Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: MagiaOscura    12/11/2018    1 recensioni
Tutti conoscono Bellatrix Lestrange, Narcissa Malfoy e Andromeda Tonks ma nessuno sa come crebbero le tre sorelle e che tipo di rapporti avevano tra di loro. In questa storia vorrei descrivere la mia visione sul legame che le legava.
Genere: Drammatico, Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Andromeda Black, Bellatrix Lestrange, Narcissa Malfoy | Coppie: Lucius/Narcissa, Ted/Andromeda
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Le giornate a Hogwarts passavano veloci  tra una lezione e l’altra. Tra Andromeda e Ted cominciarono i primi baci nei posti più isolati della scuola, per non farsi vedere da Bellatrix e dalla sua comitiva. Tutto andava tranquillamente fino a una sera, quando Andromeda dopo essere rimasta insieme a Ted fino alle 10:30, mezz’ora prima del coprifuoco fu sorpresa.
“Non dovresti farlo, Bellatrix o uno dei suoi potrebbero vederti”
“Narcissa! – disse Andromeda spaventata alla sorella minore, sorpresa di vederla – che cosa ci fai? Mi hai spiata?”
“Si…volevo scoprire dove andassi dopo cena e purtroppo l’ho scoperto”
“Lo dirai ai nostri genitori?”
Narcissa Black rimase per qualche secondo in silenzio, guardando la sorella nei suoi occhi che tradivano paura.
“No, non lo farei mai. Non voglio che tu venga cancellata dall’albero genealogico”
Andromeda, nel sentire le parole si sentì meglio e riuscì finalmente a sorridere.
“Che cosa tu ci possa trovare in quello lì proprio non lo capisco. Già ci vediamo pochissimo e quando ti vedo stai insieme a quello”
“Ted è speciale…è vero che non ha vestiti pregiati, che non sarà uno di quei purosangue che tanto piacciono ai nostri genitori ma è unico, non te lo saprei spiegare” disse Andromeda rossa in viso.
“Hai ragione, è inspiegabile. Sarà meglio che torniamo al castello, Bellatrix è in giro a sorvegliare i corridoi” disse Narcissa alla sorella cominciando a camminare a passo svelto verso Hogwarts.
“Senti”  si fermò all’improvviso la sorella più piccola, come se volesse chiedere qualcosa a Andromeda ma non trovava il coraggio.
“Dimmi pure, ti devo un favore” le rispose Andromeda sorridente.
“Lucius mi ha invitato a casa sua per natale e vorrei chiederti di convincere i nostri genitori a darmi il permesso” disse Narcissa senza riprendere fiato.
“Cosa ci trovi in quello lì?” chiese Andromeda alla sorella minore stizzita.
“Lo stesso che tu trovi in Tonks. Mi aiuti o devo trovare metodi alternativi?”
“Certo che ti aiuto. Dopotutto siamo pur sempre sorelle e possiamo contare solo su noi stesse”.
Le due ragazze salirono a passo svelto verso il castello ma quando si diressero verso i sotteranei per andare nel dormitorio femminile furono fermate da una voce purtroppo per loro familiare.
“VOI DUE!”
Era Bellatrix che sbraitava contro le sorelle, quasi scoppiando per la rabbia.
“DA DOVE STAVATE TORNANDO? STAVI CON TONKS? DAL PRESIDE!”
“No non stav…”
“Tonks ogni volta si trova in biblioteca dopo cena, chiedi ai suoi amici”
“IL PRESIDE SAPRA’ COSA FARVI”
“Sai parlare senza urlare, Bellatrix?” chiese Andromeda infastidita alla sorella maggiore che tuttavia non la stava ascoltando perché imprecava ad alta voce.
“…ho perso il posto da caposcuola perché ho una sorella che gira con sangue marcio, devo ogni volta dire ai Lestrage e Rosier che è un momento passeggero ma lei addirittura esce di notte a fare chissà cosa…”
“Stavamo al Lago Nero, non facevamo nulla…” provò a mentire Narcissa ma fu interrotta da un urlo disumano di Bellatrix.
“SILENZIO!!!”
L’urlo della ragazza rieccheggiò per tutto il corridoio del castello e Andromeda era vicinissima dall’aggredire fisicamente la sorella, detestando quando lei approfittava dei suoi poteri di prefetto.
“Signorina Bellatrix, posso sapere come mai stai urlando a quest’ora?”
“PRESIDE…LORO DUE…”
“Puoi andare Bellatrix, me la vedo io” disse con calma l’anziano uomo. Era Albus Silente che indossava occhiali a mezzaluna, aveva lunghi capelli e lunga barba bianca, pigiama rosso luccicante e cappellino da notte mentre in mano portava una candela per fare luce.
“Mi ero alzato per andare in bagno e ho sentito la signorina Bellatrix urlare. Posso sapere a cosa era dovuta questa ira?” chiese serenamente il preside a Andromeda e Narcissa, che lo guardava scettica.
“Preside, eravamo uscite per una passeggiata e avevamo tardato, non accadrà mai più” disse tempestivamente Andromeda al preside, che rimaneva calma.
“Oh, dubito che non accadrà mai più signorina Andromeda, non bisogna mai promettere qualcosa che non si farà. Ti consiglio di fare attenzione la prossima volta. Sono piuttosto tollerante quando si parla di questioni di cuore ma non posso coprire qualsiasi studente o studentessa che girano per il castello fuori dall’orario consentito. Buonanotte signorine” disse Silente tranquillamente risalendo verso il suo ufficio.
“Che gran uomo Silente” disse Andromeda fiera.
“Che gran ipocrita filobabbani” disse stizzita Narcissa, dirigendosi verso il dormitorio senza aspettare Andromeda che camminava più lentamente, con la testa che pensava a Ted Tonks.
 
Tre giorni dopo mentre tutti gli studenti  stavano facendo colazione nella Sala Grande, planò un gufo reale verso i posti dove stavano seduti Andromeda, Narcissa e vicino a quest’ultima Lucius Malfoy. Bellatrix invece era ancora arrabbiata con le sorelle per la notte di giorni prima. Narcissa slegò la lettera dalla zampa del gufo e vide che arrivava dalla sua famiglia.
“Che altro vorranno quelli” disse Narcissa sottovoce per non farsi sentire da Bellatrix, che poco tollerava le critiche ai genitori.
“Io aprirei” disse Andromeda sorridendo alla sorella minore.
 
‘Io e tuo padre ti concediamo l’autorizzazione di passare le imminenti feste natalizie a casa del tuo amico’
Il brevissimo messaggio mise Narcissa di buon umore.
“Ma come ci sei riuscita???”
“Trucchi del mestiere. Ho giocato sul fatto che la nostra presenza li infastidisce…anche io non ci sarò ma perché resterò a Hogwarts con Ted” disse Andromeda all’orecchio della sorella.
“In altre circostanze avrei vomitato, ma ti devo un favore”
“Non mi devi nessun favore…siamo pari”
“Che commovente momente tra sorelle” disse acido Lucius Malfoy, rovinando uno dei rari momenti nei
quali le due sorelle mostravano affetto a vicenda.
 
 
 

 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: MagiaOscura