°Hold me closer°

“Aspetta..” la sua mano s'incastrò con la mia, tirandomi all'indietro verso di lui.

Ero così arrabbiata che la prima cosa che mi venne in mente di fare fu sfuggire alla sua presa. Con uno strattone mi liberai e mi girai per fulminarlo con lo sguardo, come osava tenermi la mano dopo quello che era successo ? Come si permetteva di toccarmi ?

“No” risposi “non ho alcuna intenzione di aspettare oltre”

Lui si avvicinò afferrandomi le spalle con entrambe le mani per impedirmi di fuggire.

Mi fissò con quelle iridi argentate incantandomi con la loro bellezza, come era successo molte altre volte.

“Ti prego” sussurrò “fammi spiegare”

“Cosa c'è da spiegare ? Mi pare tutto molto ovvio” risposi incrociando le braccia al ventre per proteggermi.

Tutte le sue parole e i suoi atteggiamenti facevano male e dopo ogni volta dovevo ricucirmi le ferite da sola, ma questa volta non l'avrei permesso, non avrebbe vinto lui, non gli avrei permesso di farmi soffrire ancora.

Il mio cuore non ce la faceva più.

“C'è sempre una spiegazione, lasciami il tempo per..”

“Per inventarti un'altra delle tue stronzate ?” lo interruppi guardandolo con determinazione “No grazie, non ho intenzione di soffrire ancora per te”

Lui impallidì e chiese, sussurrando così piano che faticai a capire “Cosa ?”

“Abbiamo chiuso” dissi, voltando lo sguardo dall'altra parte del corridoio.

Non riuscii a guardarlo in faccia.

Avrebbe fatto ancora più male.

“No” rispose afferrandomi il viso per girarlo e guardarmi negli occhi.

“No” disse ancora “non abbiamo chiuso un bel niente”

“Invece si!” risposi impuntandomi sulla mia decisione.

Dovevo farlo o sarei caduta di nuovo tra le sue braccia.

Ero debole e sensibile ai suoi sguardi e alle sue carezze, perciò dovevo resistere, dovevo lottare contro il mio cuore e contro di lui, che come un diavolo tentatore conosceva il mio corpo a mena dito.

“Lils” sussurrò carezzandomi le guance con i pollici, afferrando e asciugando quelle dannate lacrime che sapevo di aver iniziato a versare.

“Lils, non lasciarmi, io ti amo” continuò avvicinandosi a me e stringendomi come solo lui sapeva fare.

Chiusi gli occhi, mi beai di quelle sensazioni, le ultime magiche carezze che mi avrebbe regalato, prima di rispondergli “Non è vero, non mi ami veramente.. altrimenti-” la voce mi si spezzò, per colpa di quello stupido pianto che imperversava nella mia gola.

“Lei non è niente per me”

Scossi la testa incapace di farmi incantare ancora.

“Sai che è così, nessuna è come te”

“Smettila” dissi spingendolo via “queste stronzate non attaccano più. Vi ho visti”

Mi guardò con uno sguardo indecifrabile e chiese: “Ah si ? E cosa hai visto esattamente ?”

“La stavi baciando” risposi con le lacrime agli occhi, che ormai colavano a fiumi, e sentii il cuore iniziare a sanguinare fuori dai piccoli tagli che mi avevano inferto quelle immagini.

“No, era lei a baciare me”

Quella risposta non fece altro che farmi ridere “Certo, dicono tutti così” risposi voltandogli le spalle per andarmene via, ne avevo abbastanza.

“Lily” disse richiamandomi indietro, ma io scossi la testa e iniziai a correre.

Corsi a perdifiato, senza una meta, senza vedere dove mettessi i piedi, senza respirare neppure.

Mossi le gambe e corsi all'infinito.

Corsi lontano da lui e dalla nostra storia piena di segreti e di sofferenza.

Corsi, finché non sentii un urlo e tutto si spense.

Tutto si fermò.

Le mie gambe non si muovevano più e tutti gli sguardi, che prima erano lontani e indifferenti, ora si piazzarono su di me.

“LILY LUNA POTTER !” aveva urlato la voce.

Aveva urlato Scorpius.

Mi girai e lui era lì.

Con il petto che si alzava e si abbassava freneticamente, con lo sguardo incollato a me.

Lo fissai a mia volta e realizzai che mi aveva seguita, che aveva urlato il mio nome davanti a tutti e che si stava avvicinando come un leone che reclama la sua preda.

“Lily, amore mio, non scappare via da me, tienimi più vicino” disse incastrandosi perfettamente tra le mie braccia.

“Ti amo e non ho mai provato niente del genere per nessun'altra”

Mi afferrò il volto con entrambe le mani e si piegò per baciarmi.

Una marea di sensazioni diverse eppure simili alle altre volte mi attraversò la pelle.

Mi baciò con un'intensità da far paura, con una pressione famelica, come se fosse un bisogno necessario, come se gli mancasse l'ossigeno e potessi donarglielo solo io.

Tracciò il contorno delle mie labbra con la sua lingua e la infilò tra di esse, accarezzando, vezzeggiando e intrecciando la mia lingua alla sua, in un gioco infinito dove entrambi eravamo vinti dalla passione.

Si staccò e appoggiò la fronte sulla mia, respirando a fatica.

“Adesso non puoi più scappare, siamo usciti allo scoperto” gli dissi cercando di regolarizzare il mio respiro.

“Non ho alcuna intenzione di farlo, adesso sei mia e lo sanno tutti” disse e ribadì il concetto baciandomi ancora.

Tutto divenne confuso, tutto sparì intorno a noi e l'unica cosa che sentii furono le sue labbra, quelle magnifiche, morbide e sensuali labbra che si muovevano sulle mie. Che catturavano ogni parte di me e nascondevano al mondo un gioco che sapevamo star giocando solo noi.

E con quel contatto sentii la sua mente aprirsi e lessi tutto:

ogni sensazione, ogni pensiero e ogni ricordo di noi.

E fu allora che lo capii, lui mi amava.

Più di quanto avrei mai pensato di poter desiderare;

più di quanto lui stesso si rendeva conto di poter amare;

ed io ero follemente, incredibilmente e pazzamente innamorata di lui.

**Angolo autrice**

Ciao a tutti !

Non ho idea di come sia uscita fuori questa one shot perché fondamentalmente l'ho scritta di getto in mezz'ora scarsa prima di andare a lavoro, ma spero che l'abbiate letta fino in fondo e non abbiate detto : “Mio Dio che schifezza!” cambiando pagina e tornando sulla home per leggere qualcosa di meglio.

Detto ciò ringrazio chiunque abbia trovato un po' di tempo per leggere queste pagine, e chiunque abbia voglia di lasciarmi un commento, accetto anche critiche purché siano costruttive :)

Ci si vede alla prossima scleratezza del momento.

Baci

Gin