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Autore: Daistiny    31/10/2018    0 recensioni
Si racconta fin dai secoli bui del re dinasta Raithwall, il prescelto degli dei, grazie alla spada dei Re e alla magilite donatagli dagli dei unificò sotto un unico regno, i popoli di Ivalice...
Nessuno sapeva che una parte della sua storia era stata nascosta e dimentica... alle genti d'Ivalice.
La storia racconta dell'ultimo compito che gli dei affidarono al re dinasta e a tutti i sui discendenti... di proteggere il Bagliore Bianco, nei secoli avvenire.. fino alla sua nascita.
Note: I GENERI che verranno trattati SONO- Avventura, Azione, Drammatico,Generale, Malinconico, Romantico, Guerra, Sentimentale, Lemon/(Lime a seconda del caso), Erotico.
Genere: Avventura, Azione, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Ashe, Basch, Gabranth, Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Oltre il vento e la sabbia..'
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CAPITOLO 14- Non temo mai le conseguenze!


*Passato *

Rabanastre -Palazzo reale 703 Alto Valendiano 



*Durante la festa di Fidanzamento di Ashe*




Ondine senza esitazione era corsa dietro la figura del Generale Ronsenburg, i suoi sandali dorati col tacco sbattevano contro i pavimenti di marmo dei corridoi del palazzo. Basch si era allontanato verso i giardini interni, poco distanti dalla sala della festa.
E dopo una breve corsa nel quale l'elaborata acconciatura della principessa Ondine si era sciolta, la ragazza era riuscita a raggiungere il Generale.
Inutili erano i tentativi di far tornare in sala la principessa cercando di essere ragionevoli, Ondine non ne voleva proprio sapere.

-Maestà è meglio per voi se rientrate in sala ora, ed anche per me... -disse Basch con un certo nervosismo mentre guardava con disapprovazione la giovane.

-Non volete che questo episodio possa creare equivoci, quindi per favore vi chiedo di rientrare in sala.-

-La cosa non mi interessa, mi preme sapere di più cosa avete.- Esclamò con decisione la giovane ragazza, molto preoccupata di ciò che aveva avvertito. 
Voleva sapere cosa non andava, e per nulla si sarebbe fermata finché non avesse compreso l'origine del disagio del Generale.

-Non è il caso altezza.- Rispose il Generale allontanandosi dalla giovane reale.

La pazienza infinità di Basch raggiunse il limite, quando Ondine cercò di avvicinarsi a lui, posando la mano sul petto di lui. Il gesto colse di sorpresa l'uomo che indietreggiò c'era qualcosa di profondamente sbagliato in quell'azione.

I suoi occhi non smettevano di fissare quelli di lei, quella sere Ondine sembrava decisamente un'altra persona, una persona che lui aveva difficoltà a riconoscere.
Ondine osserva con vivida curiosità l'espressione di disagio dipinta sul volto del Generale che di solito era sempre impassibile di fronte a tutto. Le piaceva osservare il suo volto e i suoi lineamenti così regolare.

Amava il taglio piccolo e  sottile dei suoi occhi, che cadeva al in giù. Basch aveva secondo Ondine degli occhi molto belli ed espressivi. E il broncio delle sue labbra. Quella sera Basch aveva destato la sua curiosità.

I suoi occhi guardavano fissi quelli del generale, i suo profilo era colpito dal chiaro di luna gli conferiva un'aria ancora più interessante. Qualcosa di quell'uomo l'attraeva, Ondine non capiva bene cosa potesse essere, ed era decisa a capire di cosa si trattava.

Ondine avanzò senza esitazione versò l'huma, che sta volta non indietreggio, anzi rimase al suo posto osservando le azioni della giovane principessa. Basch si chiedeva che cosa Ondine volesse fare.
La giovane principessa fissò ancora una volta gli occhi del uomo, per poi spostare il suo sguardo sulle labbra di lui.  Le guardò a lungo, concentrando la sua attenzione su di esse. 

Basch notava con quanta curiosità la fanciulla lo osservava, lo stava guardando diversamente da come era solita fare. Prestava molta più attenzione ad ogni suo dettaglio, cercando di cogliere ogni sua più piccola espressione.
Quello era lo sguardo con un cui una donna guardava l'uomo che le interessava e viceversa. 
Il generale Ronsenburg non osava fiatare, per la prima volta aveva l'occasione di vedere in Ondine un lato tutto nuovo della ragazza, che fin a quel momento non aveva prestato alcun interesse verso il genere maschile.

Solo si chiedeva perchè doveva essere proprio lui, il suo interesse, non poteva essere Dunya?- Pensò Basch fra se.

Il figlio di Vossler aveva qualche anno in più di Rasler, ed era più o meno vicino come età a Ondine ed Ashe.
Inoltre in più di un'occasione, Basch aveva notato Dunya scambiare battute con Ondine. La principessa si era più volte lamentata con Basch del pessimo senso dell'umorismo del figlio di Vossler, ma sotto sotto al Generale Ronsenburg non era potuto sfuggire un certo interesse che Dunya poteva avere per Ondine.

-È evidente che non coglie ancora, nonostante il suo potere, il significato di amare qualcuno. 
Però è anche vero che ci tante forme di amore e non tutti riguardano necessariamente quello fisico o romantico, esso è anche una forma di affetto verso qualcuno che può essere un parente o un amico.
Questa è l'età in cui è facile confondere queste cose, specialmente per come è lei adesso.
Forse è anche per questo che si mostra così riluttante al pensiero del matrimonio di sua sorella, e tutte quelle domande che ciò comporta.
Per gli Dei, ha sedici anni era ancora troppo presto e per queste cose...- Pensò il cavaliere, guardando la giovane principessa che si trovava di fronte. 

Ondine come Ashe stava diventando una giovane donna, aveva ancora molte di cui ignorava l'esistenza e chissà se mai ne avrebbe avuto l'occasione.

No, non è fatta per questo genere di cose... non la riguardano.- Ripensò tra se, il generale buttando un'occhiata verso Ondine, incrociando i suoi occhi.
Ondine era bella, molto bella.

-Quali sarebbero queste cose?... Per cui non sarei adatta?- domandò lei corrugando la fronte, guardando con aria interrogativa l'uomo di fronte a lei.
Basch si sentiva fortemente a disagio, non voleva assolutamente toccare quel genere di argomenti con lei. 
Non era consono, e tutta quella situazione così ambigua non era di certo positiva.

Non stavano facendo nulla di così sbagliato, ma la vicinanza della principessa a pochi centimetri da lui era sufficiente a dare luogo a una situazione molto equivoca.
Lui non era di certo la persona più indicata per quel genere di argomento, come poteva essere... si, Arla.
Decisamente Lady Arla era la persona più indicata.

Ronsenburg doveva fare qualcosa, per tirarsi fuori, tirò un lungo e pesante respiro, mentre cercava di formulare nella sua teste la frase più adatta da rivolgere a sua altezza.

-Maestà mi rincresce di avervi messo in questa simile situazione. Da adesso in poi, farò in modo che ciò non accada nuovamente. -

Le parole uscirono come per incanto dalle sue labbra, ma come temeva non piacquero affatto ad Ondine, la quale si senti molto delusa e infastidita per l'atteggiamento del capitano nei suoi confronti.

Il cavaliere si allontanò subito dalla ragazza, Ondine mantenne per un attimo alzata la mano che aveva posato sul petto di del uomo, prima di chiuderla a pugno ed abbassarla.
L'atteggiamento di Basch le aveva fatto passare la voglia di essere amichevole con lui, qualcosa l'aveva non poco infastidita. Anzi no, era frustrata perché non era riuscita ad ottenere una risposta, e poi tutto quell'allarmismo da parte di lui, Ondine lo trovava insensato.

I pensieri e le sensazioni che Ondine aveva percepito da Basch avevano destato ancor di più la curiuosità della giovane. Che si chiedeva a cosa Basch si stesse riferendo quando stava pensando alla parola amare.

Amare...che cosa centra?-Quella parola in Ondine non la sentiva molto appropriata a se.

Istinto!- era invece la parola che secondo lei la descriveva di più, era ciò che la guidava sempre.

Lei divideva il mondo in due cose, ciò che sentiva e percepiva come giusto da ciò che invece non lo era, considerandolo corrotto ed indegno di considerazione.

Una visione piuttosto semplicistica delle cose, è questo per lei andava bene.
Ondine rimase lì, ammutolita a guardare il Generale andarsene, per la prima volta invita sua si sentiva come una stupida. Questo non poteva tollerarlo non da lui.

Ancora però Ondine non sapeva cosa sarebbe successo di li a pochi giorni, decise di passare il resto della serata, nei giardini lontano dalla festa. Non aveva alcun interesse a farsi vedere, aveva già abbastanza attirato l'attenzione per quella sera.

Più tardi si diresse da sola nelle sue stanze, dove si tolsi gli abiti eleganti, per indossare una camicia da notte più comoda e meno impegnativa. Da quella sera in poi, le cose cominciarono a mutare per Ondine.

L'indomani dopo la festa di Ashe, Ondine non sfuggi ai rimproveri di suo padre e di Lady Arla. Vossler si esentò dal commentare, non aveva abbastanza voglia e tempo di rimproverare la giovane, Basch invece fu quello che ebbe un cambiamento più notevole di tutti.

Iniziò ad essere più freddo e distaccato nei confronti della giovane principessa, anche se non mancava mai di mostrare una certa gentilezza.
Si notava vistosamente la distanza che stava mettendo con lei.
Le occasioni di incontro tra Basch e Ondine si ridussero tantissimo, si limitavano solo al necessario, ovvero le lezioni di scherma o qualche incontro fortuito per i corridoi del palazzo. Poi il nulla.

Questo cambiamento brusco ed improvviso non piaceva affatto ad Ondine, anzi la infastidiva. Ancor più la infastidiva quando in più di una volta la principessa aveva sorpreso la sua dama di compagnia, Lady Arla a chiacchierare con Basch in qualche luogo tranquillo del castello.

Era sorpresa nel vedere quei due chiacchierare, quando invece Arla non faceva che dare contro al Generale ora invece sembrava esattamente l'opposto, un'altra di quelle dame che non facevano che puntare gli uomini.
Ondine non disse nulla, doveva riconoscere che Basch non le era mai interessato in quel senso, e mettersi di punto in bianco a pensare a tutte quelle sciocchezze ed interessarsene proprio ora, non era decisamente da lei.
Forse doveva dare ragione a Basch, lei non era adatta a queste cose, eppure la sua curiosità voleva saperne di più.

A poco a poco, Ondine iniziò ad accettare la distanza che gli aveva importo Basch, non protestava nemmeno più. Verso Lady Arla, che invece sembrava essere più ammorbidita dalla vicinanza dovuta a Basch, Ondine iniziò a prendere le distanze da lei. Non voleva averci a che fare al riguardo.

Piuttosto si era ritrovata per caso a passare più tempo con Dunya, le sue battute avevano l'effetto di distrarla. Dunya da qualche tempo aveva iniziato a notare l'atteggiamento della sua amica, ma non ne faceva parola aveva paura di toccare lo spiacevole episodio di lei e Basch.

Diversamente da quanto pensava Ondine, Basch si era avvicinato ad Arla per saperne di più sulla principessa e su come stava. Tra i due non c'era tutto quello che Ondine aveva immaginato.
Basch aveva sfruttato per tanto l'interesse di tipo romantico che Arla aveva verso il principe Ronnah, per ottenere così in maniera discreta da lei, delle informazioni riguardo Ondine in cambio delle informazioni sul principe.

Arla aveva avuto da ridire all'inizio, ma vedendo nella richiesta del generale, qualcosa che poteva in qualche modo avvicinarsi a Ronnah. Aveva deciso per quella volta di chiudere un'occhio riguardo a Basch.
Rimaneva sempre dell'idea che il Generale aveva una pessima influenza sulla principessa Ondine, visto quello che era potuto succedere.
Non si era mai visto che una principessa di mettesse ad inseguire un generale in un occasione come quella, del fidanzamento di Ashe.

Da lontano ogni volta che poteva, Basch buttava un'occhiata verso Ondine per assicurarsi che non avesse problemi. L'osservava silenziosamente, a sua insaputa anche Ondine stava facendo la stessa cosa con lui, evitando però di chiedere ad Arla.

Quando capitava che i due erano entrambi nella stessa stanza, si poteva notare un leggero disagio dell'uno verso altro. Nessuno osava far notare questa cosa. 
Dalla sera della festa di Ashe e Rasler, Ondine aveva cercato il più possibile di tenersi impegnata con varie attività e di scambiare il meno possibile chiacchiere con Arla.
La sua presenza, le iniziava a dare fastidio, preferendo la compagnia di una viera, Vjerana.

Ondine si trovava molto in sintonia con Vjerana, la viera dall'altro della sua età con un più di un secolo e mezzo di vita, sapeva dare alla principessa preziosi consigli. Le raccontava tante storie sul suo popolo e la storia antica di Ivalice, che al confronto Lady Arla sfigurava.

Vjerana era piuttosto accomodante con Ondine, ma anche molto paziente.
Vista la sua lunga vista, la viera diceva alla principessa, che per lei, tutti gli Huma che aveva visto erano paragonabili a bambini. 
Ondine trovava questi punti di vista decisamente interessanti. Agli occhi della viera, lei o qualche altra persona doveva apparire decisamente la stessa cosa, anche se con qualche piccola differenza.
Ciò la divertiva molto.

Non soltanto le cose per Ondine erano cambiate da dopo la festa, anche per lo stesso Basch, che a causa dell'episodio verificatosi quella sera si ritrovò impossibilitato a rientrare in sala.
Il cavaliere si diresse così verso le sue caserme, dove altri cavalieri dell'Ordine dimoravano come lui. 
Eccetto alcuni, quali Vossler che abitava da tutt'altra parte.

L'indomani il generale fu bruscamente svegliato dalla visita di Vossler, al quanto adirato per la sera precedente.
 Il Capitano dalmasco voleva sapere dall'amico cosa fosse successo con Ondine e che gli era preso quella sera.
Basch ebbe appena il tempo di sistemarsi, che Vossler incominciò a rivolgergli una marea di domande, alcune delle quali infastidirono con poco Basch.

-Ti rendi conto di quello che è successo vero. Cosa diavolo ti è passato per la testa? Sai che lei è off-limits per tutti. -ringhiò l'uomo quasi in preda ad una crisi di nervi.

-Non è successo nulla di quello che tu pensi. Lei ha usato i suoi poteri su di me... quella sua domanda non me l'aspettavo. Avrebbe potuto scoprire altro, dovevo fare qualcosa. Allontanarmi era l'unica soluzione possibile, non ho messo in conto che mi avrebbe seguito e...-Basch si rifiutò di continuare, ripenso ai pensieri di quella sera e a quella strana situazione, si sentiva vistosamente a disagio. 
A Vossler non era sfuggito il cambiamento d'umore del suo amico.

Era successo allora qualcosa, ma dall'espressione dipinta sul volto di Basch, il quale non sapeva bene come introdurre l'accaduto. Dopo un lungo silenzio in cui Basch percepiva lo sguardo a dosso di Vossler, trovò parole semplici per descrivere tutto ciò.

-Sta cambiando, Vossler... si sta interessando a cose di cui non dovrebbe e che non riguardano la sua natura.- disse il cavaliere traendo un lungo e pesante sospiro, continuando la sua frase.

-Lei sta iniziando a vedermi come qualcosa di diverso, come una donna guarda un uomo e viceversa.-

-È impossibile ha solo sedici anni, Basch... non ha mai mostrato simili interessi diversamente dalle altre.- Replicò Vossler poco convinto delle affermazioni del suo compagno.

-Ha già sedici anni, vorrai dire. Sta crescendo come sta crescendo anche Lady Ashe, lei tra un anno si sposerà... è presto anche per lei? - chiese Basch al suo amico.

-No! Ondine non è Lady Ashe, né lo sara mai. La sua vita non sarà mai normale. Quando apprenderà la verità, la sua vita cambierà drasticamente. Lei è Galtea, non un hume come noi. Faresti bene a tenerlo a mente. -gli ricordò Vossler, prima di continuare guardando negli occhi il suo amico.

-So che lei vuoi bene e non le faresti mai del male, ma... - si fermò per un istante prima di proseguire-... Allontanati  da lei, per il bene di entrambi.

Basch non proferì parola si, trovava decisamente d'accordo con il pensiero di Vossler. L'huma sapeva esattamente cosa doveva fare e non perse tempo a mettere le distanze con la principessa Ondine.





*Qualche tempo dopo l'incidente tra Basch e Ondine*




Dopo l'incidente che aveva visto coinvolto Ondine e Basch, per svariati giorni nella corte dalmasca non si parlò che di questo. Basch come al suo solito, non proferì parola riguardo l'accaduto, ma preferì andare avanti e concentrarsi su altro.
Una cosa simile fece anche Ondine, agli occhi più attenti ed esperiti però la cosa si notava e non poco. Chi si accorgeva di ciò preferiva tacere per non creare ulteriori scandali, che con la guerra ad un passo da loro di preoccupazioni ne avevano già e un'altra in più non serviva.

Certo era che tra i due era un continuo e silenzioso rincorrersi, fatto di occhiate furtive.  Vossler ogni tanto capitava di parlarne con lui, di Ondine, ma era sempre un discorso molto generale e mai approfondito.

In tutto questo tempo, grazie al cambiamento di Basch e di conseguenza anche quello di Ondine, l'episodio della festa fu presto, soltanto un ricordo.

-Lo vedi... alla fine hai fatto la scelta migliore. Ondine è sempre più concentrata con i suoi compiti, il re non se ne lamenta più. Sai ultimamente si vocifera di un'altra cosa... -Lo stuzzicò Vossler.


-Cos'altro si dice sul suo conto?- domandò Basch allarmato.

-Non si vocifera sul suo conto ma sul tuo... - asserì il Capitano, guardando Basch che lo fissava perplesso alzando un sopracciglio.

Poi Vossler domandò a Basch se per caso volesse sapere altro, il generale fece  cenno di si col capo, e Vossler lo accontentò.

-Molti hanno notato il tuo interesse per Lady Arla. E mi chiedevo se era una coincidenza o fosse per altro, lei è la dama di compagnia di Ondine. Inoltre Arla non ti è mai andata a genio, se ricordo bene ti ha sempre dato addosso. A cosa si deve questo improvviso cambiamento?
In caserma, tra i soldati non si fa che parlare ultimamente di te ed Arla. Altri hanno accennato al cambio di preferenza della dama da compagnia, da parte della principessa Ondine, da Lady Arla a Lady Vjerana. Tu centri forse qualcosa in tutto ciò?-

-Pensavo fosse qualcosa che riguardava sua Maestà, non che riguardasse la mia vita privata.-ribatté Basch.

-Io, non sto insinuando nulla, ti sto solo mettendo inguardia da chi invece non sembra che essere nato per insinuare altro.- Vossler lo guardò dall'alto in basso.

-Comunque è strano che nel giro di poco tempo, una donna come Arla possa interessarsi a te e il contrario, dopo scontri che avete avuto in passato a causa di Ondine.

-Stai fraintendendo tutto.- gli rispose con determinazione Basch mentre guardava con un leggero fastidio, Vossler. Il capitano se ci metteva sapeva essere poco fastidioso.

-Comunque a parte ciò, pare che Lady Ondine stia frequentando un nobile di Rozaria, non che questo sia un problema. Ma è ciò che si dice su quel giovane che non mi piace.- asseri il Capitano Azelas.

-Vossler sai meglio di me, che il re non approverebbe mai.- Concluse Ronsenburg.

-Lo so!- Fece Vossler guardando Basch prima di incrociare le braccia.

-Però... sua Maestà sa di questa cosa. Vuole che teniamo gli occhi parti su di lui.- Continuo Vossler, mentre Basch lo guardava gesticolare.

-Sai già chi è? Oltre che proviene da Rozaria.- domandò Basch, scambiandosi un occhiata con il suo compagno d'armi.

-Non molto, Basch. So che per adesso è ospitato dal Duca Feride. Lui dovrebbe avere ha più o meno l'eta di Dunya, ho sentito dire che è imparentato in qualche modo con il  Casato Margace, se ciò fosse vero...non possiamo permettere che Ondine continui a vederlo.- Finì serio Vossler.

-Se scoprissero il suo segreto non oso immaginare cosa potrebbe succedere.-Ipotizzò Ronsenburg.

 -Rozaria potrebbe rivoltarcisi contro avanzando chissà quali accuse, e noi  ci ritroveremo non solo contro l'impero archadiano, ma dovremo anche affrontare quello rozariano. Ciò vanificherebbe tutti i nostri sforzi fatti con Nabradia fino ad esso. Ma il matrimonio di Lady Ashe con Lord Rasler sarebbe messo a rischio. Ho paura che potrebbe saltare tutto.- Concluse Vossler con la massima serietà.

Basch chiese come era potuto succedere ciò, era rimasto abbastanza colpito dal comportamento sconsiderato della principessa Ondine. Si chiese come mai, il re non avesse provveduto subito a fare qualcosa.

Vossler gli aveva spiegato, che tale nobile dai gusti abbastanza eccentrici, che si faceva chiamare "Al" e nulla più. Era un agente diplomatico, niente di serio, per tanto poteva essere anche una copertura per celare un'altra identità.

La posizione di cui godeva lo rendevano per tanto immune, se gli avessero recato anche il più piccolo problema avrebbero potuto rischiare molto. In quel periodo i rapporti con sia con l'Impero archadiano che con quello di Rozariano erano molto tesi, a causa soprattutto di quello che stava succedendo a Nabradia.

Se Rasler avesse saputo una cosa del genere avrebbe potuto anche decidere di annullare le nozze con Ashe. 
No, loro non si potevano permettere passi falsi, per tanto il re li aveva incaricati di fare chiarezza su questa faccenda il prima possibile senza farlo sapere alla principessa.
Loro avrebbero solo dovuto accertarsi delle intenzione del nobile rozariano, e se questo non aveva alcuna mira non ci sarebbe stato bisogno di intervenire per allontanare Ondine da lui.

-Ondine non è quel genere di persona, Vossler. - disse Basch, ma Vossler che lo guardava preoccupato, poteva capire ma Ondine a quanto pare era una persona piena di sorpresa.

-Devi vedere con quanta nonchalance parla con il tipo, il ragazzo è rimasto piacevolmente colpito dalla nostra signora. Anche Ondine si è mostrata piuttosto interessata al riguardo qualche giorno fa ha avuto un'accesa discussione con i suoi fratelli, che si sono mostrati apertamente contrari.
Mi hanno chiesto, visto che sembrava che tu avevi un certo ascendente nel farti ascoltare da lei, se potevi parlarci. Mentre io ed altri ci occupiamo di fare chiarezza su questo rozariano.- chiese Vossler.

-Sai che non posso intervenire, non dopo che le voci riguardo a quell'equivoco sono finalmente cadute. Rischierei di rendere nullo tutto quello che ho fatto.- gli ricordò il generale, buttando un'occhiata al capitano.

-Capisco che vuoi starne fuori e condivido la cosa, ma ti chiedo solo di parlarci. Sono sicuro che Lady Ondine, ti ascolterà e che tu starai al tuo posto.-
Basch emise un lungo e basso sospiro, che indicava quando ciò gli pesasse, non protesto. 

A casa del Duca Feride, Ondine si stava intrattenendo con le sue due dame di compagnia, la viera Vjerana, e la figlia del Duca Feride. Acelya Feride.

Acelya era più grande di Ondine di due anni, era una tipica bellezza dalmasca, dagli occhi grigi e i capelli platino. I lineamenti delicati e molto dolci.
La giovane duchessa era una ragazza di buona famiglia, che vantava antiche origini. Si dicesse che la famiglia del Duca non avesse solo origini dalmasche, ma il loro sangue fosse un miscuglio di varie nazionalità.

Il padre della ragazza si dicesse che fosse imparentato alla lontana con una famiglia nobiliare Rozariana da parte di madre, mentre il padre fosse di provenienza dalmasca. 
La madre anche se dalmasca aveva origini archadiane. Ciò non aveva mai preoccupato Ondine, che reputava sia Acelya che la sua famiglia, delle persone rispettabili.

Il Padre di Acelya era un uomo che a causa dei suoi impegni stava molto lontano da Dalmasca, la sua famiglia e la corte reale.
Passa molto del suo tempo in viaggio per Ivalice, il posto in cui trascorreva il suo tempo era Rozaria. Quindi era molto comune che la famiglia di Acelya ospitasse qualche persona proveniente da rozaria.

Solitamente erano persone di un certo livello, ma mai personalità di spicco.
Per lo più erano amici di famiglia, parenti o conoscenti del Duca con cui si ritrovava ad avere contatti di lavoro.
Nonostante la situazione tesa che regnava tra Dalmasca, Nabradia a causa dei due imperi. La famiglia del Duca manteneva un profilo basso e neutrale, decidendo di stare quanto più lontano dalla politica.

Quella volta la famiglia aveva avuto il piacere di ospitare un ospite di tutto riguardo, ma che per la sua posizione aveva deciso di non rendere pubblica la sua vera identità. 
Limitandosi ad usare il sopranome che la famiglia e il Duca erano stati ad affibbiargli. "Al" appunto.
Ondine per tanto oltre alle sue due dame, si ritrovava anche in compagnia di "Al". Un nobile rozariano appariscente e dai modi eccentrici, che Ondine trovava estremamente interessante.

Al era un rozariano molto bello, dalla voce suadente e profonda e uno spiccato accento. Dai lungi capelli neri e sue splendidi occhi verdi, vestiva con tipiche fogge rozariane su cui era impresso lo stemma del suo paese.

Era una persona molto gioviale, ma soprattutto era un ragazzo molto distinto e affascinante. A giudicare da una prima occhiata non sembra una persona che poteva apparire estranea alla scena politica, in realtà parlandoci si poteva notare come fosse in realtà molto attento e interessato agli eventi che stavano avvenendo in quel periodo.

Ondine c'aveva scambiato al riguardo alcune opinioni, che avevano colpito molto l'interesse del giovane. Che le aveva chiesto come mai, una principessa del suo rango fosse così ostile al matrimonio politico di sua sorella.

La risposta che aveva dato Ondine aveva suscitato l'ilarità del rozariano, che era rimasto colpito dalla giovane dalmasca.

-Maestà devo dire, che mai prima d'ora o conosciuto una principessa come voi. È sempre un piacere per me passare del tempo in vostra compagnia, e ditemi  Altezza i membri della vostra corte sono così pieni di spirito come voi?- domandò il nobile rozariano.

-Direi, il loro spirito e di tutt'altra natura. L'ilarità è una di quelle qualità che qui a Dalmasca è poco compresa, non da tutti. 

-Davvero? -chiese il nobile con  evidente curiosità, i suoi modi di fare erano decisamente fuori dal comune, ma per la principessa non costituivano nessun problema.

-Certo... voi siete uno dei pochi rozariani che ho avuto modo di conoscere, e se permettere la mia indelicatezza, il più disinvolto.

-Siete sempre così schietta, Maestà?- la provocò lui con il sorriso sulle labbra.

-È io potrei dire di voi che siete uno a cui non dispiace affatto la compagnia femminile, soprattutto quella di una principessa?- Domandò lei con un sorrisetto sfacciato fissando con malizia gli occhi del tipo.

Al era un tipo intrigante, la sua pelle olivastra ricordava ad Ondine quelle delle viera, ma un uomo così compiaciuto del proprio aspetto non l'aveva mai incontrato.

La principessa trovava divertente punzecchiare quel tipo, nello stessa modo in cui lui lo faceva con lei. Per lei era qualcosa di nuovo e di estremamente eccitante, non che lui le interessasse come uomo.


Trovava che  Al era altro che qualcosa di diverso e insolito, bel lontano da quello che era la sua realtà. Per tanto era decisa a conoscere quella persona fin dove poteva, non c'erano limite alla sua curiosità.

Anche  Acelya si stava divertendo alle battute tra Ondine e Al intervenendo di tanto in tanto, mentre Vjerana osservava silenziosamente tutto lo svolgersi della scena. Non sfuggiva nulla al occhio attento della viera.

Ondine riponeva totale fiducia in Vjerana, sapeva bene quanta esperienza la viera aveva dalla sua parte. C'era un motivo ben preciso per cui la stava preferendo ad Arla, ed era perchè, Vjerana oltre ad avere molta esperienza e conoscenza dalla sua visto la sua età.
Aveva anche ottime conoscenze in fatto di magia e di combattimento, quindi all'occorrenza se per qualche malaugurato caso, Ondine poteva essere attaccata aveva qualcuno vicino se che poteva difenderla.

E la ragazza riteneva che le viera erano tra i migliori guerrieri di Ivalice.




A palazzo dopo il lungo discorso con Vossler, Basch si era deciso a parlare con Ondine riguardo la questione che gli aveva accennato l'amico.
Basch chiese ad Arla dove potesse trovare la giovane principessa, la dama rispose che Ondine si trovava in visita dal Duca Feride, perchè incuriosita dal suo giovane ospite.

Da qualche settimana, a corte girava la notizia che il duca ospitava un nobile rozariano, un amico di vecchia data. Era questo che si diceva. Di lui non si sapeva nulla, nemmeno che tipo fosse, ma i pensieri su di lui non erano certo ben lusinghieri.

Alcuni nobili di corte che lo avevano incontrato lo definivano fin troppo bizzarro e strano. Ora sapere anche che la principessa Ondine frequentasse da qualche tempo la casa del Duca, dava ancora più rilievo ai pettegolezzi.
Dopo il Generale ora sarebbe toccato al rozariano, con quello che stava succedendo a Nabradia, sembrava proprio che Ondine ci trovasse gusto a mandare all'aria il matrimonio della sorella. 

Saputo dove si trovava la principessa, Basch non perse tempo nel dirigersi alla dimora del Duca Feride, e una volta li chiedere della presenza della principessa.
Un domestico del Duca accolse il Generale con tutti gli onori di casa, era assai raro che un personaggio del calibro di Basch si recasse in visita a qualche nobile, se non era strettamente necessario.
Nel frattempo il servo dopo aver fatto accomodare Basch in una sala per gli ospiti, si diresse ad informare la moglie del Duca della presenza del cavaliere del re.

Il landisiano dovette aspettare qualche minuto prima di vedersi raggiunto da Anele la moglie del duca, e madre di  Acelya. 
La donna era riccamente vestita con abiti dalmaschi, i capelli biondo scuro e gli occhi color ambra colori non tipici delle zone della di dalmasca. 
Era vero quello che si diceva della duchessa che non aveva di certo la spetto di una tipica donna dalmasca. 
Anele era una donna pragmatica e molto aperta verso ogni tipo di cultura, tanto da aver sposato un uomo  che passava molto del suo tempo e del suo lavoro con i rozariani.

La donna avvisata da uno dei suoi domestici della presenza del Generale Ronsenburg, ipotizzò che questi doveva essere lì per Ondine.
La duchessa raggiunse Von Ronsenburg nella sala, appena questi la vide fece un inchino che la nobildonna ricambio, invitando poi il Generale a sedersi per scambiare qualche chiacchiera con lei.

-Generale Ronsenburg è un tale onore averla qui. Siete venuto qui per la principessa Ondine?- domandò la donna con fare gentile, facendo un cesto ampio con la mano.

Basch annuì col capo, le sue parole furono molto brevi e concise, non disse il vero motivo per cui si trovava li. Si limitò nel dire che era lì per recuperare la principessa per via di alcuni impegni importanti a cui era richiesta la sua presenza.

-Si, sono qui per Lady Ondine ho avuto l'incarico di condurla a palazzo, la sua presenza è fortemente richiesta per alcune impegni. Potreste se non vi dispiace, mandarla a chiamare con discrezione? Avrei alcune cose da discutere privatamente e non vorrei metterla di cattivo umore. -fece lui.

A quel punto la madre di Acelya volgendosi ad una domestica che si trovava nella sala con loro, le ordinò di avvertire la principessa dell'arrivo del Generale e della sua richiesta.

-Certamente Sir Basch. Cetra... può avvisare cortesemente la  della presenza del Generale, e del fatto che desidera conferire privatamente con lei?-

-Come desiderate Signora.- la serva fece un chino e si diresse dalla principessa Ondine e dagli altri a riferire il messaggio della duchessa.

Rimasti soli, la Duchessa fissò il suo sguardo sulla figura del generale, che stava in piedi, armato della sua armatura ad attendere che la serva tornasse con la risposta della giovane Ondine.

Basch si sentiva nervoso, ripensava a tutte le parole di Vossler, mentre con lo sguardo fissava attentamente ogni pezzo o mobile della lussuosa stanza, in cui si trovava.
Ad un certo punto il silenzio che regnava tra Basch e Anele, venne interrotto da quest'ultima che rivolse all'uomo alcune domande.

-Generale, scusi se posso sembrarle indiscreta ma come mai un uomo del suo calibrò e della sua posizione ancora non si è sposato? So che questo argomento non le interessa particolarmente, ma visto gli ultimi avvenimenti e quello che si dice di lei ed Lady Arla mi ha piacevolmente sorpreso.

La nobildonna gli sorrideva gentilmente, mentre Basch non si sentiva affatto dell'umore di sorridere. Anzi si sentiva al quanto a disagio, Arla non era di certo il tipo di donna che gli interessava sposare, dubitava che ce ne fosse qualcuna adatta al tipo di persona che era lui.

Lui si era avvicinato ad Arla solamente per Ondine.

-Io e Lady Arla non siamo ancora così intimi come suppone qualcun altro, mia Signora.- Fece Basch cercando di non scendere nel dettaglio.

-Mi stupisce che un uomo, come voi, possa dire queste cose, Lady Arla discende da uno dei casati più antichi di Rabastre e vanta una discendenza non poco invidiabile a quella di altri nobili.

La stessa Arla non è una donna comune, visto che è essere stata scelta come dama di compagnia e tutrice della principessa Ondine.- Anele era molto preoccupata della risposta del generale, il quale non sembrava minimamente interessato alla posizione sociale di Arla.

-Duchessa Anele, vi ringrazio dell'interessamento per la mia situazione, e non vorrei mancarle di rispetto. So quanto lei e la famiglia Celler siete in ottimi rapporti, ma io e Lady Arla siamo solo amici.

Al riguardo di ciò la pregherei di non prendere più questo discorso, non vorrei che si creassero degli equivoci.
Bastarono quelle due parole per azzittire la duchessa la quale per tutto il resto si limitò ad osservare il generale. Anele dalle risposte che aveva avuto, si riteneva più che soddisfatta nel ricevere conferme alla sua teoria.
Per il momento la donna non disse nulla, era estremamente curiosa nel vedere che tipo di piega quella situazione avrebbe preso.

Nel frattempo Cetra la domestica di Anele, aveva già raggiunto la principessa Ondine che si trovava ancora intenta a parlare con Al e le sue dame di compagnia, quando si vide avvicinarsi dalla domestica dalla Duchessa.
Acleya vedendo Cetra arrivare chiese cosa ci facesse, la domestica rispose che Lady Anele l'aveva incaricata di portare alla principessa Ondine un importante quanto urgente messaggio.

Ondine domandò incuriosita alla domestica di che messaggio si stesse riferendo, la domestica accennò al Generale. La giovane Ondine sussultò spalancando di botto gli occhi, sbatte le palpebre varie volte, incredula alle parole che stava sentendo.
La principessa percependo lo stato d'animo della serva, sapeva che questa non stava mentendo. Basch la stava cercando, adesso e senza alcun preavviso, ciò la infastidì non poco.

La serva aveva fatto presente ad Ondine, che il Generale richiedeva immediatamente la sua presenza per parlare in privato. Lei non si trovava affatto d'accordo con questa richiesta che le sembrava irragionevole, non stava facendo nulla di inappropriato per cui essere ripresa, per tanto non ci pensò due volte a rivolgere alla domestica quale risposta avrebbe dato a Basch.

-Se è arrivato fin qui, perchè non venga a parlarmi di persona già che c'è... è irragionevole che una principessa lascì di punto in bianco ciò che sta facendo per raggiungerlo, al riguardo di cosa poi?- Fece Ondine mostrandosi infastidita - Riferite queste parole al Generale.

-Come desiderate Altezza- fece Cetra recando il messaggio della principessa a Basch, che ancora stava aspettando la risposta assieme a Lady Arla.

Basch non fu affatto felice ne sapere quale era la risposta della giovane Ondine, dall'altro lato la Duchessa Anele, commentava vivacemente il comportamento della giovane Ondine.

-Non prendetevela Generale, Lady Ondine sta solo rivendicando la sua posizione. -commentò la donna.

Basch non volendo perdere altro tempo in quella questione, era deciso più che mai a voler andare dalla principessa personalmente per parlare, ma Anele che intuendo quali fossero le intenzioni del cavaliere gli suggerì di non acconsentire alla richiesta della principessa.

-Generale, se voi permettete vi consiglierei di non acconsentire alla richiesta della principessa Ondine. Quello che lei desidera è che voi andiate da lei come state per fare... ma visto certi eventi e voci a palazzo non so quanto sia adatto che vuoi vi piegate a questa cosa. 
Ascoltate questo mio consiglio... rifiutate la sua richiesta, ditele di no, vedrete che sarà lei a venire.- consigliò Anele col sorriso sulle labbra sicura di quello che aveva appena affermato.


Basch decise di ascoltare la richiesta di Anele, e rivolgendosi alla domestica disse di portare alla principessa Ondine la sua risposta, ovvero il suo rifiuto.
La risposta del generale non piacque affatto ad Ondine, la quale sentendosi punta nel vivo decise così di assecondare la richiesta dell'huma.

La principessa sapeva bene che in quel momento non poteva permettersi si dare storie, soprattutto con la presenza di Al vicino e l'ospitalità dimostrata dalla sua dama di compagnia, così si vide costretta ad accettare.

Nereide si alzò da dove era seduta, si scusò con Al e Acelya per quell'impegno così improvviso ma a causa di forze maggiori era costretta ad allontanarsi. Vjerana fece un passo verso di lei per accompagnarla assieme alla cameriera della Duchessa, ma Ondine esortò la viera a rimaneva al suo posto.

In quel momento non aveva affatto bisogno dei suoi servigi, poi Ondine si ritrovò a seguire Cetra, che la condusse dove la stava aspettando Von Ronsenburg.
Appena la ragazza arrivò, la madre di Acelya la salutò con un piccolo inchino, lo stesso fece anche Basch. Ondine buttò un occhiata al generale e a mala pane alla Duchessa Anele, con tutta l'autorità che la sua posizione offriva Ondine fece pesare il suo status su Basch.
Era visibilmente arrabbiata con lui, è non voleva affatto andarci piano.

-Sono qui per...-il Generale fu bruscamente interrotto da Ondine che non perse tempo a far valere la sua opinione.

-Parlarmi... al riguardo di cosa, potrei avere già un'idea. Lady Anele, se non vi disturba potrei essere lasciata sola a parlare col generale? Visto la sua specifica richiesta, non occuperemo più del tempo dovuto. Le capisce?!- Fece la principessa mostrando una certa determinazione.

-Ma certo Altezza.- disse Anele abbassando il capo di fronte al membro della famiglia reale.

Nel giro di pochi minuti Basch e Ondine furono lasciati soli a se stessi, nessuno poteva entrare da quella stanza finché lei non ne avesse dato l'ordine.
Ci fu un lungo silenzio, l'aria nella stanza stava diventando pesate e né Ondine, né il generale avevano molta voglia di vedersi. A rompere quel silenzio e a prendere parola fu la principessa, che chiese quali fossero i motivi reali per cui Basch si trovava li.

-Evita di farmi perdere ulteriormente tempo, e dimmi per che sei qui!- esclamo lei, fissando irritata Basch. 

Il generale la guardò negli occhi, prima di risponderle che era venuto per riportarla a palazzo, a quanto sembra Valiant e Ronnah desideravano che Ondine non continuasse a frequentare la casa del Duca Feride.
Ondine invece si rifiutò categoricamente di seguirlo.

-No, quelli che non capiscono sei voi! Tu e i miei fratelli! Ciò che sto facendo è importante.

-Ragionate altezza di questo "Al" voi non sapete nulla. Non siate avventata a fidarvi così di un rozariano, avete idea di cosa potrebbe comportare? Volete davvero vanificare tutti i nostri sforzi? - gli rinfacciò il generale, a quel punto Ondine perse decisamente le staffe.

-"Al" è importante... Piuttosto tu, con quale faccia tosta ti presenti qui al mio cospetto giudicando chi non conoscete. Le fersone false come vuoi non meritano di stare al mio cospetto.- le parole di Ondine erano intrise di veleno e un forte risentimento. 

Sua Altezza era certa, credeva che Basch non fosse poi così diverso, come aveva sempre pensato. Vedere il comportamento di lui, prima e dopo il suo allontanamento la infastidiva molto. Ancor di più era la vicinanza di Arla.
E fare finta che tutto ciò non la riguardasse era davvero dura per lei.

-Non vi ho mai mentito, mia Signora. - disse lui, guardando fisso gli occhi indaco di lei. La voce di Basch era ferma e decisa, per nulla vacillante.

-Sono solo preoccupato per voi. Se non mi credete usate pure il vostro dono.-

Ronsenburg non stava mentendo, Ondine percependo i sentimenti di lui dovette ricredersi, Basch non aveva alcuna intenzione di prenderla in giro e di fingere ciò che non fosse vero. Ma allora Arla cosa era per lui?

Ondine rimase un attimo pensierosa, lo sguardo era fisso altrove e non sulla figura del cavaliere, si sentiva un'attimo confusa... cosa le stava succedendo si chiese tra se.

Dopo lunghi minuti di silenzio Ondine riprese a parlare, doveva capire cosa stesse succedendo e mettere ordine in tutta quella situazione. Lei cercò di riprendersi mentre fisso gli occhi azzurri e penetranti del landisiano.

-Basch... il tuo allarmismo riguardo "Al" è fuori luogo. Lui si trova qui in "visita" alla famiglia del Duca e non qui per ciò che riguarda Dalmasca e Nabradia. E dubito che gli possa interessare, a mio avviso era più interessato "all'allegra compagnia di qualche dama" e capisci cosa intendo. Credo, in ultimo che la sua visita al Duca finisca oggi, so che sta sera rientrerà a Rozaria quindi Generale non alcun senso  farsi problemi. Trovo che tu mi debba mi debba delle spiegazioni!

Il cavaliere rimase spiazzato dal modo diretto con cui, la sua signora le si era rivolto. L'uomo scrollò la testa insegno di rassegnazione, ma sapeva bene che Ondine sapeva essere molto insistente.
La giovane reale, pronunciò due parole, al quale dare una risposta non era affatto facile.

-Perchè mi ignorate!?- disse la giovane donna dando del voi al generale e non più del tu, mentre il generale non faceva che osservarla silenziosamente. Gli occhi di lui si muovevano su e già, seguendo tutta la figura della ragazza.

Lui aveva notato il cambio di persona all'ultimo minuto, dire semplicemente Perchè mi avete ignorato... sarebbe stato decisamente troppo fuori luogo.
Basch comprese che forse Ondine ancora non ne era ben consapevole, ma presto avrebbe compreso e quando sarebbe successo ciò si domandò cosa avrebbe potuto succedere.

Ciò non doveva per nessun motivo accadere. Il landisiano aveva capito che per evitare tutto ciò doveva stroncare sul nascere ogni tipo di sentimento o interesse amoroso che Ondine potesse provare verso la sua persona.

Doveva essere duro e diretto nei suoi confronti, anche se ciò comportava ferire i sentimenti della giovane principessa e lo avrebbe fatto odiare da essa.

Lui doveva fare il suo dovere, non poteva assolutamente permettere che Ondine potesse in qualsiasi modo nutrire delle speranze su di lui. Era fuori questione.

Basch non andava fiero di quello che stava per fare, ma lo fece lo stesso.

-Non esiste proprio Maestà! Non so cosa voi state alludendo. Io faccio solo ciò che la mia posizione e i miei doveri mi impongono oltre ciò non c'è nulla. Per tanto non capisco perchè voi continuate a fraintendere?
Vi state prendendo più confidenza di quanto non dovreste. Siete una principessa e dovete comportarvi come vi viene richiesto, dovreste avere ben chiaro cosa potete fare e cosa no. Non pensiate che io vi debba dare una spiegazione per tutto.
Si. Vi ho ignorato, ho fatto a finché la vostra avventatezza non mettesse in cattiva luce voi più di quanto non fate già. Se potessi lo rifarei di nuovo.
Anche se non avete fatto nulla di male, voi siete sempre una principessa e ciò non cambia la realtà dei fatti. Avete un ruolo e un peso da sostenere, per tanto la vostra posizione influenza maniera diretta o non, la vita di chi vi sta a torno e voi di questo dovete essere consapevole.
Per tanto cercate di non fare cose avventate, io non ci sarò sempre a proteggere la vostra persona.-

Le parole di Basch arrivarono ad Ondine come uno schiaffo in pieno visto, Ondine ci rimase molto male. 
Quella era la prima volta che vedeva il Generale Ronsenburg così arrabbiato e le parole che le aveva rivolto, mai nessuno prima aveva osato tanto. Tranne suo padre o i suoi fratelli.

Sentirsi dire quelle parole da lui, lui che aveva sempre ammirato e preso ad esempio. La facevano veramente arrabbiare. Era inaccettabile che un uomo come quello potesse permettersi tanto, persino le dame con le quali Ondine aveva avuto in passato alcuni scontri verbali molti accessi, ben si guardavano dal essere così sfacciate con lei.

Basch invece non si era fatto problemi nel dire quelle parole, tanto che come risposta ricevette un forte schiaffo dalla principessa.

Ondine si sentiva umiliata e presa in giro, non solo era fortemente indignata con generale tanto che voleva continuare a schiaffeggiarlo per tutto il tempo.

Malauguratamente per lei non fu possibile, lo schiaffo che diede al suo cavaliere fu così fragoroso che richiamo l'attenzione di uno dei domestici che stava di guardia alla porta.

Il servo spalanco la porta del salotto in cui sia Ondine che Basch si trovavano, chiedendo se tutto fosse apposto, visto il forte rumore che aveva sentito provenire da lì.

Il domestico guardò più attentamente la principessa, aveva un'aria furente, mentre il cavaliere che le stava d'avanti aveva una guancia rossa e un espressione indecifrabile.

A quel punto Ondine buttando un'occhio al domestico, gli ordinò di chiamare la Duchessa e la sua dama di compagnia, doveva assolutamente tornare a palazzo, per poi ritornare a guardare gli occhi del Generale ed infine nuovamente al servo.

Il domestico obbedì senza fiatare, Ondine non volse a Basch alcuno sguardo, limitandosi a dargli le spalle. Non fiatò ne emise alcun suono, silenziosa la principessa aspetto l'arrivo della Duchessa e della sua dama di compagnia, che nel giro di alcuni minuti furono subito da lei.

Quando giunsero Lady Anele e Vjerana si accorsero subito dell'umore della loro giovane Signora, Ondine aveva il volto livido di rabbia mentre dietro di lei il Generale Basch postava gli occhi bassi.

Nessuno osò commentare la scena, eppure era palesemente evidente che era successo qualcosa.

Ondine con fare autoritario tipico di un membro della famiglia reale, disse alla duchessa che la sua visita era "finita" e che doveva tornare con effetto immediato a palazzo, la ringraziò per l'ospitalità ricevuta e le ricordò di salutare "Al" da parte sua.

Ed infine rivolgendosi verso Vjerana le chiese di scortarla, sottolineando che il Generale le avrebbe precedute e non avrebbe fatto la strada del ritorno, con loro. Appena fu pronto tutto, Lady Ondine lasciò la dimora del Duca Feride, si sentiva ancora furiosa, le parole di Basch risuonavano ancora nella sua testa.

Da quel punto in poi le cose tra lei e il Generale si fecero più difficili, Ondine iniziava a non sopportarne più la vista o la sola presenza, per mesi non gli 
rivolse la parola. 






Allora... dopo un mese di attese siamo finalmente giunti a questo meraviglioso capitolo, che vi regalo e mi regalo soprattutto per me stessa.
Perchè si oggi è il mio compleanno ed per l'occasione non pubblicherò solo questo capitolo, ma anche quello di Dune e Kiss-me Good Bye.. che sono più di due mesi che volete sapere come procede.
Lasciate che vi spieghi un po' di questo capitolo.
Abbiamo Ondine che inizia ad interessarsi all'altro sesso, beh... volevo far emergere il suo lato da adolescente incuriosita dalle novità che riguardano l'altro sesso che diciamolo... fino ad adesso non se ne era mai curata.
Poi è dai 14 anni in poi se ci fate caso... le ragazze iniziano ad interessarsi ai ragazzi ecc.
Quindi ho pensato di dargli in questo capitolo..tale spensieratezza. Che poi diciamolo, in FFXII non hanno mai mostrato Ashe spensierata... (solo per qualche fotogramma)... ma immagino che debba aver avuto anche lei una certa leggerezza.
Comunque nel gioco fanno apparire Ashe come una donna vissuta e più grande della sua età. Perchè diciamolo a 19 anni, 2 anni in meno di Vaan e Penelo e si comporta come se ne avesse almeno 6-7 anni di più oltre ad aver avuto un bagaglio di esperienze diverse visto l'ambiente da cui proviene.
Quindi mi sono chiesta se mai le persone si sono mai rese conto che Ashe a solo 19 anni... non è poi così lontana come età da Penelo e Vaan. Il mostrarla troppo adulta... mi sembra poco credibile.
Prendendo spunto da questo pensiero o voluto che Ondine avesse un comportamento più leggero... 
Che dire riguardo Basch... beh si è comportato come ci si aspettava da uno nella posizione. Originariamente la scena prevedeva un bellissimo bacio sotto la luna... ma mi sembrava poco credibile, perchè Ondine non può innamorarsi di Basch così al primo colpo e lo stesso discorso vale per lui, quindi ho deciso di creare quella situazione per farli coinvolgerli.💑👿💖💖💖💕
Una parte che non mi è piaciuto di questo capitolo è quando Basch è stato duro con Ondine, quando le ha fatto capire che non doveva illudersi con lui. 
Può sembrare che sia stato stronzo, forse ho forzato un po' il suo personaggio perchè uno come lui non sembra il tipo di persona direbbe quelle cose ad una ragazza di quell'età.

Visto la sua posizione e quella di Ondine, non ha potuto fare altrimenti... per non esporre la ragazza in una posizione scomoda. Quindi ancora una volta si è comportato da cavaliere... anche se non è stato molto felice di comportarsi in quel modo. Però era stato necessario. Peccato che Ondine essendo presa da altre cose, non l'abbia potuto intuire con i suoi doni. Se ve lo state chiedendo.

Per il seguito vi conviene aspettare, dal prossimo capitolo si tornerà al presente con Chantal... chissà come gli sarà andata con Gabranth.😍💘💖💖

Riguardo all'avvicinamento di Arla e Basch... avrete modo di saperlo molto più vanti... perchè non mi sono dimenticata di loro.
Non mi sono nemmeno dimenticata del misterioso "Al"...  ma per adesso non vi anticipo nulla.

Vi aspetto al prossimo capitolo! 
Daistiny💖💖💖💖💖


NB: Il titolo di questo capitolo Non temo mai le conseguenze! - è riferito soprattutto al carattere testardo e deciso della nostra Ondine. Perchè qui beh... si mostra veramente determinata riguardo l'improvviso cambiamento di modi di Basch nei sui confronti.


























   
 
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