Era una normale giornata di autunno e Izuku aveva prenotato la palestra per gli allenamenti, ma all’ultimo momento sia iida sia Uraraka l’avevano avvisato che non sarebbero potuti venire.

-E ora come faccio?

-Ci sono! Chiederò a Todoroki-kun se vuole venire ad allenarsi con me.

Shouto si trovava nella sua camera, intento a leggere un libro che, per dirla tutta, lo stava prendendo tantissimo. Glielo aveva prestato Momo un paio di giorni prima, quando era andato in camera sua per farsi spiegare un esercizio che non gli era molto chiaro. La ragazza si era offerta volentieri di spiegarglielo, e grazie al suo aiuto il ragazzo dai capelli bianchi e rossi aveva capito dove sbagliava.

-Grazie Yaoyorozu. Disse il ragazzo, che era sul punto di uscire, quando un libro che si trovava su uno scaffale attirò la sua attenzione.

-È l’ultimo libro del Trono di Spade, vero?

-Si.

-Se vuoi te lo presto, l’ho appena finito di leggere.

-Davvero? Chiese Shouto, i cui occhi si erano illuminati all’improvviso

-Certo, prendilo pure. Rispose Momo con un sorriso.

-Appena lo finisco te lo riporto, ah e grazie ancora per l’aiuto.

-Figurati, se ti serve aiuto per qualche altro esercizio non esitare a venire, per me è un piacere.

-Ehm, va bene. Allora io vado, ciao. E uscì dalla stanza.

Dopo essersi immerso nella lettura da neanche un’ora, sentì il cellulare squillare. Si alzò dal letto, per poi andare verso la scrivania, dove era appoggiato il telefono.

-Ah, è Midoriya.

-Ciao Midoriya-kun, posso fare qualcosa per te?

-Ciao Todoroki-kun, ascolta, ho prenotato la palestra per gli allenamenti, ma Iida e Uraraka mi hanno detto all’ultimo che non potevano più venire, e ecco, mi chiedevo se tu volessi venire ad allenarti con me.

-Va bene, non c’è problema, se aspetti un attimo mi metto la tuta da ginnastica e arrivo.

-Grazie Todoroki-kun, sei la mia salvezza!

Solamente dopo aver chiuso il telefono si rese conto dell’enorme cavolata che aveva appena fatto. Aveva chiesto a Todoroki di allenarsi con lui, e Izuku aveva una cotta grande quanto una casa per il ragazzo dai capelli bianchi e rossi, sin da quando avevano combattuto la prima volta al festival sportivo.

Dai suoi capelli rossi e bianchi, i suoi bellissimi occhi eterocromi, le sue spalle larghe e i suoi addominali e pettorali estremamente ben sviluppati (ed è meglio sorvolare su tutto ciò che aveva pensato di fare con essi), adorava persino la cicatrice sotto l’occhio sinistro. Izuku amava tutto dell’altro.

-Ma potrò essere più stupido. disse il verdolino, sospirando e passandosi una mano sulla faccia.

Dopo neanche un quarto d’ora Shouto arrivò all’entrata della palestra, dove trovò Izuku ad aspettarlo.

-Grazie per essere venuto, Todoroki-kun! Spero che la mia chiamata non ti abbia disturbato.

-In effetti stavo leggendo, ma non mi è dispiaciuto per niente riceverla; ho molta voglia di allenarmi, e ho tutta l’intenzione di fare sul serio.

-La stessa cosa vale per me

I due, da quando avevano combattuto l’uno contro l’altro, e da quando il ragazzo di ghiaccio era venuto ad aiutare lui e Iida contro Stain, erano diventati buoni amici.

-Evita di creare muri di ghiaccio delle dimensioni di quelli del festival sportivo, o finirai per uccidermi, e ci sei andato vicino una volta disse Izuku, sorridendo verso l’altro.

-Non sei divertente eh, ho davvero pensato di averti ucciso al torneo, non ti rialzavi ed è servito pure un intervento per rimetterti a posto

Poi il cuore di Izuku perse un battito. Shouto lo aveva stretto per le spalle e lo aveva avvicinato a sé, fino ad abbracciarlo

-Non voglio vederti in infermeria per colpa mia, soprattutto non adesso che siamo amici.

-Grazie Todoroki-kun, adesso però entriamo in palestra o la prenotazione scadrà e Aizawa ci ucciderà per averla usata senza permesso

Entrambi iniziarono a ridere di gusto.

I due si posizionarono sui lati corti della palestra, rettangolare, e impostarono un timer di 30 minuti.

Allo scadere dei primi dieci secondi i due partirono all’attacco.

Non appena scattò il primo secondo Todoroki creò un muro di ghiaccio, che per pochissimo non lo colpì.

-Non sarà affatto facile batterlo. pensò Izuku.

-Ricordati che adesso riesco a usare il mio quirk senza rompermi le braccia o le gambe!

-Anche tu dovresti ricordarti che adesso uso tranquillamente entrambi i miei lati eh. Disse Shouto, lasciandosi scappare un sorriso divertito.

-Non ci avevo pensato! Però darò il massimo lo stesso.

E si lanciò all’attacco; dovevano solamente bloccare l’altro, queste erano le regole che avevano stabilito.

Con un solo Delawere Smash al 5% riuscì a distruggere gran parte del muro, per poi lanciarsi in aria con un solo salto. –Manchester Smash!!  Esclamò, tirando un calcio verticale, che fu prontamente parato dall’altro, che cerò un muro fin sopra di sé.

-Dannazione!!, esclamò Izuku.

-Dovrai impegnarti di più per potermi colpire, rispose Todoroki, ammiccando un sorriso.

-One For All, Full Cowl 8%!!

Il ragazzo dai capelli bianchi e rossi creò un muro di ghiaccio, stavolta di dimensioni maggiori di quello creato in precedenza.

-Se speri che questo possa fermarmi ti sbagli! Esclamò il verdolino.

-Delawere Smash 8%!!

Ma neanche stavolta il colpo su tale da distruggere completamente il muro creato dall’altro, anche se buona parte di esso fu spazzato via.

-Ora tocca a me attaccare però, disse Todoroki, che con un rapido gesto puntò il piede per terra, creando una scia di ghiaccio che si dirigeva velocemente verso Izuku.

-Se non ci sei riuscito al festival sportivo, cosa ti fa pensare di poterci riuscire ora?

Poi il ragazzo dagli occhi verde smeraldo, saltò in alto e lanciò un pugno contro il terreno, concentrandovici la minore potenza possibile, in modo da non distruggere il pavimento.

La scia di ghiaccio venne distrutta all’istante, ma Shouto aveva già approfittato per creare un pavimento ghiacciato e stava correndo verso di lui.

-Mi sembra di aver visto anche questa scena.

-Fai attenzione a non aver visto male allora, rispose Shouto, che, essendo arrivato in una posizione sopraelevata rispetto a lui, diversamente da ciò che si sarebbe aspettato Izuku, creò un’ondata di fuoco.

Diversamente da Shouto, Izuku pensò che lo scopo di quel colpo fosse colpirlo, quindi si slanciò verso il basso, non avendo però notato che il ragazzo di ghiaccio aveva lanciato un altro muro di ghiaccio, collegato pavimento creato in precedenza.

-Maledizione!!

-One For All, Full Cowl 20%, St. Luis smash!! Esclamò, lanciando un altro calcio, stavolta orizzontale e diretto verso il basso.

Todoroki creò un altro muro di ghiaccio, essendosi reso conto della velocità e della forza incredibili che il verdolino aveva raggiunto, e non sapendo cos’altro potesse aspettarsi.

Izuku, sapendo di non poter resistere a lungo in forma 20% si lanciò subito all’attacco, e stavolta, con un solo colpo riuscì a distruggere il muro con un solo colpo.

Shouto, essendo stato colto alla sprovvista, lanciò una fiammata ai suoi piedi, in modo da non fargli toccare terra e avere qualche istante in più per pensare a una contromossa. Decise quindi di optare su un altro muro di ghiaccio, pensando che Midoriya avrebbe sprecato troppa energia nel restare in quella forma.

Izuku, avendo capito la strategia ideata dall’avvresario, si lanciò all’attacco, essendo consapevole di non poter restare in quella forma ancora per molto tempo, anzi era abbastanza sicuro di averlo quasi completamente finito. Riuscì facilmente a distruggere il muro di ghiaccio con un calcio volante, ma subito dopo si sentì crollare e iniziò a veder girare la stanza intorno a sé, per poi sentirsi mancare e svenire.

Quando riaprì gli occhi, capì di essere in camera sua, riconoscendo il soffitto. Capì di non avere la testa appoggiata sul cuscino, visto che, fino a prova contraria, il suo cuscino non aveva la forma di due cosce, ed era abbastanza sicuro che durante il tempo in cui era svenuto, non potessero essergli cresciute delle mani, che in quel momento gli stavano accarezzando dolcemente i capelli.

-Oh, l’angioletto si è svegliato

-Todoroki-kun cosa ci fai qui!!?? Chiese Izuku, che nel frattempo era diventato tutto rosso.

-Mi sto prendendo cura di un incosciente che durante l’allenamento ha usato tutte le sue energie ed è svenuto in aria, ma che per fortuna ha un amico con dei buoni riflessi che l’ha preso al volo. E poi ti ha portato in braccio fino all’infermeria, dove però ha scoperto che Recovery Girl è fuori per un paio di giorni e ha quindi deciso di portarti in camera tua.

-Grazie Todoroki-kun!!

Poi Izuku si alzò e si sedette sulle sue gambe, per poi appoggiarsi sulla sua spalla e iniziare a piangere.

-Scusami per tutti i problemi che ti ho causato, disse, tra un singhiozzio e l’altro

-E per cosa? Sono io che sono ancora in debito per quello che hai fatto per me durante il festival sportivo, e non so se riuscirò mai a sdebitarmi…

-Adesso però smettila di piangere, ti preferisco quando sorridi, sei molto più carino.

Nel sentire quelle parole Izuku alzò la testa dalla spalla di Shouto, con le lacrime che ancora gli rigavano le guance.

Poi il ragazzo dai capelli bianchi e rossi passò l’indice della mano sinistra sulle guance del più piccolo, sprigionando un po’ di calore e facendo sparire le lacrime.

Poi accadde una cosa che mandò in estasi il ragazzo dagli occhi verde smeraldo, Shouto lo abbracciò.

A questo punto fu lui a iniziare a piangere.

-Non voglio mai più combattere contro di te. È colpa mia se oggi sei svenuto, ho esagerato. D’ora in poi il mio unico desiderio è proteggerti, non voglio più farti del male.

-Midoriya-kun, ehm, ecco, Tu mi piaci!

Il cuore del più piccolo per un attimo si fermò completamente, e, diamine non se lo sarebbe mai perdonato, cioè, in quale altra vita gli sarebbe capitato di innamorarsi del più figo della classe e di essere ricambiato??

-So che non ricambierai mai, però volevo che tu lo sapessi, volevo liberarmi di questo peso.

-Adesso fai silenzio però

E si lanciò sulle sue labbra. Fu un bacio veloce, entrambi erano altamente imbarazzati.

-Anche tu mi piaci Todoroki-kun, da ormai troppo tempo, e non ho mai avuto il coraggio di dirtelo.

Izuku divaricò le gambe e le portò attorno al corpo dell’altro, per poi stringerlo in un abbraccio.

-Non sai neanche quante volte ho immaginato questo momento nella mia mente, consapevole che non sarebbe mai successo.

-Come mai ne eri così sicuro?

-Perché tu sei troppo bello, pensavo di non avere alcuna chance.

-Pensavi male. È da quando abbiamo combattuto al festival sportivo che mi piaci.

-Se è tutto un sogno, spero di non svegliarmi mai più.

-Mi baci un’altra volta? Chiese Izuku, diventando tutto rosso.

-Tutte le volte che vuoi.

Questa volta il bacio durò più a lungo, le labbra dei due, che ormai si erano conosciute, si incontrarono un’altra volta. Shouto aveva una mano tra i capelli leggermente ricci del più piccolo, e aveva iniziato ad accarezzarli delicatamente, mentre l’altra era appoggiata su un fianco del ragazzo. Izuku invece, aveva appoggiato le mani dietro la schiena del più grande. Entrambi avevano gli occhi chiusi.

Dopo neanche un minuto i due si staccarono, entrambi rossi in viso.

-Sappi che d’ora in poi ti proteggerò sempre, qualunque cosa accada, nessuno ti strapperà via da me.

-Anche perché non penso esista qualcuno più bello e forte di te.

Poi Izuku si spostò dalle gambe dell’altro e lo spinse sopra il cuscino, per poi coricarsi sopra di lui e appoggiare la testa sul suo petto, entrambi avevano le mani cinte sui fianchi dell’altro. Shouto affondò il naso tra i capelli di verdi del più piccolo e fu inondato dal profumo di arancia che emanavano, probabilmente per via dello shampoo.

Izuku dal canto suo era sicuro di stare per morire. Era coricato sui suoi pettorali, e non era solo la sua immaginazione, era la realtà, aveva immaginato talmente tante volte quella scena (e anche altre dove faceva cose ben peggiori), che non gli sembrava vero che stesse succedendo realmente.

Quell’effusione di amore fu interrotta da Uraraka, Ashido, Kaminari e Kirishima, che per qualche occulta ragione avevano scoperto quello che era successo, e innocentemente erano andati a trovare il loro amico. E sicuramente non avrebbero mai pensato di trovare Midoriya in compagnia di Todoroki, impegnati a pomiciare l’uno sopra l’altro. E questo era successo perché Uraraka ovviamente non aveva perso tempo a bussare e aveva subito aperto la porta della camera (ovviamente con la sua solita delicatezza), facendo spaventare i due giovani innamorati, e spaventandosi a sua volta, non aspettandosi una cosa del genere.

-SCUSATEMI RAGAZZI!!! Urlò Ochacko, mortificata.

-Almeno adesso tutti sapranno che sei mio. Disse Shouto, dando un leggero bacio sulla guancia al più piccolo.

-Pensi davvero che lo diranno a tutti?

-Si. Rispose schiettamente il ragazzo dai capelli bianchi e rossi.

-Meglio così. Concluse Izuku, per poi tornare ad affusolarsi sul corpo del più grande.

Verso le 19:30 i due dovettero staccarsi l’uno dall’altro per scendere alla mensa.

-Todoroki-kun pensi che saranno discreti quando ci vedranno arrivare insieme?

-Chiamami Shouto, e comunque no, non lo saranno, come sempre del resto. Entrambi iniziarono a ridere.

Come sempre, Todoroki aveva ragione. Non appena si sedettero, quei disgraziati dei loro compagni li circondarono e li riempirono di domande.

Poi avvenne un fatto che stava a preannunciare la fine del mondo. Bakugou alzò una mano in aria e creò un’esplosione che, se pur di piccole dimensioni, fece un enorme casino, facendo zittire tutti i compagni.

-Perché non li lasciate un po’ in pace e vi concentrate sul vostro vassoio?

Katsuki Bakugou aveva davvero preso le loro difese? Se Izuku fino a quel momento aveva pensato che quella fosse la realtà, con quell’avvenimento si convinse che doveva trattarsi per forza di un sogno, non c’erano altre spiegazioni.

Il silenzio non durò neanche un minuto, che subito i loro compagni avevano ricominciato a tartassarli di domande, che potevano essere pertinenti, come quelle di Momo e Ochacko, che avevano chiesto da quanto erano fidanzati, oppure potevano sfociare nel ridicolo, come quella di Mineta che aveva chiesto loro cosa si provasse a preferire il c**** alla f*** (testuali parole), oppure come quella di Mina e Hagakure, che avevano chiesto a Izuku cosa si provasse a stare con il più bello della classe.

-Ragazzi, capisco che possiate essere sconvolti, ma non potete assillarci con tutte queste domande, anche noi avremmo diritto a rilassarci e a mangiare con calma. Sbottò a un certo punto Shouto.

-Scusateci ragazzi. Dissero in coro tutti quanti.

Dopo cena alcuni salirono subito nelle proprie stanze, come Bakugou, Tokoyami, Shoji, Koda, Satou e Aoyama. Mentre gli altri rimasero a parlare nella sala comune.

Izuku e Shouto erano seduti su un divanetto; con Todoroki che stringeva a sé il più piccolo, che era posizionato tra le sue gambe, e quest’ultimo aveva la testa appoggiata alla spalla dell’altro.

Dopo un po’ vennero raggiunti dalla gang di impiccioni che li aveva interrotti in camera di Midoriya.

-Scusateci ragazzi se vi abbiamo interrotto prima, non era nostra intenzione, volevamo solo sapere come stesse Midoriya

-E abbiamo concluso che si è ripreso totalmente sussurrarono Kirishima e Kaminari, l’uno all’orecchio dell’altro, ma evidentemente non sussurrarono abbastanza piano perché il ragazzo dai capelli bianchi e rossi li sentì e bastò che appoggiasse un piede a terra, per creare una scia di ghiaccio che li congelasse fino alle spalle.

Tutti i presenti scoppiarono a ridere e Todoroki li lasciò congelati per almeno un paio di minuti, durante i quali si scusarono per le loro battute orribili.

-Va bene, adesso vi scongelo.

-Devi proprio? Chiese Kyoka –Sono molto più educati quando sono congelati, dovresti farlo più spesso.

-Non sarebbe una brutta idea. Confermò Shouto, sorridendo

-Per favore no, Todoroki-kun, tutto ma non questo!! Esclamarono i due, che non appena furono liberati scapparono verso il divano più lontano da quello del ragazzo di ghiaccio.

Poi Shouto si risedette, e si rimise nella posizione in cui era prima di scomodarsi per congelare quei due

-Sapete una cosa? Secondo me state davvero bene insieme. Disse a un certo punto Kyoka, giocando con uno dei lobi Jack tra le dita.

-Anche secondo me!! Esclamarono le altre ragazze in coro.

I due ragazzi arrossirono, e Izuku si nascose tra le braccia del fidanzato, il cui rossore non si notava, visto che aveva attivato il suo quirk, e Izuku dovette dargli una leggera gomitata per fargli capire che stava esagerando con il freddo. Il ragzzo dai capelli bianchi e rossi aumentò leggermente l temperatura e gli sussurrò all’orecchio –Scusami, seguito da un bacio sulla guancia.

Dopo un po’ tutti si alzarono e si diressero nelle rispettive stanze.

Izuku e Shouto si fermarono al secondo piano, dove si trovava la camera del più piccolo.

-Buonanotte Izuku.

-Buonanotte.

Il verdolino si mise in punta di piedi e lo baciò sulle labbra.

-Domani mattina prima di scendere a fare colazione passi in camera mia? Così andiamo insieme.

-Certo. Ti chiamo quando sto per scendere.

-Allora io vado.

-Aspetta.

-Cosa c’è, Izuku?

-Me lo dai un altro bacio?