Anime & Manga > Dragon Ball
Segui la storia  |       
Autore: Il corsaro nero    30/10/2018    2 recensioni
Quando siamo giovani e inesperti, è facile perdere la propria anima, a causa dei nostri sbagli, soprattutto in una grande metropoli.
Potremmo cercarla dappertutto, ma non salterà mai fuori... perché non si sta cercando la cosa giusta...
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Goku, Nappa, Radish, Tights, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO 14: IN CAMPEGGIO!


Il vecchio e usato fuoristrada rosso procedeva spedito sull'asfalto mentre il sole giallo brillava alto nel cielo.

Dentro di essa, tuttavia, gran parte degli animi erano neri come il carbone.

Tutti non vedevano l'ora di scendere dalla macchina.

La partenza era stata pure ritardata per permettere a Vegeta di cambiare la sua macchina col fuoristrada di Nappa, in modo da permettere di far salire tutti, anche le nuove e inaspettate compagne di viaggio.

Ad un tratto, Bulma domandò: “C'è dell'acqua?” “Hai pure delle pretese?” domandò Vegeta, seduto davanti sul sedile del passeggero, e Bulma, seccata, esclamò: “Insomma c'è dell'acqua sì oppure no?” “Se guardi vicino ai tuoi piedi, la vedi.” l'informò Nappa, intento a guidare e la ragazza lo ringraziò: “Grazie.” “Prego.”

La giovane prese l'acqua e dopo aver svitato il tappo, la bevve.

Subito, smise di berla ed esclamò: “Ma quest'acqua è bollente! Da quanto tempo è qui?!” “Credo che sia lì da una settimana... o forse due... senti, facciamo tre e non se ne parli più.” meditò Nappa, sempre continuando a guidare.

Bulma mugugnò.

Quella vacanza sapeva già d'inferno...

Dello stesso pensiero, era sua sorella Tights.

Dopo Goku, che era seduto di fianco a lei, c'era quel dannato idiota del fratello maggiore del ragazzino, Radish.

Continuava a fingere di guardare fuori dal finestrino, in quanto non aveva nessuna voglia di parlare con lui.

Almeno il diretto interessato sembrava aver capito ciò, dato che se ne stava in assoluto silenzio.

Finalmente, Nappa accostò la macchina in una piccola pianura, piena di piccole tende e di gente di tutte le età, e Vegeta, con tutta calma, anche se nel tono della voce era evidentemente che era seccato, disse: “Siamo arrivati.”

Subito, gran parte delle persone uscirono dalla macchina.

Goku era senza parole nel vedere quel verde e quella tranquillità... gli ricordava tanto il paese dove viveva assieme al suo nonnino...

Nel frattempo, Tights era pensierosa.

Radish l'aveva lasciata in pace durante il viaggio... aveva capito che non voleva assolutamente parlare con lui...

Radish, sveglia! Siamo arrivati!” esclamò, dietro di lei la voce di Vegeta.

Tights si voltò e vide Radish che scendeva sbadigliando e mugugnava: “Proprio sul più bello del sogno...” “Sei sempre il solito dormiglione...” commentò Vegeta.

Tights prese la valigia e si allontanò il più lontano possibile dalla macchina.

Quello stramaledetto idiota!

L'aveva lasciata in pace solo perché si era addormentato durante il viaggio!

Non contava proprio niente per lui!

Era così adirata che non si accorse che Radish la stava fissando e che, preoccupato, sussurrava a Vegeta: “Ma che ha?” “Lascia perdere. Le donne sono complesse in una maniera assurda...”

Nel frattempo, Nappa era impegnato a scaricare i bagagli.

Gli sembrava di essere tornato indietro nel tempo...


Senza alcuno sforzo, prese il suo enorme zaino dalla macchina e chiuse il bagagliaio.

Il giovane si voltò verso l'autista, un uomo di mezz'età con i baffi, e gli disse: “Grazie mille dell'aiuto, signor Son.” “Nessun problema, Nappa. Mi fa sempre piacere aiutare gli amici di mio figlio.”

Nappa sorrise per ringraziarlo e si voltò.

Gli altri stavano esplorando i dintorni... erano tutti entusiasti ed elettrizzati da quella gita...

Ehi, Nappa!” lo chiamò una voce.

Il ragazzo dai folti capelli neri si avvicinò a Nappa e quest'ultimo chiese: “Cosa c'è, Bardack?” “Questo posto è fantastico! Sono super emozionato! Mi sento come se niente possa andare storto...” dichiarò il giovane con i capelli a palma, prima che un'enorme valigia che sembrava che stesse per scoppiare, gli finisse sui piedi, facendolo mugugnare dal dolore.

Oh, scusa, Bardack.” si scusò, ridacchiando, un ragazzo coi capelli a fiamma, mentre prendeva la valigia “Non mi ero accorto dei tuoi piedi.” “Molto spiritoso, Vegeta...” sibilò Bardack, guardando il compagno, il quale si stava allontanando, in malo modo.

Tutto a posto, Bardack?” domandò, preoccupata, una ragazza, avvicinandosi a Bardack, il quale la rassicurò: “Tutto a posto, Gine. Non preoccuparti.” “Cosa vuoi che sia una valigia sui piedi?” sbuffò, avvicinandosi, un'altra ragazza e Gine ribatté: “Una valigia sui piedi non è cosa da poco, Echalotte!” “Se lo dici tu...”


Erano passati tanti anni da quella gita... eppure se la ricordava a memoria...

COME SAREBBE A DIRE CHE CE NE DOBBIAMO OCCUPARE NOI?!” “MI HAI SENTITO, RAGAZZINA! MONTA LA TENDA, MUOVITI!”

Nappa sospirò.

Se si distraeva un attimo, accadeva il finimondo...

Cosa succede?” domandò, in tono paziente, l'uomo e Vegeta rispose: “Queste oche, con la scusa che sono donne, non vogliono muovere un dito!” “Brutto scimmione! Ti ho solo chiesto una mano! Non ho mai fatto queste cose e non so nemmeno da che parte si comincia!” “Problemi tuoi.” “Ma io ti uccido!!!” “BASTA COSI'!!!”

Dopo aver urlato, Nappa ansimò un attimo.

Coi ragazzi era sempre così.

Se non urlava non si degnavano neanche di ascoltarlo.

Facciamo così: aiutiamo le ragazze con la tenda. Ognuno di noi si occuperà di un pezzo così nessuno dire che l'altro ha lavorato di meno, capito? E adesso al lavoro!” ordinò, esasperato, l'uomo.

Così, Radish, Vegeta e Nappa si misero d'impegno per aiutare Bulma e Tights a mettere su la loro tenda.

Non fu per niente una cosa semplice, dato che le ragazze, soprattutto Bulma, non facevano altro che sbagliare.

Ma non avete mai fatto gli scout?” domandò, seccato, Vegeta e Bulma rispose: “Li ha fatti Tights, mica io! Ti sembro una giovane marmotta, per caso?” fu la risposta di Bulma e Vegeta, sottovoce, commentò: “Secondo me, non volevi sporcarti di fango i tuoi bei vestiti o, molto più probabilmente, temevi di rovinarti la messa in piega o di romperti un'unghia.”

Bulma, che aveva sentito benissimo quel commento poco carino nei suoi confronti, si limitò a borbottare qualcosa sottovoce.

Amava Vegeta solo quando stava zitto o si trovava solo nei suoi ricordi... ma quando quel brutto scimmione apriva la bocca non riusciva a capire come riuscisse a resistere alla tentazione di scorticarlo vivo!

Alla fine, dopo varie difficoltà, il gruppo riuscì a montare due tende.

Una volta messe su, Goku, che era curioso come pochi, in quanto non era mai stato in una tenda, s'infilò dentro.

Era grande e, se all'esterno il colore della tenda era verde scuro, arancione.

Non startene lì imbambolato, moccioso.” lo sgridò Radish, seccato “Tira fuori il tuo sacco a pelo e prepara il tuo lato di tenda.” “Subito.”

Goku prese il suo sacco a pelo rosso e, dopo averlo tirato fuori, s'infilò dentro.

Ma che fai? E' ancora presto per ronfare!” esclamò, incredulo, Radish e Goku rispose: “Volevo solo controllare se era ancora in condizioni perfette per dormire.” “Che cavolata... proprio degna di te, Kakaroth.” “Senti, Radish... sei emozionato a dormire in un sacco a pelo?” “Ci ho già dormito l'anno scorso in un sacco a pelo. E' come dormire in un letto. Solo che mancano i cuscini.” “Oh...” “Senti, se devi sempre fare l'idiota, vattene fuori a giocare. Io qui devo lavorare!” “Uffa... va bene...”

Con un sospiro, Goku uscì dalla tenda.

Chissà quando Radish avrebbe smesso di considerarlo un peso...

Mentre camminava lì intorno, si accorse di due edifici che si trovavano in fondo alla pianura, dove vi entravano molte donne e molti uomini.

Notando la presenza di Tarble poco più avanti, si avvicinò al bambino e domandò: “Cosa sono quei due edifici?” “Le docce e i servizi comuni.” “Davvero?” “Certo. Lì le persone si fanno la doccia quando finiscono di nuotare.” “Nuotare? In che senso?” “Qui vicino c'è un piccolo laghetto dove chi vuole può farsi un bagno.” “Eh? Ma tu hai il costume?” “Certo. Non te l'ha detto Radish?”

Goku sbiancò.

In effetti, adesso che ci pensava meglio... suo fratello glielo aveva già detto... se i suoi calcoli non erano errati, ben dieci volte... ma lui, per un motivo o per l'altro, se ne dimenticava sempre.

Mi sono dimenticato il costume!!! Radish mi uccide!!!” si disperò il ragazzino, mettendo la testa su un sasso.

Imbarazzato, Tarble cercò di risollevargli il morale: “Se... se vuoi ti presto il mio costume...” “Credo che tuo fratello, vedendomi con un costume che assomiglia al tuo e tu senza, capirà subito cos'è successo.” “Hai ragione...” “Radish mi uccide...” “Tutto ok, Goku?” domandò una voce femminile alle loro spalle.

Goku e Tarble si voltarono e videro Tights e Bulma che li stavano fissando.

Ho dimenticato il costume... Radish mi uccide...” sussurrò, depresso e disperato, il ragazzino.

Le due donne rimasero in silenzio un attimo, poi Tights disse: “Se non ricordo male c'è un paese qui vicino... vogliamo farci un salto per comprare un costume?” “Davvero mi compra un costume, professoressa?” “Ma certo... e poi io e Bulma dovevamo già fare la spesa...”

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: Il corsaro nero