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Autore: CKS    09/11/2018    2 recensioni
Cherry riceve un nuovo incarico da Heart, che la porta in Giappone a conoscere le ragazze ed i ragazzi visti precedentemente in foto.
Cosa farà per metterli insieme?
[I personaggi presenti nella storia sono di più rispetto a quelli indicati nel riquadro - La storia è in fase di revisione e correzione, sia per la forma che per il contenuto; revisionati e modificati il prologo e il primo capitolo].
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji, Kumiko Sugimoto/Susie Spencer, Nuovo personaggio, Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Tsubasa Ozora/Holly
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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                                                                               Capitolo Uno

 

Cherry asciugò le piccole gocce di sudore che le imperlavano la fronte. Il lavoro di manager era estremamente faticoso, e, come se non bastasse, il calcio non le interessava affatto.

Non lo odiava, certo, tuttavia non riusciva in alcun modo a trovarlo appassionante. Eppure era lì, ufficialmente come quarta manager, ufficiosamente per essere più vicina ai ragazzi e per tenerli d'occhio.

Diede un'occhiata ai palloni raccolti che più tardi avrebbe pulito con l'aiuto di Kumi; la presenza della manager più giovane aveva alleggerito molto la pesantezza dell'incarico ma d'altra parte risultava una spina nel fianco per il completamente della sua missione, dato che nutriva un smisurato interesse nei confronti di Tsubasa.

Era davvero un peccato che fossero rivali, anche se lei ovviamente non poteva saperlo, perché quella ragazza non soltanto era carina, ma anche espansiva e perennemente di buonumore.

Purtroppo in quegli anni, con sua grande delusione, non c'erano stati molti progressi tra le varie coppie; inoltre da quando era entrata alle medie era comparsa una nuova coppia da formare: Ryo e una ragazza di nome Yukari Nishimoto, che aveva scoperto essersi iscritta come manager assieme a Sanae. Ovviamente, perché tutte le sfortune capitavano sempre e solo a lei, Ishizaki e Nishimoto non andavano per nulla d'accordo e passavano il tempo a prendersi in giro e rimbeccarsi a vicenda.

Sbuffò mentre raccoglieva l'ennesimo pallone che era sfuggito al suo controllo e lo ripose nella cesta. I ragazzi della squadra sembravano fare a gara nel rendere più complicate le loro mansioni.

Kumi la raggiunse poco dopo e si misero a pulire e lucidare le sfere bianche e nere. Dopo che ebbero terminato questo incarico Cherry controllò l'ora e si accorse che erano le sette passate: doveva ancora andare a fare la spesa, cucinare e poi fare tutti i compiti.

Salutò frettolosamente la sua amica/rivale e si diresse verso gli spogliatoi per cambiare la tuta da ginnastica blu con l'uniforme scolastica. Sistemando il fazzoletto al collo le venne da sorridere: i primi giorni che aveva trascorso in Giappone erano stati complicati, specialmente con la scuola. Il suo accento straniero e soprattutto la chioma bionda, che non passava di certo inosservata, l'avevano più volte messa a disagio. Ma quando era con Anego e con i ragazzi della squadra non si sentiva intimidita, ed era libera di essere Cherry, libera di dimenticare, almeno per un po', di essere una principessa, cosa che invece non le era permessa nel luogo che avrebbe dovuto chiamare casa.

Uscendo dalla struttura, notò due figure: erano Tsubasa e Sanae. La ragazza gli stava porgendo un asciugamano e scuoteva la testa mentre lui si grattava il ciuffo ribelle. Intuì che Tsubasa era imbarazzato e capì anche il motivo: probabilmente la manager gli aveva fatto presente l'ora tarda. E infatti lasciarono il campo.

 

*

 

-Come va, sorella?-

-Direi bene, Vanessa-.

-Non mentirmi, ti prego. La situazione è già pessima di suo, e con le bugie peggiora soltanto!-.

La sottospecie di sorriso con la quale si era presentata a Vanessa scomparve subito, sostituito da una smorfia amara.

-Va bene. La verità è che sono un po' frustrata-

-Soltanto un po'?-

-Okay, okay, mi correggo: sono molto frustrata-

-Così è meglio. Sempre per Tsubasa e Sanae?-

-Soprattutto loro. Lui la vede soltanto come un'amica… Stasera li ho visti al campo, ma si comportavano normalmente-

-Non puoi parlare con Tsubasa? O quantomeno fargli notare l'ovvio, cioè che Sanae è cotta di lui?-.

Cherry scosse il capo con rassegnazione.

-È una situazione delicata: non mi è concesso forzare i legami, che devono intrecciarsi spontaneamente. Tuttavia ho qualche sospetto su Tsubasa…-

-E sarebbe?-

-Credo che in un qualche modo sia consapevole dei sentimenti di Sanae… Ma è più una sensazione che altro, e non vorrei poi alimentare false speranze. Comunque non si tratta solo di Tsubasa e Sanae ma per tutte le coppie. Dannazione, non capita nulla di nuovo!-.

Si abbandonò contro lo schienale della sedia e con le mani toccò la fronte. A Vanessa non sfuggì questo gesto.

-Non stai bene?-

-Sono un po' stanca, oggi ho avuto una giornata molto impegnativa, e devo ancora fare tutti i compiti...-

-Per i compiti non ti preoccupare! Tu sei intelligentissima, li farai in un baleno!-

-Grazie- mormorò Cherry -Mi dispiace, ti ho solo parlato di me e non ti ho nemmeno chiesto come stavi...-

-Come le tue coppie, nulla di nuovo!- rise sua sorella -Battute a parte, qui va tutto benissimo, se si esclude qualche disastro combinato da Chiaroluna… Che consigliera reale ci siamo trovate!-.

Quella frase riuscì a strapparle un sorriso. 

-È nella sua natura! Chiaroluna è una pasticciona di prima categoria, ma possiede anche tanta buona volontà!-

-Oh, sì. Almeno rende le giornate meno noiose, specie quelle in cui devo stare a sentire Madame Angèlique!-

-Non ti invidio per niente! Ma almeno non ti sei mai sorbita le sue ramanzine infinite come la sottoscritta!-

-Cherry, ora ti lascio, non voglio rubarti altro tempo e farti stancare troppo. Per il mal di testa prendi un'aspirina e qualche cosa di caldo, magari un tè. Hai la Menta Brillante?*-

-No, ma sarebbe stata una buona idea avercela, effettivamente!-

-Aspetta un attimo, dovrei averne una piccola scorta qui in camera!-.

La vide allontanarsi e aprire dei cassetti, finché non tornò davanti allo schermo con un sacchettino di stoffa. Vanessa lo sfiorò appena con una mano e l'oggetto scomparve; dopo pochi secondi Cherry se lo ritrovò tra le mani.

-Grazie mille, mi aiuterà un sacco!-

-Bene, ora vado, Cherry, non voglio trattenerti di più-

-Ciao Vanessa, stammi bene!-.

Sua sorella sorrise e pochi istanti dopo il collegamento Skype venne interrotto.

Appoggiò le mani alla scrivania e sospirò; dopo la sua partenza per il Giappone non si erano sentite per almeno un mese, e questo le aveva spezzato il cuore. Poi, una sera, Vanessa l'aveva chiamata e, nonostante fosse ancora un po' arrabbiata e triste, si era scusata per il suo comportamento. 

Spense il PC e tirò fuori i libri dalla cartella. Diede un'occhiata veloce  all'ora: erano già le dieci. 

-Domani mattina sarò sicuramente uno zombie ambulante!-.

 

*

 

La mattinata trascorse abbastanza velocemente tra i cambi d'ora e la pausa pranzo, ed era andata più o meno bene, occhiaie e libro a parte. Ogni tanto lo sentiva vibrare nella cartella, e questo la preoccupava molto.

Cherry divise il riso con Sanae, e ne approfittò per chiederle la situazione con il Capitano, pur sapendo già la risposta. 

-Come va con Tsubasa?- Le chiese, pur sapendo già la risposta.

-Penso che voglia intensificare gli allenamenti con i ragazzi. Ieri mi ha detto che la squadra dell'Otomo è estremamente agguerrita, e pronta a tutto per vincere-

-Sarò più specifica dato che non intendevo quello. Come va con Tsubasa sul piano sentimentale?-.

Sanae posò le bacchette nel cestino, sconsolata.

-Niente di nuovo…- si strinse nelle spalle, un po' imbarazzata.

Con la coda dell'occhio notò che Tsubasa si stava dirigendo verso di loro e Cherry capì che doveva togliersi di mezzo per due buoni motivi: non voleva fare il terzo incomodo e Tsubasa avrebbe trascorso un po' di tempo assieme alla manager e senza la squadra della Nankatsu a dare fastidio con allusioni e battutine inopportune! 

-Scusa, Tsubasa, io devo fare una cosa- meglio rimanere su qualcosa di generico, non avrebbe saputo cosa inventarsi che non fosse troppo strano -Mi spiace lasciare Sanae da sola, potresti farle compagnia?-

-Cherry!- 

Non badò al richiamo della sua amica e cedette il posto a Tsubasa.

Una volta che lui si fu seduto accanto a Sanae, uscì dalla mensa e passò velocemente in classe per recuperare la cartella con il libro. Dopodiché si mosse verso i bagni femminili e, una volta chiusa la porta, guardinga, lo aprì.

-Vediamo un po'...- sfogliò le pagine -Mi sembra tutto nella norma…- ma fece giusto in tempo a dirlo che sgranò gli occhi -No, questo non è nella norma!-.

Il riquadro di un ragazzo con un cappellino rosso era vicino a quello di Kumi.

-Non ci posso credere…- sbuffò sconsolata -Come se i problemi non fossero già abbastanza! Pure Wakabayashi ora!-.


*

 

Sanae non si era sbagliata: Tsubasa aveva veramente intensificato gli allenamenti. Lo sguardo di Cherry seguì con attenzione la scena davanti a lei.

Il Capitano stava rimproverando aspramente Ryo e tutti gli altri ragazzi per il loro scarso impegno. 

-Tsubasa, calmati, se continuiamo così non saremo al massimo della forma per il torneo! Non siamo come te, che sei un superuomo-

-Se fate così adesso, non riusciremo nemmeno a qualificarci per il campionato nazionale! Voglio giocare adesso una partita: cinque contro quattro!-

-Basta così- intervenne l'allenatore -Giocherete dopo una pausa di cinque minuti. Tu, Tsubasa, giocherai con quelli del primo e del secondo anno! Va bene?-

-Sì signore!-.

Cherry vide Kumi porgere un asciugamano al Capitano, che lui accettò, ringraziandola freddamente, e si allontanò poi in silenzio; Sanae si stava occupando degli altri e decise di darle una mano. Distribuì a tutti dell'acqua mentre la sua amica pensava agli asciugamani.

-Non so cosa sia preso a Tsubasa… Da qualche tempo è diventato così nervoso ed intrattabile!- si lamentò Ishizaki.

-Puoi ben dirlo!- gli diede man forte Izawa -Forse, però, siamo tutti noi ad essere troppo nervosi-.

-Eppure stiamo facendo del nostro meglio!- intervenne Kisugi.

-Ne siete proprio sicuri?- 

-Che vuoi dire, Anego?-

-Gli occhi di Tsubasa ora sembrano essere diversi dai vostri-.

Ryo e gli altri ragazzi la guardarono perplessi, ma non dissero nulla.

Più tardi constatò che Sanae aveva, ancora una volta, avuto ragione: Tsubasa era animato da uno spirito diverso rispetto ai compagni, e la sua voglia di vincere era arrivata a livelli altissimi. E questo, durante la partita di allenamento, divenne chiaro a tutti, e, dato che non potevano essere da meno, si impegnarono a giocare sul serio e a prendere con meno leggerezza le partite di qualificazione.

Yukari accanto a lei sembrava stupita di quel repentino cambiamento mentre Sanae sorrideva.

Kumi invece era più in disparte, e sul volto non c'era più l'espressione allegra che la caratterizzava, sembrava corrucciata. 

 

*

 

-Tutto bene Kumi?-

-Eh?-

-È da un po' che stai pulendo quel pallone, se continui così lo consumerai!- le fece notare Cherry.

-Scusa, scusa! Ero sovrappensiero- scosse la testa -Posso chiederti un parere?-

-Certo- 

-Stanno girando delle voci, non so se le hai sentite, su Tsubasa senpai e Sanae senpai. Secondo te sono vere?-

-Scusa, ma che tipo di voci?-.

Kumi sembrava in difficoltà e in imbarazzo -Vedi, qualche giorno fa mi sono incontrata con delle mie amiche. Abbiamo parlato un po'... È saltato fuori che secondo molti il Capitano e la manager si vedono di nascosto dopo che tutti se ne sono andati via. Secondo te è vero?-.

Cherry tenne in un primo momento gli occhi fissi sul pallone, poi, quando credette di riuscire a mantenere un'espressione neutra, guardò Kumi.

-No, secondo me no. Li conosco da diverso tempo e non ho mai notato cambiamenti nel loro modo di fare-

-Ah, davvero?!- Kumi non riuscì a nascondere la felicità, o forse nemmeno era una sua intenzione. Sistemò nella cesta il pallone che aveva tenuto in mano per parecchio tempo e prese in mano gli ultimi due rimasti.

-Ci penso io a questi, Cherry senpai! Tu vai pure!-.

Tentò di protestare, ma davanti all'irremovibilità di Sugimoto fu costretta a cedere-.

-Grazie Kumi, ci vediamo domani!- la salutò, sperando di sorridere in modo decente. Le dispiaceva davvero per quella ragazzina, però, forse l'arrivo di Wakabayashi avrebbe impedito, almeno parzialmente, una grande delusione amorosa. "Forse" pensò Cherry sconsolata.


(*)Pianta di mia invenzione. La Menta Brillante ha un effetto estremamente rilassante se aggiunta a bevande come il tè. Ha un sapore molto dolce, ma al contempo dona freschezza, proprio come la menta.

 

Il capitolo è stato completamente rivisto, alcune parti sono state tagliate o riviste, altre aggiunte.

Spero che questa nuova versione vi piaccia!

CKS

   
 
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