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Autore: eliala    14/07/2009    1 recensioni
una piccola raccolta di one-shot che tratteranno di un po' tutti i personaggi, collegate tra loro dal semplice fatto che si tratta di pairing assurdi, (nati da una mente malata come la mia e quella di una mia amica)e dal fatto che si svolgeranno tutti in seguito ad una battaglia... quasi... in realtà alcune non c'entrano proprio nulla =__=
prima o poi, in un modo o in un altro, appariranno tutti i personaggi del manga, sempre che la mia mente rimanga su questo stato di idiozia ^__^"
#01- Yu Kanda/ Tyki Mikk
#02- Lenalee Lee/ Reever Wenham
#03- Komui Lee/ Yu Kanda
#04- Lavi/Lenalee Lee
#05- Lavi/ Yuu Kanda
#06- Kanda/Allen
#07- Aleister/Miranda
#08- Cross Marian/Tyki Mikk
alcune sembrano coppie assurde? ma nooooo... comunque ditemi che ve ne pare ^__^ è tutto bene accetto ^____^
l'avvertimento Shonen-ai NON riguarda tutti i capitoli, ma l'ho inserito comunque per prevenzione ^__^ ho inserito l'ooc più o meno per lo stesso motivo, soprattutto perchè sistemando personaggi tanto diversi inseme rischiano seriamente di sfuggirmi di mano. ultima cosa, ancora una volta il titolo è messo a caso. non avevo alcna idea su come intitolare questa raccolta ç___ç
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ecco l’ultima (per ora) one-shot della raccolta.
Mi sono presa un attimo di pausa dalle coppie assurde per scrivere questa proprio per la mia adoraterrima Lav. Anche per lei, che di solito mi fa da beta, questa cosa risulterà nuova, visto che non glie l’ho mandata XD
Comunque, visto che Lavi non era ancora comparso mi sembrava anche giusto dargli un po’ di spazio, visto che, povero lui, sembrava me lo fossi dimenticato. T^T
Sono in vena di racconti a lieto fine in questo periodo, quindi forse questa cosa sembrerà un po’ troppo tendente in quel senso, soprattutto perché non è n genere a cui sono abituata, ecco. Di solito sono per le cose catastrofiche, storie in cui i personaggi finiscono almeno pazzi o seriamente mutilati...ç_ç poverini… in fondo alla fine mi dispiace anche un po’ per loro…
Vabbè, ditemi che cosa ve ne sembra, anche perché come ho già detto è un esperimento >.<
Detto ciò, buona lettura -^__^-









Certezze




Non è facile la vita di un esorcista, e men che meno lo è quella dell’erede di Bookman, capitato per caso tra le schiere dell’Ordine Oscuro.
È una vita priva di qualsiasi tipo di conforto, di qualunque comodità, ma la cosa peggiore è che in questa vita, in questo mestiere non si può fare affidamento su nessuna certezza.
Certo, ognuno riesce comunque a trovare qualcosa per cui vale la pena rischiare l’osso del collo ogni giorno.
Kanda, per esempio, deve trovare “quella persona”.
Allen deve salvare i suoi amati esseri umani e i suoi altrettanto cari Akuma.
Miranda deve riuscire a farsi amare, Aleister deve redimersi dalla sua natura di vampiro, Komui deve proteggere i suoi Esorcisti, Levelli deve riuscire a torturarci tutti per bene, Bookman deve scrivere la storia nel modo migliore, Marie… bah, in effetti non ho idea di quello che muova quella specie di mastodontico essere…
E io?
Fosse per il vecchio panda il mio unico scopo dovrebbe essere quello di riuscire a non creare legami, in modo tale da poter scrivere anche io la storia senza essere minimamente influenzato da nulla.
Povero vecchio…
Oh, ricordo bene quando ancora ero esattamente l’allievo che desiderava, ricordo fin troppo bene il mio arrivo nella sede centrale, nella “Home”.
Ricordo di aver anche pensato qualcosa come “che nome stupido” non poteva essere considerata una casa quella struttura, andiamo! Gli Esorcisti, strappati alle loro vere case da bambini e portati in quel luogo in cui sarebbero stati costretti ad allenarsi a diventare dei mezzi privi di anima buoni solo a combattere in una guerra invisibile, trattati dal resto del mondo come dei reietti, come degli emarginati qualsiasi.
Mha, mi sembrava tutto così assurdamente forzato…
Poi però ricordo com’è andata avanti, ricordo la mia prima missione, ricordo il calore dei compagni che in quell’occasione avevano combattuto al mio fianco, ricordo i Finder che pur non sapendo chi io fossi si gettarono a farmi da scudo andando in contro a morte certa… ricordo le sensazioni provate, ricordo la paura, il senso di impotenza.
Ricordo il terrore provato durante il confronto con Hebraska, ricordo la paura di non essere all’altezza, e poi ricordo lei, lei che più di ogni altro essere umano fa per tutti di quell’inquietante antica struttura la “Home”.


-Tu sei novo, vero?-
Il rosso annuisce quasi stancamente, senza sollevare lo sguardo verso quella voce amichevole, sperando di scoraggiarla, sperando che sprizzando indifferenza da tutti i pori lo lascino finalmente da solo.
Ma lei non demorde.
-Scusa, sono appena tornata alla Home, non ho ancora potuto salutarti come si deve-
Solo a quel punto lui solleva lo sguardo, e quello che vede gli stringe il cuore in una morsa fortissima che gli impedisce di proferir verbo, e non può fare altro che ricambiare il sorriso che lei gli sta rivolgendo.
-Benvenuto a casa, io sono Lenalee-
Dice, mentre si avvicina ancora per tendergli la mano e scaldarla con la propria quella di lui.
-io sono Lavi, l’allievo di Bookman-
Si presenta il rosso, sorridendo e grattandosi la nuca con la mano libera.
Lei ride, e la sua voce cristallina viene immagazzinata dalla mente analitica del ragazzo come il suono che più di ogni altro rappresenterà la sua casa.
È la prima volta che si sente così, e anche se sa che è sbagliato, quello che sente gli piace.
-come hai detto prima sono nuovo, che ne dici di farmi vedere questa vecchia catapecchia?-
Domanda il ragazzo. Lei gli rivolge uno sguardo di rimprovero, come per ammonirlo sul non chiamare mai più la sua amata casa in quel modo, ma annuisce e gli mostra tutto l’edificio.

-Dai Lavi! Sbrigati, vieni con me, altrimenti ti perderai la cosa migliore!-
Esclama la ragazza mentre si affretta a salire l’ennesima rampa di scale, correndo come se fosse stata alla prima.
Lavi, un po’ in dietro rispetto a lei, non può fare a meno di ammirarla ancora, per la sua forza di spirito, per il suo senso della famiglia, che, come lei gli ha spiegato già durante quella giornata, comprende tutti i membri dell’Ordine.
È un’esorcista anche lei, ma Lavi vede che è molto giovane, probabilmente più di lui.
Si vede anche che è molto esperta, e all’occhio di Lavi non è sfuggita quella luce che ha illuminato gli occhi castani e profondi della ragazza mentre parlava di se stessa, quella luce che più di ogni parola gli ha spiegato quanto lei debba aver già sofferto.
Perso in questi pensieri Lavi non si rende conto di essere arrivato in cima alla torre più alta fino a che non vede che Lenalee è scomparsa dietro un portone dall’aspetto molto pesante che in quel momento è ancora socchiuso.
Così si affretta e corre a raggiungere la ragazza, ma prima ancora di vedere lei quello che gli mozza il fiato è lo spettacolo che si presenta davanti ai suoi occhi: il tramonto sta dipingendo il cielo e le nuvole di tutte le tonalità di rosso e rosa di cui lui abbia mai avuto notizia, e le nuvole hanno assunto un colore unico al mondo, mentre il loro contorno è diventato oro vivo.
Le montagne, le colline, i boschi sottostanti sono macchie nere illuminate a sprazzi dal rosso degli ultimi raggi di un sole che sta andando a riposare, mentre gli uccelli escono dai loro nidi volteggiando così vicini a loro che se solo volessero potrebbero allungare la mano per accarezzarli.
Ancora senza parole l’allievo di Bookman si volta verso la giovane, che è diventata davvero splendida sotto quella luce così speciale.
Quando si rende conto di essere osservata lei gli regale il sorriso più bello che lui abbia mai visto, e lui non può fare nulla se non provare a ricambiarlo, quel sorriso.
Lenalee allunga una mano verso di lui, che la afferra e si lascia guidare ancora una volta fino alla ringhiera che circonda quella terrazza, dove finalmente si poggia con i gomiti.
-questo è il mio posto segreto, è il luogo solo per me- Mormora la giovane donna senza staccare gli occhi dallo spettacolo che si sta verificando davanti a lei.
-è qui che vengo per stare sola, è qui che corro quando sono arrabbiata, o spaventata.-
Ammette sempre senza guardare l’altro, che, al contrario, non riesce a staccarle gli occhi di dosso, senza essersi ancora ripreso abbastanza per parlare.
-Lo sai Lavi? Non mi sento mai tornata davvero fino a che non vengo quassù e non vedo che tutto quello che è fuori di qui è lontano e non può più fare del male, avvolto tra i raggi del sole o della luna-
Ammette accennando appena ad un sorriso angelico.
-P…perché mi hai portato qui allora? Se è il tuo posto segreto…-
La ragazza si voltò ancora una volta nella sua direzione -Perché nemmeno tu mi sembrava a casa ancora, e non sarebbe stato giusto… ecco, questo era il mio asso nella manica, se non ti ha colpito mi dispiace, ma se invece almeno un po’ ti è entrato nel cuore… ecco, potrebbe diventare anche il tuo, di rifugio, così anche tu finalmente potrai sentirti a casa.-
Fa una pausa, i raggi del sole si stanno spegnando, l’oscurità sta già allungando le sue braccia su quel panorama magico.
-So che sei arrivato poco dopo la mia partenza, me lo ha detto Komui, mio fratello, e sei anche già partito in missione, quindi sei qui già da qualche mese. Eppure sembravi ancora così spaesato che ho pensato… ma forse ho sbagliato…-
Dice la ragazza abbassando il volto, sconfortata dal prolungato silenzio del rosso.
-No!-
Esclama lui nel sentirla così affranta, e lo fa in modo tanto energetico da indurla a sollevare di nuovo il capo per guardarlo nell’unico occhio con fare interrogativo.
Lui le sorride in modo molto più dolce di quello che avrebbe voluto e aggiunge: -No, avevi ragione, sai, per me è così complicato trovare un posto da ritenere davvero una casa… fino ad adesso ho sempre viaggiato in continuazione con quel vecchio panda! Anche questo posto non faceva eccezione, così tetro e buio, così anonimo e freddo…ma qui è diverso, questo… davvero sarei onorato di condividere questo luogo solo con te-
Risponde con un sorriso genuino che gli illumina tutto il volto.
Lei, esuberante, si lascia andare e lo abbraccia forte: ecco, sente di essere stata utile almeno un po’.
E lui si irrigidisce per un istante, sorpreso da quell’inusuale slancio di affetto, ma tutto dura solo l’istante che impiega a mandare a quel paese tutte le remore e la stringe a sua volta, sollevandola da terra e facendola girare, come se la conoscesse da tutta la vita e non solo da poche ore. È felice, è davvero felice di condividere un segreto con qualcuno che non sia quel vecchio rottame con cui ha passato la prima parte della sua vita.




Ed eccomi ancora una volta a varcare la soglia di quella “Home” che all’inizio tanto deridevo.
Respiro profondo. Prima tappa la stanza dove posare i bagagli del viaggio, seconda tappa l’ufficio di Komui, poi a fare rapporto da Bookman… e poi, finalmente, sarò libero.
Che cosa dicevo prima?
Ah, già, quali sono le certezza che muovono gli Esorcisti dell’Ordine Oscuro…
Praticamente all’appello mancavo solo io…
Bhe, anche io ne ho una di certezza al rientro da ogni missione, alla fine di ogni battaglia.
A perdifiato corro lungo tutte le scale della torre, travolgendo gli sventurati che non hanno avuto la prontezza di riflessi di spostarsi, beccandomi una miriade di insulti da Kanda in una lingua che non mi soffermo ad analizzare, causa probabilmente il mio averlo quasi colpito mentre usciva ignaro dalla sua stanza, ma in questo momento non ho la benché minima intenzione di occuparmi di nulla di tutto questo.
Arrivo finalmente in cima alle scale, e riprendo fiato prima di spingere il pesante portone che mi separa dal mio personale spazio.
La luna ormai è alta nel cielo, si deve essere fatto ben più tardi di quello che credevo!
Le nuvole nascondono appena l’astro luminoso dietro un velo pallido, ma non riescono a impedire ai raggi di illuminare l’altro essere umano che si trova qui, in questo angolo di paradiso dimenticato dagli uomini.
Voglio fare silenzio, voglio coglierla di sorpresa, ma prima di avvicinarmi richiudo la porta, curandomi attentamente di far si che non emetta suoni.
Lei mi da le spalle, e non posso fare a meno di notare i suoi capelli che, luminosi, mi fanno sempre pensare alla prima volta in cui li ho visti, e infantilmente ho provato il desiderio di affondarvi le dita, per saggiarne la morbidezza.
Finalmente posso mettere a frutto come si deve tutto l’allenamento che ho fatto in questi anni, e mi avvicino con passo felpato, fino a coprirle gli occhi con le mani, un piccolo rituale che si ripete ormai ogni volta.
Lei sussulta sorpresa, ma dopo solo una frazione di secondo mormora il mio nome, voltandosi nella mia direzione.
Sorride felice mentre le mie braccia la stringono forte e non trattiene una risata (ah, finalmente sono a casa!) mentre la attiro sempre più vicino. Le sue, di braccia, passano attorno al mio collo, e senza abbandonare il sorriso radioso poggia delicatamente le sue labbra sulle mie, che, malgrado tutto, si mostrano molto più affamate di quello che dovrebbero.
Non pare affatto turbata da questo, anzi….
-Bentornato a casa Lavi- sussurra senza nessuna voglia di allontanarsi tanto presto da me. Ah, non ho ancora detto qual è la certezza che mi fa andare aventi? Quella per cui vale la pena rischiare l’osso del collo ogni giorno?
Lei che mi aspetta nel posto “solo per noi”, lei che, nonostante le difficoltà e i pericoli che avremo affrontato entrambi durante le missioni al termine di esse sarà lì a dirmi “ben tornato a casa”



^_^ Fine ^_^









ANGOLINO DELL’AUTRICE
Fiuuu, questa faticaccia è terminata.
Bisogna tener presente che l’ho scritta durante un momento di nullafacenza (in effetti uno dei tanti) durante il periodo in cui ero in Sardegna.
E non potevo andare al mare.
E non avevo la tv. E non avevo internet.
Ergo, non avevo assolutamente nulla da fare, visto che, come se non bastasse, mi avevano lasciato tutti da sola ç____ç
Ecco Lav, adesso sarai contenta spero ù.ù questa cosa l’ho scritta solo per te, che lo sai che Lenalee nemmeno mi piace, quindi vedi di apprezzare.
Non so se c’è bisogno di dire che ringrazio tutte quelle anime pie che hanno commentato le mie fic precedenti della raccolta, e anche quelle anime (seeempre molto pie) che vorranno commentare questa, di storia, anche per dire che, in effetti, sarebbe stato meglio evitare ù.ù qui si accetta di tutto!!!
-^__^-
  
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