La prima cosa che ricordo di quella giornata era mia madre che di fretta mi guardava come per dirmi di finire la colazione ,tra una cosa e l'altra mi ricorda di non dare corda dalla nuova bambina che sarebbe arrivata in accademia perché non era sicuro e per un sacco di altri motivi che non ho mai sentito addormentata come ero.

Sembrava una giornata normalissima e lo era. Le lezioni iniziano, terzo banco partendo da sinistra capelli scuri sguardo annoiato, eccomi sono io, Mikoto (Miko chan se vuoi darmi fastidio)accanto a me quel groviglio di capelli gialli che più gialli non si può è Minato: un bambino tranquillo ,lo è sempre stato lo sarà sempre, l'ho scelto io come compagno di banco ,al primo anno, lui non ha protestato ha annuito con un leggero inchino e leggermente rosso sulle guanciotte ha sorriso.

Ritorniamo a quel giorno normale, in qui mi era stato dato un ordine che non ho ascoltato,arriviamo nel momento preciso in qui lei entra, qualcuno l'ha presentata lei si inchina e ci fissa. Minato sobbalza mentre la ragazza parla, io fisso lui e vedo la sua preoccupazione, il suo imbarazzo e la sua attenzione calamitata dal discorso della ragazza ad un certo punto ridono tutti e fanno un gran casino, la ragazzina è in imbarazzo e in difficoltà. Ma Minato non ride la guarda sorpreso ed ammirato .

Ora noi: io e te sappiamo benissimo cosa è appena successo; Minato è stato appena fregato per sempre.




una spiegazione breve breve :
questa storia è come una raccolta di ricordi,  di capitolo in capitolo il narratore cambierà ma spero di riuscire a tenere un ordine cronologico (lo spero davvero)
vi avviso che è a tutti gli effetti una storia che non so se riusciro a scrivere, non ne ho mai scritta una, se avete qualche correzione fatemelo sapere , grazie di tutto .