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Autore: ChiaraSal    10/11/2018    0 recensioni
Amore, amicizia, non più adolescenti o quasi, diciamo quasi universitari... conoscere qualcuno che diventa troppo importante, ma vederlo sparire è strano e poi....
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico, Universitario
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Il pomeriggio tornai a casa sfinita, avrei dovuto ripassare, ma non avevo assolutamente voglia, mi sforzai.
Mi sdraiai sul letto con il libro di letteratura inglese, non feci in tempo ad aprirlo che lo schermo del cellulare con la chat di Facebook si accese:
- Ciao piccolina -
Era lui, non ci potevo credere. Sbattei più volte le palpebre per assicurarmi che fosse davvero tutto reale, il mio dubbio era stato risolto. Era lui, era la realtà!
- Wei, ciao - Gli risposi senza darci troppo peso, non volevo realizzare nella mia testa troppi film, troppe scene surreali che sarebbero potute succedere in un futuro. Non volevo rimanerci male: il periodo delle superiori si stava concludendo ed io avevo ripromesso a me stesa che una volta che fossi entrata all’università avrei cambiato le mie abitudini e con loro la mia vecchia vita da giovane adolescente immatura ed insicura sarebbe svanito.
- Tutto bene? -
- Sì tutto ok, tu? -
- Stanco ma felice, come è andato l’esame? -
- Bene dai, a te? -
- Così cosà -
Iniziammo a parlare per tutto il pomeriggio, parlammo delle mie esperienze al liceo e lui mi raccontò perché era arrivato solo all’inizio degli esami in quella scuola. Notai che erano già le otto di sera quando mia madre mi chiamò per avvisarmi che la cena era pronta. Non avevo fame, avrei di gran lunga preferito rimanere lì, coricata sul mio letto a conversare con il ragazzo dei miei sogni.
Lo salutai e dopo aver mangiato abbondantemente andai subito a letto per riposarmi in vista dell’esame del giorno seguente.

---

La rumorosa sveglia delle 7.00 si fece sentire con forza.
Mi alzai controvoglia e andai a prepararmi per poi recarmi a scuola, ancora.
Quando lo vidi non mi degnò neanche di uno sguardo, non mi salutò, come se non ci fossimo mai visti, come due perfetti estranei, come se tutto il giorno prima non avessimo passato tutto il pomeriggio a messaggiare. Non capì il suo comportamento e volevo capirlo, volevo sapere di più di lui, comunque lo sapevo, avevo ragione, non avrei dovuto fare il passo più lungo della gamba.

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Ormai le mie attività in questi ultimi giorni erano diventate un po’ monotone; andavo a scuola, studiavo, dormivo, mangiavo… Mi limitavo a questo.  
Il pomeriggio mi arrivò un suo messaggio, parlammo nuovamente tutto il giorno, feci finta di non aver osservato il suo comportamento di quella stessa mattina, ma in realtà, mi ferì più di quanto mi aspettassi. Mi promise che sarebbe venuto ad assistermi all’orale. Ero letteralmente elettrizzata ed eccitata, il ragazzo misterioso sarebbe venuto ad osservarmi nel momento più insidioso e più temuto da tutti gli studenti.

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Finalmente quel giorno tanto atteso arrivò, studiai molto, ero prontissima, ma comunque mi sembrava di non ricordare nulla. Avevo sempre in testa Daniele e non vedevo l’ora di vederlo. Dopo gli esami scritti continuammo a sentirci tutti i giorni, anche se lui nel pomeriggio si dedicava ad alcune semplici attività lavorativa per mettere da parte qualche soldo. Non capì mai quando trovata il tempo per studiare, così arrivai alla conclusione che affrontava questo genere di problema ignorandolo completamente: non studiava.
Arrivai nell’aula dove i professori erano già seduti e pronti per ‘torturarmi’, tutti coloro che erano venuti ad ascoltare il mio orale erano seduti pronti ad aspettare l’inizio dell’interrogazione, ma lui no, non era ancora arrivato, magari era solo in ritardo.
Feci l’orale con tranquillità, convincendomi del fatto che fosse arrivato. Appena finii mi girai verso il ‘pubblico’, ma lui non c’era, non era venuto, si era dimenticato di me. Semplicemente mi aveva mentito o ignorata. Non potevo crederci.
 
 
   
 
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