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Autore: iulia2001    28/10/2018    2 recensioni
Laura è una ragazza del nostro tempo, una giovane donna che vorrebbe poter cambiare il mondo. Un giorno farà un incontro molto particolare...
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Novecento/Dittature
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~~Laura amava passeggiare nella natura incontaminata: restare da sola senza essere costretta ad ascoltare alcuna voce umana la aiutava a pensare. Nulla era meglio del cinguettio degli uccellini e del frinire dei grilli per ritrovarsi da soli con se stessi ed essere costretti a guardarsi dentro.

E quel leggero fischio del vento che, nei giorni un po' più cupi - così è il giorno,una delle ultime mattine d'aprile, in cui è ambientata la vicenda - sapeva dispiegare quel particolare sentiero che i suoi sogni seguivano.

Perché le sue non erano quelle speranze razionali comuni alla maggior parte degli esseri umani, ma desideri che non stavano né in cielo né in terra: odiava il paese e il mondo in cui, per un fortuito incidente (o una beffa voluta dal destino), era costretta a vivere, ma, a differenza dei molti che si accontentano, aspirava a cambiarli entrambi.

Tali erano i pensieri di Laura quando si avvicinò ad una radura colma di splendidi fiori. Ai lati di questa, appoggiato ad uno degli alberi che delimitavano un piccolo boschetto, era seduto un giovane uomo.

Attaccare bottone con gli sconosciuti non era abitudine della protagonista di questo racconto, ma, per una qualche inspiegabile ragione, quel ragazzo sembrava ispirare la sua fiducia.
Laura attraversò l'enorme prato e si sedette proprio vicino a colui che, visto da vicino, sembrava proprio un suo coetaneo.

Egli indossava una camicia piuttosto sgualcita, dei pantaloni logori e un paio di scarpe rotte che, pensò Laura, non erano molto adatte per la montagna. Particolare era il fazzoletto verde che teneva legato al collo.

Fu lo sconosciuto a rivolgerle per primo la parola:
"Notizie dal mondo?"
Laura era piuttosto stupita da questa domanda, ma non evitò di rispondere:
"Una schifezza, almeno in questo paese"
"Come mai?"
"Non segui la politica? Praticamente ci sono i fascisti al governo"

Il ragazzo la fissò dritto negli occhi e, mentre il vento strappava alcuni fiori dal terreno, le disse:
"Questo è un grave problema, ma credo il paese sia ancora salvabile"
"Non è tutto!" continuò Laura, mentre la velocità del vento aumentava "esistono persone che credono che esistano diverse razze umane e che credono che alcune di esse siano superiori alle altre!"
Dovette alzare la voce per coprire l'urlo della bufera che si stava scatenando e che stava estirpando molti di quei bellissimi fiori. "Non ho mai sentito niente di più stupido" affermò il ragazzo.

Laura lo guardò "Finiremo nella stessa situazione di ottant'anni fa, la storia si ripeterà e... Io vorrei poter fare qualcosa". Il rumore del vento costrinse Laura a gridare le ultime parole.
Il giovane la osservò con uno sguardo che pochi avrebbero il coraggio di sostenere. " Tu non puoi" disse "tu devi fare qualcosa, almeno nel tuo piccolo. Tutti devono fare qualcosa. È compito di ogni generazione provare a rendere il mondo migliore per le generazioni venture; ogni generazione cede il compito a quella successiva: è un inesauribile passaggio di testimone che continua dall'inizio dei tempi".
Laura lo guardò stupita: nessuno, prima di allora, le aveva detto proprio le stesse cose che ella stessa pensava. " È proprio per questo che sono morto" affermò il giovane mentre, dopo essersi alzato, mostrava la schiena a Laura.

La parte posteriore della camicia era sporca di sangue: una tale visione rendeva evidente l'ultima frase del ragazzo che, a causa della bufera che continuava a distruggere i fiori, Laura non era sicura di aver compreso.

"Tu sei... Tu sei... " balbettò la ragazza, incapace di trovare le parole giuste. "Io sono Marco" rispose il ragazzo voltandosi verso la sua interlocutrice "stavamo combattendo contro i nazifascisti quando un mio compagno è rimasto ferito, io sono sceso ad aiutarlo e sono stato colpito alle spalle."

Ora Marco sembra quasi parte della bufera, la sua immagine ondeggia nel vento, come fosse una foglia. "Buona fortuna Laura, ti cedo il testimone" continuò il ragazzo con un sorriso "sono certo che tu abbia le capacità per cambiare il mondo". E il giovane uomo viene strappato dal terreno come uno di quei meravigliosi fiori di cui, poco prima, era colmo il prato.

E, lentamente, cessa il vento e la bufera si calma poco a poco. Laura, ancora incredula, posò una mano sul terreno e trovò uno splendido fiore rosso, l'ultimo della radura.

   
 
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