Titolo:
Sentire la pioggia
Fandom:
Attack on Titan – Birth of Levi
[Isabel
Magnolia centric]
Prompt:
1. Una pioggia incessante
Numero
parole:
376
Nota:
Anche per questa flash, scusate, non ce la faccio a rivedere lo spin-off e
nemmeno lo speciale animato. La morte di Isabel è stata troppo atroce ç_ç
Quando
Isabel Magnolia scoprì la pioggia, accolse con contenuta gioia e stupore
spontaneo quelle stille d’acqua che cadevano dal cielo dapprima leggere, poi
picchiettando senza fare male i capelli in testa e le mani scoperte. La pioggia
non era bella come la luce del sole che penetrava dall’apertura limitata del
tetto cupo e roccioso sovrastante la città sotterranea, ma sembrava fresca e
gradevole.
Sognava
la libertà di poterla sentire meglio, la grintosa e testarda Isabel, di uscire
in superficie e ricercare tutte le cose nuove e sconosciute che si trovavano al
di fuori. Già aveva imparato a muoversi con il movimento tridimensionale ed era
stata un’esperienza bellissima poter volare con il gas che alimentava quello
strumento prodigioso, anche se esso funzionava per un tempo limitato.
E
quando finalmente ebbe l’occasione di seguire il fratellone e Farlan in una
missione fuori dall’ambiente sotterraneo, la ragazza decise che avrebbe
affrontato qualunque cosa con entusiasmo pur di accostarsi finalmente al suo
ideale di libertà. Non si era fatta certo scoraggiare da rischi e pericoli,
mentre i suoi premi erano stati molteplici: il cielo di giorno era sorprendente,
il cielo di notte spiazzante, le stelle luminose, la luna incantevole. Le nuvole
erano così bianche e gli alberi fuori dalle mura erano rigogliosi, ma non ebbe
tempo di contemplare tutte le meraviglie della natura: doveva esultare per aver
abbattuto il suo primo gigante grazie all’aiuto di Farlan. Era così fiera di se
stessa da non presagire un pericolo imminente per la sua vita.
Quando
Isabel Magnolia vide il cielo incupirsi e sentì finalmente una pioggia
incessante caderle addosso, provò per la prima e ultima volta il terrore che
precedeva la morte. La giovane tentò di scamparla con la stessa tenacia di
sempre, ma fu qualcosa più forte di lei, di fronte alla quale si sentì impotente
e sperduta.
Niente
più cielo, sole, luna, stelle, aria, natura, animali. Non ebbe nemmeno il tempo
materiale per salutare Farlan, poiché anche lui era spacciato; di dire addio al
fratellone Levi, pur chiamandolo un’ultima volta, la voce rotta dall’orrore e
dalla disperazione.
Infine,
fu il buio totale. E la pioggia incessante continuò a scivolare sul suo corpo
fatto a pezzi, sulla testa mozzata di quella che era stata una vitale,
speranzosa e libera Isabel Magnolia.
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Carta}