anche per noi va bene, ma c’è una condizione. –

Vide con la coda dell’occhio che Marcus aveva steso le labbra in un sorrisetto divertito. Probabilmente era lieto di non essere il solo a essere sottoposto ai suoi giochetti mentali.

- Che tipo di condizione? – sondò cautamente Ben.

- Le tre squadre saranno composte sia da romani che da greci, niente strane guerre improvvisate. –

 - Così lo spirito di collaborazione tra i due Campi ne beneficerà e i ragazzi impareranno a lavorare fianco a fianco. –

- Precisamente -, sorrise compiaciuta dal fatto che Benedict avesse afferrato il punto del suo discorso, - devo dire che sei molto più sveglio di Roy … fammi indovinare, i geni buoni dalla parte Chase li avete presi tutti tu e tua sorella. –

Il moro ridacchiò.

- Non sei esattamente una fan di mio fratello, eh? –

- Diciamo pure che ci detestiamo cordialmente. –

- Lo adoro, ma non posso dire di biasimarti – ammise.

Dopotutto Robert sapeva rendersi abbastanza insopportabile quando ci si metteva d’impegno.

 

 

 

 

 

Mirabelle accolse la notizia della partita di Caccia alla Bandiera con un sorriso soddisfatto e potè constatare che anche sua sorella Nives appariva compiaciuta e al contempo particolarmente agguerrita.

- Fa quasi strano vedere delle figlie della dea della bellezza e dell’amore gioire all’idea di menare le mani -, considerò Samantha, - ma devo dire che apprezzo molto più il vostro carattere di quello del resto del gruppo. –

- Questo perché noi due siamo assolutamente fantastiche -, decretò Nives ravviando una ciocca castana, - perciò è del tutto naturale il fatto che primeggiamo tra i nostri mezzi consanguinei. –

- Già e anche tremendamente modeste. –

- La modestia non fa esattamente per me. –

- Chissà perché ma non avevo dubbi in proposito – scherzò la ragazza.

Tutte e tre ridacchiarono piano, prendendosi sottobraccio e dirigendosi verso il centro delle lizze dove stavano cominciando ad allestire l’organizzazione delle varie squadre.

- Preferenze particolari? –

Samantha scrollò le spalle. – Non direi, l’importante è non trovarmi circondata da tizi che ci provano spudoratamente … ma forse Mira ha idee diverse in proposito. –

Il volto di Nives si illuminò per la curiosità e si voltò verso la sorellastra con fare inquisitorio.

- Devi assolutamente dirmi di chi si tratta, sarebbe imbarazzante se ci provassimo con lo stesso ragazzo. –

Già, non poteva essere più vero di così specialmente per il fatto che sembrava che molti dei figli di Afrodite, o Venere che fosse, finivano con l’interessarsi quasi di riflesso ai figli di Ares, o Marte, proprio come i rispettivi genitori divini.

- Gabriel Richards, il Capocabina dei figli di Ares – ammise, le gote che assumevano una sfumatura particolarmente delicata e graziosa di rosa.

Nives l’osservò per qualche secondo, soffermandosi sul fisico muscoloso e sui tratti del viso virile e affascinante, prima di annuire con approvazione.

- A quanto pare il buon gusto in fatto di ragazzi è genetico. –

 

 

 

 

 

Thea osservò Crystal ed Evelyn con espressione decisamente sorpresa.

- Volete che sia io a fare il Capitano? –

- Già, sei l’Augure del Campo, la neutralità per definizione … almeno eviterò di strozzare Robert e le sue pretese da despota – confermò il Pretore.

- Perché non Crys? –

La figlia di Giove scosse il capo, incrociando le braccia sotto al seno con risolutezza. – Non ci penso proprio, mediare tra greci e romani sarà un incubo. –

- Quindi avete affibbiato il compito a me, troppo gentili. –

- Vedila così -, insistè la mora, - avrai l’occasione di urlare contro tutti i tuoi sottoposti e costringerli a marce forzate. –

Un sorriso balenò sul volto dell’Augure.

Quella sì che era una prospettiva molto divertente, specialmente se si fosse ritrovata in squadra con qualcuno di assolutamente insopportabile.

- D’accordo -, cedette, - raggiungo i due Capitani delle altre squadre e diamo il via alla selezione. –

S’incamminò a passi decisi e si fermò di fronte a Benedict e Jackson, che stavano assicurando alle rispettive braccia delle insegne colorate.

Il figlio di Zeus l’accolse con un sorriso tiepido e le porse una fascetta nera.

- Per identificare le varie squadre. –

L’accettò, armeggiando qualche istante prima di riuscire a fissarla con precisione, poi tolse l’elastico che teneva al polso sinistro e l’usò per legarsi le lunghe ciocche color miele.

- Va bene, chi comincia con il sorteggio? –

I due ragazzi si scambiarono un’occhiata.

- Prima le signore. –

In condizioni normali avrebbe affibbiato loro una risposta pungente, magari suggerendo che le signorine erano loro due e che pertanto avrebbero dovuto essere loro a precederla, ma sapeva riconoscere un vantaggio e accaparrarsi dei validi contendenti era troppo importante per la vittoria per sfoggiare la sua indole indipendente e femminista.

- Benissimo, allora scelgo Brett. –

Chi meglio di un Pretoriano per affrontare un gruppo di greci?

- Io prendo Gabriel – asserì Jackson.

- E io Robert – concluse Ben, mettendo fine alla prima selezione.

 

 

 

 

 

Spike vide l’Augure farsi nuovamente avanti per aggiudicarsi il secondo contendente e lanciò un’occhiata all’indirizzo di Alexander. Di solito finivano nella stessa squadra visto che ormai al Campo Mezzosangue tutti conoscevano i rispettivi modi di combattere e sapevano fin troppo bene quali erano le accoppiate che funzionavano meglio, ma in quella particolare circostanza non sapeva dire chi sarebbe stato scelto.

- Prendo Nives. –

Le repliche di Jackson e Benedict giunsero in modo quasi scontato.

- Jude. –

- Samantha. –

- Adrian. –

- Evelyn. –

- Anders. –

Le ultime scelte dei suoi compagni di Campo erano dettate dall’istinto, non sapendo bene come combattessero, ma erano perfettamente logiche dopotutto non si diventava Pretori se non si aveva una certa attitudine al comando né tantomeno era facile vedere un figlio di Nettuno inabile al combattimento.

Le cose si stavano facendo sempre più competitive c’era poco da dire.

- Il figlio di Efesto … Spike, giusto? – chiese Thea.

Annuì, raggiungendola e lanciando un’occhiata ad Alexander.

Forse un piccolo suggerimento gli avrebbe permesso di portarlo lì con loro.

 

 

 

 

 

Arianne raggiunse il gruppo di Jax non appena venne chiamata. Del resto loro lavoravano bene in squadra e avevano un’ottima intesa per cui era stata certa fin dal principio che avrebbe finito con il reclamarla per sé.

Suo fratello rispose chiamando Crystal e poi Thea rilanciò con Marcus.

- A chi punti come altro membro? –

Jackson osservò i semidei rimasti con fare pensieroso, evidentemente impegnato a fare il punto della situazione e delle rispettive capacità. Voleva bilanciare la squadra e impedire agli altri due Capitani di fare lo stesso perciò ogni scelta aveva il suo motivo.

- Mirabelle – decretò alla fine.

La figlia di Afrodite si avvicinò loro con aria visibilmente compiaciuta e si sistemò tra lei e Gabriel.

Arianne inarcò un sopracciglio con fare complice e l’amica rispose con un accenno di risata prontamente soffocata da un colpo di tosse.

La sua cotta per Gabriel non era certo un mistero per coloro che la conoscevano bene e sapevano vedere oltre il suo apparire.

Lauren raggiunse la squadra blu e Alexander quella nera; venne poi il turno di Manon di unirsi a loro, seguita da Ruby tra i membri della squadra di Benedict e da Alexìus in quella nera.

Restavano solo Silvia e Miime.

- Prendi Silvia, è abbastanza minuta e agile da correre con la bandiera se necessario. –

Jackson soppesò il suo suggerimento per una manciata di secondi prima di annuire.

- D’accordo, Silvia unisciti a noi. –

 

 

 

 

 

Robert osservò le squadre avversarie radunarsi e parlare fittamente mentre recuperavano le armi prescelte e si aiutavano a vicenda a indossare elmi e armature.

Rivolse un’occhiata al gemello.

- Sei pronto a fargli mangiare un bel po’ di polvere? –

- Decisamente, tocca a noi vincere. –

Poi il fischio di Chirone, improvvisatosi arbitro e giudice in quell’occasione, annunciò loro che era giunto il momento di iniziare la partita.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio autrice:
 

Salve!

Era un po’ che non aggiornavo, ma come ho già detto in altre storie settembre è stato un mese movimentato per cui eccomi qui alle prese con un ottobre molto più calmo (almeno fino ad adesso). Nel prossimo capitolo vedrete la partita a Caccia alla Bandiera perciò per determinare i vincitori vi chiederei di votare per una delle tre squadre (tramite mp) e ovviamente non potete votare per la squadra di cui fa parte il vostro OC. Qui sotto vi lascio la lista della divisione in squadre visto che nel capitolo potrebbe essere stata un po' dispersiva.

Aggiungo inoltre, per chi seguisse anche il fandom di Harry Potter, che ho pubblicato una nuova interattiva e che se la cosa può interessarvi vi lascio qui il link: https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3797913&i=1

A presto.

Stay tuned.

XO XO,

Mary

Squadra Blu

Benedict (Capitano)

Robert

Samantha 

Crystal

Anders

Ruby

Miime

Lauren

Squadra Rossa

Jackson (Capitano)

Gabriel

Jude

Evelyn

Arianne 

Manon

Mirabelle

Silvia

Squadra Nera

Thea (Capitano)

Nives

Spike

Alexander

Alexìus

Brett

Marcus

Adrian

   
 
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