EPILOGO

I due piccoli Zeno fissavano la figura inginocchiata al loro cospetto, egli aveva una corporatura umanoide nella media e indossava una tuta da combattimento nera e aderente con un cappuccio e una mascherina, che non permettevano di vedere nulla di lui.
“Spektror, hai ricevuto le tue direttive, puoi andare” affermò il Gran sacerdote poco lontano, permettendo al sottoposto di alzarsi.
L’oscura figura non proferì parola, e poco dopo alzò il braccio puntandolo verso destra, dal suo palmo scaturì un’energia violacea che in breve tempo formò una specie di portale.
Spektor vi entrò dentro e sparì dalla vista dei piccoli Zeno, delle sue guardie e del Gran Sacerdote.
“Se permettete, credo che quell’individuo sia pericoloso, dovreste smettere di affidarvi a lui” pronunciò con tono atono il padre di tutti gli angeli.
“Spektor è i nostri servizi segreti!” affermò Zeno del presente.
“Servizi segreti! Servizi segreti!” disse la sua controparte del futuro.
Il Gran Sacerdote sforzò un sorriso e chinò lievemente il capo.

Sulla Terra le Sfere del Drago avevano riportato tutta alla normalità per l’ennesima volta. Beerus e Whis erano alla Capsule Corporation, insieme a tutti i guerrieri Z.
“Zeno ci ha assicurato che, se quei due saiyan cercheranno di attaccare la Terra mentre noi siamo al Torneo del Potere, faranno una brutta fine. Ha mandato qualcuno ad occuparsene” affermo con tono cordiale e gioviale Whis alzando un dito verso l’alto.
“Urca questo tizio deve essere fortissimo allora!” disse entusiasta Goku.
“Ti stenderebbe con due colpi” mormorò Beerus con schiettezza.
“Farebbe lo stesso con lei… forse!” rispose Whis ridacchiando portandosi una mano davanti alla bocca.
La divinità felina ribollì di rabbia e inseguì il suo maestro con scassi risultati, mentre tutti i guerrieri Z ridacchiarono divertiti da quella scena.

Olyb e Broly erano su un pianeta dimenticato da Dio, avevano assaltato una navicella mercantile e ora stavano mangiando e bevendo a sazietà.
Dal suo portale violaceo e sinistro apparve Spektor che esaminò attentamente i saiyan senza battere ciglio.
“Sarete confinati qui, se proverete ad attaccare la Terra, vi eliminerò. Sono stato chiaro?” disse il sottoposto di Zeno senza tono nella voce e senza muovere un muscolo.
Olyb ghignò sadicamente e il fratello lo imitò alzandosi dalla roccia su cui stavano banchettando.
Broly gridando di rabbia, scaturì il potere del Super Saiyan God Leggendario, mentre il fratello mostrò immediatamente il Super Saiyan IV.
“Speravo lo faceste” mormorò Spektor, circondato da un aurea argentea, mettendo un po’ di emozione nella sua voce atona.