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Autore: WhiteLight Girl    05/11/2018    1 recensioni
Dopo gli eventi di Nella tela del ragno, Adrien non si dà pace e parte per la Cina. Il suo viaggio, però, prende una piega inaspettata quando un varco si apre sotto i suoi piedi e lui finisce in una dimensione sconosciuta. Rimasto solo con Plagg, osa sperare che questo l'abbia portato più vicino a Marinette di quanto lo sia stato nei mesi precendenti, per una volta la fortuna sembra girare a suo favore, ma è davvero così o c'è di nuovo qualcosa o qualcuno che manovra i fili di ciò che gli sta accadendo attorno?
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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STORIE DI UN ALTRO MONDO

Adrien aspettò che Plagg avesse la pancia piena e, quando Emma fu totalmente sveglia, le offrì l’ultimo pezzo del panino che gli era avanzato a pranzo ed attese che lo mangiasse. Quando lei ebbe finito, spolverò via le briciole dal suo vestito e le sorrise.
«Allora, cosa sai della carovana?» domandò. Lo fece sottovoce, con cautela, mentre Plagg gli si accoccolava su una spalla facendosi spazio tra i capelli arruffati.
Emma chinò lo sguardo con gli occhi umidi.
«Loro comandano tutti, portano qui le persone che gli servono.» disse. Poi alzò gli occhi verso di lui. «Non le lasciano più andare, neanche quando non servono più.»
Deglutì, domandandosi quale sorte fosse toccata a Marinette, cosa avesse patito negli ultimi mesi. «Sto cercando una ragazza.» spiegò ad Emma. «L’hanno rapita da alcuni mesi, io devo trovarla.» Lei scrollò le spalle. «Hanno preso tanta gente.» ripeté.
Adrien strinse i pugni. «Sì, ma lei è speciale!» esclamò.
Al sussulto di Emma sospirò e si passò una mano tra i capelli; aveva fretta, ma non poteva dimostrarlo così, se voleva che la ragazzina lo aiutasse non doveva spaventarla. Pensò a cos’altro poter dire, ma lei lo precedette.
«Era magica, vero?» gli domandò.
Lui annuì.
«Allora sarà in un tempio. Quelli magici li tengono sempre nei templi.»
A sentirlo dire così, in fondo non sembrava così male. Poteva sperare che l’avessero servita, riverita e tratta con rispetto per avere in cambio ciò che volevano; e poi Marinette non era inerme ed aveva Tikki con sé.
«Tu puoi dirmi dove sono?» chiese ad Emma.
Lei annuì.
«Sì, certo.» disse. Rimase in attesa, speranzoso, con Plagg che respirava piano contro il suo orecchio mentre aspettavano che dicesse altro. «Ti porterò lì se sconfiggerai la carovana.»
Adrien deglutì, la vendetta non gli sarebbe dispiaciuta, ma sapeva che Marinette aveva la precedenza, che tutto il resto poteva aspettare anche se per un po’ avrebbe dovuto dare corda alla sua nuova amica. Rimase ad osservarla, mentre lei si sporgeva ad osservare il bosco pensierosa. Anche Plagg era rimasto a fissarla, premuto contro il suo collo e silenzioso come non era mai stato prima di allora, salvo i casi di forte necessità.
Emma si guardava attorno, sembrava che non riuscisse a smettere, i suoi occhi correvano dalle fronde sopra di loro ad un punto imprecisato tra gli alberi, Adrien realizzò che era la direzione da cui erano arrivati; forse la ragazzina conosceva quel bosco molto meglio di lui, doveva essersi resa conto in qualche modo della strada che avevano fatto.
«Qual è il problema?» le domandò.
Lei si tirò indietro, sedette contro il tronco e strinse le ginocchia al petto. «Siamo vicini ad un cambio di tempo.»
«Un cambio di cosa?» chiese Plagg prima che potesse farlo lui.
Emma scrollò le spalle, sembrava che per lei la risposta fosse ovvia, probabilmente lo era. «Il punto in cui il tempo del bosco inizia a scorrere più veloce.»
Adrien sgranò gli occhi. «Il tempo fa cosa?»
Emma si grattò una guancia. «Nel tuo mondo non succede? Il tempo scorre diversamente a seconda di dove sei.» disse. Puntò il dito alla sua destra e, solo in quel momento, Adrien realizzò che alcune decine di metri più in là gli alberi erano molto più grandi e alti, e che le loro fronde erano quasi spoglie, come se stesse arrivando l’inverno.
«Se attraverseremo quella zona del bosco, quando usciremo, noi saremo stati lì giorni, ma in città saranno passate diverse settimane. Se però scegli di fare un giro diverso» continuò Emma. «Potresti trovarti in un posto in cui sono passati anni o dove è ancora ieri.»
Plagg grugnì. «Questo non ha senso.» disse. E rise.
Ma Emma era seria.
In un altro momento, Adrien avrebbe pensato che fosse interessante, in un altro luogo che lo stesse prendendo in giro, ma c’era qualcosa in Emma che gli faceva pensare che non potesse mentirgli.
«Quindi, se Marinette è qui quanto tempo è passato per lei?»
Emma sollevò il capo, il volto era pallido e le labbra tremavano, forse per il freddo. «Marinette?» domandò.
Adrien annuì. «La ragazza di cui ti ho parlato.»
La ragazzina strinse l’orlo della gonna tra le dita. «Dipende da dov’è stata, un po’ anche dalla strada che ha preso per arrivarci.»
Adrien sorrise, forse in fondo non sarebbe stato un fidanzato così pessimo, nonostante l’amnesia. Balzò in piedi e rielencò le sue priorità, ma Emma lo fissava e non sembrava affatto felice.
«Cosa c’è?» le chiese.
La vide chinare lo sguardo. «Potrebbe non essere più al tempio.» disse.
Il sorriso di Adrien si spense.
«Hai detto che quelli magici li tengono lì.»
«Sì, come colonne portanti. A questo mondo serve energia per non morire, lo sanno tutti. Ma alcuni non sono abbastanza forti e vengono consumati. In realtà vengono consumati tutti, alla fine.» rivelò Emma. «Con alcuni ci vuole di più, con altri di meno. Dipende da quanta magia hanno.» aprì la bocca per continuare, ma scosse la testa e non lo fece.
«Ascoltami» le disse Adrien, chinandosi e sfiorandole la spalla. «Marinette era forte, lei non è ancora morta, se mi porterai da lei potremo salvarla e poi insieme distruggeremo la carovana.»
Le lacrime scivolarono sulle guance di Emma, lei si premette le mani sul volto per nasconderle. «Mi dispiace.» disse, singhiozzando. «Mi dispiace, ma prima dobbiamo fermare la carovana.»
E fu irremovibile, nonostante le promesse di Adrien e le minacce di Plagg che le assicuravano che non avrebbero fatto nulla prima di riuscire a trovare la ragazza. Un’ora dopo, Emma si preparò a guidarli attraverso il bosco.


***


Ed ecco qui il nuovo capitolo. Mi farebbe piacere, ovviamente, sapere cosa ne pensate e soprattutto cosa i vostri adorabili cervelli stanno ipotizzando nella speranza di trovare una risposta a questa spiacevole situazione. Esponete le vostre ipotesi senza trattenervi e, forse, sarò clemente con i poveri Adrien e Marinette nei prossimi capitoli. Credetemi, Marinette ha davvero bisogno che io sia clemente con lei...
   
 
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