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Autore: Yurha    16/10/2018    1 recensioni
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DAL TESTO" [...] Lei e Mike, all’unanimità, decisero di prendersi almeno una notte di riposo e cominciare il giorno dopo a lavorare sui ricorsi prontamente presentati dai colleghi difensori, però Jack McCoy “suggerì” di restare in ufficio già da quella notte, proprio mentre lui se ne stava andando a casa a dormire.
«Non sarà un problema lavorare insieme giorno e notte per le prossime settimane, vero?» disse loro in tono che venne recepito da entrambi come sarcastico.
Connie guardò Mike e, facendogli un accenno di sorriso, si sentì esattamente come se avesse dovuto chiedergli scusa fino alla fine dei tempi ma non solo a causa del lavoro extra..
Lo guardò bene e, così su due piedi, non credeva di avergli spezzato il cuore come disse Woll, ma non riusciva proprio a togliere la dannatissima voce di quell’uomo dalla testa. [...]"
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Eccomi di nuovo qui, con un'altra storia a capitoli xD (questa volta lunghetta).. Spero di aver fatto un buon lavoro :)
Grazie per esservi soffermati a leggere questa intro e.. Buona Lettura! XD
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Mike Cutter
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2
 

Connie se n’era andata da circa due ore ed il Sostituto Procuratore Esecutivo Michael Cutter ancora camminava avanti e indietro per il suo ufficio e lungo tutti i corridoi, facendo un giro perfino nell’ufficio di Jack.
Non riusciva a crederci, non riusciva neanche a pensare con un minimo di lucidità.
Si sentiva solo, stupido, geloso ed infuriato oltre ogni ragionevole limite, avrebbe voluto avere la libertà di urlare a squarcia gola così si sarebbe un pò calmato.. Almeno, immaginava funzionasse in quel modo..
Non poteva assolutamente credere che Connie, la sua Connie, una persona così corretta, seria e diligente, si fosse abbassata allo standard di Marcus Woll.
“Lei è di più, molto di più, un’uomo del genere non merita neanche di sapere della sua esistenza!” continuava a pensare con rabbia.
La prima volta che la vide provò come una forte fitta al cuore, milioni di farfalle svolazzanti nello stomaco e le gambe presero a tremare lievemente.
Era bellissima come una musa, una visione e anche molto più di ciò.
Sentì il sangue andargli direttamente e velocemente alla testa, il cuore battere sempre più forte e sperò che né lei né Jack se ne accorgessero.
I suoi zigomi accentuati, i suoi occhi, le forme del corpo e le labbra..
Quelle lo fecero letteralmente andare fuori di testa e la sua voce ebbe lo stesso effetto.
Aveva appena sperimentato il classico Colpo di Fulmine, come un ragazzino alla sua prima cotta seria ed aveva giurato di non cascarci mai più dopo l’ultima, ennesima e profonda delusione amorosa..
Eppure Michael Cutter non sembrava proprio il tipo d’uomo la cui attenzione si poteva catturare facilmente e aveva bisogno di più della semplice bellezza per innamorarsi ma Jack gli parlò già in precedenza di lei.
Disse che era una donna molto intelligente, molto discreta, anche molto dolce e sensibile sotto certi aspetti, aggiunse anche che sicuramente sapeva benissimo ciò che faceva e ciò che voleva anche se non sembrava e che quasi sempre riusciva ad avere le situazioni sotto controllo, senza contare che riusciva a trovare mille vie di fuga per salvare quelle stesse situazioni, ma sicuramente non si aspettava minimamente che fosse così bella.
Era proprio ciò che si definisce “pacchetto completo”, la donna che un uomo sogna d’incontrare per tutta la vita, una regina che combatte al fianco del proprio re invece che stare in disparte a guardare impotente e pregare che non gli succeda nulla di male.
Non potendo rischiare che gli assegnassero un’altra assistente e buttare dalla finestra l’opportunità di averla accanto e di distruggere la loro amicizia, Mike cercò di nascondere il più possibile tutti i sentimenti che iniziò a provare nel preciso momento in cui posò lo sguardo su di lei.
Era importante per lui averla come assistente, tanto quanto averla come più cara amica.
Ormai era il suo riferimento, al punto che, se mai un giorno fosse arrivato in ufficio e non l’avesse trovata, sarebbe stato capace di andare a cercarla per tutti gli Stati Uniti a piedi solo per vederla ancora una volta.

Si fermò di colpo in mezzo al corridoio, sospirò ed abbassò la testa chiudendo gli occhi, dicendosi che forse era giunto il momento di smetterla di autocommiserarsi e prendersela con sè stesso e tornare a casa per cercare di dormire un pò.

  
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