Prompt #30:
Matrimonio
«Haa…
haa…»
«Juvia,
respira. Se continui
così soffocherai prima di arrivare
all’altare!» l’esortò Lucy ridendo.
Juvia
annuì; le tremavano le
mani. «Juvia… non sta sognando, vero?»
mormorò.
Aveva sognato
quel giorno
così tante volte, non riusciva a credere che fosse realmente
arrivato.
Lucy le sorrise
indulgente.
«Certo che non stai sognando» rispose, indicandole
l’edificio davanti a loro.
«Gray è dentro. Non vorrai farlo aspettare,
vero?»
Scosse la testa
con
decisione. Che le prendeva? Lo sguardo le cadde sull’anellino
che portava all’anulare.
Già – era tutto vero. Il sogno stava per divenire
realtà.
Ricambiò
il sorriso di Lucy,
riprendendo il controllo di sé, e si affrettò:
non voleva che Gray aspettasse –
lei stessa non poteva attendere un momento di più.
Non smise di
fissare Gray un
solo attimo, mentre il sacerdote legava i loro polsi con un nastro
bianco e
blu.
«Juvia
Loxar, Gray
Fullbuster» pronunciò l’uomo in tono
solenne, «qui vi lego affinché d’ora in
avanti condividiate tutto, nel bene e nel male. Giurate di restare
fedeli all’altro
fino alla fine della vostra vita?»
«Sì». La risposta di
Juvia si fuse a quella di Gray – le loro voci
risuonarono in tutta la cattedrale.
Il sacerdote
annuì,
invitandoli a raggiungere le tazze cerimoniali. Fu Juvia a bere il
primo sorso;
incrociò nuovamente lo sguardo di Gray, mentre si
alternavano come previsto
dalla tradizione.
Quando ebbero
finito, il
sacerdote li invitò a concludere – Juvia non se lo
fece ripetere.
«Ti amo». Fu un sussurro, un
soffio emesso nello schiudere le labbra.
Juvia si chiese se non l’avesse solo immaginato, mentre si
lasciava trasportare
dal bacio e dimenticava tutto il resto.
Aveva
importanza? Erano lì. Anche Juvia-
no, io ti amo, Gray.
Non
c’era più bisogno di
allontanarsi da sé.
Juvia era un
tutt’uno con
Gray, ora – doveva andarne fiera.
«Perché
ci mettono tanto?
Sono così buone le labbra? Fammi provare, Lucy!»
La battuta di
Natsu e le
proteste indignate che seguirono da Lucy spezzarono
l’incanto, riportando Juvia
a dov’era. Gray interruppe il bacio – non avrebbe
saputo dire quanto fosse
durato – e la fissò, sorridendole.
Rinforzò la stretta sulla mano avvolta nel
nastro, lei annuì felice. Si voltarono, dando le spalle al
sacerdote.
La cerimonia era
finita, la
loro vecchia vita anche: stavano per iniziare qualcosa di nuovo,
qualcosa che
nessuno dei due conosceva.
Juvia non aveva
paura dell’ignoto.
Non se poteva affrontarlo al fianco di Gray.
Fu lei a
compiere il primo
passo.
Scortati dalla
Gilda fuori
dalla cattedrale di Magnolia, il sole accolse il loro ingresso in una
nuova
vita.
Era
una giornata serena.
NdA
Okay, mi sa che serve qualche spiegazione XD
Prima di tutto, che ansia, scrivere i matrimoni è colplicato. Spero di non essere risultata tanto banale >.<
Per quanto riguarda le modalità, in Mashima tutto fa pensare al classico matrimonio cattolico, ma non poteva essere proprio così, avrebbe anche abbastanza stonato con i personaggi (?), quindi l'ho mischiato con la tradizione del san-san-kudo, quella di bere il sakè alternandosi – è una tradizione giapponese che ho scoperto qualche mese fa scrivendo un'altra OS – e con quella del nastro avvolto attorno ai polsi, di cui ho letto come tradizione indiana, perché mi piaceva. Sì, lo so, le mie motivazioni sono qualcosa d'impareggiabilmente serio :')
Be', spero che questa flash non vi abbia delusi (?)
Alla prossima – stento a credere che siamo già alla fine!
Un bacio.
Mari