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Autore: FrancyF    20/10/2018    2 recensioni
Una parola può cambiare la vita di due persone per sempre.
Nicholas, dopo la storia d’amore più importante della sua vita, vuole solo dimenticare cosa sia l’amore.
Miley, invece, sta imparando che amare vuol dire anche perdonare, per il bene del suo matrimonio.
Si ritroveranno in una notte d’autunno e scopriranno presto che il destino li ha legati in maniera indissolubile e che non possono fare a meno l’uno dell’altra.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“No more running
I'm good knowing
That I belong
(Happy to call this)
Home”
-“Home” Nick Jonas
 
Miley non riusciva a credere di avercela fatta.
Non aveva mai creduto all’amore per sempre ne che i principi azzurri restassero per sempre al fianco delle principesse. Non aveva mai creduto a quei vecchi saggi che amavano  la vita anche se stavano morendo, al fatto che l’amore rende sopportabile qualsiasi tipo di dolore.
Non ci aveva mai creduto, fino a quel momento. Quella mattina il dottor Sherman aveva finalmente acconsentito loro di fare uscire Gerald dall’incubatrice. Il suo livello di zuccheri nel sangue si era finalmente ripristinato e se la giornata sarebbe passata senza ulteriori complicazioni, l’indomani avrebbe potuto fintamente portare il piccolo a casa. Miley era totalmente convinta che suo figlio fosse il bambino più bello dell’universo, ma fino a quando non aveva potuto stringerlo fra le braccia, non si era mai resa veramente conto di quanto Jay fosse perfetto e di quanto le fosse mancato poterlo stringere durante la sua prima settimana di vita.
Non riusciva a staccargli letteralmente gli occhi di dosso. Era così meravigliosamente perfetto che lei e Nicholas erano rimasti incantati a guardarlo per ore. Aveva due guancie paffute, il naso a patata, occhi di un azzurro chiarissimo e tanti capelli neri e ricci.
Miley non riusciva a credere a tutti i segni e le coincidenze legati alla nascita di suo figlio.
Gerald era nato l’11 giugno 2017 alle ore 4:00 del mattino.
11 giugno: il giorno del loro anniversario, il giorno del loro primo incontro.
2017: certamente Jay aveva fretta di nascere, di mostrare alla sua mamma e al suo papà che, in fondo, anche dopo undici anni esatti dal loro primo incontro, erano destinati ad amarsi. Ancora e ancora.
4:00 del mattino: pochi giorni dopo essersi messi assieme Nick e Miley avevano passato un’intera nottata a parlarsi al telefono, fino alle quattro del mattino.
Jay pesava 2 chili e 300 grammi, era lungo 43 centimetri ed era nato al Lenox Hill Hospital di New York, seguendo la volontà paterna.  
-Vi amo fino alla luna e ritorno lo sapete?- Nick le sorrise. Era il sorriso più ampio che avesse mai fatto. Sorrideva dal momento esatto nel quale le infermiere gli aveva concesso di tenere Jay in camera con loro.
Miley arrossì stringendo il piccolo a se. Non voleva separarsene. Aveva permesso solo a Nicholas di toccarlo e suo figlio era già nato da una settimana. Ma separarsi da lui fisicamente, anche per pochi secondi, la faceva stare male. Lo aveva desiderato così tanto che considerava sprecati i ventiquattro anni che aveva vissuto senza di lui.
-Smettila Nicky-
-Ma è vero-
-Lo so che è vero. Ma continui a ripeterlo da quanto è nato Jay e di fronte a qualsiasi essere vivente che entri in questa stanza. E’ imbarazzante che pure la donna delle pulizie sappia quando sei ossessionato da noi. Ti considererà un maniaco-
-Ma lo sono. Sono pazzo di voi Smile. E poi ero serio-
-Riguardo a cosa?-
-Al discorso della luna. L’ho letto su internet. Lo sapevi che il cuore ogni giorno produce tanta energia per guidare fino alla luna e ritorno? Sono circa 32.4000 chilometri. Quindi quando vi dico che vi amo fino alla luna e ritorno significa che vi amo con tutto il sangue che il mio cuore pompa e pomperà per tutta la mia vita. Perché questo è quanto vi amo: più della mia stessa vita e credimi, non me ne andrò mai più. Farò di tutto per renderti fiera di me e sarò per Gerald il miglior padre possibile -.
Miley lo baciò nuovamente.
Era straordinario, forse un po’ troppo apprensivo, ma straordinario.
-Vuoi prenderlo in braccio Nicky?- chiese la ragazza.
Nick annuì e prese in braccio il neonato meglio che potè. Miley sorrise, ci avrebbero ben presto fatto l’abitudine.
-Ciao piccolo- sussurrò Nick all’orecchio di suo figlio, aveva paura di stringerlo troppo era così fragile ed indifeso -sai hai le dita lunghe Jay? Sono delle dita da pianista. Papà ti insegnerà a suonarlo un giorno-.
Miley sbadigliò, cosa che non sfuggì a Nick.
-Dovresti riposare- le suggerì lui, incapace però di distogliere lo sguardo da suo figlio. Ora che lo teneva lui in braccio non voleva lasciarlo a nessun’altro.
-Riposare…- Miley si tirò su, cercando di sembrare sveglia. Aveva dormito poco quella notte tanto era stata forte l’emozione di potere finalmente avere suo figlio accanto; a non voleva addormentarsi. Non voleva farlo perché si sarebbe persa Nick e Jay assieme. Ed era straordinario vederli assieme. Anche se le sembrava ancora strano che il padre di suo figlio fosse Nick Jonas.
Avrebbero voluto rimanere così in silenzio per ore, solamente fermi a contemplare il loro piccolo miracolo; ma presto vennero interrotti da un incessante e crescente vociferare fuori dalla porta.
-Ehi possiamo entrare ragazzi?- Tish fece capolino dalla porta, sorridendo radiosa.
Nick e Miley ebbero appena il tempo di guardarsi che presto tutte e due le loro famiglie al gran completo riempirono la stanza e si strinsero attorno a Jay per vederlo meglio. 
-E’ tutto suo zio!- gorgogliò felice Joe –guardatelo è identico a me!-
-A me non sembra scusa- borbottò Frankie che stava reggendo la videocamera.
-Che importa? Guardatelo!- Denise aveva le lacrime agli occhi mentre sottraeva il nipotino dalle braccia di Nick –guardate quanto è bello! E poi ha i ricci! –.
Nick sbuffò, ma la madre e tutti presenti lo ignorarono.
-Mamma…-
-Si Nicholas… si. Lasciami tenere in braccio mio nipote! Cielo non potevate farlo più bello. E’ una benedizione!-.
-Oh si. E’ proprio un Jonas. I ricci sono un marchio di garanzia- aggiunse Kevin Senior.
-Veramente è la copia di Miley- si intromise Billy Ray –hanno gli stessi occhi e lo stesso sorriso-
-Non ha ancora sorriso. E’ super serio, come il suo papà- sorrise Miley.
Tutti i presenti scoppiarono a ridere e Nick arrossì. 
-Zio Nicky! Posso prenderlo in braccio?- Alena tirò con forza la mano dello zio per reclamare attenzione.
-Certo piccola- sorrise lui –se riesci a sottrarlo alla nonna si volentieri-.
-Oh tieni cara- Denise appoggiò delicatamente Gerald fra le braccia della cuginetta- ricordati solamente di tenergli bene la testa ok?-.
Alena strinse Jay goffamente a se.
-Ti piace Jay piccola?- Kevin mise Valentina accanto  a loro e sorrise nel vedere la scena.
-Si!- squittì Alena.
Un “awwww” generale riempì la stanza.
Erano troppo adorabili assieme. Nick era davvero convinto di non meritarli, di non mentire ne suo figlio ne le sue due nipotine per quanto erano straordinari.  
-Hai fatto un capolavoro, veramente amore. Non so come è successo, ma ci siamo riusciti- baciò Miley sulla fronte –adesso dovresti veramente riposarti però-.
-Si Nick ha ragione cara- asserì Tish –non dormi praticamente da giorni-
-Nick deve stare zitto- rise Miley –sono stanca ma sto benissimo e non voglio dormire quando anche Jay è sveglio-
-Beh ma ci siamo noi cara...-
-Ok beh posso prendere il mio figlioccio in braccio?- sbuffò Joe –dovremmo metterci in coda, ma io ho la precedenza!-.
Sophie nascose una risata, ma sottrasse gentilmente il piccolo ad Alena e lo diede a Joe.
-Contento adesso Joseph?-.
-Molto grazie. Quanto sei carino! Zio Joey ti racconterà tante storie divertenti sui tuoi genitori-.
Nick lo guardò storto ma non disse nulla. Nonostante fosse un pazzo adorava suo fratello.
 
Miley aprì lentamente gli occhi e la luce del sole la accecò. Sbattè un paio di volte le palpebre e mise a fuoco la camera dell’ospedale. Era vuota e silenziosa rispetto a poche ore prima: le decorazioni e i palloncini che nell’ultima settimana parenti ed amici avevano portato per Gerald erano stati riposti in uno scatolone, le valigie erano state fatte e sistemate vicino alla porta e non c’era traccia ne dei Jonas ne dei Cyrus.
-Buongiorno bellissima!- Nick era seduto sulla poltrona accanto al letto, con Jay stretto al petto e, in volto, il sorriso più grande del mondo.
Miley lo guardò confusa, ma Nick la precedette.
-Sono riuscito a mandare via tutti-  rispose con uno sguardo furbo –non sai quanto ho dovuto lottare con i nostri genitori, ma sono tutti a casa di Kev e Dani per ora. Le piccole li terranno impegnati almeno per mezza giornata. E i bagagli sono già fatti. Fra due ore dovremmo tornare a casa Mils-.
Nick le fece l’occhiolino, si alzò e la baciò sulla fronte. Era più bella di prima adesso che era diventata la madre di suo figlio. Non credeva di averla amato così tanto come in quel momento.
Jay prese a singhiozzare e Miley lo sottrasse dalle braccia del ragazzo.
-Shhh va tutto bene Jay- gli baciò la punta del nasino e gli sfiorò i capelli. I ricci di suo figlio avevano su di lei lo stesso effetto che avevano quelli di suo padre: Miley li adorava alla follia. Jay si calmò subito non appena Miley gli offrì il seno. L’allattamento stava risultando difficile per via della nascita prematura, ma Miley si fidava di suo figlio.
-E’ un mammone- Nick mise su il suo famoso broncio –preferisce stare con te, me lo sento-.
-Nicky non dire cavolate- Miley rise di gusto  ma dentro di sé urlava di gioia –non è mica colpa mia se ha preso da te. Tu sei un mammone di prima categoria!-.
Il riccio preferì non ribattere e si sedette sul bordo del letto: avrebbe potuto trascorrere giorni ad osservare Miley e Gerald.
-Credi… credi che saremo bravi con lui?- Miley baciò delicatamente i soffici ricci del figlio.
Nick strinse a se una manina di Gerald solo per avere un pezzo di lui fra le braccia. Lui e Miley avevano praticamente passato il giorno prima a litigarselo e Nick non voleva cedere così facilmente. Tuttavia la domande della ragazza aveva un po’ turbato la magia di quei primi momenti tutti e tre assieme: aggrottò la fronte. Quella domanda l’aveva sorpreso. Di solito era lui quello paranoico fra i due, era lui che doveva sempre essere rassicurato, era lui quello che aveva avuto più dubbi sulla loro relazione e sulla paternità.
-Che intendi dire?-
-E’ così piccolo e fragile- Miley sfiorò i capelli del figlio, che si rannicchiò sul suo petto – Nicky ti giuro che io lo amo più della mia stessa vita e voglio dagli tutto. Dovremmo essere dei buoni genitori ok? Dovremmo sgridarlo quando tornerà a casa da scuola dopo avere preso un brutto voto o quando vorrà a tutti i costi avere ragione lui.  E dovremmo farlo sentire amato ogni secondo della sua vita-.
Nick sorrise. Adorava rassicurarla.
-Amore, Jay ha solo otto giorni-
-Sono seria Nicholas-
-Beh certo che gli daremo una buona educazione. La stessa che i nostri genitori ci hanno dato. Lo prometto, lo sgrideremo. Però dovrà sicuramente amare Elvis e Stevie. Dovrà amarli per forza-.
La ragazza scosse la testa, divertita. Era il solito Nick.
-Nick!-
-Che vuoi? Probabilmente tuo padre lo tormenterà con la musica country! Toccherà a me fargli amare la vera musica!-
- Sei peggio di mio padre!-
-Che ha fatto tuo padre scusa?-
-Oh ha comprato delle ridicole cuffie per neonati. Come se gli permettessimo di metterle nelle orecchie di Jay..-.
Risero entrambi e anche il piccolo emise un gorgoglio soddisfatto.
-Dovremmo fare un comunicato secondo te?-
-Un comunicato?- Nick storse il naso –adesso?-.
-Si, adesso. Nicky, Jay ha già una settimana-
-Volevi dire solo… Jay ha solo una settimana e non voglio che la gente sappia di lui-.
Miley sospirò: Nick era davvero testardo come un mulo a volte. Sapeva che era dannatamente riservato, molto più di lei, ma davvero non capiva tutta quella sua fobia dei media.
-Voglio proteggerlo- asserì Nick.
-Credi che io non voglia?- Miley tenne un tono di voce basso, non era arrabbiata solo non riusciva a capire.
-Jay… Gerald è la cosa più meravigliosa che io abbia mai fatto- Nick baciò la testa del figlioletto –e…-.
-Nick, papà mi ha detto che i paparazzi assediano l’ospedale da giorni. Sanno già che siamo qua e non ci metteranno molto a sapere che Jay è nato. Perciò voglio avere il controllo, voglio che siamo noi a dare la notizia. Non qualche cavolo di rivista-. 
Nick piegò la testa di lato: stava riflettendo, era chiaro. Il discorso di Miley aveva senso nella sua testa, ma al ragazzo faceva male pensare a tutte le difficoltà che suo figlio avrebbe dovuto affrontare crescendo. Avrebbe dovuto imparare in fretta a giustificarsi e a scappare ai fotografi solamente perchè era figlio loro.
-Va bene- sussurrò –prendo il cellulare…-.
Nick si sedette sul letto accanto alla sua famiglia e premette il tasto dell’autoscatto: Miley teneva Gerald stretto a sé, Nick era accanto a loro e con un dito stringeva la manina di Jay. Il piccolo teneva gli occhi socchiusi ed era silenzioso.
Il ragazzo si schiarì la voce ed digitò il comunicato sui suoi profili social ufficiali, voleva scegliere con estrema cura ed attenzione le parole da usare: “Io e Miley siamo fieri di annunciare la nascita del nostro primogenito, il nostro piccolo miracolo, Gerald Ray Jonas. Jay è entrato in questo mondo alle ore 4:00 del mattino di domenica 11 giugno 2017, arricchendo di un nuovo, speciale significato il giorno del nostro anniversario. Pesa 2 chili e 300 grammi ed è lungo 43 centimetri. E’ uguale alla sua meravigliosa madre. Miley mi ha reso incredibilmente fiero di lei in questi giorni. Non potrei chiedere di meglio. Mi sento benedetto in così tanti modi che ho perso il conto. Dio è grande e misericordioso per avermi dato il mio prezioso figlio. Grazie per gli auguri. Jay è perfetto ed è già immensamente amato”.
-Può andare?-
-Direi proprio di sì- Miley aveva gli occhi lucidi dalla commozione, baciò Nick sulle labbra –ti amo-
-Ti amo anche io piccola-.
Nick premette invio e sospirò: era terrorizzato ed eccitato dal fatto che suo figlio stava ufficialmente entrato nella grande macchina hollywoodiana. Come sempre Miley aveva ragione: il ragazzo era contento di essere stato lui la persona che aveva potuto introdurre Jay al mondo, non qualche rivista scandalistica.
-Oh Jay tu hai due nomi importanti sai?- Miley guardò il figlio dritto negli occhi: sembrava che l’ascoltasse –porti i nomi di due persone meravigliose che avrebbero fatto di tutto per vederti-.
Miley tirò su con il naso percepì la calda mano di Nick stringerla a sé.
Erano tutte e due persi nei ricordi dei loro magnifici nonni.
-Non riesco a credere che ai già qui?- sussurrò Nick –cavoli, mi sembra ieri che sei entrata a casa mia con quel dannato test e io…-
-E tu ti sei comportato da…-
-Da idiota lo so’..- il riccio fece una smorfia, scuotendo la testa come per cancellare quel orrendo ricordo.
Era davvero passato così poco tempo? Non riusciva a capacitarsene.


Appuntamento imperdibile a sabato prossimo con l'ultimo capitolo.
- Fran

   
 
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