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Autore: T612    29/10/2018    1 recensioni
1956, Russia, base operativa del KGB.
La nascita della leggenda della Vedova Nera e il Soldato d'Inverno all'ombra del Cremlino.
Ufficialmente gli eventi di quell'anno non si sono mai verificati, ufficiosamente gli eventi di quell'anno sono stati cruciali.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'M.T.U. (Marvel T612 Universe)'
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28 settembre

-Un’altra… per favore.
-L’ultima poi si dorme, va bene piccolina?
-Va bene.
La bambina era mezza addormentata, era ad un passo dal cedere al sonno, ma era caparbia. 
In quella settimana si era inventata che Tania le leggeva due favole della buonanotte, Natalia non aveva avuto altra scelta che adeguarsi.
-Che fiaba vuoi?
-Quella del soldatino. –la bimba sbadigliò a metà dell’ultima parola.
-Sicura? Riesci a restare sveglia fino alla fine?
-Ovvio, non hai mai voluto leggermela, voglio sapere cosa gli succede alla fine.
Natalia sbuffò sonoramente, la bambina ridacchiò facendole posto sul letto in modo da riuscire a scorgere le figure, lo sguardo leggermente più lucido mentre osservava l’illustrazione del soldatino di stagno.
Nel fascicolo che le era stato consegnato c’era scritto ogni minuscolo dettaglio che riguardava il rapporto instaurato tra la figlia di Dreykov1 e l’agente Belinsky, Natalia aveva scoperto che Tania le aveva regalato per il compleanno il libro illustrato di Andersen e quando era rientrata dalla missione, facendo subentrare lei, aveva lasciato la lettura a metà. 
La bambina era intelligente e furba, aveva creduto alla bugia studiata a tavolino che giustificava il cambio di tata, ma non aveva perso tempo nel contrattare con lei l’orario della nanna, il numero di fiabe e gli spuntini di mezzanotte. 
Natalia era stata al gioco, ma quando la figlia di Dreykov le aveva chiesto di leggere la fiaba del soldatino era riuscita ad aggirarla, rifiutandosi fino a quel momento di concederle il finale della storia, in parte perché voleva tenerla sulle spine, in parte perchè Natalia filtrava la lettura… le parole stampate di quella fiaba descrivevano la sua condanna a morte, ma quella era la sua ultima notte in missione e poteva concedersi uno strappo alla regola.
Più proseguiva con la lettura e più modificava la storia in corso d’opera, narrando più di quello che avrebbe dovuto… raccontandole la storia di un’altra ballerina, di un altro soldato e di un pupazzo a molla color rosso sangue. Le spiegava come il pupazzo controllava i giocattoli, di quanto fosse geloso del soldatino, di come tutti i tentativi di separarlo dalla ballerina risultavano vani. Riprendeva la fiaba, integrando con la sua storia, in quell’allegoria raccapricciante che la bimba ascoltava assorta, fino a quando il soldatino si perse nei canali di scolo in mezzo alla pioggia scrosciante.
-E il soldatino? Si salva vero? –la bimba era visibilmente preoccupata per la sorte dei giocattoli, non si era minimamente accorta delle piccole variazioni di trama, ignara di quanto Natalia le stesse rivelando attraverso la fiaba.
-Tranquilla tesoro, si salva. Viene inghiottito da un pesce, ma viene recuperato da un peschereccio. La cuoca dei bambini, pulendo il pesce prima di cucinarlo, ritrovò il soldatino.
-Per fortuna, altrimenti come sarebbe tornato dalla ballerina?
-Credo che la ballerina progettasse di cercarlo, con il tempo l’avrebbe trovato. In ogni caso il pupazzo a molla non era per nulla contento, la notte stessa, quando i bambini si addormentarono nei loro lettini pianificò il modo perfetto per disfarsi del soldatino… lo gettò nel fuoco. 
-E la ballerina?
-Con un colpo di vento si lasciò cadere anche lei nelle fiamme.
-Ma… ma sono morti… -gli occhioni lucidi della bimba esternavano i pensieri che Natalia cercava inutilmente di sopprimere. –Ha un finale molto triste…
-Guarda il lato positivo, alla fine il soldatino di stagno e la ballerina si fondono insieme… nelle braci rimane un cuoricino di stagno fuso con il lustrino della ballerina. 
-Quindi stanno insieme nella morte?
-Si piccolina…
-Non mi piace questa storia.
-Non piace nemmeno a me tesoro… ora dormi.
La figlia di Dreykov si addormentò poco dopo, cullata dalle carezze di Natalia, mentre quest’ultima ripensava a ciò che James le aveva raccontato sul conto dell’agente Belinsky. 
Tania era stata recuperata in Siberia, era un diamante grezzo che andava perfezionato, nell’ultimo mese James aveva lavorato ininterrottamente per allenarla nella Stanza Rossa prima che le affidassero la prima missione sul campo. In quel momento Natalia la stava maledicendo, era una spia così promettente ma non ancora abilitata ad uccidere, i capi avevano lasciato a lei l’ingrato compito di mettere fine a quella vita innocente. 
Il KGB puntava al padre, si era inutilmente rifugiato a Berlino nella speranza di scappare dall’ombra del Cremlino, la figlia era solo un mezzo per raggiungere Dreykov. Ivan non aveva specificato sul come dovesse sbarazzarsi della bimba, Natalia aveva deciso deliberatamente di graziare nella morte quella vittima innocente, le aveva fatto ingerire il veleno con il latte caldo in uno dei tanti spuntini che avevano contrattato.
Vegliò tutta la notte sulla bimba, aspettando che il suo cuoricino smettesse di battere, il viso sereno mentre la vita l’abbandonava nel sonno… completamente indolore, nulla a che vedere con il suo cuore lacerato in mille pezzi.
Quando scoprì che Dreykov era stato prelevato dal KGB mentre piangeva al capezzale della figlia lei era già lontana, la morte negli occhi mentre sorrideva ad Alexei, il cuore sanguinante quando baciava il suo soldato, mentre pensava agli orrori della Stanza Rossa… morire arsa dalle fiamme sarebbe stata una benedizione in confronto.




Note dalla regia:
1. la figlia di Dreykov è segnalata nella lista che costituisce la famosa “nota rossa” di cui parla Loki in “Avengers”. In realtà questa fantomatica bambina non esiste da nessuna parte, Dreykov non è nemmeno un nome che figura nell’enciclopedia Marvaliana, quindi l’intera vicenda è frutto della mia mente sadica. 
_T




 

Edit: 24/09/2019

   
 
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