La
bambina si fermò di colpo.
"Meowwww"
Sì,
di fronte a lei c'era proprio uno di quei gatti randagi a cui la nonna portava
sempre da mangiare.
«Non
ho cibo con me, mi spiace» disse la bambina.
"Meow!
Ffffffff" rispose il gatto, scappando via.
La
bambina si diresse quindi verso la casa della nonna. In una mano impugnava un
cesto di mele, nell'altra una mela di cesti.
Il
cielo era di un colore agrodolce e il vento soffiava in direzione del vento.
Qualcosa
di magico stava per accadere e la bambina non ne aveva la più non abbronzata
idea…
Era
il mese in cui i corvi migrano verso nord est e i migri corvano verso i mesi. I
girasoli di quei tempi non giravano più il sole come avrebbero dovuto, quindi
esso splendeva sempre sulle teste degli abitanti del mondo.
Ma
la leggenda narrava che esistesse un girasole, uno soltanto, con la capacità
innata di urlare le emozioni degli uomini e renderle visibili agli occhi dei
pavoni bianchi. La bambina si era appena inclinata per raccoglierlo.
La
sua vita sarebbe cambiata per sempre.
Lei
era la prescelta, colei che avrebbe guidato i pavoni bianchi nell’imminente guerra
degli astri d'argento.
Fine