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Autore: Epic JP    23/10/2018    2 recensioni
Naruto si sveglia con una bellissima ragazza che dorme accanto a lui. E sono entrambi nudi! La cosa peggiore è che non riesce a ricordare come si è messo in questa situazione! Chi è questa splendida sconosciuta e perchè ha lasciato che un ragazzo come lui dormisse con lei? [Modern AU]
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Auguro una buona lettura con l'invito a lasciare una recensione. Se qualcuno notasse pecche nella trama, errori grammaticali, volesse solo farmi sapere che è piaciuto o addirittura consigliarmi su qualcosa... Le mie orecchie saranno aperte ad ogni consiglio e critica...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Note d'Autore preliminari: Hello everyone XD. Per questo upload mi sono fatto attendere parecchio, l'ho fatto per la suspence? Perché speravo di ricevere qualche altro commento? Perché non ho avuto il tempo materiale per finirlo prima? Oppure per mancanza di ispirazione? Non ve lo scrivo e non ci voglio pensare XD, tanto saperlo o no non cambierà niente... OK, godetevi il capitolo e... alla fine ci sarà un piccolo, grande amo- avviso. Ci sarà un piccolo, grande avviso. Enjoy...
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Le parole di Hinata colpirono Naruto con la potenza di 3 bombe atomiche messe insieme. -Incinta?!? Ba-bambino?!? E... e quando... Aspetta, no-non dirmi che... cioè, da quando s-stiamo i-insieme non l'ho sfiorata i-in quel senso... po-po-po-possibile che... que-quella notte si-sia stata così fatale?!? No... non ci posso credere... Oh Dio, che cosa ho fatto?!?- la valanga di pensieri gli attraversò la mente alla stessa velocità con cui un falco si getta in picchiata sulla preda.

 

Nel concreto i suoi occhi sgranarono. “Hi-Hinata?” lei apparentemente ignorò qualunque cosa avesse da dire e si gettò sul suo petto rilasciando le lacrime che non erano ancora uscite dai suoi occhi ed aggrappandosi alla sua camicia come se la sua vita dipendesse da questo.

 

“Che... che cosa dovrei fare? Qu-quando... il do-dottore... m-mi ha de-detto ch-che aspe-aspettavo... un... un bambino no-non sapevo... co-cosa dire... Non so co-co-co-cosa fare... e-ed ho pa-paura di... di quello ch-che po-potrebbe ca-ca-capitare in... in caso... in caso d-di una mia d-decisione sb-sbagliata...” fra i singhiozzi la donna fu in grado di dare sfogo a quello che aveva dentro mentre l'avvocato l'avvolgeva fra le sue braccia. Come aveva fatto tante altre volte. Di solito bastava questo per farla sentire meglio, lei gliene aveva parlato una volta: aveva accennato a qualcosa sul calore che percepiva ogni volta che lui l'abbracciava.

 

Eppure sapeva bene che stavolta non sarebbe stato così semplice. Ora non si trattava di un problema momentaneo, uno di quelli risolvibili in poco tempo dopo averci riflettuto su per un po'. Ora si parlava di una vita, una vita nel corpo della donna in lacrime che stava tenendo fra le braccia.

 

Fu colto da una sgradevole sensazione di deja-vu, aveva provato qualcosa di simile quando lei gli aveva parlato prima di scappare dal suo appartamento la mattina dopo il loro primo incontro. Si maledisse mentalmente, per quanto ancora gli avvenimenti di quella notte avrebbero perseguitato le loro vite?

 

- - -

 

“...No, non sta male, si sente solo stanca... Sì, questo lo so bene ma... Come ho detto 2 secondi fa, non è peggiorata con quest'uscita... Esatto, giusto. Ed è per questo che ha deciso di restare da me... Sì, se ci saranno cambiamenti te lo farò sapere... D'accordo, allora buona continuazione... Tranquilla, non le farò fare nessuno sforzo... No! Neanche a letto! Non credo nemmeno che resterà per la notte, quindi non ci saranno problemi! ...Ecco, appunto. Ciao!”

 

Naruto chiuse la chiamata. Hinata si era addormentata fra le sue braccia ancora in lacrime e lui si era preoccupato di chiamare a casa sua per avvisare che non sarebbero tornati subito. Tenten aveva fatto qualche raccomandazione un po' fuori luogo e per questo la faccia gli si era un tantino arrossata, ma almeno adesso le cose si erano calmate un po'.

 

Si avvicinò al divano e diede un'occhiata alla sua figura addormentata: dopo lo sfogo che aveva fatto sembrava quasi serena. Aveva cercato di non muoverla troppo quando l'aveva distesa e le aveva messo una copertina addosso per evitare che prendesse troppo freddo.

 

La sua camicia, invece, era ancora intrisa delle sue lacrime. Si stropicciò gli occhi e diede un'occhiata alla sveglia non sapendo cos'altro fare e si rese conto che fosse ormai pomeriggio inoltrato. -E adesso che facciamo? Non la posso mica portare a casa in questo stato, come farà a dirlo al padre? E posso già vedere la mia testa che viene staccata dal resto del corpo...- venne percorso da un brivido ripensando alla katana puntata alla gola. -E anche se non perdessi la testa, come dovremmo comportarci con un bimbo in arrivo? Non credo che lei voglia abortire ma... come la mettiamo la cosa? Qui si parla di rapporto prematrimoniali e...- gli si spalancarono gli occhi. -Aspetta!?! CHI HA PARLATO DI MATRIMONIO?!? È vero che stiamo insieme ma... ma la cosa è... è ufficiale da un mese e basta! Co-co-come mi viene in mente di pensare al matrimonio?!?-

 

Rimase a scervellarsi per un altro quarto d'ora prima di convincersi che, qualsiasi decisione fosse stata presa, sarebbe dovuta essere stata prima convalidata dalla ragazza addormentata. Pensando a lei gli venne in mente anche un'altra cosa: probabilmente avrebbe dovuto prepararle qualcosa da mangiare.

 

Dopo aver pianto e dormito sicuramente avrebbe avuto un certo languorino in bocca ma certamente non le avrebbe preparato del ramen. Invece controllò il frigo, magari era rimasto qualcosa dall'ultima volta che aveva fatto la spesa. Oppure da quella volta in cui lei gli aveva preparato il pranzo.

 

- - -

 

“Mmmmh...” Hinata si stropicciò gli occhi, raddrizzando la schiena. Ricordava di aver pianto fra le braccia di Naruto ma non comprese subito dove si trovasse e come. Anche l'ora le era sconosciuta, da quanto tempo si trovava in quel posto?

 

Tutte queste domande sarebbero rimaste senza risposta se il biondo non fosse entrato nel suo campo visivo e non avesse fatto risuonare la sua presenza.

 

“Hinata.” lei si voltò nella sua direzione con aria confusa e imbarazzata. “M-mi dispiace molto Na-Naruto... c-credo di... essermi addormentata...” lui fece ondeggiare una mano mentre la guardava con un sorriso incoraggiante. “Non ti preoccupare. Piuttosto... vorresti mettere qualcosa sotto i denti?”

 

“Qu-qualcosa sotto i denti?” lui annuì. “Sì, sono quasi le 8 di sera, è ora di cena.” i suoi occhi si spalancarono. “L-le... 8?!? Do-dovrei-”

 

“Ho già chiamato a casa tua, Hinata. Sanno che sei qui.” la donna sospirò in parte rincuorata dall'informazione appena ricevuta. “V-va bene... ti seguo.” con movimenti lenti, perché ancora un po' intontita dal sonno, si alzò dal divano e lo raggiunse. Lui le tese la mano amichevolmente e lei la prese, seguendolo poi in cucina. Aveva preparato dell'insalata.

 

Mangiarono in relativo silenzio, non spiccicarono nemmeno una singola parola anche se avevano parecchie cose da dirsi. Gli unici rumori udibili furono quelli delle posate, dei piatti e delle loro bocche al lavoro. Alla fine della cena leggera, Naruto si offrì silenziosamente di lavare i piatti e la donna si limitò ad annuire.

 

- - -

 

Si erano di nuovo accomodati sul divano. La testa di lei appoggiata sulla spalla di lui e questa volta il silenzio era il sovrano assoluto. Lui non sapeva esattamente cosa stesse passando nella testa di lei e lei non sapeva come esprimere quello che aveva dentro al compagno. In breve passarono 2 ore senza che accadesse nulla di fatto. Naruto scosse piano la spalla per farle capire che si sarebbe mosso. “Coraggio, ti riporto a casa.”

 

Stava per alzarsi ma la donna gli afferrò il polso. Lui si voltò per guardarla ma lei, ancora con lo sguardo basso e concentrato sul vuoto, si limitò a fare un gesto di diniego con la testa. Non capendo bene cosa intendesse dire, l'avvocato rimase in attesa di un segnale differente.

 

Che poi arrivò tramite un filo di voce.

 

“N-non... non voglio...” il biondo inarcò un sopracciglio. “Non vuoi... cosa?”

 

“L-lasciami... re-restare qui c-c-c-con... te. N-non lasciarmi... s-sola.” lui riprese posizione al suo fianco. “Hinata, cos'è che desideri? N-non sono sicuro di capire.” lei ruotò la testa e gli piazzò davanti i suoi occhi perlacei e lucidi. “La-lasciami dormire q-qui stanotte. Per favore... Naruto.”

 

“Perché, Hinata? Non saresti sola a casa tua, c'è la tua cameriera lì e poi... s-sono sicuro che tuo padre tornerà indietro qu-quando saprà-” lei scosse ed abbassò ancora la testa per farlo smettere di parlare e prese un profondo respiro. “...I-io ho... ho bi-bisogno d-di te... t-ti prego, no-non lasciarmi d-da sola.” detto questo appoggiò di nuovo la faccia contro il petto dell'uomo in attesa di una sua risposta.

 

Incapace di rispondere nell'immediato, Naruto le avvolse le braccia intorno ed iniziò ad accarezzarle delicatamente la testa per darle un minimo di conforto ma sapeva di dover dire qualcosa o sarebbe di nuovo scoppiata in lacrime. -Ecco, e adesso che faccio? Non posso mica farla dormire sul divano e sicuramente non vorrà che io le resti troppo lontano... Aaaah! Che diavolo dovrei fare?!? Non ho nemmeno un pigiama da darle, tutto quello che ho sono dei boxer e un paio di magliette. Però non posso neanche mandarla via... le voglio bene, cavolo... la amo! E voglio starle accanto e darle il mio supporto ma... così?-

 

Sospirò considerando i pro e i contro e giunse ad una decisione finale. “Hinata...” con dolcezza le prese le spalle e la sollevò assicurandosi che lo guardasse in faccia. Aveva ancora la stessa espressione: supplichevole e quasi disperata con tanto di occhi dalle iridi tremolanti. Naruto sentì un buco nello stomaco a vederla in quello stato, non avrebbe mai voluto vederla di nuovo così. “...chiamo Tenten e le dico che rimani da me a dormire.”

 

La corvina ci mise uno o due secondi ad assimilare quanto detto dall'uomo ma alla fine un abbozzo di sorriso apparve sulle sue labbra mentre socchiudeva gli occhi e riappoggiava la testa sul suo petto. “...Grazie Naruto.”

 

- - -

 

Si era beccato una mezza gridata della domestica nelle orecchie ma si era tutto più o meno risolto. Naruto era riuscito a far capire alla mora che Hinata necessitava di restare da lui senza dire esattamente quale fosse la ragione di questo bisogno. Si era focalizzato sull'aspetto sentimentale della cosa invece di dare dettagli fisiologici e la faccenda si era conclusa bene.

 

Ora aveva un altro problema, molto più delicato. Hinata necessitava di qualcosa da mettere per dormire, ma lui in casa non aveva niente di femminile da darle e così avevano entrambi ripiegato su dei boxer verde-erba ed una maglietta bianca. Al momento la donna si stava cambiando in bagno. Lui era rimasto rispettosamente fuori, ma aveva dato la sua disponibilità in caso di qualsiasi bisogno.

 

Sapendo di dover condividere il letto, ne aveva approfittato per dargli un'ordinatina. Aveva raddrizzato le lenzuola e sistemato anche il cuscino. Essendocene solo uno, lo avrebbero dovuto condividere, ma il problema non era neanche quello.

 

Solitamente dormiva con addosso solo dei boxer. Almeno quando non si portava una donna a letto, in quel caso finiva anche senza quelli. Stasera aveva optato di mettere anche lui una maglietta per non dare un colpo al cuore di Hinata. Quello che gli stava arrovellando la mente era qualcosa a più lungo termine: se anche avessero passato una notte tranquilla, cosa sarebbe successo il giorno dopo? Non erano in una situazione in cui si potesse fare inversione ad U per cambiare strada e lasciar passare il tempo non avrebbe migliorato le cose, al contrario sarebbero peggiorate.

 

Le sue elucubrazioni vennero interrotte dalla porta del bagno che si apriva. E dalla donna che uscì da esso subito dopo. Una sfumatura di rosso apparve sulla faccia di Naruto nel momento in cui la corvina entrò nel suo campo visivo: la maglietta era grande per lei, non si vedeva nulla del suo fisico e i boxer che le aveva dato aderivano solo alla sua vita grazie all'elastico eppure... nella sua semplicità, nel suo camminare a piedi nudi sul pavimento e nel leggero movimento dei suoi lunghi capelli setosi, Naruto si perse per un momento.

 

Vedendolo disorientato, la donna portò interrogativamente un dito sul mento. “N-Naruto? V-va tutto... bene?” lui ritornò presente e scosse la testa strizzando gli occhi. “S-sì, Hinata. T-tutto okay. C-ci me-mettiamo a... a letto?” non sapeva se il rossore fosse passato ma si augurò che la donna non ci facesse troppo caso.

 

Hinata lo guardò confusa per un momento ma poi annuì e aprì il lenzuolo mettendosi poi sul materasso poggiata su un fianco. Il biondo fece la stessa cosa mettendosi dietro di lei e ritrovandosi a guardarle le spalle. Ancora insicuro su come agire, spense la luce e coprì entrambi col lenzuolo prima di augurarle la buonanotte.

 

Lei ricambiò ma dopo pochi secondi fece una richiesta senza però voltarsi. “N-Naruto... puoi abbracciarmi, per favore?” lui sgranò gli occhi ma decise di accontentarla. “C-certo Hinata, tutto qu-quello che desideri...” abbastanza a disagio, perché non voleva infastidirla in nessun modo, allungò un braccio e le cinse le spalle assicurandosi di non sfiorarle il seno. Credeva che andasse bene così ma la successiva mossa della ragazza eliminò questa sua convinzione.

 

Lei gli prese la mano e la spostò in basso, fino a farla poggiare aperta sul suo grembo. Lui trattenne il respiro per un momento ma lei sorrise non vista. “G-grazie... Naruto...”

 

Sentirla parlare in quel modo lo tranquillizzò. In questo momento era serena, si sentiva al sicuro. Anche lui sorrise e socchiuse gli occhi mentre avvicinava la testa al suo orecchio per poterle sussurrare. “Non avere paura, sono qui per te e ci resterò sempre. Qualunque cosa deciderai, sarò al tuo fianco e farò tutto quello che è in mio potere per proteggerti... Hai la mia parola, Hinata.” lei chiuse gli occhi ancora più rasserenata. “G-grazie Naruto... Bu-buonanotte.”

 

- - -

 

Il mattino dopo la corvina si svegliò strofinando gli occhi e sollevando la schiena dal materasso. Le sfuggì uno sbadiglio mentre le palpebre si aprivano mettendo in mostra le sue iridi perlacee. Non ebbe moti di sorpresa o confusione, sapeva bene dove si fosse addormentata e con chi. Istintivamente si voltò al suo fianco sicura di trovare il suo compagno accanto a sé ma l'unica cosa che trovò fu una metà di letto vuota.

 

Domandosi dove fosse andato si alzò e si diede una stiracchiata. Aveva dormito bene ma era anche consapevole che, insieme alla luce del sole, anche i suoi problemi l'avrebbero raggiunta di nuovo. Si alzò dal letto e si diresse a piedi nudi verso la cucina. Fu lì che trovò Naruto.

 

“Buongiorno.” un saluto tranquillo e semplice. Era seduto a tavola rivolto verso l'entrata della stanza. Lavato e vestito. Era chiaro che si fosse alzato parecchio prima di lei. La donna arrivò davanti al tavolo e, con lo sguardo più che altro curioso, rispose al suo saluto grattandosi una guancia con un dito. “B-buongiorno Naruto... posso... posso sapere c-che ore sono?” lui sorrise, forse perché quel gesto l'aveva resa ancora più carina o forse perché la domanda lo divertì, ma rispose senza fra trapelare nulla. “Sono le 10:30.”

 

L'informazione fu la sveglia che non l'aveva ancora svegliata, i suoi occhi si spalancarono e venne travolta da quello che poteva essere definito simile al panico. “10... 10:30?!? M-m-ma... io non... p-perché non mi hai svegliata?”

 

Lui iniziò ad elencare le ragioni con le dita. “Perché avevi bisogno di dormire, perché non volevo svegliarti dal momento che non hai impegni mattutini, perché ho già parlato con Tenten e perché...” si interruppe un momento facendo una faccia più seria. “...avevo bisogno di riflettere un po'.”

 

Lei colse la differenza di espressione e comprese che si trattava di qualcosa di importante. “R-riflettere? Su... su cosa?” per tutta risposta, lui si alzò sorridendole di nuovo. “Se ne può parlare dopo, adesso accomodati mentre ti preparo la colazione.” anche in questo caso, Hinata percepì la preoccupazione dell'avvocato dietro il suo sorriso ma decise di assecondarlo, se aveva detto che se ne sarebbe potuto parlare dopo allora ne avrebbero parlato dopo.

 

- - -

 

Passò una mezz'oretta abbondante. La donna aveva mangiato e bevuto ed era andata in bagno per la sua toeletta mattutina. Aveva anche trovato i suoi vestiti dove li aveva lasciati e ne aveva approfittato per cambiarsi. Ed ora erano di nuovo seduti al tavolo della cucina, quello stesso tavolo dove, mesi prima, il suo sogno era stato infranto da una semplice domanda. Naruto aveva le dita incrociate sotto il mento e lo sguardo basso ma lei, sapendo che sarebbe stato lui il primo a parlare, di dette tutto il tempo necessario a raccogliere ed organizzare le idee. Passarono così alcuni interminabili minuti e, alla fine di questo tempo, il biondo sospirò chiudendo gli occhi e piegando la testa verso l'alto.

 

La corvina comprese che il momento era arrivato.

 

Lui raddrizzò di nuovo la testa e la guardò dritta negli occhi, il suo sguardo e la sua espressione non lasciavano trapelare niente di tutto ciò che turbinava all'interno della sua testa. “Dunque... sappiamo entrambi che l'aborto non lo vuoi neanche considerare. E questo mi sembra giusto. Perciò deduco che il tuo desiderio sia di tenere il bambino che hai in grembo, giusto?” sentendo le parole chiave, la donna si irrigidì, ma quando fu fatta la domanda rispose con tutta la sua convinzione. “S-sì, io... v-voglio tenere il bambino.”

 

Lui annuì prima di continuare. “Immaginavo una risposta del genere, hai il cuore più grande che abbia mai visto in una persona.” il complimento la fece arrossire un po' ma non perse la concentrazione mentre il maschio continuava. “A questo punto ci toccherà affrontare tutta una serie di... cambiamenti ed ostacoli lungo la strada che stiamo per scegliere. Ma voglio che tu sappia che intendo rimanere al tuo fianco, qualunque cosa accada.”

 

Sulle labbra della corvina si fece strada l'ombra di un sorriso ma decise di tagliare corto e di andare dritta al punto. “Naruto, ti ringrazio per tutto quello che hai detto e fatto finora. E ti ringrazio anche per la promessa che mi hai fatto e per il tuo proposito di mantenerla... tu-tuttavia desidero sapere qualcosa...” lo sguardo le si abbassò inconsapevolmente mentre formulava nella propria mente la successiva domanda. “C-come pe-pensi d-di poter risolvere qu-questa si-situazione?”

 

La domanda parve rimanere sospesa in aria. Lei non riusciva a trovare il coraggio e la forza di rialzare la testa mentre lui pareva caduto in un religioso silenzio.

 

Alla fine però giunse da parte dell'avvocato la risposta tanto attesa o temuta. Una risposta compattata in una singola e semplice parola. “Sposiamoci!”

 

La ragazza non comprese esattamente quello che il maschio aveva appena detto. “...C-cosa...?”

 

“Hinata, sposiamoci.” fu il sentire la risposta una seconda volta che scatenò nella femmina una vera e propria reazione: gli occhi le si spalancarono, le pupille diventarono due puntini viola su uno sfondo bianco, la faccia divenne cremisi e le mani schizzarono in alto estendendo come tentacoli le dita per cercare di coprire quanta più superficie possibile.

 

Il tutto fu accompagnato dal tracollo quasi completo delle sue facoltà verbali. “Sp-spo-sposarci?!? I-io... tu... e noi... qua... se non... m-ma io... lu-lui ha... mio padre... N-Neji nii-san e... uno o due... e se t-tu... io... serio... oppure no e-e io credo... tu hai... ha de-detto... matrigna... co-colpevole d-di... sangue e... se io e te o lui e... amo-amore non... mamma o cugino e... Tenten ha... chi ha chia-chiamato noi o bacio e... non si pro-propone come... sedia... o... no...?” per tutta risposta, il maschio spalancò gli occhi completamente spiazzato da quella valanga di parole apparentemente senza senso e, quando la ragazza dovette recuperare il fiato che aveva eruttato, le diede il tempo di riprendere il controllo delle sue facoltà mentali.

 

“Va... bene, non ho capito neanche una parola di quello che hai detto. Quindi... respira. Fai uno o due respiri profondi e... e poi riprova.” anche se esteticamente non ci furono cambiamenti, la donna fece come le era stato suggerito. Più che 1 o 2, i respiri furono almeno una decina ma alla fine riuscì ad esprimersi in modo comprensibile. “C-come... come po-potrebbe... come potrebbe il matrimonio... ri-risolvere t-tutto? I-io... sarà solo u-un mese c-che stiamo insieme... n-non è tr-troppo presto? E... e-e... e co-comunque... come t-ti è venuta i-in mente que-quest'idea co-così... radicale?”

 

Lui abbassò lo sguardo ed allungò le mani per poggiarle su quelle di lei, che intanto le aveva rimesse sul tavolo. “Hinata... l'idea di sposarti mi stava già ronzando in testa da un paio di giorni. Sarebbe stata solo una questione di tempo prima che mi proponessi. E... e poi è venuta fuori questa novità. Sappiamo entrambi che ti amo, su questo dubbi non ne hai tu e soprattutto non ne ho io. E... dal momento che vuoi tenere la vita che porti in grembo... mi sono preso la mattinata per pensare ad una possibile soluzione. Ce-certamente la cosa è improvvisa, nessuna delle persone che ci conoscono avrà la minima difficoltà a capire questo e magari qualcuno mostrerà qualche dubbio o perplessità sulla cosa... m-ma non è questo il punto!” sollevò il cranio per poterla di nuovo vedere negli occhi. “Hinata, se tuo padre deciderà di evirarmi con la sua katana o se tuo cugino vorrà spaccarmi la faccia per la mia sfacciataggine... accetterò entrambe le cose se... se questo garantirà la tua felicità. S-se dovrò traslocare in uno spazio più grande e più decente, lo farò per te. E se anche dovessi rinunciare a parte del mio lavoro per... stare al tuo fianco, lo farò senza rimpianti. H-ho preso la mia decisione e... e anche se ci saranno ostacoli sulla strada... h-ho intenzione d-di superarli tu-tutti. I-i-insieme a t-te.”

 

Fece una pausa per raccogliere dell'ossigeno e poi riprese. “E... beh... s-se ci sposiamo o-ora... m-magari nessuno pe-penserà male quando si scoprirà c-che aspetti un... un bambino. Ho.... ho pensato a... a questo me-mentre dormivi...” abbassò ancora lo sguardo trovando di colpo il tavolo molto interessante sotto il punto di vista ottico. “R-rimpiango s-solo di... n-non... aver tro-trovato una soluzione... migliore. M-ma tu... c-che ne pensi?”

 

Ci fu un altro momento di silenzio, Naruto non osava alzare lo sguardo e Hinata... stava elaborando. Elaborando quello che lui aveva detto, elaborando le informazioni che aveva ricevuto e ipotizzando un possibile scenario futuro. Con lui e col loro piccolo. Naturalmente non ebbe molta fortuna, era troppo emozionata e toccata dalle parole dell'avvocato per pensare in maniera oggettiva e razionale.

 

Tuttavia aveva compreso alla perfezione gli argomenti più importanti sollevati dal biondo. Così alla fine emise la sua sentenza. “T-tu... l-lo faresti davvero?” lui alzò timidamente la testa per guardarla di nuovo. “F-farei... cosa?”

 

“M-mi... mi sposeresti? L-lo faresti e... e rimarresti a-al mio fianco... qualunque cosa a-accada?”

 

Per la prima volta negli ultimi minuti, l'uomo fece un sorriso sincero e non plastico. “Con tutto il cuore e senza alcun rimpianto. Anzi... l-lasciami fare l-le cose... per bene.” si alzò dal tavolo sotto lo sguardo confusamente sorpreso o sorprendentemente confuso della corvina, la raggiunse all'altro lato del tavolo e si inginocchiò poggiando la fronte sul ginocchio.

 

Dette un paio di colpi di tosse per schiarire la voce e poi parlò. “Hinata Hyuuga, mi concederesti l'onore di... diventare mia moglie?”

 

“S-sì... con... con tutto il cuore, sì!” le lacrime che iniziarono ad uscire appannarono la vista della ragazza ma lei non se ne curò minimamente. “E... e questa volta... s-sei davvero... t-tu a chiedermelo. S-sì, Naruto! I-io... sarò tu-tua moglie. S-sarò la moglie d-di Naruto Uzumaki!”
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Note d'Autore: Holè, eccoci qua in fondo alla pagina. Per chi lo avesse già intuito, siamo alla frutta ormai... il prossimo capitolo sarà l'Epilogo finale e stop. La storia finirà lì. O forse no? XD... Domanda, chi vorrebbe un piccolo Omake su quello che Ino e Sai hanno fatto dopo l'immersione mentre tutti noi ci focalizzavamo sui due piccioncini gialli e corvini? Io so che voi sapete che io ho già dato un indiziuccio interessante nel capitolo 16 [The After-Immersion] ma oltre a quello nisba. Quindi facciamo così, se ricevo ALMENO 5 commenti per questo capitolo in cui mi dite anche se lo volete o no... in base alle risposte deciderò se farlo o meno, in caso contrario... Epilogo e stop. Per futuri progetti vi informerò nelle note del prossimo capitolo. Scritto questo vi saluto e rinnovo il mio invito a leggere, godere e commentare. Ciao!!!

   
 
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