“ Il momento in cui si è stesi per terra in una pozza di sangue certo non è il massimo, ma tu mi puoi ben capire, e poi vogliamo parlarne dei minuti, circa sette, che precedono prima che il cuore si arresti? Allora solo li rivedi tutti i momenti felici e meno, quelli che ti hanno segnata forse per sempre. La mia morte è stata più o meno simile alla tua: entrambe abbiamo voluto sacrificarci. Erano tempi terribili ma anche i tuoi lo sono stati, certo che abbiamo tante cose in comune; orribile quella grande guerra ed io ero esattamente così, proprio come mi vedi, avevo 17 anni quando ho perso la vita, ma la mia morte non stata è invana anzi ho protetto la cosa che… no, le cose che amo di più. Il dolore che si prova quando una mazza di ferro ti perfora prima la spina dorsale e poi distrugge i tuoi organi interni e vedi che sbuca dall’altra parte è molto doloroso, senti di non poter far nulla, abbassi lo sguardo e pensi tra te e te: morirò a breve qualche secondo e non respirerò più. Caddi davanti alla persona che avevo protetto: Naruto, egli tese le braccia verso di me e mi prese, si, lo avevo protetto, perché ne ero sicura, lui avrebbe portato la pace e andava benissimo così io in quel mondo dovevo morire. Avrei voluto dire tante cose, i miei sentimenti erano cambiati adesso c’era solo lui per me, non avevo le forze per dirglielo così mi avvicinai di poco alla sua bocca ma mi fermai: sarei stata troppo egoista e fare quel che volevo e lui avrebbe sofferto ancora di più. Sentii le sue braccia attorno alla mia vita e i suoi “No” sotto voce, lo tranquillizzai e gli sorrisi. Un altro prima di noi se ne era andato: Neji e adesso io, ma andava bene lo stesso, sapevamo che qualcuno sarebbe morto tra di noi. Le lacrime di Naruto mi iniziarono a bagnare il viso e lui tremante mi disse “No Sakura ti prego non mi lasciare… dovrei dirti un sacco di cose, io-” gli misi una mano sulla bocca e feci il segno di tacere, mi pulì con la mano il sangue che mi usciva dalle mie labbra e con la mano piena del mio sangue gliela poggiai sulla sua bocca, vidi la sua espressione sorpresa gli sorrisi e caddi per terra , sentii le urla dei miei amici e le loro mani calde sul mio volto che stava diventando sempre più freddo. L’ultima cosa che vidi fu Naruto, o meglio il suo sguardo, era davanti a me vidi la sua faccia di profilo mi regalò il suo ultimo sorriso e la sua ultima lacrima poi mi disse “ Andrà tutto bene” e in quel momento morì”
“ Quindi Sakura, anche tu come me, alla fine non gli hai rivelato i tuoi sentimenti?”
“ Non avrei potuto Rin, gli avrei lasciato un dolore enorme” Guardavo la ragazza davanti a me, anzi no, era poco più di una bambina, così graziosa e forse lei aveva sofferto più di me
“ Sono contenta di aver incontrato una ragazza del mio stesso villaggio qui, prima o poi vedrai che tutti ci raggiungeranno quindi aspettiamoli, no?”
“ Certo aspettiamoli Rin” e ci incamminammo mano nella mano in quello spazio bianco che ci circondava in cui non c’era nulla.