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Autore: Yoku    20/10/2018    1 recensioni
[2° anno dei Malandrini ad Hogwarts, storia centrata sull'amicizia con accenni di pre-James/Sirius, 1136 parole]
"James, Remus è un Lupo mannaro."
Calò il silenzio.
Un secondo. Due secondi. Tre secondi.
"No. Non è vero. Non può essere un Lupo mannaro, è una cosa orribile da dire" mormorò James, gelido.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Sirius Black | Coppie: James Potter/Sirius Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Titolo: Whispers in the dark
Rating: Giallo
Personaggi: James Potter, Sirius Black (menzionati: Remus Lupin, Peter Minus)
Coppia: James→Sirius molto accennata
Parole: 1136 (W)
Genere: Generale, Amicizia (è un genere? Chi lo sa)
Disclaimer:  HP non è mio, non guadagno nulla etc., titolo dall’omonima canzone di Mumford & sons
Avvertimenti: solo i pregiudizi standard della comunità magica contro i Lupi Mannari e contro i Serpeverde, gentilmente dimostrati per noi da James Potter
Note: le Sacre 28 che vengono menzionate sarebbero le 28 famiglie confermate Purosangue (di cui né i Silente né i Potter fanno parte). Ulteriori note a fine fic.
Buona lettura!
 
 
James. James.
Con un mugolio assonnato, James si girò dall’altra parte.
James! Dai James, svegliati!” si sentì chiamare, prima di essere scosso con forza ed essere costretto ad aprire gli occhi.
Fuori era ancora buio, la stanza illuminata solo dalla luce della luna piena che penetrava dalla finestra.
“Shirius-” biascicò, mettendosi a sedere, le parole impastate dal sonno “cos- cosa c’è? È piena notte”.
Ancora intontito, vide la sagoma sfuocata di Sirius salire sul letto e chiudere le tende dietro di sé, facendoli sprofondare nel buio più assoluto.
James” sentì sussurrare la voce dell’amico, improvvisamente molto vicina, proprio di fronte a lui, e James, di colpo perfettamente sveglio, si sentì arrossire.
Era davvero contento che Sirius non potesse vederlo.
James, ho capito, ho capito cosa fa quando- perché Remus se ne va via una volta al mese!
“Cosa?!”
Ssssh!
Scusa. Volevo dire: coooosa?!
“Sì! E sai perché?”
“Su Sirius, dimmi!”
“James, Remus è un Lupo Mannaro.”
Calò il silenzio.
Un secondo.
Due secondi.
Tre secondi.
“No. Non è vero. Non può essere un Lupo Mannaro, è una cosa orribile da dire” mormorò James, gelido.
L’imbarazzo si era trasformato istantaneamente in rabbia: non si sarebbe mai aspettato di sentire proprio da Sirius delle parole così offensive. Contro Remus, per giunta.
In risposta il ragazzo si mosse leggermente, a disagio, ma continuò deciso: “Senti, James, ascolta, Remus sparisce sempre quando c’è la luna piena, quando torna in dormitorio è sempre pieno di graffi ed è così distrutto che dorme per tutto il giorno...”
“Sì, però non significa...”
“Allora dimmi come fa a procurarsi tutte quelle ferite maledette- no! Lo sai che sono maledette, madame Pomfrey saprebbe farle sparire in un baleno se fossero ferite normali! Non serve essere dei Guaritori per capirlo” disse in fretta, sentendo che James stava per interromperlo.
Io... io non lo so Sirius” concesse James “ma non può essere un Lupo Mannaro! I Lupi Mannari sono… beh, sono Creature Oscure! Sono malvagi! Silente non gli permetterebbe di frequentare Hogwarts, no?”
“Sì, ma Silente è un mago un po’ strambo. Non in senso cattivo, in senso buono. È per questo che ai miei genitori non piace.”
“Ai tuoi genitori non piace nessuno che non sia un Purosangue delle Sacre 28.”
“Era per dire che potrebbe averlo fatto. Silente è strano abbastanza da ammettere un Lupo Mannaro a Hogwarts.”
Ritornò il silenzio, mentre James rimuginava sulle parole dell’amico che, dal canto suo, aveva iniziato ad ondeggiare sul posto, chiaramente impaziente di riprendere la discussione.
Infine, James disse: “D’accordo, mettiamo che Silente abbia davvero permesso ad un Lupo Mannaro di venire qui. Resta il fatto che i Lupi Mannari sono creature malvagie, me l’hanno detto i miei genitori. E poi lo sanno tutti. Al massimo potrei trovarne uno a Serpeverde, non a Grifondoro.”
“Beh, Remus non è malvagio e non è in Serpeverde.”
“Lo so che non lo è, è quello che sto cercando di farti capire! La cosa peggiore che Remus abbia mai fatto è stata levitare della polvere di Capperuncolo nel purè di Dominic Reaves dopo che quello aveva fatto lo sgambetto a Marlene in corridoio.”
“Già, me lo ricordo.” disse Sirius, ridacchiando piano “ A quell’idiota è diventata pelosa tutta la lingua. È stato uno spasso.”
James accennò un sorriso.
In effetti era stato parecchio divertente.
Il silenzio questa volta si protrasse così a lungo che James pensò che l’argomento fosse finalmente concluso, che Sirius si fosse finalmente convinto dell’assurdità della sua teoria.
Quando sentì Sirius muoversi, quindi, pensò che il ragazzo si stesse alzando per tornare nel suo letto e sobbalzò quando, invece, sentì una mano posarsi sulla sua gamba, ancora coperta dal piumino.
Che- che c’è?” chiese James, che ringraziò per la seconda volta la completa oscurità che gli offrivano le pesanti tende del letto a baldacchino. L’argomento Lupi Mannari gli aveva fatto dimenticare temporaneamente la situazione in cui si trovava: a letto, al buio, ad una spanna da Sirius. Sentiva il volto in fiamme.
Per la barba di Merlino, doveva darsi una calmata.
Perché diamine doveva reagire così poi-
“Devo chiederti una cosa” mormorò l’altro ragazzo in tono serio, completamente ignaro del subbuglio emotivo in cui era precipitato l’amico “una cosa importante, e vorrei che ci pensassi su e... e che mi rispondessi sinceramente.”
Oh, accidenti.
“Va bene.”
“Promesso?”
“Promesso.”
“Dammi la mano.”
James appoggiò la sua mano su quella di Sirius, che ancora si trovava sulla sua gamba, e sentì l’altro ragazzo stringerla immediatamente. Trattenne il respiro. Ci fu un attimo di pausa e poi, finalmente...
“Se Remus fosse un Lupo Mannaro –non dico che lo sia per forza, ma per ipotesi, se lo fosse... tu smetteresti di essere suo amico?”
James non sapeva che domanda si aspettasse, ma di certo non quella.
Però aveva fatto una promessa e quindi si fermò a valutare attentamente che risposta dare. I minuti passavano lenti e silenziosi, la sua mano ormai sudata sempre stretta in quella di Sirius.
Finalmente arrivò ad una conclusione.
“No.”
Sentì Sirius rilassarsi e tirare quello che sembrava –stranamente- un sospiro di sollievo, ma continuò, come se sentisse il bisogno di giustificare la sua scelta: “Insomma, è- voglio dire, sarebbe sempre lo stesso Remus che conosciamo. È dall’inizio del primo anno che sparisce una volta al mese e se tu avessi ragione, beh... sarebbe sempre stato un Lupo Mannaro, dal primo giorno. Non cambierebbe nulla, solo che noi sapremmo del suo... del suo problema, ecco.”
“Lo sapevo, lo sapevo che avresti detto così!” sussurrò Sirius in risposta, eccitato, lasciandogli andare la mano.
“Ma davvero” commentò James in tono di scherno, “mi sembri piuttosto sollevato per uno che già lo sapeva.”
“Sì, beh, lo sapevo ma c’era sempre una possibilità, sai com’è.”
“Mh-mh.”
“E non volevo essere costretto a scegliere di chi essere amico.”
Ah. Quello spiegava il sollievo, se non altro.
E a proposito di amici...
Sirius?”
“Sì?”
“Hai già parlato con Peter di questa teoria?”
“Non ancora. L’idea mi è venuta in mente prima di svegliarti e non volevo disturbarlo. Ieri notte è andato a dormire alle quattro del mattino per finire il tema sui Kappa per la Steadheart.”
“Gliela diciamo insieme domattina prima di andare in Sala Grande allora, tanto Remus di solito non torna prima di pranzo.”
“Direi che-” ma la frase venne interrotta da uno sbadiglio piuttosto rumoroso.
“Sì, anch’io direi che è ora di tornare a dormire” disse James, sghignazzando, e si sporse per aprire finalmente le tende del letto.
Per tutta risposta, Sirius gli tirò un pugno al braccio, un colpo che non gli fece assolutamente nulla ma gli fornì l’opportunità perfetta per cadere teatralmente sul materasso e lamentarsi ampiamente del terribile infortunio appena riportato.
“Sei proprio uno scemo, Potter” sbuffò Sirius scendendo dal letto, fintamente infastidito.
“Ah! Calunnie e menzogne, Black, solo calunnie e menzogne!”
Una risata sommessa.
“Buonanotte James.”
“Buonanotte Sirius.”
 
       
NdA: solo un paio di precisazioni sui personaggi. So che nei libri per James l’amicizia è sacra e viene prima di tutto, ma mi interessava esplorare anche la parte di lui che è stata condizionata dai pregiudizi della comunità magica (pregiudizi che già a fine fic iniziano ad essere superati in nome dell’amicizia verso Remus).  
Sirius invece l’ho immaginato più a suo agio con l’idea della licantropia perché viene da una casata notoriamente legata alla Magia Oscura. E anche perché 1) i suoi genitori disprezzano letteralmente chiunque non sia un mago purosangue, e 2) Sirius sta iniziando il suo periodo di ribellione e di definitivo allontanamento dalle convinzioni della sua famiglia, e questo lo porta a fare tendenzialmente tutto ciò che i suoi genitori non vorrebbero che facesse (tipo fare amicizia con Remus, un licantropo mezzosangue).

In ogni caso spero di essere rimasta più o meno IC. Ditemi voi. Grazie per aver letto <3
 

  
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