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Autore: Ryu Hime    14/10/2018    1 recensioni
[Tratto dal Prologo]
–Dove cazzo sei stato!? Lei ti ha cercato dappertutto! E adesso è scomparsa! Tutto per colpa tua! Tua maledizione!- urlò Komor, adirato come mai lo era stato in vita sua.
Quell’uomo non rispose, in cuor suo sapeva quanto avesse ragione.
-Che cosa ci fai qui?- domandò duramente il Capo Palestra, furioso per il suo mutismo.
–So dov’è.-
[Tratto dai capitoli]
-Allora? Chi sceglie per primo?- domandò Belle, la ragazza bionda.
-Direi di far scegliere a Touko, dopotutto è casa sua.- disse Komor aggiustandosi gli occhiali.
La ragazza in questione fissava le Pokeball con un’espressione concentrata, come se stesse cercando di scrutare l’anima dei loro ospiti.
Passarono due minuti prima che si decidesse ad allungare la mano verso una delle sfere rosse e bianche.
[Autrice]
L'intero viaggio all'interno di Unima ed il post Lega, più qualche chicca direttamente dalla mia mente malata.
Genere: Avventura, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Komor, N, Touko, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
Capitoli:
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La mia missione

-Touko!- la voce di Makoto si perse nel nulla.
Ormai la ragazza era scomparsa al di là delle nuvole cariche di neve.
-Dobbiamo andare alla Torre Dragospira.- disse Silvestro andando a passo svelto verso la rovina.
-Veniamo anche noi!- esclamò Komor andandogli dietro.
Belle e Makoto li seguirono l’attimo dopo.
-Ma… Makoto… sei proprio tu?- domandò Belle guardando l’uomo cercando la stessa persona che accompagnava lei Touko e Komor al parco giochi di Soffiolieve.
-Sono cambiato parecchio, eh?-
-Credevo che il Team Plasma ti avesse catturato.- disse Komor mentre si voltava aggiustandosi gli occhiali.
-Sono riuscito a scappare poco tempo fa.-
-Sai cosa vogliono alla Torre Dragospira?- domandò Silvestro.
L’uomo non disse nulla.
-Non mi sembra un buon momento per i segreti Makoto.- fece notare la Maschera di ghiaccio.
-Stanno cercando…- ma non poté terminare la frase perché una violenta scossa li costrinse a fermarsi.
-Che cosa succede?- chiese Belle spaventata.
-Viene dalla torre!- esclamò Komor.
-Sta succedendo qualcosa!- disse Silvestro cercando di tenersi in equilibrio.
-Lo hanno trovato…- mormorò Makoto terrificato.
-Che cosa!?- esclamò esasperato il Capo Palestra di Mistralopoli.
-Lo Scurolite.-
***
Nella torre c’era un’enorme crepa. Dovevano essere passati di lì.
Un’improvvisa raffica di vento minacciò di farli precipitare.
Touko si strinse al collo di Archeops cercando disperatamente di non perdere l’equilibrio.
«È cominciato.»
Non mi piace.
-Archeops, in picchiata! Dobbiamo sbrigarci!-
Il Pokémon Paleouccello fece come gli era stato chiesto ed immediatamente entrarono nel rudere.
Il pavimento di giada era ormai rovinato e pieno di crepe a causa del tempo e della caduta di vari pezzi del soffitto. Un pezzo era completamente crollato creando una specie di piscina naturale a causa del lago dove sorgeva la torre.
Le pareti di pietra erano scheggiate e pericolanti così come le colonne che un tempo dovevano aver reso quel luogo meraviglioso.
-Archeops, potrebbe essere pericoloso, ritorna.-
Una volta fatto tornare il Pokémon Paleouccello nella Pokeball, Touko cominciò una corsa ai limiti della disperazione verso la cima della torre.
Aveva quasi raggiunto le scale quando una scossa la costrinse a fermarsi aggrappandosi ad una parete.
Un verso di un Pokémon enorme riecheggiò nell’immensità della torre.
Devo sbrigarmi!
Riprese a correre.
Il cuore le batteva all’impazzata e non era per la corsa incallita.
Era terrorizzata da quello che avrebbe potuto trovare una volta giunta alla sua destinazione finale.
Raggiunta la cima delle scale trovò il Team Plasma ad accoglierla.
-Fermatela!- ordinò qualcuno.
Touko aveva già preso la Pokeball di Servine.
-LEVATEVI DI MEZZO!-
Il Pokémon Serperba scacciò immediatamente i seguaci con le fruste. Non ebbero nemmeno il tempo di chiamare i loro Pokémon.
Con Servine al suo fianco continuò a correre senza mai arrestarsi.
-Scrafty, Zuccata!-
-Servine, Vorticerba!-
Non ci fu nemmeno bisogno di fermarsi.
Corse una quantità innumerevole di rampe di scale.
L’adrenalina che le scorreva in corpo le impediva di arrestarsi.
Era quasi in cima quando ci fu un’altra scossa.
Cadde per terra battendo le ginocchia con violenza.
Il dolore le mozzò il respiro già rado per la corsa.
Servine le fu accanto senza bisogno di parole.
Un altro ruggito riempì l’aria.
Touko respirò a fondo cercando di riprendere fiato tenendosi le ginocchia come se potesse alleviarne il dolore.
Quando il terreno smise finalmente di tremare Touko tentò di rimettersi in piedi, ma fu solo grazie a Servine se riuscì nell’impresa.
-Grazie…- mormorò con un sorriso sofferente.
-Forza.- disse poi con lo sguardo fiero rivolto al lungo corridoio che aveva davanti.
Era quasi arrivata all’ultima rampa di scale quando vide un uomo piuttosto anziano affiancato da alcune reclute.
Capelli e barba bianca, una tunica rossa chiusa dallo stemma del Team Plasma, in testa un lungo cilindro dello stesso colore della tunica.
-Finalmente! Il nostro sovrano N diventerà l’Eroe!- esclamò con una luce negli occhi che Touko giudicò folle.
Quando finalmente si accorse di lei non poté fare a meno di esibire un’espressione sconvolta.
-Impossibile! Come hai fatto ad arrivare fin qui!?-
-Sai, dovreste scegliere meglio i vostri tirapiedi.- rispose l’Allenatrice non senza una certa spavalderia.
-Forza! Proteggiamo il nostro Sovrano!- esclamò il Saggio mentre i suoi seguaci accerchiavano la ragazza, le mani sulle Pokeball.
-O sei con il Team Plasma, oppure sei contro il Team Plasma! Non c'è posto qui per te!- disse assumendo un’espressione spietata.
-Che ne dici Servine? Ci mettiamo più o meno di un minuto?- chiese la ragazza con fare beffardo al Pokémon Serperba.
Quella ricambiò il sorriso facendo schioccare la coda in segno di sfida.
-Watchog, Iperzanna!-
-Trubbish, Sporcolancio!-
-Servine, Fendifoglia!-
Nel mentre Touko aveva estratto dalla borsa a tracolla che portava quando andava in città la padella che già aveva usato per uno scontro simile.
Servine e Touko combattevano insieme schiena contro schiena. Sembravano una cosa sola.
-Krookodile, Oltraggio!-
Ma prima che l’attacco potesse anche solo sfiorare Touko Servine lanciò contro il Pokémon Minaccia un attacco che l’Allenatrice non aveva mai visto prima.
Una vera e propria tempesta di foglie affilate di un meraviglioso color smeraldo.
Quella mossa mise al tappeto tutti i Pokémon avversari in una volta sola.
-Servine…-
Ma non ebbe il tempo di dire altro perché il Pokémon Serperba venne avvolto da una luce accecante e cambiò aspetto.
Divenne ancor più maestosa e fiera, espressione accentuata dagli occhi ambra. Il corpo divenne completamente serpentino, privo di arti; ricoperto da una pelle di un verde chiaro. Sul petto fino alla coda e sulla schiena il verde era più vivo e scuro, come smeraldo. Verso il petto due motivi gialli che ricordavano dei rami stilizzati. Sul collo una sorta di grande colletto verse scuro e giallo all’interno che si arricciavano sulla fine. Il muso affilato bianco perla. La parte finale della coda era ornata da tre figlie smeraldine.
Touko prese il Pokédex con le mani che tremavano.
«Serperior, il Pokémon Regale. Presenta delle foglie anche sulla parte finale della coda, con le quali sembra usare con estrema potenza e velocità la mossa Fendifoglia. Rispetto alle sue due pre-evoluzioni, Snivy e Servine, Serperior non presenta arti superiori. Nonostante questa penuria, Serperior è nettamente più veloce non solo dei suoi stadi precedenti, ma di un grande numero di altri Pokémon.»
-Bene, direi che avete capito chi sia in vantaggio.- disse Touko riponendo l’oggetto e sorridendo malamente ai membri del Team Plasma.
-Non credere di aver vinto! L'Eroe aprirà la strada per un nuovo mondo! Quindi, Allenatore, preparati a perdere tutti i tuoi Pokémon!-
Per tutta risposta la ragazza gli mollò una padellata in testa facendolo svenire.
Dopodiché riprese la corsa.
Quando finalmente arrivò in cima sentì come una scossa partire dalla sua mente ed espandersi per tutto il corpo attraverso il sistema nervoso.
Anche Serperior si era irrigidita al suo fianco.
La parete della torre era crollata, così come l’intero soffitto.
C’erano macerie dappertutto e diverse colonne erano crollate e finite in pezzi.
L’aria satura di polvere ed elettricità.
N era lì, le dava le spalle ed i capelli verdi erano leggermente mossi dal vento.
Touko lo guardò per un attimo prima di rendersi conto dell’altra presenza nella stanza. La stessa che percepiva da quando erano arrivati a Mistralopoli.
Davanti a lei, precisamente in mezzo alla sala, c’era un enorme Pokémon Drago, nero come le nubi temporalesche. Sulla schiena due ali più piccole delle braccia che richiamavano lo stesso motivo nascondendo le mani prensili. Un’antenna sulla testa che si illuminava al ritmo dei fulmini. La coda assomigliava ad una turbina elettrica ed emanava una luce blu statica ad intermittenza. Gli occhi rossi e bianchi sembravano volerle scrutarle l’anima.
Touko rimase paralizzata sul posto aveva la sensazione di trovarsi difronte a qualcuno che si conosce da sempre, ma non si vede da molto tempo.
Il cuore le batteva in gola, come se si fosse spostato dal petto dove non lo sentiva più.
N si voltò lentamente, non aveva un’espressione particolarmente diversa da quella che mostrava sempre. Era serafico, come se non stesse accadendo nulla al di fuori dell’ordinario.
-Guarda, Touko! Non è Maestoso? Questo è il Pokémon leggendario che guiderà il mondo al fianco dell’Eroe! Ora potrò recarmi alla Lega Pokémon con Zekrom per battere il Campione! Sarà l’ultima lotta per i Pokémon! Quella che metterà fine alle loro sofferenze! Finalmente potranno avere un mondo in cui vivere felici!- mentre parlava il suo sguardo si era acceso di una luce che spaventò a morte Touko: la disperazione del folle.
-Sai che non funzionerà mai. Nemmeno se avrai Zekrom al tuo fianco.-
In quel momento la ragazza si rese conto di un particolare che prima le era sfuggito: aveva un braccialetto che non gli aveva mai visto.
Il laccio di cuoio bianco intrecciato, il ciondolo era uno Yin.
Istintivamente si portò la mano al suo Yang.
-Beh, se vuoi fermarci, dovrai prima dimostrare di avere la stoffa dell’Eroe! Solo se Reshiram riconoscerà il tuo valore, potrai affrontare me e Zekrom alla pari e avrai così una possibilità di fermarci!- disse sempre con la stessa enfasi.
Touko fu attraversata da un brivido.
Reshiram?
Allora… era lei?
Ed N lo sapeva?
Da quanto?
-Allora, cosa pensi di fare? Secondo le mie previsioni, tu incontrerai Reshiram. Sarai forse tu, con l’aiuto e la fiducia dei tuoi Pokémon, l’incognita che manderà all’aria il mio piano di cambiare il mondo?-
Ma perché aveva sempre la sensazione che N chiedesse a gran voce di essere salvato quando parlava così?
-Ora vai! Trova Reshiram, se ci tieni così tanto a proteggere il legame che unisce uomini e Pokémon! Sono sicuro che anche lei, sotto forma di Chiarolite, ti sta aspettando.-
Touko avrebbe voluto corrergli incontro, abbracciarlo da dietro, dirgli che non era troppo tardi per fermarsi. Per evitare l’irreparabile, ma non fece tempo nemmeno a muovere un passo.
-N…!-
Una folata di vento provocata da Zekrom la costrinse a coprirsi il volto con le braccia, aiutata da Serperior.
Fece a malapena in tempo a vedere N volare via su Zekrom e sparire nelle nuvole dense di neve di Mistralopoli lasciando quella stanza vuota in balia dei fulmini.
***
-Ma questi non finiscono più?- chiese Komor mentre respingeva altri membri del Team Plasma.
Nessuno fece tempo a rispondere perché un’improvvisa scossa mise tutti in ginocchio. Poco dopo un uomo anziano seguito da alcune guardie del corpo fece la sua entrata in scena.
-Il nostro Sovrano ha terminato. Per ora ritiriamoci.-
-Non crederete che ve lo lasceremo fare!- esclamò Silvestro, ma il Team Plasma aveva già gettato a terra delle sfere di Nero Fumo, dileguandosi nella confusione.
Il gruppetto si guardò attorno, non era rimasto più nessuno.
-Che cos’è successo?- chiese Belle confusa.
-Non lo so, ma non mi piace.-
Sentirono un gran fracasso proveniente dall’esterno e si precipitarono fuori.
Riuscirono appena in tempo a vedere Zekrom volare via con in sella…
-N! Non posso crederci! Ha davvero risvegliato Zekrom!- esclamò Komor sconvolto.
-Sembrerebbe…- la voce abbattuta di Touko fece girare di scatto i presenti.
-Touko! Ma che ti è preso! Era pericoloso!- esclamò Belle correndole in contro.
-Che cos’è successo?- domandò Makoto.
-N… mi ha detto di cercare Reshiram.- disse con un filo di voce.
-L’altro Pokémon leggendario?- chiese Belle sorpresa.
-Esatto, proprio così.- disse una voce cogliendo i presenti di sorpresa.
Il Campione della Lega Pokémon fece la sua entrata in scena.
-Nardo! Sei veramente tu?- chiese Makoto.
-Makoto! Da quanto tempo!… Ma non c’è tempo per i saluti, per quanto mi faccia piacere vedere che stai bene.- disse improvvisamente serio.
-La colonna di fulmini che prima si è levata in cielo… è opera di Zekrom, un Pokémon così potente da poter distruggere il mondo intero. E il pazzo che lo controlla vuole imporre a tutti di “liberare” i Pokémon.-
Touko strinse i pugni a sentire l’aggettivo “pazzo”, ma non disse nulla.
-Non possiamo lasciarlo fare o quello che ci aspetta è un mondo in cui Pokémon ed Allenatori non potranno più vivere gli uni accanto agli altri.- concluse.
-Hai ragione.- disse Makoto.
-Ora, Touko se non ho capito male N ti ha detto di risvegliare Reshiram.- disse Nardo pensieroso.
La ragazza annuì piano.
-Ma perché lo avrebbe detto a te?- chiese Silvestro curioso.
Touko non disse nulla.
Prese il ciondolo che portava sotto i vestiti e lo mostrò ai presenti.
Makoto e Nardo sgranarono gli occhi.
-Touko… dove lo hai preso?- chiese il padre.
-L’ho trovato al Castello Sepolto.- rispose.
Così iniziò a raccontare quello che le era successo in quel luogo, anche del sogno che le aveva detto come orientarsi nel palazzo.
Evitò di dire della voce che le rivolgeva parole gentili ogni tanto, le sembrava già troppo quello che stava rivelando.
-Ma allora è al Castello Sepolto?- chiese Belle.
Makoto scosse la testa.
Finalmente era giunto il momento anche della sua rivelazione.
-Sei anni fa sono andato in missione per indagare sul Team Plasma. A quel tempo non era ancora così potente e in vista. Se ne sentiva parlare, ma poco altro.
Capitai al Castello Sepolto e, come è successo a Touko, ho avuto un sogno in cui raggiungevo la stanza con l’arazzo.
Delle voci mi hanno chiesto di nascondere il Chiarolite e lo Scurolite.
Lo Scurolite lo avevo nascosto qui, mi sembrava un posto sicuro… ovviamente non lo era poi così tanto.-
-E il Chiarolite?- domandò Komor.
Tuttavia fu Touko a rispondere, colta improvvisamente da una rivelazione.
-Al museo di Zefiropoli.-
-Ma come…-
-Avevo sentito la sua presenza quando ci sono stata la prima volta, solo che al tempo non sapevo ancora nulla di questa storia.- rispose la ragazza esitante.
-Beh…- cominciò Nardo.
-Allora tutti a Zefiropoli.- concluse facendo uscire Druddigon dalla Pokeball.
Makoto fece lo stesso con Braviary, Komor con Unfezant e Touko nuovamente con Archeops. Belle non aveva Pokémon volanti e si aggregò a Komor.
Il viaggio fu sorprendentemente veloce.
Nel frattempo Makoto aveva chiamato Aloè per spiegarle la situazione.
Touko non disse nulla per tutto il viaggio. Si limitò a stringere il suo ciondolo mentre faceva sprofondare il viso tra le piume di Archeops cercando una quiete che non aveva.
Arrivarono a Zefiropoli al calar del Sole.
La Capo Palestra nella Città in cui soffia un vento d'eleganza li aspettava appena fuori dal museo. In mano reggeva una sfera bianchissima solcata da tre scanalature: il Chiarolite.
Il gruppetto smontò rapidamente dai Pokémon e si avvicinarono per osservare meglio il fossile.
Non ci furono saluti, né convenevoli.
In quel momento c’era solamente il pericolo imminente e il bisogno di speranza.
-È questa?- domandò la Mamma nata.
Touko la osservò e sentì nuovamente la sensazione che aveva provato la prima volta. Familiarità, attrazione arcana, estraniamento dal mondo.
«Ora sai.» disse la voce, Reshiram, con una sorta di malinconia più marcata del solito nel tono.
-È lei.- disse infine.
-È una bella fortuna che quelli del Team Plasma non l’abbiano notata quella volta.- disse Belle sorridendo sollevata.
-In effetti… a ripensarci avevano cercato di rubare il teschio del Drago nella speranza di far rivivere il Pokémon Drago leggendario.- mormorò Aloè.
Subito dopo guardò Touko.
Ora tutta l’attenzione era puntata su di lei.
L’Allenatrice fece per allungare la mano verso il Chiarolite, ma Nardo la fermò.
-Aspetta un attimo Touko! Se prendi il Chiarolite ti impegni anche ad affrontare N nel caso dovesse succedermi qualcosa. Accetti questa condizione?-
Touko ci pensò un attimo.
Le dita sfioravano appena la superficie liscia del Chiarolite.
Affrontare N…
Il solo pensiero le provocava un male fisico e mentale.
Cosa avrebbe fatto se avrebbe davvero dovuto combattere contro di lui?
Ferirlo ed essere ferita?
Cosa devo fare?
«Non preoccuparti. Io sono con te.» quella volta la voce di Reshiram era dolce, quella di una sorella maggiore.
Alla fine Touko prese un profondo respiro e prese delicatamente il Chiarolite tra le mani come se fosse stato un uovo pronto a schiudersi.
Sono nata per questo motivo.” avrebbe voluto dire, invece disse –È la mia missione.-




*solito aspetto da mezzo drago*
Eccomi!
Dunque... titolo tutto nero,è voluto per ovvie ragioni.
Zekrom è torato tra noi.
Spero di aver reso bene la scena, anche perché questo capitolo ruota intorno a questo fatto.
Ora finalmente sappiamo perché il Team Plasma si ostinava a tenere Makoto sotto chiave.
Ho desciso di tagliare la seconda visita al Castello Sepolto, nel videogioco aveva senso, ma visto come ho creato il rapporto tra Reshiram, Zekrom ed i rispettivi Eroi mi sembrava inutile.
Ora finalmente gli ingranaggi del destino iniziano a muoversi ben oliati, la battaglia finale si avvicina sempre di più, insieme alle mie idee create apposta per arrecarvi infarti al limite della sopravvivenza.
Ringrazio con mille inchini e giochi di coda Alex Ally per aver recensito e tutti voi che continuate a seguirmi :D
Noi ci vediamo la prossima volta con Leggenda.
Alla prossima <3

Ciau! ^.^
*saluta sbracciandosi e scodinzolando*
   
 
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