Film > Pirati dei caraibi
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Autore: innamoratahobbit96    28/10/2018    1 recensioni
Questa storia riprende le vicende dei pirati dei caraibi, con l'inserimento di due personaggi femminili molto strette a Jack Sparrow: Atena ed Esmeralda, due grandi amiche e donne pirata intraprendenti e valorose dal passato difficile.
Spero vi piaccia.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jack Sparrow, Joshamee Gibbs, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 9

< < Dove siamo? > >
Atena camminò verso Esmeralda, la quale stava osservando la mappa e l’isola contemporaneamente,  facendo un giro su se stessa cercando di orientarsi.
< < Tutto bene? Dove siamo? > > le ripeté Atena, non ricevendo alcuna risposta. Vide Esmeralda spalancare gli occhi, molto lentamente alzò lo sguardo verso Jack e lo raggiunse con grandi falcate.
< < Ma sei completamente pazzo?! > > lo rimproverò puntando il dito sul suo petto.
< < Non so di cosa tu stia parlando > > disse Jack sereno.
< < Per l’amore del cielo. Cosa sta succedendo? > >
Gibbs, sentendoli discutere, si allontanò dai marinai, cercando di calmare i suoi amici, intervenendo affiancandosi a Jack, il quale stava guardando la sabbia sui suoi stivali facendo finta di niente.
< < Siamo sull’isola dei Pelegostos! > > spiegò furiosa Esmeralda.
< < Non ho mai sentito nominare quest’isola > > disse Atena.
< < E’ sconosciuta, perché lontana dalle rotte seguite solitamente. Ci abita una tribù cannibale > >
Gibbs e Atena, dopo essersi guardati, si voltarono lentamente verso Jack, il quale fece un sorriso misto fra l’imbarazzo e l’ottimismo.
< < State tranquilli – disse allegramente allargando le braccia – mi conoscono, sono il loro dio, non ci faranno niente > >
Improvvisamente, delle frecce furono scagliate su di loro, provenienti dalla vegetazione. Gibbs non fece in tempo a gridare ai suoi compagni di tornare sulla nave, in quanto furono circondati e catturati con facilità.
< < Per loro sei un dio in terra? – sussurrò Atena a Jack dopo che si misero schiena contro schiena - Io ti spedisco direttamente all’inferno > >
I marinai più impauriti furono incappucciati, altri furono addormentati temporaneamente con delle frecce. L’unico ad essere rimasto sveglio fu Jack, il quale fu acclamato dal popolo indigeno. La tribù cannibale, dalla spiaggia, li portò al proprio villaggio, attraversando lunghi ponti sospesi negli strapiombi, costruiti con liane e legno, fin quando giunsero su un alto monte.
Liberarono i marinai dal cappuccio che copriva i loro volti e quelli addormentati si risvegliarono lentamente, cercando di capire dove si potessero trovare. Videro Jack sul trono e alcuni indigeni li osservavano. Parlarono tra di loro in una lingua incomprensibile, capita soltanto dallo stesso Jack.
< < Che cosa stanno dicendo? > > domandò Gibbs.
Non osò più parlare appena uno di loro gli diede un colpo sulla testa con un bastone.
Atena indietreggiò leggermente e sentì la suola degli stivali toccare qualcosa di duro. Abbassò gli occhi e notò delle costole sotto i suoi piedi. Si guardò attorno e ritrovò molti crani e altre ossa sparsi nel villaggio, soprattutto su un lungo tavolo e le capanne erano realizzate attraverso rami intrecciati e legno.
Un gruppo di marinai fu indicato da un guerriero, successivamente, alcuni cannibali annuirono ed eseguirono gli ordini. Presero il gruppo indicato, che fu ucciso brutalmente.
I cannibali si cibarono del corpo dei propri compagni, cui le ossa furono utilizzate per la costruzione di alcune gabbie circolari. Un guerriero indicò Atena, ma Jack lo fermò, dicendogli qualcosa. Il guerriero, dopo alcuni secondi di esitazione, eseguì gli ordini e si allontanò. Il motivo di tale fatto fu il risparmio dei pochi sopravvissuti, i quali vennero rinchiusi in tre gabbie circolari, una per Gibbs, Marty, Cotton, Atena ed Esmeralda, una seconda per il resto della ciurma di Atena e l’ultima per un ultimo gruppo uomini.
Con grande sorpresa, alcuni giorni dopo, giunse Will Turner, il quale fu catturato e rinchiuso nella stessa gabbia di Gibbs.
< < Qual buon vento ci porta da noi signor Turner? > > sorrise Tess facendogli l’occhiolino dalla gabbia.
< < Salvare Elizabeth > > rispose frettolosamente, ancora impaurito della situazione.
< < Ricordati che se le cose non dovessero andar bene, sai dove trovarmi > > le disse un’altra piratessa.
Will fece finta di niente e cambiò argomento.
< < Jack è un prigioniero come noi? > >
< < Lo credono un dio in forma di uomo e vogliono liberarlo dalla sua prigione di carne > > gli spiegò Gibbs.
< < Lo arrostiranno e lo divoreranno quando taceranno i tamburi > >
< < Dov’è il resto della ciurma? > >
< < Vedi queste gabbie? Quando siamo arrivati ancora non c’erano > >
I prigionieri fecero oscillare le gabbie, cercando di giungere fino alla parete rocciosa. Quando riuscirono ad afferrare un ramo, si arrampicarono sulla parete per raggiungere la vetta.
< < Fermi! > >
L’avvertimento di Atena fece bloccare tutti quanti. Un Pelegostos stava camminando sul ponte. Sarebbero stati in un grosso guaio se li avesse scoperti durante la fuga. Tuttavia, il gruppo di uomini orientali continuò ad arrampicarsi, ignorando le parole di Atena.
< < Così ci farete scoprire! > >
< < Un serpente! > >
Keira alzò gli occhi al cielo appena sentì il pirata indiano gridare. Gli uomini che si trovavano nella sua gabbia, presi dal panico, lasciarono la presa del ramo. La gabbia cadde velocemente, facendo sì che la corda si spezzasse. Così, la gabbia cadde nel vuoto sotto le grida degli uomini, scomparendo dalla vista di tutti.
< <Siamo fregati! Correre! > >
Il resto dei sopravvissuti si arrampicò rapidamente sulla parete, riuscendo a giungere sulla vetta. Spezzarono le corde che li tenevano legati e fecero rotolare la gabbia, inseguiti dai cannibali, che erano stati avvertiti dal loro compagno che aveva visto i prigionieri fuggire.
Rotolarono giù dalla montagna, sorpassando vari alberi e oltrepassando le siepi, finché caddero nel fiume, dove le rocce attutirono la caduta, distruggendo la gabbia.
Scampati dai cannibali, raggiunsero la spiaggia e la nave, sulla quale erano presenti anche Pintel e Ragetti, che avevano fatto parte della ciurma di Barbossa molto tempo prima.
< < Non possiamo lasciare Jack qui! > > gridò Atena mettendosi a fianco di Pintel, guardandolo interrogata per alcuni secondi, tornando a pensare a Jack.
< < Eccolo! > > lo indicò Esmeralda.
Jack girò l’angolo correndo, inseguito a pochi metri dai cannibali. Jack raggiunse la nave in tempo e si aggrappò ad una cima, salutando con gioia i cannibali, che li osservavano disperati, gridando e alzando le armi al cielo.
< < Mettiamo distanza tra noi e quest’isola e prendiamo il largo! > >
Atena rimproverò Jack non appena questi salì sulla nave, mentre Pintel e Ragetti lo coprivano con una calda coperta.
< < Sì alla prima affermazione, sì alla seconda, a patto di rimanere in acque più basse > > precisò Jack.
< < C’è qualcosa che stride, capitano > > sospirò Gibbs.
< < Le vostre capacità nautiche sapranno rimediare > >
Atena e Gibbs allargarono le braccia ed eseguirono gli ordini. Esmeralda continuava a guardare Pintel e Ragetti con le braccia incrociate, inclinando il capo, finché non pose loro una domanda.
< < E voi due come avete fatto a liberarvi? > >
< < Pura fortuna - risposero allegramente alzando le braccia - ed ora siamo lieti di essere al vostro servizio > >
< < Jack! – lo chiamò Will – Elizabeth è in pericolo > >
< < Tienila d’occhio la prossima volta. Rinchiudila > > sbuffò Jack salendo le scale.
< < Verrà impiccata per averti aiutato! > >
< < Arriva il momento di assumersi le proprie responsabilità > > gli disse in tono semi-serio Jack. Will, come risposta, afferrò la spada di uno dei marinai, puntandola contro il capitano.
< < Baratterò la tua bussola con la sua libertà > >
Jack spostò lentamente la punta della lama dal suo viso e si voltò verso Gibbs, il quale stava al timone.
< < Signor Gibbs – lo chiamò - ho deciso di risalire il fiume > >
< < Sei sicuro? Dopo quello che hai detto . . > > disse improvvisamente Atena, seduta sul parapetto insieme a Esmeralda, sapendo dove sarebbero andati.
< < E’ una decisione che non ammette repliche tesoro mio > > precisò alla ragazza.
< < Forza! Facciamo vela a Port Royal > > ordinò Will, beccandosi un’occhiataccia da Jack.
< < Will, tu mi aiuterai a trovare questa > >
Esmeralda e Atena alzarono la testa, immaginando già cosa sarebbe accaduto. Non c’era giorno in cui Jack non dovesse negoziare con qualcuno per giungere ai suoi scopi.
Will afferrò il pezzo di stoffa sul quale era disegnata la chiave misteriosa trovata alla prigione turca.
< < Tu vuoi che io la trovi? > >
< < No. Tu vuoi trovarla – gli disse Jack - Perché trovandola, ti ritroveresti a trovare e localizzare il ritrovamento, trovando così la tua bella o come si chiama, comprendi? > >
< < Salverà Elizabeth? > > gli domandò alzando il pezzo di stoffa.
< < Dimmi quanto ne sai di Davy Jones > >
Jack si avvicinò maggiormente a lui per essere sicuro che non avesse grandi conoscenze su Davy Jones.
< < Non molto > > rispose Will dopo alcuni attimi di esitazione per cercare di ricordare.
< < Sì, questo salverà Elizabeth > > gli rispose a questo punto Jack, mentre Atena ed Esmeralda si lanciavano un’occhiata sconvolta.
Giunsero su un’altra isola. Jack, Gibbs, Marty, Cotton, Esmeralda e Atena salirono su due scialuppe, mentre il resto del gruppo avrebbe sorvegliato la nave. Attraversarono un lungo corso d’acqua partendo dalla spiaggia, inoltrandosi nelle fitte foreste. La palude era abitata da molti rettili, sdraiati sulle radici degli alberi, contrassegnati dal muschio per via dell’umidità.
< < Perché Jack ha paura del mare aperto? > > domandò Will osservando il capitano piuttosto nervoso, che guardava di qua e di là tra gli alberi, mentre tanti occhi erano fissi su di loro sulle sponde del fiume.
< < C’è una bestia ai comandi di Davy Jones, con tentacoli che hanno la capacità di trascinarti negli abissi – spiegò Gibbs facendo una pausa teatrale – il Kraken > >
I pirati rabbrividirono al pensiero della bestia e si guardarono sconvolti, mentre i rumori della foresta facevano da sfondo.
< < Dicono che il tanfo del suo respiro sia raccapricciante – continuò a raccontare - immaginate di lasciare questa terra, accompagnati dal suo ruggito e dal nauseante odore di migliaia di cadaveri > >
Ci fu un silenzio tombale, come se anche la natura lo avesse ascoltato con attenzione.
< < Per chi crede in queste strade > > precisò poi alzando le spalle.
< < Se avrò un figlio – gli disse Esmeralda a bocca aperta – ti chiederò di raccontargli le storie > >
I compagni le rivolsero uno sguardo interrogata e la ragazza allargò le braccia, sottolineando la capacità di Gibbs nel raccontare teatralmente le storie, seppur vere.
< < E la chiave lo proteggerà? > > domandò Will.
< < Per saperlo, è disposto a chiedere a lei > >
< < “Lei”? > >
< < Lei > >
Will guardò Atena interrogato. Gli fece segno di aspettare quando sarebbero giunti alla sua dimora.
Verso sera, le lucciole uscivano dallo scoperto e volavano vicino all’acqua immobile e silenziosa. Giunsero di fronte ad una baracca, costruita sui rami di un grande albero. Salirono una scaletta e superarono la veranda, dopo che Jack si rivolse ai compagni affermando di conoscere alla perfezione la donna che avrebbero incontrato.
Entrarono nella stanza, sul tronco di un albero interno si trovava un serpente giallo, attorniato da molte candele e oggetti particolari, vasetti contenenti piante, sassi, ossa, persino occhi, che Ragetti continuava a fissare con desiderio, pendenti dal soffitto.
< < Jack Sparrow – sorrise una donna di pelle scura dai lunghi capelli neri, seduta al tavolo - Ho sempre saputo che il vento ti avrebbe riportato da me > >
< < Ciao Tia Dalma > > la salutò Jack sfiorando il cappello.
< < Non me la ricordavo così > > sussurrò Esmeralda ad Atena.
La sacerdotessa, così veniva considerata, vide Will Turner e lo chiamò a sé, accarezzandolo dopo essersi invaghita di lui.
< < Tu hai la mano del destino > >
< < Mi conosce? > > domandò Will interrogato.
< < E tu vuoi conoscere me? > >
< < Non c’è tempo per le presentazioni! > > li interruppe Jack disperato.
< < Quale servizio posso farti? Voglio un pagamento > > gli ricordò sbuffando.
< < Ecco qui – sorrise Jack afferrando una gabbia, in cui era rinchiusa la scimmia dell’ex capitano Barbossa, Jack – una scimmia non morta > >
Sparò alla piccola scimmia, spaventata, mostrando però la sua immortalità.
< < Il pagamento è equo > > accettò Tia Dalma.
Will si sedette aprì il pezzo di stoffa e lo posò sul tavolo, mostrandole il disegno.
< < Cerchiamo questa > >
< < La bussola non ti può guidare ad essa? - domandò la donna a Jack sedendosi e gesticolando – ah, ora ho capito. Non sai quello che tu vuoi o forse lo sai, ma sei restio a rivendicarlo come tuo. E’ la chiave di un forziere ed è ciò che contiene ciò che cerchi > >
< < Gioielli, oro? > > domandò Gibbs attratto.
< < Conoscete Davy Jones? Un lupo di mare, un gran marinaio finché non si scontrò con ciò che assillava gli uomini. Cos’era secondo voi? > >
< < Il mare? > > tirò ad indovinare Gibbs.
< < Le somme? > > domandò Pintel.
< < La dicotomia tra il bene e il male > > continuò Ragetti, guadagnandosi sguardi torvi e confusi.
< < Una donna > > sospirò Jack.
< < Si è innamorato di una donna – raccontò Tia Dalma in modo teatrale - una donna volubile, crudele, indelebile come il mare. Non ha mai smesso di amarla, ma il dolore patito era troppo, così, si cavò il cuore dal petto e lo nascose nel forziere > >
< < Davvero ha fatto una cosa del genere? > > domandò Pintel sconvolto.
< < Oh sì. Le gioie brevi della vita non gli interessavano. Tiene la chiave sempre stretta a sé > >
Will alzò gli occhi al cielo e si alzò in piedi rimproverando Jack.
< < Lo sapevi! > >
< < No. Non sapevo dove fosse la chiave – si giustificò -Ora che lo sappiamo possiamo andare sull’Olandese Volante e prenderla > >
Fece per oltrepassare la porta, quando Tia Dalma gli chiese di aprire la mano. Gli tolse lentamente la garza, che copriva qualcosa sul suo palmo, mostrando la macchia nera.
< < Non è possibile Sparrow! Non cambi mai eh?! Cosa hai combinato questa volta?! > >
Atena lo afferrò per il colletto della camicia, interrotta però da Tia Dalma.
< < Ho la cosa che fa per voi. Davy jones non può scendere a terra – disse Tia Dalma recuperando un vasetto di terriccio - è a terra che sei sicuro, porta la terra con te > > disse a Jack consegnandola.
< < Bene – sospirò Will, rassegnato – dicci dove possiamo trovare l’Olandese Volante > >

 
  
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