In
una fredda serata di fine
ottobre, Sakura Haruno si aggirava per le strade semi-deserte del
villaggio camminando come uno zombie. Era stata in ospedale fino a
tardi per curare i feriti che tornavano dalle missioni, ma la
verità
era che avrebbe avuto bisogno lei stessa di cure. Il problema
però
era che non c'era modo di vincere il male che la stava consumando
sempre di più...
Qualche settimana prima era
stata in missione insieme ai suoi vecchi compagni di squadra come
tante altre volte, ma alla fine era tornata da sola. Naruto e Sasuke
infatti, intervenuti all'ultimo per salvarla come da tempo non
succedeva più, non si erano rialzati dopo essere stati
colpiti al
suo posto e la ragazza, disperata, non poteva perdonarsi per
l'accaduto.
In tanti avevano provato a
convincerla che nemmeno il ninja migliore sarebbe stato in grado di
prevedere e contrastare quell'attacco devastante, ma lei continuava a
pensare che fosse solo colpa sua. Era stata lei in fondo, certa che
ormai avessero in pugno gli avversari, a non guardarsi intorno con la
dovuta attenzione, permettendo così al nemico, ben nascosto
tra i
rami alle sue spalle, di agire indisturbato. Soltanto i suoi amici
erano riusciti, chissà come, ad accorgersi della sua
presenza,
eppure questo non li aveva salvati... Purtroppo o per fortuna, la
terribile tecnica era stata fatale anche per il loro avversario, ma
Sakura sulle prime non se n'era nemmeno accorta. Inorridita dalla
scena che le si era presentata davanti al diradarsi della polvere e
del fumo, aveva avuto occhi soltanto per i suoi amici di sempre,
riversi a terra uno accanto all'altro in una posizione innaturale con
le mani curiosamente unite.
Non appena aveva realizzato
cosa stava vedendo, aveva cercato inutilmente di rianimarli esaurendo
praticamente tutto il chakra che aveva a disposizione mentre urlava e
piangeva come non credeva di riuscire più a fare,
supplicandoli di
resistere e restare con lei, ma alla fine, ormai esausta, aveva
dovuto arrendersi all'evidenza che Naruto e Sasuke non si sarebbero
mai svegliati. A quel punto il dolore e lo shock avevano avuto la
meglio facendole perdere i sensi e il suo ultimo pensiero coerente
era stato che presto li avrebbe raggiunti.
Purtroppo però, alcuni
giorni dopo, aveva riaperto gli occhi in un letto d'ospedale
scoprendo l'amara verità: un gruppo di ninja della Foglia,
passando
da quelle parti di ritorno da una missione, li aveva trovati e
riportati al villaggio dove lei era stata curata e i suoi compagni
seppelliti con tutti gli onori dovuti agli eroi che erano stati.
Sakura aveva pianto tutte le
sue lacrime a queste parole, sentendosi ancora più debole e
inutile
per non essere stata neanche in grado di assistere alla cerimonia e
salutarli come si deve, ma la sua disperazione ovviamente non aveva
cambiato le cose.
Ino e tutti i suoi amici
avevano cercato da allora in tutti i modi di tirarle su il morale, ma
la ragazza non aveva più ripreso nemmeno l'ombra
dell'allegria e
della vitalità di un tempo. Da quell'ultima missione con i
suoi
compagni era come morta dentro e più volte si era chiesta
perchè la
Nera Signora non l'avesse voluta nel suo regno. Che aveva fatto di
male per essere rifiutata persino da lei? Perchè i suoi
compagni
erano riusciti ad essere uniti fino all'ultimo, come avevano sempre
fatto, lasciandola indietro con un dolore incolmabile? Questa volta
non aveva nemmeno perso tempo ed energie preziose per curarsi, quindi
per quale motivo era sopravvissuta, con tutte le ferite che aveva?
Sapeva che in realtà era un
bene che almeno lei ce l'avesse fatta, fosse anche solo per non dare
ulteriore dolore alle tante persone che le volevano bene, ma
nonostante fra i tre non ci fosse ormai che una fraterna amicizia,
Naruto e Sasuke erano troppo speciali perchè la ragazza
potesse
accettare l'idea di passare la vita senza di loro.
Di notte li sognava e di
giorno si guardava intorno per cercarli nei luoghi dove abitualmente
si incontravano, aspettando di vederli avanzare verso di lei da un
momento all'altro per salutarla prima di ricordarsi che quella scena
purtroppo non si sarebbe più verificata.
A quel punto gli occhi le si
riempivano di lacrime che davanti a chiunque si sforzava sempre di
trattenere con più o meno successo mentre la sera, nel buio
della
sua stanza, lasciava scorrere libere finchè la stanchezza
non aveva
la meglio, facendola sprofondare in un sonno che il più
delle volte
non la ristorava per niente perchè agitato dagli incubi
sulla loro
morte.
Pallida, con gli occhi
cerchiati e sempre più magra, si costringeva allora la
mattina dopo
ad alzarsi e fingere di vivere come al solito, andando avanti per
semplice inerzia, senza minimamente accorgersi del suo aspetto tutto
fuorchè sano e della preoccupazione dell'intero villaggio.
Sia Ino che la sua maestra
Tsunade, fin troppo in grado di vedere la realtà, avevano
provato
più volte a riscuoterla e costringerla a reagire, ma le loro
parole
non avevano avuto alcun effetto tranne quello di abbassarle
ulteriormente il morale e farle chiedere con più insistenza
alla
morte per quale motivo si fosse presa solo le vite di Naruto e Sasuke
sdegnando la sua.
Quello che non sapeva però
era che la Nera Signora l'avrebbe voluta eccome tra le sue fila da
diverso tempo, e adirata per il fatto che la preda le fosse stata
sottratta all'ultimo come era già successo tante volte nel
corso
degli anni, aspettava con impazienza il giorno, ormai vicino, in cui
l'Hokage l'avrebbe spedita di nuovo in missione. Le sue intenzioni
sarebbero state sicuramente un estremo tentativo di farla tornare la
ragazza che era impegnandola altrove, ma Sakura, ormai troppo
distrutta, di certo non sarebbe tornata viva, dal momento che
entrambe desideravano il contrario...
Angolo
autrice:
Ciao
a tutti e grazie per essere arrivati fin qui! Spero che la storia vi
sia piaciuta, nonostante il tema non certo allegro, e di aver reso al
meglio le emozioni della povera Sakura senza renderla troppo OOC. In
realtà mi dispiace di averla messa in una situazione simile,
ma
purtroppo per il Team 7, l'immagine che ho messo sopra per
l'iniziativa del forum “Torre di Carta” mi aveva
ispirata subito
qualcosa del genere su di loro e non ho potuto fare a meno di
assecondarla... XD
Come
forse avrete capito, non sono molto sicura del risultato di questa
fic, quindi spero proprio che mi farete sapere cosa ne pensate con un
commentino anche piccolo piccolo aiutandomi a migliorare. Ovviamente
però ringrazio con tutto il cuore anche chi si
limiterà a leggere
in silenzio senza lasciare traccia del suo passaggio! :)
Penso
di non avere altro da dire, quindi per ora vi saluto.
Buona
serata e buonanotte per dopo.
Ellygattina