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Autore: Mars04    10/11/2018    2 recensioni
Due regni rivali.
Due giovani principi.
I loro destini si incrociano.
Porteranno distruzione o una nuova rinascita?
"Il vostro è quel genere di amore che può ridurre il mondo in cenere o innalzarlo alla gloria.“ -Cassandra Clare
[Chanbaek- Historical AU]
Genere: Romantico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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Chanyeol aveva sempre sognato di diventare un guerriero. Il piccolo principe di Silla amava ascoltare le storie fantastiche di cavalieri e re che venivano raccontate durante i ricevimenti del palazzo reale e ogni volta ne rimaneva affascinato. Ne era certo, un giorno sarebbe diventato anche lui come gli eroi di quelle storie. Avrebbe cavalcato un cavallo sentendo il vento scompigliargli i capelli, avrebbe indossato un'armatura scintillante decorata con una fenice d'oro, simbolo della sua famiglia, proprio come quella di suo padre.

"Hey Chanyeol, a cosa stai pensando?" lo distolse dai suoi pensieri Yoora, sua sorella maggiore. 

Il principino alzò lo sguardo verso la sorella scuotendo la testa. "A niente." Rispose evasivo il bambino.

 "Non dirmi che stavi pensando ancora a quella storia sui cavalieri e sul drago." ridacchiò la principessa.

 "Come fai a saperlo?" borbottò il più piccolo, diventando rosso fino alla punta delle orecchie. 

"Avevi un certo sguardo, sembrava stessi cercando di incenerire qualcuno." La ragazzina si mise in piedi e allungò una mano verso il fratellino minore. "Scappiamo via, non sei stanco anche tu restare qui a fare il bravo principino seduto composto?" Sussurrò Yoora sorridendo.

 Il principe annuì e si alzò prendendo la mano della sorella per poi correre via insieme a lei. Arrivati nel giardino del palazzo di due bambini si stesero sull'erba uno vicino all'altro con gli occhi rivolti verso il cielo.

 "Vedi quella è la costellazione del Dragone." Esordì la principessa di Silla indicando le stelle. "Proprio come quello della tua storia." Rivolse lo sguardo verso il fratello. "E qui vicino a me ho il mio eroe." Concluse baciando la guancia paffuta del bambino ridacchiando. Chanyeol chiuse gli occhi, sorrise soddisfatto e si lasciò cullare per il resto della notte dal pensiero del luminoso futuro che lo aspettava.

 


 

Un grosso tonfo risuonò nel cortile del palazzo seguito a ruota da una risata contagiosa. 

"Smettila di ridere Jongin!" si lamentò il principe, ormai tredicenne, massaggiandosi il fondoschiena dopo essere stato disarmato ed essere caduto a terra. 

"Ti prego Chanyeol avresti dovuto vederti, sei caduto con la grazia di un bufalo!" Esclamo il figlio del generale cercando di trattenere le risate.

 "Se tu non mi avessi fatto lo sgambetto avrei vinto io." Borbottò il principe rimettendosi in piedi e passandosi una mano sulla fronte imperlata di sudore.

 "Mio padre dice che non esistono regole in guerra." Disse il più giovane, alzando le spalle. "è un gioco in cui non ti puoi permettere di perdere, perciò devi usare tutte le tue strategie migliori anche se non sono completamente corrette." Concluse il ragazzo dalla pelle ambrata per poi stringere la spada di legno tra le mani. "E adesso vostra altezza è pronto per un nuovo duello? o ha paura di perdere di nuovo?"

 "Preparati a perdere, Jongin!" Esclamò il principe mettendosi in posizione e preparandosi ad attaccare.


In quel preciso momento le porte del palazzo si aprirono e Sungjin, re di Silla, entrò nel cortile scortato da due guardie. Il sovrano aveva intorno a sé un'aura di regalità, il portamento fiero e la tunica rossa decorata in oro lo faceva sembrare una di quelle fenici pronte a spiccare il volo, che adornavano il palazzo reale. 

"Padre!" Il principe lasciò il suo compagno di allenamenti e si avvicinò al re sorridendogli "sono felice di vedervi." 

"Anche io sono felice di vederti figliolo." Rispose l'uomo sorridendo. L'espressione del re tradiva una certa preoccupazione ma il giovane non ci diede molto peso. In quell'ultimo periodo suo padre era sempre occupato e invece di trascorrere il tempo con lui passava giorni interi a discutere di politica con i ministri. Sarà colpa delle solite responsabilità da re, si diceva Chanyeol, mai aveva pensato che quelli fossero i primi sintomi di qualcosa di più grande. 

"Che cosa stavi facendo?" Chiese il monarca. "Stavo per scatenare la mia vendetta su Jongin, così la prossima volta ci penserà due volte prima di giocare sporco con me." Rispose il ragazzino incrociando le braccia al petto.

 "Sei sempre il solito impulsivo eh?" rise sommessamente il padre. "Ricorda, mio giovane principe" disse allontanandosi di qualche passo dal figlio. "in molti casi la vendetta migliore è il perdono."

 Quella frase rimase come sospesa nell'aria, una piccola profezia che metteva in guardia il principe da ciò che sarebbe successo qualche anno dopo.
 


 


Tre anni dopo il regno di Silla si trovava in uno stato di tensione.

 Il re del vicino stato di Baekje, spinto dalla volontà di estendere il suo regno, aveva disposto il suo esercito sul confine con il regno dei Park. La guerra era alle porte e Re Sungjin non poteva restare a guardare senza difendere il suo regno e la sua famiglia. Fu proprio per quello che quella mattina il sovrano riunì l'esercito e si preparò per partire per il fronte. Tutto ciò che amava e per cui teneva era in pericolo; doveva intervenire subito e spegnere le mire espansionistiche del Re di Baekje prima che fosse troppo tardi.

 "Vi prego padre fatemi venire con voi!" Lo pregò il figlio, seguendolo nella sala del trono.

 "Ti ho già detto di no, Chanyeol. è troppo pericoloso." Il sovrano si girò a guardare il figlio con uno sguardo severo che tradiva però una punta di preoccupazione.

 "Che cosa dovrei fare allora? Restare qui con le mani in mano mentre tu stai rischiando la vita sul campo di battaglia?!" Esclamò il principe alzando il tono di voce e stringendo i pugni.

 "Lo faccio per il tuo bene, figliolo" Disse il padre avvicinandosi per abbracciare il giovane. "Ti prometto che tornerò il più presto possibile." Mormorò stringendo per l'ultima volta il figlio tra le braccia per poi riprendere il suo cammino e dirigersi all'esterno, verso i suoi soldati. Il re montò sul suo cavallo e cercò con lo sguardo il figlio per regalargli un sorriso rassicurante prima di partire al galoppo verso il nemico.
Quell'ultima promessa venne infranta poco dopo.

Un fendente squarciò il petto del re.

L'uomo cadde a terra, gli occhi rivolti al cielo, a quella stessa coperta di stelle a cui suo figlio aveva affidato le speranze per il futuro. 

Quella notte, quando il generale Kim e pochi altri superstiti ritornarono al palazzo per dare la triste notizia alla famiglia reale, Chanyeol vide il suo sogno di fanciullo tramutarsi nel suo peggiore incubo.

 Ecco perché quando la corte e i soldati si inchinarono davanti a lui, pronunciando tre volte "Lunga vita al re!" Il principe cadde in ginocchio e lasciò andare un grido di disperazione.

 La sua anima gentile e speranzosa scivolò via insieme alle sue lacrime lasciando spazio all'odio e al desiderio di vendetta. La fenice dorata si era trasformata in cenere e da essa era risorto un mostro.
 


 

Il giovane re osservava le truppe nemiche dall'alto di un monte.

 Il vento gli scompigliava i capelli neri e agitava il mantello color porpora che indossava sulle spalle. Lo stemma della fenice che gli decorava il petto splendeva sotto la luce del sole.

 "Vostra maestà, tutti gli uomini sono in posizione come prestabilito." Annunciò il generale Kim Jongin, abbassando la testa in segno di rispetto.

 "Perfetto, preparatevi ad attaccare al mio segnale." Annuì il sovrano, lanciando uno sguardo riconoscente a suo ex compagno di giochi.

Suo padre diceva sempre che la vendetta non era la via giusta da seguire ma come poteva perdonare chi gli aveva portato via il padre con la forza e lo aveva fatto cadere in un incubo ad occhi aperti? Non poteva.
 

Forse suo padre sarebbe stato scontento delle sue decisioni ma di una cosa era sicuro: il re di Baekje doveva pagare per quello che aveva fatto. Doveva provare quello che aveva provato lui, quel dolore sordo che gli toglieva il fiato ogni notte quando i ricordi lo venivano a cercare.

"Mi dispiace, papà." Sussurrò al vento Chanyeol, per poi dare il segnale ai suoi uomini e lanciarsi contro l'esercito nemico.
 

 

 

 


Angolo della tipa stramba che ha scritto questa cosa: Hey, grazie per essere arrivati alla fine di questo prologo. Spero che questa idea di creare un Au storico sugli Exo (e in particolare sui Chanbaek) vi piaccia.(灬ºωº灬) Sarei molto felice e mi dareste un grande aiuto se lasciaste un piccolo commento su questo primo stralcio. Ps. Se avete consigli o idee sono ben accetti!
  
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