Ginny era diretta allo stadio del Quidditch per allenarsi quando sentì dei versi strozzati provenire da un angolo nascosto del corridoio. Si avvicinò per capire chi fosse, e rimase stupita nel vedere Draco Malfoy che singhiozzava cercando di non farsi sentire. Il suo primo istinto fu quello di andarsene, però poi, in uno slancio di umanità, decise di avvicinarsi.

“Stai bene?” che domanda stupida, ma non le venne in mente nulla di meglio. Il biondo alzò di scatto la testa, e cercò di nascondere i segni del pianto.

“Sì” cercò di dire con freddezza, ma non gli uscì niente di meglio di un sussurro poco credibile.

Lei si avvicinò ulteriormente e prese dalla tasca un fazzoletto, porgendoglielo.

“Che cosa spinge il ragazzo più sexy della scuola a rintanarsi in un angolo di un corridoio a quest’ora per sfogarsi?” chiese cercando di sembrare gentile, sedendosi accanto a lui.

Intanto Malfoy aveva preso il fazzoletto e si stava asciugando le lacrime.

“Patetico, vero?” continuava a guardare davanti a sé cercando di smettere di piangere, con scarsi risultati.

Ci fu qualche momento di silenzio, poi lui si girò verso di lei, fissandola intensamente.

“Sono irrecuperabile?” lei rimase stupita da quella domanda, e si prese un secondo per rispondere.

“Forse… Dipende da cosa intendi per irrecuperabile”

“So di essere una persona orribile, ma secondo te sono irrecuperabile? Resterò una persona orribile come mio padre in eterno?”

Ginny in quel momento capì che la sua risposta avrebbe potuto cambiare parecchie cose quella sera, così, fissandolo negli occhi, disse ciò che le sembrava più giusto.

“Sei seduto per terra in un corridoio a parlare con Ginevra Weasley dopo esserti asciugato le lacrime con un fazzoletto di cotone semplicissimo e cucito anche male. Io dico che non sei proprio senza speranze” gli fece un sorriso sincero e si avvicinò per stringergli una mano “puoi essere migliore di così Malfoy, puoi fare qualcosa per cambiare tutto ciò che hai fatto fino ad ora. Devi solo volerlo”

“Ne sei sicura?” c’era un velo di speranza nel suo sguardo e nella sua voce.

“Assolutamente sì” a quel punto il suo sorriso era sincero. Malfoy vulnerabile le piaceva, era sincero.

“Grazie Ginny…” a quel punto erano vicinissimi, e a Ginny venne naturale sporgersi a baciare quelle labbra che sembravano così morbide, solo per togliere un po’ del dolore da quel ragazzo distrutto.

Draco durante quel bacio mise una mano in quei capelli, accarezzandola.

“Erano anni che non sognavo altro che i tuoi capelli rossi…” sussurrò lui sulle sue labbra sorridendo. Lei sorrise a sua volta e riprese a baciarlo, anche se colse un bagliore con la coda dell’occhio.

Si sentì improvvisamente confusa, perché aveva il fiatone e sentiva così caldo? E perché si era fermata in corridoio? Si guardò intorno e sentì i rintocchi dell’orologio, così corse verso il suo allenamento, sperando che la squadra non si arrabbiasse troppo per il ritardo.

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Ciao a tutti, ho scritto questa flashfic headcanon per un concorso di scrittura su instagram in cui mi sono piazzata seconda, spero vi piaccia!