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Autore: Alice_love777717    25/10/2018    2 recensioni
"Mi credono morta. Meglio così. La ragazza di 5 anni fa è...
Anche voi, si anche voi mi avreste abbandonata anche voi mi avete tradita.
Ora lo so, l'amore, l'amicizia sono inutili e ti rendono deboli.
Chiudendo gli occhi, quello che vedo è un essere senza cuore capace di uccidere a sangue freddo"
Ciao a tutti questa è la mia prima storia spero vi piaccia!
Ringrazio tutti per le recensioni e ringrazio anche i lettori silenziosi
Genere: Dark, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Kikyo, Rin | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo
Note: OOC | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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 Ciao a tutti ragazzi vi chiedo scusa per il ritardo ma, per farmi perdonare questo capitolo è tipo lunghissimo. Del tipo che non finivo più. Scrivere questo capitolo è stato piuttosto difficile per via delle forti scene, però è stato anche motivante.
E adesso vi lacio alle 3539 parole che ho scritto per voi. 
Ci sentiamo alla fine divertitevi!

Parole Ribelli

Pov Kagome

Ci mancava solo questo! Figurati se non scoprivano l'esistenza del villaggio.
 

Ma cosa più importante....Come si sono permessi di portare quella morta ambulante qui!
 

Li vedo uscire dalla tenda centrale accompagnati da Rin.
 

Lo sguardo insolente di Kikio mi riporta ad anni fa. Quando ancora non ero abituata al sangue, alla morte.
 

A quel tempo non potevo immaginare che pur di dimenticare quelle persone che per tanto tempo ho amato come una seconda famiglia mi sarei fatta marchiare da un altro uomo.
 

I miei occhi cadono sui suoi. Un flash....
 

Una botta alla testa mi fa portare istintivamente la mano davanti agli occhi.
 

Il respiro si appesantisce, lo sguardo si adombra ancora di più del solito. Il corpo inizia a fremere per l'irrefrenabile bisogno di impugnare la mia spada.
 

Prima ancora di poter sfiorare la sua custodia...
 

 

Flashback

Il ghigno folle che gli incornicia il viso, l'indice che tiene nella mano, mozzato.
 

Il dolore mi annebbia la vista, le lacrime solcano duramente il mio volto, ma non posso fermarmi adesso.
 

"Oh vedo che riesci a resistere bene al dolore. Vediamo per quanto riuscirai ad essere così silenziosa."
 

Si volta gettando a terra il dito. Cammina a passo lento verso l'angolo della stanza, afferra un machete dal bancone e me la punta davanti al volto.
 

Sono sdraiata per terra con mani e piedi legati con catene arrugginite che non fanno altro che segarmi i polsi e infettarmi le ferite.
 

I capelli appiccicati al volto sudato segnato dal dolore. Gli occhi chiusi per paura di sapere quale sarà la sua prossima mossa.
 

Ma non posso arrendermi. Devo pensare che sopportando tutto questo mi ci avvicinerò...
 

"Quale vogliamo togliere!?" La sua voce interrompe i miei oscuri pensieri.
 

In pochi secondi la lama cala sul mio braccio destro. Fracassando le ossa e spappolando la carne. Il muscolo viene reciso così come l'articolazione.
 

"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA. AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!"
 

La bocca si spalanca e dalle mie labbra fuoriescono solo urla. Nessuna preghiera, nessun lamento. Perché l'unica cosa che posso fare al momento è subire senza lamentarmi.
 

Continua a colpire quello che rimane del braccio più e più volte, più e più volte.
 

"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!"

Non appena vede l'arto rotolare sul pavimento si ferma per poi scoppiare a ridere.
 

"AHAHAHAHAHAHAHAHA COME IMMAGINAVO SEI DAVVERO INCREDIBILE! UN'ALTRA SAREBBE GIà MORTA APPENA USATO L'ACIDO. AHAHAHAHAHAHAHA HO FATTO PROPRIO BENE A PORTARTI CON ME!"

La sua voce mi raggiunge ovattata, la testa pulsa e il cuore batte furiosamente. Il dolore persistente mi costringe a serrare gli occhi. Sento il sangue riempire il pavimento e circondarmi.
 

La mente si comprime, tutto ciò che vedo sono loro...
 

"Tesoro vuoi che mi fermi?" Anche se frastornata riesco ancora a percepire la voce di Naraku sussurrarmi all'orecchio.
 

Voglio che si fermi? Si. Voglio tornare indietro? Si. Voglio dimenticare tutto? Si.
 

Posso permettermelo? No.
 

"No."
 

"Perfetto allora CONTINUIAMO!"


 

Vengo riportata alla realtà. Il dolore alla testa è lo stesso di quei momenti.
 

Il tremore aumenta, il braccio pulsa.
 

Il mio braccio.

Quante volte l'ho visto ridotto il poltiglia davanti hai miei occhi?

Oramai scene simili non mi fanno né caldo né freddo. Pensandoci è una cosa piuttosto triste. Non provare niente altro che noia. Però....cosa ci posso fare.

Sono stata ferita così tante volte che lo ritengo normale. Per questo evito di legarmi alle persone intorno a me ergendo una parete invalicabile. Tuttavia non avevo calcolato la presenza di un mezzo demone e di un'umana.

Però io non li considero né amici né compagni.

Sono solamente due mercenari sotto al mio comando come tanti altri.

"Kagome! Stai be..."

"ZITTO!" Ora come ora non riuscirei a ribattere lucidamente. La sua voce mi confonde e in questo momento non sono sicura di farcela. Non ho bisogno di ricordare certe cose e la sua voce mi riporta solo a momenti di debolezza.

Oramai, però la sua voce mi ha incatenata ha ricordi passati ricoperti da uno strato si sangue e di lacrime.

Non posso fare niente. Sono spacciata.
 

Cammino sul lussuoso tappeto che ricopre la superficie della grotta finché...

"Tesoro..." La voce di Naraku mi arriva bassa all'orecchio, la sua mano prende i miei polsi e me li porta dietro la schiena. Il suo corpo preme contro il mio.

Posso sentire il suo fiato sul mio collo divenire più pesante.

Perché mi chiama sempre così?

"Che ne dici di ricominciare?" La sua proposta mi travolge.

"Si. Va bene" La mia voce è ferma e decisa.

Allenta la stretta sui miei polsi per poi lasciarmeli e afferrarne solo uno. Iniziamo a percorrere la parte più in profondità scendendo le scale. Al nostro passaggio gli altri abitanti della grotta si levano e inchinano.

Sento sussurri provenire dalla massa:

"Ma che ci fa qui quella?", "Perché sta sempre con il sommo Naraku. E più importante perché le tiene la mano!?"

Bé non posso dargli torto, anch'io sarei stupita se fossi in loro, però....non lo sono quindi posso affermare che mi da fastidio.
 

Raggiungiamo una porta barricata di ferro battuto. L'uomo al mio fianco la apre e mi spinge all'interno.

"Guardie non fate entrare nessuno e soprattutto non interrompetemi!"

I due demoni acconsentono per poi spostare lo sguardo sulla mia figura.

In particolare gli occhi di un demone lucertola coperto da un'elegante armatura si soffermano per più tempo.

Naraku notandolo si scurisce e gli ringhia contro di sparire.

In poco tempo mi ritrovo schiacciata alla parete. La sua voce raggiunge le mie orecchie facendomi rabbrividire.

"Non dovevi guardarlo. TU DEVI GUARDARE SOLO ME!"

In modo brutale mi gira spalle contro petto. Afferra le mie braccia portandole sopra la mia testa per poi legarle con delle catene pendenti dal soffitto.

"Adesso sentirai solo me" La sua voce riecheggia tra le quattro mura di questa cella.

La sua mano agguanta la stoffa della mia maglietta per poi tirarla fino a strapparla completamente.

Sono scoperta in balia di quest'uomo.

Un uomo violento e folle. Mentirei se dicessi di non sapere quello che prova Naraku. Lui mi vuole. E non solo come alleata. Non mi ama ma lui non cerca l'amore. Cerca solo una valvola di sfogo, inoltre sa bene che non credo più a questo sentimento.

Tremo.

"Non ti preoccupare avremo tutto il giorno."

Chiudo gli occhi e prendo un profondo respiro.

"Va...AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!" Non ho il tempo di dargli il via che la frusta di cuoio mi colpisce la schiena.

La pelle si lacera per la violenza del colpo, appena fa ricadere la frusta la pelle si arrossa.

Le lacrime premono per uscire ma più che lacrime, urla riempiono la stanza.

"VAI GRIDA DI PIù!! HAHAHAHAHAHA"

Le sue risate non mi sorprendono, so che questa situazione gli piace e tanto.

Ho imparato a conoscerlo. Anche se... non sono proprio conoscenze normali.

Continua ad infierire su mio corpo ancora e ancora.

Le mie grida non cessano neanche per un momento.

Le lacrime hanno smesso di scendere, il percorso che hanno lasciato è ancora presente ma meno di prima.

"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA AAAAAAAAAAAAAAA AAAAAAAAAAAAA"

Quando la mia schiena è interamente ricoperta di lacerazioni e segni gonfi macchiati di sangue sia fresco che scrostato si ferma con il fiatone datogli dall'eccitazione del momento.

"Oh sei riuscita a sopportarlo meglio di quanto credessi."

Mi fa voltare verso di lui regalandogli la vista del mio seno scoperto. Arrossisco, non mi piace.

Mi afferra il viso scrutandolo molto attentamente.

"Vedo che sei piuttosto stanca e provata. Che ne dici di finire con qualcosa di meno pesante?"

Non so cosa pensare. Cos'è per lui qualcosa di meno pesante?

Cosa userà questa volta?

L'ultima volta mi ha strappato tutte le unghie con delle pinze, la volta prima mi ha aperto lo stomaco. Mi ha fatto passare quattro giorno senza acqua, sapendo benissimo che l'uomo dopo tre giorni muore di disidratazione.

Frustate, amputamenti, malnutrizione, acido, seghe, accette, coltelli, spade, tubi di ferro, legno, fuoco, gelo, tutto.

In questi anni ho subito tutto questo e anche di più.

Ogni giorno una nuova tortura, ogni giorno un passo più vicino verso la forza a cui anelo.

Se per ottenere la forza che bramo devo farmi torturare mi sta bene. Sarei pronta anche ad uccidere un dio.

Non temo nessuno, non ho bisogno di nessuno.

"Allora tesoro non pensi che sia passato un bel po' di tempo da quando hai visto Inuyasha e gli altri?!"

Il cuore si ferma, gli occhi si aprono all'istante, scuota la testa con vigore.

"No." "Ti prego no, tutto tranne questo."

è la prima volta che lo prego non l'ho mai fatto.

"Oh! Questa è la prima volta che ricevo una tua reazione. Vista la tua reazione la cosa sarà ancora più divertente."

Scuoto con maggiore forza la testa.

Non voglio. Non voglio. Ancora non sono abbastanza forte, non posso farcela. Ho paura.

"Forza non devi avere paura. Coraggio Kagome non ti mancano i tuoi vecchi amici?! Non vuoi rivederli?!" La sua voce è insopportabilmente divertita e non fa altro che causarmi ulteriori ferite. Se le cose dovevano andare così preferivo continuare a soffrire.

Le catene scompagliono, una maglietta mi ricopre interamente il petto.

Lo spazio intorno a me cambia, la mia cella composta da quattro mura muta per divenire una distesa di erba con vicino un pozzo!?

No, non è possibile... il pozzo mangiaossa.

"Hey Kagome!" Inuyasha.

Sono tornata.

NO. Tutto questo non è reale, è solo un'illusione. Non c'è più Inuyasha, non c'e Sango, Miroku, e tutti gli altri.

Però... allora perché nonostante io conosca la realtà.... fa lo stesso così male?! PERCHé!

Il suo sorriso così caloroso, la ferrea illusione che io significhi qualche cosa per lui, la speranza di un amore non corrisposto.

Le lacrime tornano a scorrere sul mio viso.

Immagini di un passato che non tornerà mai più. NO! Non posso lasciarmi sopraffare dai ricordi.

Perché è andato tutto a rotoli? Cosa ho fatto di sbagliato? Cosa vi ha portato ha scegliere lei?!

L'impulso di gridare ed esternare il mio dolore.

Voglio gridare ne ho bisogno.

Il paesaggio cambia nuovamente, la distesa d'erba si trasforma.

Le scene si susseguono, il villaggio di Kaede, la mia scuola, le montagne i corsi d'acqua e in ogni scena ci sono Inuyasha e gli altri.

Ho capito cosa vuola fare, mi vuole spezzar. E ci sta riuscendo.

Il principe dei fiori, le parole di Inuyasha, il suo amore eterno per Kikio. La sue gelosia insensata verso Koga, il suo volermi proteggere, le sue parole senza fondamento, le sue fughe alla rincorsa di Kikio.

A ogni sua parola il mio cuore perde un battito. Sembra tutto così vero. Quando mi disse di essere speciale per lui e poi lo scoprii dire la stessa identica cosa anche a Kikio affermando il suo amore mai perito.

Le lacrime si sono fermate non c'è più bisogno di piangere.

Buio. Tutto intorno a me c'è buio. Sto meglio così. Preferisco l'oscurità alle scene di prima. Preferisco l'oscurità al posto della luce.

Rimango così per pochi minuti, poi un piccolo spiraglio illumina il mio volto.

NO!

Stringo gli occhi per via del forte sole, quando li riapro la scena che mi si presenta davanti mi blocca. Le lacrime che con tanta fatica ero riuscita a frenare tornano impetuose a solcare il mio viso.

Riconosco questo giorno. è la notte prima del mio abbandono.

Il panico prende possesso di me. Non posso dimenticare quello che ho fatto quella notte...

"Kagome..." La sua voce è bassa, poco più di un sussurro. Le parole cariche di eccitazione.

Porto le mani sulle orecchie nel vano tentativo di non sentire. Non voglio, non posso. Perché so che se cedessi sarebbe la fine.

Rimango tutta la notte ad assistere alla scena che mi si palesa davanti.

I suoni che raggiungono le mie orecchie mi fanno tremare il cuore dal profondo.

è un bastardo. Era questo quello che voleva che vedessi in realtà. Ma non è ancora finita.

Il sole illumina quel maledetto bosco, lasciando ampio spazio e quelle due figure abbracciate.

La mattina sopraggiunge, il tempo scorre, il cuore si intorpidisce.

Non sono pronta a quello che vedrò tra poco.

Il burrone. Il suo sguardo che ha distanza di anni non riesco ad interpretare. Un inganno e una scelta che irrimediabilmente ci ha portato a questo.

Perché è successo tutto questo? Perché a me!?

"Allora Inuyasha? Qual'è la tua scelta?" Che domanda superflua Naraku. Tu sapevi perfettamente chi avrebbe scelto non è vero. Tu sapevi chi avrebbero scelto, ecco perché glielo avevi chiesto.

"Kikio. Scelgo Kikio"

"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA" Ho perso. Non sono riuscita a trattenermi. Il dolore è insopportabile. Le mie grida riempiono le mie orecchie.

"NO BASTA! TI PREGO NARAKU PORTAMI VIA! NON VOGLIO!"

Il burrone scompare, mi ritrovo nuovamente nella mia cella. Le lacrime hanno preso il sopravvento, il dolore che per anni ho provato a superare è tornato impetuoso.

Il corpo è percosso dai tremiti, la testa pulsa le gambe mi cedono e cado in ginocchio. Delle braccia mi avvolgono i fianchi in una stretta possessiva.

Lo riconosco. è questa la sua punizione per aver prestato attenzione a qualcuno che non fosse lui.

"Kagome Kagome vedi. Non puoi stare senza di me. Ma non ti preoccupare non ti lascerò come hanno fatto quei deficenti. Io al contrario loro conosco la tua forza, e se vuoi davvero ottenerla interamente dovrai riuscire a superare anche questa prova.

Continuerai a rivivere questi momenti finché non riuscirai a viverli senza provare niente. Finché nel tuo cuore non rimarrà altro che odio. Quando riuscirai a fare questo raggiungerei finalmente la forza che desideri."

Chiudo gli occhi e accetto la realtà. Per divenire forte ho bisogno di conquistare l'odio.



 

Stringo spasmodicamente la costodia della mia spada. Le mie braccia tremano. Il respiro affannato.

Devo andare via da qui.

"Kagome?" Questa è la voce di Rin.

Mi volto e faccio un passo in avanti. Non posso rimanere.

"KAGOME! Hai intenzione di andartene di nuovo."

Mi blocco all'istante. Andarmene?! ANDARMENE!?

"HAHAHAHAHAHAHAHAHA" Lo so che non dovrei espormi, però non ci riesco.

Mi volto di scattò verso di loro.

"IO ANDARMENE! Devo forse ricordarvi che non sono stata di certo io a buttarmi da un fottuto burrone!"

Tutti e tre abbassano lo sguardo stringendo i pugni.

"Kagome... ecc..."

"ZITTA SANGO! Non mi interessano le vostre scuse. Non ne ho bisogno."

Vicino a loro si unisce anche la morta.

"Non sembra. Ti vedo piuttosto agitata."

Penso che se gli sguardi uccidessero sarebbe già bella che morta, ma non mi va di sporcare la mia lama con il suo fetido sangue morto.

"Kagome stai bene? Sei pallida, tremi!"

"Bene?" La mia voce è poco più di un sussurro. Spalanco le braccia "Secondo voi sto bene?!"

Inuyasha abbassa lo testa per poi rialzarla e fissarmi insistentemente.

"Allora diccelo! Cosa hai?! Cosa ti è successo!? Ti rivediamo dopo cinque anni e sei diventata un mercenario. Hai ucciso davanti a noi. Pensi che per noi sai facile accettare tutto questo!?" La sua voce si altera ma non fa altro che farmi arrabbiare ulteriormente.

Sento la collera salire dentro di me e i miei occhi sprizzare lampi. La calma che cercavo di preservare va a farsi fottere spalancando le porte del mio odio e della mia rabbia.

"PERCHé PENSI CHE PER ME SIA STATO FACILE ESSERE ABBANDONATA DA VOI?! ESSERE TORTURATA PER INTERI GIORNI CERCANDO DISPERATAMENTE DI POTER DIVENTARE ABBASTANZA FORTE DA NON DOVER PIù DIPENDERE DA QUALCUNO COME TE!?" Accorgendomi troppo tardi di quello che ho detto mi porto immediatamente una mano sulla bocca.

CAZZO!

"Cosa?!..." Sango a una mano davanti la bocca e gli occhi umidi. Miroku a gli occhi sgranati e tiene a stento il bastone degli esorcismi. Inuyasha invece... sta tremando.

Appena alza gli occhi sussulto interiormente.

Fiamme. I suoi occhi stanno diventando rossi. Il demone che sta in lui sta fuoriuscendo. Perché? Perché adesso reagisce così? Perché adesso sembra che ti importi davvero qualcosa di me? Io non voglio.

"Cosa significa Kagome?!" Si avvicina ringhiando queste parole.

"Niente. Non è vero." Abbasso gli occhi perché ancora adesso non riesco a mentire.

"Non mentire" Un altro ringhio.

"Ma che ti importa!"

Una forte stretta sulle spalle mi fa alzare gli occhi. "NON TOCCARMI"

Inuyasha viene respinto con forza fino a farlo allontanare di parecchi passi

"Kagome!"

"Fleri! Tsukami! Cosa ci fate qui!"

Perché stanno qui?

"Kagome." La voce di Tsukami mi riporta alla realtà. "Gliel'hai detto?"

Lo guardo con cipiglio. "Niente che ti riguardi"

"Kagomeee! Non ti preoccupare vai pure."

"Fleri... grazie"

Con un salto raggiungo un albero. Senza guardarmi indietro me ne vado.


 

Pov Inuyasha

Se ne é andata davvero! Non ci credo! Non può essere?

Lei è stata.... torturata!

Rialzando lo sguardo... il vuoto. Dove diamine sono finiti quei due.

"Inuyasha forza andiamo. Aspetteremo il ritorno di Kagome all'interno della capanna."

"Miroku non posso aspettare! Lei è stata torturata capisci torturata. Non posso far finta di niente. Perché lei!? Non se lo meritava, lei tra tutte"

"Forza ragazzi aspettiamo insieme. Anch'io ho bisogno di rivedere Kagome." Anche perché tra poco se ne dovrà andare..."

"Ti ci metti anche tu Rin!" cosa hai detto non ho capito bene, anche perché cosa?"

"Niente niente! Forza andiamo!"

Così passiamo l'intera giornata tra bambini e giovani donne.

Verso sera iniziamo a sentire del trambusto, così uscendo troviamo quei due ragazzi.

Gli abitanti del villaggio si avvicinano a Rin trafelati "Rin c'è un ragazzo la prega faccia qualcosa!"

Un ragazzo! Deve essere quel ragazzo Tsukami!

Preso dalla furia li raggiungo velocemente facendomi spazio tra la folla.

Davanti a loro le parole escono senza controllo.

"Levatevi dalle PALLE!"

"ASPETTA Inuyasha, loro sono i suoi combattenti." Sango mi ferma avanzando verso di loro.

La ragazza che mi pare si chiami Fleri si rabbuia per poi parlare.

"Noi non siamo suoi combattenti! Siamo suoi compagni. Avete presente quella parola sinonimo di amici."

Le mani mi fremono. Il mezzo demone mi guarda e si apre in un sorriso beffardo.

"Che cosa ridi eh!" Le parole mi escono da sole.

"Uhm rido di voi. Siete patetici. Non conoscete il suo passato e vi permettete di giudicarla." Dopo queste parole cariche di rancore e disgusto fa una pausa per poi continuare. "La dovete lasciare in pace. STATEGLI LONTANO!"

Mi avvicino minaccioso pronto ad un'accesa sfuriata.

"QUI SIETE VOI CHE NON LA CONOSC..."

"Che baccano, ed io che pensavo che il suo villaggio fosse calmo e silenzioso. Ma infondo ancora mi sorprendo, Kagome è una sorpresa continua."

Cosa!?

"NARAKU!"


 

Pov Kagome

 

Ho passato il resto della giornata nel bosco che fa da tramite dal villaggio al fuori.

Ho pensato continuamente a quei flash. A quanto ero debole e al fatto che l'essere andata con Naraku sia stata la cosa migliore che potevo fare in quella situazione. E lo rifarei.

Alzandomi dalle radici dell'albero mi stiracchio.

"Penso sia arrivato il momento di tornare."

Così percorsi velocemente la strada che mi separava dal villaggio arrivandoci in poco tempo.

Appena varcai le porte notai subito alcune stranezze allarmanti.

C'era un insolito silenzio e non c'era anima viva per le strade.

Un pensiero mi balenò nella mente. Questa presenza opprimente. La sensazione di essere osservati.

Alzai da scatto la testa iniziando a correre finché non sentii una voce.

"NARAKU!"

Cazzo lo sapevo! Che minchia ci fa lui qui! Ma... aspetta questo vuol dire che a scoperto che non uccido tutti gli abitanti dei villaggi. Merda!

"Naraku."

"Oh Kagome che piacere rivederti."

"Ma se ci siamo visti poco tempo fa." La mia voce era piatta, priva di calore. Per chi non mi conosceva bene potevo sembrare calma ma loro due sapevano che non lo ero affatto.

"KAGOME! Spiegami cosa significa questo!"

"è esattamente quello che sembra."

Lui con passo lento e felpato si avvicinò portando la sua mano a scostarmi una ciocca di capelli dal volto. "No. Tu non sei così. Non hai più posto nel tuo cuore per l'amore e l'amicizia."

Allontanando sgarbatamente la mano risposi: "E chi a detto che io li provi. Non sento niente di tutto questo. Quei sentimenti sono oramai morti e sepolti."

"NON è VERO! SECONDO TE COSA TI LEGA A QUELLA DONNA E A QUEL MEZZO DEMONE EH!"

Sussultai ed iniziai a tremare.

Mi voltai e li vidi.

Fleri stava sdraiata per terra con un demone seduto sulla sua schiena che le puntava un coltello alla gola mentre Tsukami era immobilizzato ed aveva una spada puntata dietro la schiena.

"Fleri Tsukami."

"Kagome noi stiamo bene! Non ti preoccupare!"

Ma era impossibile.

"Zitta umana!" Il demone che le stava sopra le colpì il volto con il retro del pugnale facendole sanguinare lo zigomo.

"BASTARDO!" Tsukami si agitava cercando un modo per scappare.

"Allora Kagome, ammettilo. Ammetti che ti sei di nuovo legata a qualcuno. Che di nuovo hai donata la tua fiducia a qualcuno che non sia te stessa. Che ci tiene a una persona che non sia tu."

Non dissi niente, ma la mia risposta era scontata. Non ero affezionata.

"Bene. Allora ammazzateli"

Non ero affezionata... ero legata.

Mi parai davanti a Tsukami ed estraendo la mia spada l'affondai nel petto dello scagnozzo di Naraku.

Estrassi la lama e con uno scatto mi precipitai vicino a Fleri che continuava ad agitarsi.

Non posso usare la spada, altrimenti finirei per colpire anche lei. Allora... userò le mani.

Strinsi le braccia intorno al collo del demone per poi esercitare tutta la mia forza spezzandoli il collo.

Il suo agitarsi cessò e il suo corpo si afflosciò.

Gli occhi di Fleri sono puntati su di me.

Per la prima volta ricambio il suo sguardo e vedo che dagli occhi iniziano a colare lacrime. Tsukami mi affianca e gli affido Fleri.

Mi alzo e punto la spada verso Naraku.

"Stai lontano da loro!"

"Me lo stai ordinando Kagome?"

"No te lo sto intimando. La prossima volta non mi farò problemi a farti a pezzi"

"Sai benissimo che non puoi farlo! Ma riconosco che me lo sono meritato. Alla luce di questo fatto posso dirtelo."

Fa un attimo di silenzio per poi concludere."Tu non ami, l'odio dimora nel tuo cuore, le fiamme si nutrono del tuo corpo, le tue mani sono dipendenti da quella spada e sporche del sangue di milioni di persone. Ma un sentimento ha raggiunto la tua anima. L'amicizia.

Non attaccherò il tuo villaggio né i tuoi nuovi compagni. Però dovrai presto tornare da me e un ultima cosa." Il suo sguardo cambia, conosco quegli occhi. In questo momento è accecato dalla follia."Non voglio più vederti con Inuyasha."

Pronunciate queste parole si dissolve.


ANGOLO AUTRICE MALATA 

Allora bella gente cosa ne pensate del capitolo?
Vi sono piaciute tutte le 3539 parole che ho scritto appositamente per voi?
Cosa credete abbia vista Kagome nelle visioni la notte prima dell'abbandono? Sarà una cosa very brutta! Sono sicura che vi incazzerete tutti hahaha!
Secondo voi quali sono i passati di Fleri e Tsukami? 

Mi raccomando rispondete alle mie domande nei commenti e ditemi se vi è piaciuto.
Un bacio alla prossima e spero di riuscire a scrivere i prossimi capitoli di una lunghezza simile a questa.
Alice<3


 

   
 
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