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Autore: Kashariz    21/10/2018    0 recensioni
Una ragazza abbandonata dal padre pochi mesi dopo la sua nascita, lei continuerà a sentire la sua mancanza fino a quando non scopre la verità.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Nel 1997 nacqui io, ero solo una bambina che non aveva chiesto a nessuno di essere messa al mondo eppure non tutti sembravano contenti della mia nascita, in quel momento non capivo in che realtà ero finita..Mio padre di appena 19 anni, era l’uomo che avrebbe dovuto amarmi e proteggermi da ogni male, ma si trovava davanti a due scelte: Quello che lui considerava divertimento cioè l’alcol e le donne o crescere una bambina, sua figlia.. E scelse la strada più facile , quella che lo portava via da me, eppure io avevo molto bisogno di lui pur non conoscendolo sentivo la sua mancanza,sentivo che mi mancava qualcosa. A scuola non amavo parlare della mia famiglia perche mi sarei mostrata debole ,perche lui era il mio punto debole. Ogni tanto guardavo il cielo e immaginavo lui che lo guardava nello stesso tempo che lo guardavo io e che pensasse anche solo per un istante a me, perche io ero importante ,dovevo esserlo per forza!. Se lo avessi visto lo avrei perdonato,perche avevo molto amore da dare sopratutto a lui. Il tempo scorreva e io crescevo e iniziavo a capire, imparavo a nascondere questa mancanza ma le domande aumentavano e la tristezza non mi lasciava, avevo qualcosa da risolvere e fino a quando non lo avessi fatto non sarei stata felice. La mia vita piano piano usciva dalla tristezza ,nuove persone entravano a far parte della mia vita facendomi capire che anch’io ero importante ,anche non avendo un padre, e avevo sempre una madre che per me sarebbe morta. I fidanzati c’erano ma non duravano a lungo perche non volevo che durasse, avevo paura che mi lasciassero e cosi non mi affezionavo troppo e gli lasciavo quando vedevo che stava diventando tutto troppo serio. Al mio compleanno di 18 anni ricevetti una chiamata da un numero sconosciuto, pensai di non rispondere ma era il mio compleanno poteva essere qualcuno che voleva farmi gli auguri , risposi ed  era lui quell’uomo che avevo tanto sperato, sognato, la causa delle mie insicurezze e del mio dolore . Disse poche parole, il tempo di presentarsi come “ mio padre” e di augurami un buon compleanno e poi chiuse la chiamata.. forse non sapeva cosa dire d’altronde io non dissi niente mi limitai a un grazie, senza un minimo segno di interesse. Poco dopo mi scrisse un messaggio dove mi invitava ad uscire, io accettai ,volevo solo capire perche mi avesse lasciata perche dopo tutti questi anni non mi avesse più cercata..Ma quel tempo trascorso con lui mi fece capire che non mi ero persa niente, avevo avuto una vita bellissima e non c’era bisogno di lui, per me ora ,era uno sconosciuto che cercava di farsi perdonare quando non avevo più bisogno di lui. Non conoscevo nulla di lui nemmeno il suo colore preferito, non provavo affetto. E neanche lui conosceva me , non aveva sentito la mia prima parola, non aveva visto i miei primi passi, non mi aveva accompagnata all’asilo per la prima volta, non mi aveva cullata per farmi addormentare, non sapeva quale fosse stato il mio pupazzo preferito, quello con cui dormivo ogni sera , cosa studiavo e se stavo bene o male . Non sapeva niente! Semplice cercava il mio perdono. E io lo perdonai ma capi che non era più mio padre , non era mai stato un padre. Forse non capirò mai perché non abbia scelto me, ma non ha più importanza..Alla fine non gli feci nessuna domanda ma gli sorrisi e gli augurai una felice vita.

   
 
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