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Autore: Nightmare28    07/11/2018    0 recensioni
Una forza malvagia stava per attaccare la terra, più oscura di quanto i bibliotecari potessero mai immaginare , più di quanto fossero in grado di affrontare, la biblioteca si trovava sulla lama del rasoio, su un crepaccio instabile che nemmeno i bibliotecari potevano risanare, c'era un tassello mancante, fondamentale e ignoto, solo quello era in grado di salvare la biblioteca e con lei tutti gli abitanti della terra...
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Agnes era ancora paralizzata dalla paura nonostante fossero già passate un paio d’ore dallo scontro i bibliotecari ancora non le avevano rivolto la parola per non turbarla ulteriormente; erano andati tutti a casa sua, sembrava essere ancora in stato di shock ma Cassandra decise di parlarle con la scusa di darle una tazza di tè caldo

“Agnes, stai bene?” le chiese quindi la rossa

“ Si sto bene, scusatemi” rispose abbastanza tranquillamente , Eve decise di esortarla a spiegare loro come avesse fato a sconfiggere l’orribile  creatura

“ Non l’ho sconfitta per sempre, è solo andato via, per un po’, tornerà..” disse con tono amareggiato per poi ricominciare a spiegare come avesse fatto a cacciarlo

“ Quello era un kneryol, più comunemente chiamato occhio dell’oscurità , una creatura malvagia che si nutre di tristezza, rabbia e tutti  i sentimenti che si avvicinano a questi: malinconia, rancore ,rimorso, senso di colpa, frustrazione; insomma diciamo che ha l’imbarazzo della scelta, era da molti anni, forse secoli che non se ne vedevano, quello che ho utilizzato è un diamante nero che come tutti i diamanti è velenoso per  le creature oscure, secondo lo “Smistamento delle pietre preziose” scritto da Merlino, ho condensato molti dei miei ricordi e sensazioni meno piacevoli mai provate che sono state incanalate e moltiplicate in maniera esponenziale dal riflesso della pietra che le ha rese non più un nutrimento ma un’arma che lo ha indebolito e spaventato”

I volti visibilmente confusi e impressionati dei bibliotecari le fecero sfuggire un piccolo sorriso, si era dimenticata di quella sensazione ormai, di come fosse essere guardata da qualcuno che non riusciva a capire cosa lei stese facendo, le succedeva sempre quando era piccola :in classe, nei gruppi di amici che aveva provato ostinatamente a costruire intorno a se, e le era successo anche alla NATO, ciò le aveva creato non pochi problemi, le rivalità e l’odio che i suoi colleghi provavano nei suoi confronti la avevano consumata fino al midollo, si sa che per un bambino la cosa più importante è l’accettazione, l’essere parte di un branco, fare parte di qualcosa ; non aveva mai provato quella sensazione, il poter essere sicura della sincerità di qualcuno era un desiderio che bramava da molto, che fino a quel momento non era riuscita a realizzare e che forse non si sarebbe mai avverato date le sue condizioni così singolari.

“Quindi? Cosa facciamo?” chiese Stone ormai uscito dallo stato di trans confusionale nel quale Agnes lo aveva trasportato bruscamente

“Già Morgan ,cosa facciamo?” ribadì Baird evidentemente stizzita e contrariata dalla fiducia che i suoi compagni stavano iniziando a riporre nei confronti della ragazza

“Mi dispiace dirlo, ma non ne ho la minima idea, probabilmente l’unica cosa che possiamo fare è documentarci e aspettare che torni di nuovo”

“Sai almeno per quale motivo i 7 ragazzi sono stati presi da questo mostro?” chiese ancora Baird sperando che Agnes potesse darle qualche informazione interessante da discutere con Jenkins

“Certamente, come vi ho detto prima la creatura si nutre di sentimenti negativi e solitamente molto persistenti, più forte e duraturo è il sentimento più nutrimento avrà il mostro, soprattutto se il sentimento in questione è la rabbia”

“Va bene, ma non capisco perché proprio degli adolescenti” la interruppe Cassandra

“ Perché è molto più facile per i ragazzi provare la pura e semplice rabbia, quella distruttiva, che si appropria del corpo in pochi istanti, gli adolescenti non hanno ancora la corazza protettiva che si costruiscono gli adulti andando avanti con gli anni, per questo motivo sono sempre stati le vittime preferite dei kneryol”

Era evidente che si stessero tutti chiedendo come facesse lei a saperne così tanto su quella creatura e che soprattutto fosse così tranquilla, sembrava che si fosse già trovata in situazioni simili prima di quel momento ma era strano che nella biblioteca non si sapesse di lei e di tutte le sue conoscenze in quel ambito

“Non ho molto da fare quindi leggo molto nella biblioteca, per questo so queste cose , è tutto scritto li” disse Agnes quasi leggendo nel pensiero i quattro e cercando di portarli sulla pista che lei voleva che intraprendessero, l’ultima cosa che voleva in quel momento era che scoprissero ancora più cose su di lei, era meglio rimanessero segrete, anche per la loro sicurezza.

Dopo aver discusso a lungo i bibliotecari riuscirono a convincere Baird a portare Agnes nella biblioteca, anche per poterla controllare meglio, si fidavano di lei ma percepivano comunque che stesse nascondendo qualcosa; una volta ricevuta la notizia Agnes si mostrò leggermente titubante ma non oppose resistenza e poggiata la tazza vuota sul tavolo si alzò, sospirò e per fortuna i bibliotecari non si accorsero di quel suo gesto, la sola idea di andare in quel posto le creava una angoscia simile solo a quella che aveva provato con la morte dei suoi genitori, andare nella biblioteca voleva avere la certezza che tutto stava accadendo davvero, di nuovo, che ancora una volta non era al sicuro e che altre persone a cui teneva avrebbero sofferto.

Contattarono Jenkins e attraversarono il passaggio; una volta messo piede nella vera e propria biblioteca Agnes spalancò gli occhi, era bella e affascinante come se l’era immaginata in tutti quegli anni e molto di più, percepiva energie che mai aveva sentito prima ma che le appartenevano, la facevano stare bene.

“Jenkins, questa è Agnes Morgan, ex agente NATO e ,a quanto pare, amica di Cassandra”

Jenkins ebbe una reazione del tutto inaspettata, guardò la ragazza da capo a piedi e una volta soffermatosi qualche secondo sulle sue iridi verdi  ebbe un leggero sussulto e distolse lo sguardo repentinamente

“Benvenuta nella biblioteca” disse per poi andarsene

“Flynn!” esclamò il colonnello guardando verso le scale alla loro destra

L’uomo dapprima estasiato dalla vista di Baird rimase esterrefatto nel vedere la figura di Agnes che a sua volta era a bocca aperta

“ Lo so che non ami avere sconosciuti in giro ma era l’unico modo per controllarla e…” iniziò a dire Baird pervenendo bruscamente interrotta da Flynn

“Stai scherzando, che bella sorpresa mi avete fatto portandola qui” la sua affermazione lasciò i bibliotecari confusi, e lo rimasero ancora di più quando videro Flynn e Agnes abbracciarsi affettuosamente e scambiarsi qualche parola sussurrata

“Tu la conosci?” domandò Baird quasi delusa

“Se ci conosciamo? Ho incontrato questa piccola peste quando aveva a mala pena dodici anni e da allora mi è capitato parecchie volte di averla in mezzo ai piedi durante delle spedizione” rispose l’uomo divertito scagliando un leggero pugno sulla spalla della mora

“Ti dovrei forse ricordare che ti ho salvato la vita molteplici volte” rispose Agnes a sua volta sorridendo; notarono che ovviamente i bibliotecari volevano sapere di più sul loro incontro, soprattutto Eve che si era rivelata essere ancora più infastidita dalla sua presenza.

Spiegarono che il loro primo incontro avvenne nella città natale della ragazza quando era ancora piccola e i suoi genitori erano vivi, Flynn era li in cerca di un reperto che era stato rubato dalla collocazione originale, un vaso molto prezioso e molto potente e lei, essendo una bimba molto curiosa e persuasiva lo aveva costretto a integrarla nella missione , la stessa cosa successe un paio di anni dopo, poco prima dell’incidente che la privò dei suoi genitori; sembrava  quasi che la sua città fosse una specie di  calamita per le creature e gli oggetti magici, ma successivamente, quando Agnes fu portata via dalla sua casa Flynn non sentì più parlare di quel posto e nemmeno della ragazzina che poteva ormai considerare sua amica.

 

   
 
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