Anime & Manga > Lady Oscar
Ricorda la storia  |      
Autore: Clauridice    20/10/2018    7 recensioni
E se André invece di morire si fosse salvato?
Come sarebbe andata?
P.S. Oneshot ispirata all' episodio 39
SCUSATE HO DOVUTO TOGLIERLA PERCHÉ' MI ERA STATA SEGNALATA PER VIOLAZIONE DEL REGOLAMENTO
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alain de Soisson, Altri, André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Parigi Dipartimento di Polizia ore 11:00

 
Quella mattina al distretto c’era un’insolita agitazione, avevano finalmente scoperto il covo di una banda di criminali chiamata Bronx a cui stavano dando la caccia da mesi, e ora si stavano preparando a raggiungere la Villa dove si nascondevano.
Finalmente avrebbero reso giustizia a tutte le persone che erano finite nelle loro mani.
Da quando erano arrivati, Oscar non era riuscita a chiudere occhio nonostante il suo André   non aveva mai smesso di starle vicino sostenendola con il suo infinito amore  e lei gli era immensamente grata per questo.
“André tu intanto raggiungi la Villa con Alain, io vi raggiungerò a breve con il resto della squadra”! disse Oscar mentre caricava la pistola
“D’accordo, ma tu stai attenta mi raccomando, se dovesse succederti qualcosa non potrei più vivere”!
“Tranquillo amore mio, sarò prudente, adesso vai, non c’è tempo da perdere”!
“Agli ordini mio Capitano”! Detto questo le stampò un bacio sulle labbra e uscì dall’ufficio
E cosi dopo circa venti minuti raggiunsero il luogo prestabilito che in quel momento era disabitato, una volta dentro la Villa si ritrovarono in una stanza dove vi erano dei computer, frammenti di giornali che ritraevano tutte le informazioni su di loro e infine delle mappe della città.
“Qui c’è qualcosa d’importante”! disse André
“Già”! rispose Alain
Proprio in quel momento udirono dei rumori provenienti da fuori
“Sono loro, sono tornati, andiamo”! disse André
Così si precipitarono all’esterno dell’appartamento dove infatti vi erano loro armati fino ai denti.
“Polizia, siete in arresto”! urlò André
A quel punto iniziarono a sparare all’impazzata, André e Alain a loro volta fecero lo stesso e in un attimo esplose un conflitto a fuoco agghiacciante.
 
Iniziarono a domandarsi perché Oscar e gli altri colleghi fossero in ritardo, avevano un disperato bisogno di rinforzi e più i minuti passavano e più non sapevano come fare per tenerli a bada visto che erano cinque contro due.
“Sono troppi ci serve aiuto”! disse Alain
A quel punto André estrasse il cellulare dalla tasca dei pantaloni e compose il numero di Oscar
“Pronto Oscar, sono tornati alla Villa, sbrigatevi, ci servono rinforzi, ok vi aspettiamo”!
“Ma che diamine sono tornati a fare”? intervenne Alain
“E poi perché non avanzano, sono in cinque, perché non avanzano”? aggiunse
“Ma certo…Alain coprimi”!
“Che vuoi fare”?
“Ho detto coprimi”!
“Ma dove vuoi andare”?
“Nella stanza, dietro la libreria, non devono portare via nulla”!
“Ma che dici? Sei impazzito? Dobbiamo aspettare Oscar”!
“Devo andare, non c’è tempo da perdere”! detto questo rientrò nella villa e raggiunse la camera segreta, iniziò a rovistare tra il materiale alla ricerca di qualcosa che potesse aiutarli nell’indagine, ma proprio in quel momento ecco arrivare il capo della banda, era armato e gli stava puntando una pistola contro.
“Tu sei troppo curioso sbirro”! detto questo lasciò partire un colpo che lo colpì alla nuca e corse via mentre André cadeva esanime sull’impiantito.   
Nel frattempo Oscar era appena arrivata con il resto dei colleghi che si erano lanciati all’inseguimento della banda che stava per lasciare il loro nascondiglio.
“Capitano, è successo qualcosa ho sentito uno sparo proveniente dall’ appartamento”! disse Alain
“Andiamo”! detto questo si precipitarono all’interno dell’abitazione raggiungendo la stanza segreta 
 Appena entrarono videro André steso in terra in una pozza di sangue, Oscar si sentì morire, un dolore immane le stava lacerando il cuore e l’anima, non poteva credere a quello che era successo, la sua mente iniziò ad affollarsi dei   pensieri più terribili , ma quello non era il momento per prendersi dal panico, il suo André era in pericolo e aveva bisogno di lei.
Cercando di mantenere la lucidità si avvicinò a lui e con grande forza di volontà e coraggio  prese il telefono e chiamò il 118
“Pronto, sono Il Capitano De Jarjayes un mio collega è stato coinvolto in una sparatoria in via Montmartre è molto grave per favore fate in fretta”!
“Ti prego André, resisti, non mi lasciare”! disse mentre calde lacrime le rigavano il viso
Ospedale Saint Louis ore 15:00
Erano passate circa tre ore da quando André era entrato in sala operatoria, nel corso di quei momenti i medici si erano astenuti nell'informarli sul suo stato di salute e questo non faceva altro che gettare nello sconforto i suoi colleghi, soprattutto Oscar che se ne stava lì seduta, con lo sguardo perso nel vuoto.
Si sentiva terribilmente in colpa, forse se fosse arrivata in tempo adesso non si sarebbero trovati lì in una sala d’ospedale ad aspettare notizie sull’operazione in corso, aveva paura, temeva di non riuscire a unire la sua vita alla sua visto che tra non molto avrebbero dovuto sposarsi, adesso non  poteva fare altro che affidarsi ad una muta preghiera sperando che qualcuno da lassù potesse ascoltarla , dovevano ascoltarla , dovevano assolutamente farlo perché se sarebbe successo qualcosa al suo André la sua vita non avrebbe avuto più alcun senso.
Proprio in quel momento ecco uscire il chirurgo, appena lo videro gli corsero subito incontro.
“Dottore, la prego, mi dica come sta”? chiese Oscar
“L’intervento è riuscito, ma non è fuori pericolo, lo terremo in coma farmacologico per almeno 48 ore”!
“Quando si sveglierà”? domandò Alain
“Questo non posso dirvelo con precisione, dobbiamo aspettare e vedere come va”!
“D’accordo, grazie dottore”!
“Possiamo vederlo”? chiese Oscar
“Non credo sia possibile, almeno per il momento”!
“Allora mi faccia rimanere, voglio che mi trovi qui quando si sveglierà”!
“D’accordo”! acconsentì l’uomo
“La ringrazio Dottore”!
“Si figuri”! detto questo si congedò
“Ragazzi voi tornate a casa a riposare, appena ho novità vi farò sapere immediatamente”!
“Si, ma devi riposare anche tu, sei stanca”! le disse il Sotto Tenente Maelle David 
“Non ti preoccupare ce la faccio”! la tranquillizzò subito 
 “Sei sicura Capitano”? rispose Alain
“Si, andate e state tranquilli”!
“Mi raccomando Oscar, per qualunque cosa chiama”! intervenne il Brigadiere Alexander Martin
“Lo farò senz’altro”!
Detto questo si congedarono mentre Oscar si lasciò cadere esausta su una delle sedie della sala d’aspetto domandandosi quando sarebbe finito quell’incubo di cui avrebbe voluto svegliarsi il prima possibile, per poterlo stringere di nuovo fra le proprie braccia, farsi coccolare da lui nelle fredde notti d’inverno e soprattutto unirsi nel sacro vincolo del matrimonio che avevano sempre desiderato.
L’unica cosa positiva era che grazie ai loro colleghi erano riusciti ad arrestarli, ma questo ovviamente non dava nessun sollievo alla povera Oscar, adesso il suo pensiero era rivolto ad André che giaceva in un letto d’ospedale sedato dai farmaci, sperava tanto che le sue condizioni di salute potessero migliorare il più presto possibile per poter finalmente tornare alla loro vita di sempre.
 
Ore 18:30
Non ricordava di essersi addormentata tra le sedie della sala, domandandosi che cosa le provocasse più dolore: se la schiena a causa della posizione assunta o il pensiero del suo André incosciente, ovviamente la seconda opzione era la più concreta, avrebbe tanto voluto fare qualcosa per aiutarlo, ma si sentiva terribilmente impotente, la sola che desiderava in quel momento era stargli accanto, per fargli sentire tutto il suo amore e il suo sostegno.
Proprio in quel momento ecco arrivare un’infermiera.
“Mi scusi”! le disse Oscar
“Mi dica”!
“Vorrei chiederle se fosse possibile entrare nella stanza del mio collega, la prego, mi dia il consenso, anche cinque minuti"! la supplicò
“Va bene, ma non di più, mi raccomando”! Acconsentì
“Grazie, grazie infinite”!
La donna le sorrise mentre Oscar molto lentamente entrava nella camera intensiva.
Prese una sedia e si sedette accanto a lui.
“Amore mio, non temere, sono qui, non ti lascerò mai, ma tu promettimi che ce la farai, promettimi che tornerai presto da me”! disse lei mentre copiose lacrime le rigavano il volto
“Ti prego non mi lasciare, dobbiamo sposarci ricordi? Quindi ti supplico, resisti”! aggiunse dandogli un dolce bacio sulle labbra
“Mi dispiace Signorina, adesso deve uscire”! le disse la donna entrando nella stanza
Oscar annuì, e dopo avergli dato un altro bacio uscì insieme all’infermiera. 
“Capisco che vorrebbe starle accanto, ma purtroppo questa è la prassi”!
“Non si preoccupi, anzi la ringrazio dal più profondo del cuore”!
“Si figuri, l’ho fatto con piacere”! detto questo si congedò
 
 
Ore 07:30
 
Quella notte Oscar non aveva chiuso occhio, si sentiva uno straccio, era tutta indolenzita, ma questo non le importava, l’unico suo pensiero era André che fortunatamente aveva trascorso una notte tranquilla.
A breve sarebbero venuti a prenderlo per sottoporlo a un tac di controllo, in base ai risultati avrebbero ridotto i sedativi fino a farlo risvegliare, Oscar sperava in cuor suo che tutto procedesse nel migliore dei modi e che quell’incubo potesse finire una volta per tutte.
Con un sospiro si alzò e si avviò verso il distributore automatico per prendere un caffè, inserì una moneta e digitò il numero del prodotto, proprio in quel momento ecco arrivare Alain.
“Capitano”! la chiamò
“Buongiorno Alain, vuoi un caffè”?
“No la ringrazio, lo appena preso, come sta André”? 
“È stazionario, dovrebbero già essere venuti a prenderlo per un tac, in base all’esito diminuiranno i sedativi”! spiegò
“Sono sicuro che andrà bene”! rispose lui
“Lo spero anch’io, mi manca tanto”! disse mentre beveva un sorso di caffè
“Manca a tutti, ma tornerà presto”! la rassicurò
Oscar annuì e si sedette su una delle sedie in sala
“Capitano siete stanca, perché non andate a casa a riposare, rimango io qui”! aggiunse sedendosi accanto a lei
“Ti ringrazio tanto, ma preferisco rimanere, voglio che mi veda al suo fianco appena si sveglia”!
“Capisco, ma così si ammalerà, la prego Capitano mi dia retta”!
“Non preoccuparti, sto bene”!
“Come vuole, ma se ha bisogno non esiti a chiedere”!
“Ti ringrazio”!
Dopo venti minuti ecco arrivare il Chirurgo che aveva operato André dirigersi proprio verso di loro, aveva l’esito dell’esame tra le mani e un’espressione al quanto seria, Oscar si senti mancare, che cosa doveva accadere ancora? Per quanto tempo doveva durare quel calvario? Se fosse successo qualcosa al suo André non sarebbe riuscita a sopportarlo. 
“Dottore, allora”? le chiese lei con il fiato sospeso
“Stia tranquilla, è tutto nella norma il pericolo è passato”!
“Oddio, ti ringrazio”! disse Oscar in lacrime
“Ha visto Capitano? Lo sapevo che sarebbe andata bene”! le sorrise Alain
“Si, grazie”! esclamò stringendo il collega in un caldo abbraccio
“Ho già dato ordine di ridurre i farmaci, si sveglierà presto”!
“Grazie dottore, grazie di tutto”!
“Non dovete ringraziarmi ho fatto soltanto il mio dovere”! detto questo si congedò
Finalmente tutto era finito nel migliore dei modi, adesso i due colleghi erano sereni e tranquilli dopo la grande paura che avevano attraversato, ora dovevano solo aspettare che si riprendesse per poter tornare presto alla normalità.
“Bene adesso posso andare al distretto e dare la bella notizia”! sorrise Alain
“Direi proprio di sì, appena si sveglia ti farò sapere”!
“D’accordo Capitano”! detto questo si allontanò mentre Oscar si avviava a passo spedito nella stanza di André.
“Eccomi amore mio, sta tranquillo, sei fuori pericolo, presto tornerai a casa”! disse sedendosi accanto a lui
“Mi manchi tanto, torna presto da me”! aggiunse
Proprio in quel momento lo vide aprire gli occhi.
“André, amore mio, ti sei svegliato”! disse visibilmente commossa
“Dove sono”? sibilò
“Sei in ospedale, sei stato ferito alla nuca, ma adesso è tutto finito, sta tranquillo”!
“Ora ricordo, e la banda”?
“Siamo riusciti ad arrestarli, ma adesso pensa a guarire”! rispose con le lacrime agli occhi
“Oscar, perché stai piangendo”?
“Perché sono felice di riaverti con me”!
“Ti amo”!
“Ti amo anch’io”! detto questo lo baciò per un tempo infinito.
 
 
 
Ciao a tutte,
ed eccomi qui a pubblicare l’ennesima oneshot ispirata alla puntata 39 che ci ha fatto piangere come bambine anche adesso che siamo adulte e che io ho voluto rimediare immaginando quello che avrei voluto succedesse… come si dice ..Sognare non costa nulla
Un bacio
Cla

 

 
 
 

  
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Lady Oscar / Vai alla pagina dell'autore: Clauridice