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Autore: lucy_lucry_lulu    29/10/2018    2 recensioni
Bella Swan ha diciassette anni, si è appena trasferita da Phoenix e soffre di una grave malattia . Carlisle cercherà in tutti i modi di curarla ma ciò che realmente salverà Bella sarà l’amore , la sua ritrovata voglia di vivere , la famiglia e gli amici più veri.
Isabella è nata con la consapevolezza che già il suo svegliarsi la mattina era un miracolo , ma quando aprirà il suo cuore ad Edward si sentirà la persona più fortunata del mondo. Ed Edward farà di tutto per averla sempre al suo fianco .
Genere: Fluff, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Charlie Swan, Clan Cullen, Isabella Swan, Quileute | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Carlisle/Esme, Emmett/Rosalie
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Nessun libro/film, Contesto generale/vago
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Il primo odore che colpisce qualcuno quando va in ospedale è l’odore del disinfettante, è presente in ogni stanza , corridoio , bagno o ripostiglio.
Un odore quasi nauseante che chi va in ospedale sente e fa suo , io ci ero nata con questo odore intono a me . Era il primo odore che ho sentito appena uscita dal grembo di mia madre ed è lo stesso odore che persiste nella mia vita da quel giorno. Oggi compio diciassette anni , e proprio come il mio primo giorno questo odore mi perseguita .
Sono seduta su un lettino ospedaliero nella stanza 133 , la stessa stanza in cui era ricoverata mia madre il giorno della mia nascita , che ironia della sorte .
< Buongiorno Isabella , come stai oggi ? > Cercai di sorridere in maniera educata al mio dottore , un uomo così bello da sembrare sprecato nel suo ruolo di medico , le pazienti , come le infermiere e gli altri membri dello staf dell’ospedale non erano immuni alla sua bellezza .
Il dottore Carlisle Cullen non dimostrava nemmeno trent’anni ma era uno dei neurochirurghi migliori del paese e il fatto che avesse deciso di venire a lavorare in un ospedale di così basso prestigio aveva sconvolto tutti in città .
Lui era anche uno dei motivi per cui mi ero trasferita da Phoenix , il mio medico aveva scoperto che il dottor Cullen stava sviluppando una ricerca che avrebbe potuto in qualche modo salvarmi la vita .
Per questo motivo ero ritornata a Vivere a Forks , sperando che la ricerca potesse salvarmi , una speranza piccola ma che aveva fatto tornare il sorriso sul volto dei miei genitori.
< Non mi lamento dottore > cercai di sorridere ed evitai di abbassare lo sguardo sul mio braccio martorizzato dagli aghi .
Soffrivo di un raro tipo di malattia a cui ancora non era stato dato un nome , rientrava in diverse categorie ma non ne possedeva una sua .
Per generalizzare avevo un tumore al cervello , per essere più chiari avevo si delle metastasi che premevano su i miei lobi laterali facendo sì che spesso avessi degli spasmi ai muscoli o delle crisi epilettiche , ma quelle che chiamavamo metastasi in realtà non lo erano. Erano dei copri estranei che la medicina non aveva mai incontrato . Quindi ogni tentativo per salvarmi era quasi vano non sapendo cosa in realtà stessimo combattendo. Il giorno della mia nascita mi avevano dato sei mesi di vita , e oggi , come tutti i giorni della mia vita festeggio il fatto di esservi svegliata .
Il dottor Cullen mi guardò sorridendo e prese delle tac da una cartellina per metterle sulla parete riflettente.
< Io ho una bella notizia > Disse lui con la sua voce dolce e ipnotica
< Guarda qui > Il dottore indico il foglio nero dove era in rilievo il mio cervello con le tante palline presenti sia sul lato destro che sul lato sinistro , ci misi diversi secondi per capire cosa mi stesse indicando e stringendo leggermente le pupille notai quello di cui parlava il dottore
< È più piccola > La mia voce era estranea pure alle mie stesse orecchie , ero così sorpresa da esserne completamente sconvolta
< La metastasi sulla destra è più piccola > Dissi cercando conferma dal dottore , anche se il suo sorriso felice e gli occhi che esprimevano tutta la sua soddisfazione erano già un consenso .
< Si Isabella , stanno diventando più piccole >
Senza rendermene conto guardai quelle fotografie del mio cervello come se fossero una delle meraviglie del mondo e delle lacrime salate mi scesero sul volto
< C’è speranza > Sussurrai più a me stessa che al dottore e lui preso da uno dei suoi momenti di dolcezza mi passò le sue mani fredde sulla guancia
< C’è sempre speranza Bella >
Io annuì , troppo sopraffatta dalla notizia per aggiungere altro . Poi una cosa da chiedere al dottore mi venne istintivamente presi la sua mano e la strinsi forte
< Non lo dica ai miei genitori ! Non chiami mai madre , non dica nulla a Charlie >
Carlisle sollevò un sopracciglio guardandomi incredulo . Sapevo già la domanda che voleva pormi , perché non dire una notizia così bella ai miei genitori ?
Eppure a me sembrava così evidente il motivo per cui chiedevo segretezza , in un modo o in un altro , per quanto la notizia della mia malattia li avesse sconvolti , i miei genitori avevano comunque costruito una loro vita , aspettando soltanto il momento della mia dipartita .
Lo so che sembra orribile ma é così , mia madre si era risposata con Phil , un giocatore di Baseball e aveva aperto anche un asilo nido sempre a Phoenix , e oltre al meraviglioso dottor Cullen un altro motivo per cui mi ero trasferita era per lasciare la possibilità a mia madre di abituarsi alla mia assenza e la scelta di venire a vivere da mio padre era spinta dal il motivo inverso , per la maggior parte della mia vita ero stata con mia madre ed erano pochi i momenti belli che avevo condiviso con la mia figurata paterna .
Quindi mia madre a Phoenix si abituava a vivere senza di me , ed io davo a Charlie qualche bel ricordo con sua figlia prima della mia morte . Mi sembrava un giusto compromesso , ma dare a loro la speranza di un futuro con me era un dolore che non potevo fargli vivere . Alla morte ci si abitua , si arriva anche a non temerla più ma alla speranza , quella ti uccide più lentamente di qualsiasi malattia .
< Bella ma perché è una notizia bellissima , il tuo corpo sta reagendo bene al farmaco e se continua così , forse potremmo anche asportarle chirurgicamente , potresti guarire >
Scossi la testa violentemente < No no! Lei non capisce Dottore ! Se adesso lei da questa notizia ai miei genitori e per qualche motivo le metastasi dovrebbero ricominciare a crescere invece che farsi più piccole , i miei genitori ne morirebbero. La speranza li ucciderebbe ! Mi deve giurare che non dirà nulla , almeno finché non saremo certi che stanno realmente diventando più piccole >
Il dottore Cullen mi guardò e annuì comprensivo < Va bene, ma manterrò il segreto solo fino al prossimo controllo , se il mese prossimo le metastasi saranno diminuite ulteriormente lo dovrò dire ai tuoi genitori >

****

Sconsolata guardai la mia sveglia , che indicava che erano le sette e che la scuola mi aspettava .
La sera prima mi avevano dimesso dal mio day hospital ed ero riuscita a rintanarmi in casa mia prima che venisse a piovere quando mi voltai verso la finestra mi resi conto che però ancora non aveva smesso , anzi , a peggiorare il tutto era il forte vento che si era alzato, disperata buttai le coperte sopra la testa .
Nuvole ,pioggia , muschio da per tutto e freddo. Ecco per cosa avevo abbandonato il bel sole di Phoenix con il suo caldo e cielo sempre sereno. Sbuffando mi alzai e andai in bagno, restai a fissare la mia immagine per qualche secondo.
Il giorno prima avevo raggiunto diciassette anni eppure il mio aspetto era lo stesso di sempre : carnagione chiara, capelli lunghi e lisci, un piccolo viso a forma di cuore , e miei occhi grandi e ben distanti color cioccolato . Non sembravo più grande , ne mi sentivo più adulta anzi le occhiaie e il mio fisico asciutto non facevano altro che aumentare il mio aspetto da Ragazza malaticcia.
Sospirai e scossi il capo < Un altra giornata >
Mi buttai sotto la doccia e iniziai a prepararmi per la scuola


****

< Non capisco perché non potrevamo prendere la BMW di Rose > Disse Alice per la centesima volta da quando eravamo partiti da casa
< l’hai visto stesso tu il perché , sai che Rose è molto gelosa della sua auto> Dissi ad Alice mentre mi sistemavo meglio sul sedile del passeggero nella Mercedes di Carlisle.
Alice e Jazz erano seduti dietro mentre Carlisle guidava e nonostante non ne avesse bisogno non staccava gli occhi dalla strada
< Dai Alice è solo per oggi, domani andremo con la volvo >
Quella mattina Alice aveva avuto una visione che L’avvisava che la mia macchina non sarebbe partita ed infatti arrivati tutti nel garage avevo costatato che effettivamente la macchina fosse fuori uso .
Avevamo pensato di prendere Un altra macchina ma tutte erano fin troppo costose e non era il caso di portarle fuori alla scuola comunale di Forks , così Carlisle aveva proposto di accompagnarci prima di andare in ospedale e all’uscita sarebbe passata Esme a prenderci .
< Carlisle sei turbato > Disse Jasper bloccando sul nascere la protesta di Alice sulle macchine vistose
< È per la figlia dell’ ispettore Swan ? > Chiese Alice , da quando ad inizio estate Bella aveva fatto breccia nel cuore di Carlisle tutti noi lo avevamo sostenuto come potevamo, io conoscevo già quali che erano i suoi timori , leggere nel pensiero spesso può essere un fardello più che un dono.
Avevo visto Bella nei suoi pensieri e avevo sentito il suo odore addosso a Carlisle ma quando l’avevo vista la prima volta per me era stato sconvolgente.
Il suo odore così floreale mi aveva colpito e subito più di cento coltelli ardenti mi si erano infilati nella gola , troppo codardo per affrontare quella sfida ero scappato ma non ero riuscito a stare lontano per piu di qualche giorno dalla mia famiglia.
Al mio ritorno avevo provato a parlare con Bella , ma oltre a qualche frase di circostanza lei si era tenuta a distanza .
Forse per come mi ero comportato o per il semplice fatto che era una ragazza tendenzialmente asociale .
< Si , ha una personalità straordinaria. Non conosce l’egoismo, la cattiveria e ha uno spirito di sacrificio incredibile. >
< La trasformerai > Dissi quasi con orrore , avevo percepito più volte un pensiero di quelli veloci e sfuggenti nella mente di Carlisle .
< Ci ho pensato seriamente >
Jasper scosse la testa < Non è sicuro , Carlisle. Potrebbero scoprirci >
< E ci sono i lupi , non perdoneranno una trasformazione > Confermo Alice poi di colpo si fermò e si mise a guardare nel vuoto , mi concentrai sulla sua mente e vidi la scena .
Isabella stava per entrare nella sua macchina e un albero presente nel suo giardino stava per schiantarsi proprio su di lei.
< NO! > Urlai istintivamente




** Note **
Buonasera !
Oggi sistemando la mia libreria ho trovato i miei vecchi libri di Twilight e come per magia un intera FF si è presentata nella mia mente , non ho saputo resistere e ho iniziato a scrivere .
Questo capitolo è uscito di getto e la storia che ho in mente non mi sembra per niente male , sperò che questo primo capitolo vi abbia incuriositi e penso che tra non molto posterò anche un secondo capitolo.
Vi ringrazio per averlo letto
Un bacio
Lulù
  
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