Prompt #26:
Titolo
«Blupioggia e le sette
fate!»
«No, Il drago addormentato
nella grotta!»
«Io voglio Cappuccetto
d’Argento!», «Quella con il demone che se la mangia?», «Sì!», «No, mi fa
paura!»
Juvia sorrise intenerita ai
bambini seduti intorno a lei. Sapendo bene cosa si prova a essere orfani,
vederli così allegri e pieni d’energia la riempiva di gioia.
Certo, forse erano anche troppo pieni d’energia, e soprattutto di
fiato. Da quando si era proposta per raccontare loro una storia si era
ritrovata sommersa di voci squillanti, tutte portatrici di un diverso titolo.
Metterli d’accordo sarebbe stato impossibile, si rese conto.
Si schiarì la voce. «Sono tutte
storie molto belle» disse, «ma le conoscete già. Non preferireste invece
qualcosa di nuovo?» propose, cercando di suonare convincente.
Amava i bambini, ma non era
certa di saperci trattare: non ne aveva mai davvero avuto l’occasione, prima.
Per questo aveva accettato entusiasta, quando Cana le aveva chiesto di dare una
mano all’orfanotrofio. Allora non aveva osato sperare, ricordò portando lo
sguardo sull’angolo opposto dell’enorme sala, ciò che invece era puntualmente
avvenuto: Gray si era offerto volontariamente di aiutare a sua volta.
Vederlo alle prese con i
bambini era stato meraviglioso: le era venuto spontaneo immaginarlo nelle vesti
di padre… scosse la testa. Non era il momento di fantasticare, i bambini la
stavano fissando.
«Qualcosa di nuovo?»
ripeterono alcuni.
Juvia annuì. «Una storia d’azione,
con un principe che salva una fanciulla oppressa da una terribile maledizione,
insegnandole a sorridere. Ma anche una storia d’amore, perché la fanciulla da
allora seguirà il principe ovunque, riconoscente e innamorata, venendone infine
ricambiata. Una storia così» disse, sognante. Fece una pausa, poi guardò i
bambini negli occhi, uno per uno. «Vi piacerebbe ascoltarla?»
«Sì!», esclamarono alcuni,
«Bleah, amore!», mormorarono altri; presto una domanda sovrastò tutto il resto,
però.
«Come si chiama la storia?»
«Il titolo, dicci il titolo!
O te la sei inventata?»
Juvia sbatté le palpebre;
non ci aveva pensato. «Certo che ha un titolo», affermò. «È…»
«Il principe di ghiaccio e la maledizione
dell’Acqua.»