Film > Pirati dei caraibi
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Autore: innamoratahobbit96    12/11/2018    1 recensioni
Questa storia riprende le vicende dei pirati dei caraibi, con l'inserimento di due personaggi femminili molto strette a Jack Sparrow: Atena ed Esmeralda, due grandi amiche e donne pirata intraprendenti e valorose dal passato difficile.
Spero vi piaccia.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jack Sparrow, Joshamee Gibbs, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 11
 

Il giorno seguente, sull’Olandese Volante, la rabbia di Davy Jones era funesta. Salì velocemente sul ponte ordinando all’equipaggio di portare dinanzi a lui Sputafuoco e Camilo.
< < E’ colpa vostra se quel Turner ha preso la mia chiave! > >
< < E’ colpa mia – si prese la colpa Sputafuoco - Camilo non c’entra nulla > >
Davy Jones girò attorno a Sputafuoco, riflettendo.
< < Non difendere il ragazzo! – Davy Jones strinse tra i tentacoli la stoffa sulla quale era disegnata la chiave e guardò con rabbia una nave di mercanti in lontananza, presumendo che Will si trovasse su di essa – ciurma! Preparatevi ad evocare il Kraken! > >
Sputafuoco urlò cercando di dimenarsi, mentre un gruppo di marinai girava una ruota, aumentando la forza delle braccia ogni volta che venivano frustrati.
< < Che non si odano grida di gioia! E maledetto questo giorno, per noi che dobbiamo evocare il kraken! > >
Il mercantile dove Will aveva trovato rifugio era stato trovato velocemente dall’Olandese, che evocò il Kraken al fine di distruggere la nave e tutti i marinai con esso. Quando la bestia tornò all’Olandese, gli ufficiali catturarono i pochi sopravvissuti della nave, non trovando però tracce di Will Turner.
< < Sarà stato reclamato dal mare > > pensò un ufficiale.
< < Sono io il mare > > gli ricordò Davy Jones, ordinando di portare in cella Sputafuoco.
Un ufficiale buttò a terra Camilo, il quale si ritrovò di fronte i sopravvissuti del mercantile, in ginocchio, tenuti fermi da altri uomini.
< < Sono molto indeciso su quale sarà la tua sorte invece > >
< < Farò tutto quello che vuoi > > lo supplicò Camilo.
< < Sarei tentato di accettare > >
Davy Jones fece per puntargli la punta della spada nel petto, quando Camilo lo convinse.
< < Ti porterò il forziere! > >
Davy Jones ritirò la spada, lo afferrò per il collo sollevandolo, portandolo maggiormente di fronte a lui.
< < Non deludermi. Altrimenti mi preoccuperei per quello che ti aspetta - lo minacciò -traccia una rotta per Isla cruces. Dobbiamo arrivare per primi! > >
< < Terra! > >
La Perla Nera giunse di fronte a Isla cruces, l’isola che lo stesso Davy Jones scelse per nascondere il proprio forziere, sicuro che nessun pirata o marinaio avrebbe sbarcato su quell’isola tanto temuta. Jack salpò insieme a Norrington, Elizabeth, Atena ed Esmeralda, Ragetti e Pintel. Elizabeth tenne d’occhio la bussola che la portò in un punto della spiaggia non molto lontano da una chiesa abbandonata.
Elizabeth continuava a camminare a destra e sinistra, sbuffando, a causa della bussola, arrendendosi pensando che la bussola non funzionasse. Norrington, che da quando aveva consegnato le dimissioni come commodoro ed era caduto in disgrazia era molto cambiato, facendo crescere sia i capelli che la barba castana, stava in piedi con la pala sulla spalla, sospirando. Notò Atena osservarlo con attenzione, così, sbuffò infastidito.
< < Se c’è qualcosa che devi dire, dilla pure > > le disse
< < Davvero avete attraversato quell’uragano? - gli domandò Atena sconcertata – scelta azzardata > >
< < Sei l’unico sopravvissuto? > > gli domandò Esmeralda.
< <Molti dei miei uomini sono morti, pochi di noi si sono salvati > >
< < C’era anche Andrew? > >
Norrington la guardò interrogata, mentre Esmeralda tentava di giustificare la sua domanda.
< < Non mi guardate così Norrington, eravamo amici > >
< < Non c’era quando siamo partiti, se proprio ti interessa > >
Esmeralda fece un sospiro di sollievo e guardò contenta l’amica Atena, la quale le fece l’occhiolino. Ciò voleva dire che poteva ancora essere vivo. Si interruppe dai propri pensieri quando Jack indicò a Norrington il punto da scavare, sapendo finalmente dove si poteva trovare il forziere. Difatti, poco dopo, trovarono un grande baule, lo aprirono, trovando carte, mappe, lettere e libricini, che coprivano un forziere. Jack, con molta lentezza, lo sollevò e tutti avvicinarono l’orecchio verso di esso, sentendo qualcosa pulsare.
< < Dunque è qua il cuore di Davy Jones > > sussurrò Atena sorpresa.
< < Allora dicevi davvero la verità > > era stupito Norrington.
< < Dico sempre la verità e ogni volta siete sorpresi > >
< < A ragion veduta > > disse una voce maschile in lontananza.
I pirati si voltarono e videro Will raggiungerli. Elizabeth gli corse incontro abbracciandolo e scoccandogli un dolce bacio sulle labbra, contento di rivederlo.
< < Stavamo cercando te! > >
< < Come sei arrivato? > > gli domandò Atena dopo averlo salutato con un pugno amichevole sul braccio.
< < Tartarughe marine > > rispose Will dopo aver abbracciato Esmeralda.
< < Se un giorno ci perdessimo in mare, dobbiamo provare > > commentò Esmeralda ad Atena, sdrammatizzando la situazione.
< < Grazie Jack per avermi lasciato sull’Olandese per saldare il tuo debito con Davy Jones. Ho finalmente ritrovato mio padre > >
< < Non c’è di che > > sorrise Jack in imbarazzo, dopo aver visto lo sguardo di Elizabeth farsi furioso.
< <Tutto quello che mi hai detto . . ogni parola era una bugia > >
< < Bene o male, il tempo è tiranno . . > >
Jack si bloccò quando vide Will inginocchiarsi verso il forziere, togliendosi la collana con la chiave.
< < Cosa stai facendo? > >
< < Uccido il cuore di Davy Jones, libererò mio padre > >
Jack estrasse la spada, puntandola verso il giovane Will, ricordandogli di non farlo, in quando uccidendo Davy Jones, nessuno avrebbe potuto rilasciare il Kraken.
Anche Norrington si intromise nella discussione e sguainò anch’esso la spada.
< < Lord Beckett vuole il forziere e riavrò la mia vita > >
Scoppiò un duello tra i tre uomini nonostante le urla e i rimproveri di Elizabeth e Atena che cercavano di fermarli.
< < Chi capisce gli uomini è bravo > > sospirò Atena mettendosi una mano sulla fronte e scuotendo la testa.
< < Siete dei BARBARI! Dai, prendiamo le spade e facciamo un duello, così risolviamo tutto . . non ne posso più di voi pirati! > > urlò furiosa Elizabeth con tono sarcastico e lanciando la sabbia al vento, sedendosi e incrociando le braccia, continuando ad osservare la scena di battaglia.
< < Oh oh, il caldo . . > >
Elizabeth si mise una mano sulla fronte e fece finta di svenire, mentre Atena la guardava ancora più sconvolta.
< < E’ inutile > > disse Atena disegnando cerchi sulla sabbia.
< < Ehi voi! Tornate qui! > >
Atena si voltò e vide Esmeralda rincorrere Pintel e Ragetti che tenevano tra le mani il forziere, così, sguainò la spada e la seguì. Elizabeth, indecisa sul da farsi, guardò le sue amiche e poi gli uomini in contemporanea, decidendo di seguire Pintel e Ragetti.
Puntarono loro le spade, fecero per combattere quando un’ascia lanciata in lontananza finì contro il tronco di un albero. Si voltarono e videro metà dell’equipaggio di Davy Jones scagliarsi su di loro.
Quando il numero di quei mostri marini cresceva sempre più, furono costrette a fuggire verso la spiaggia.
< < Meglio dividerci! > > ordinò Atena agli altri dirigendosi verso un sentiero nella foresta.
Pintel e Ragetti corsero da un’altra parte, così come Elizabeth ed Esmeralda, per depistarli, incrociandosi nuovamente.
All’improvviso, Esmeralda si ricordò del forziere, che era caduto pochi metri più indietro di loro e nessuno si era reso conto di averlo dimenticato. Tornò nella foresta correndo. Vide un marinaio di Davy Jones avvicinarsi al forziere e inginocchiandosi, lo sollevò e lo contemplò, come se fosse stato un oggetto dal valore molto sacro. Esmeralda lo raggiunse correndo e gli saltò addosso, facendogli cadere dalle mani il forziere. I due rotolarono nell’erba alta cercando di giungere per primi al forziere. Quando Esmeralda vide il giovane marinaio perdere quasi i sensi, ne approfittò per raggiungere il forziere e allungare la mano verso di esso, accorgendosi solo in quel momento che nella serratura era inserita la chiave. Qualcuno aveva aperto il forziere prima di loro. Si rialzò interrogata massaggiandosi la testa, quando il marinaio la prese per la vita e la buttò nuovamente a terra spostando con un piede la spada di Esmeralda, tenendola ferma sulle braccia.
< < Il forziere me lo prenderò io > > la avvertì.
Esmeralda notò poco il viso del giovane per via dei capelli lunghi, ma la voce le era familiare.
< < Ma tu chi sei? > > gli domandò Esmeralda con le labbra tremolanti.
Il giovane si spostò i capelli dal viso e dopo aver guardato meglio la ragazza spalancò gli occhi.
< < Camilo > >
< < Esmeralda > >
Si chiamarono all’unisono e si rialzarono immediatamente, guardandosi sorpresi.
< < Sei proprio tu > >
Esmeralda si coprì la bocca con le mani e lo strinse a sé quasi soffocandolo, piangendo dalla gioia.
< < Non immagini quanto ti abbia cercata > > sussurrò lui accarezzandole la testa e cullandola tra le sue braccia.
< < Ma  . . sei nell’equipaggio di Davy Jones . . sull’Olandese Volante? > > gli domandò accarezzandolo sulle guance e tenendolo stretto a sé.
< < Non ho avuto altra scelta. Devo prendere il forziere > > le disse tristemente.
< < Per quale motivo? Serve a Jack Sparrow . . > >
< < E cosa ne farete? Uccidere Davy Jones? – la anticipò – chi pugnala il cuore di Davy Jones dovrà prendere il suo posto > >
Camilo si voltò e si incamminò verso il forziere, ma Esmeralda lo raggiunse afferrandogli violentemente il braccio.
< < Per quale motivo vuoi prendere il forziere? Vieni via con noi, con me, Atena, Jack . . > >
Camilo accarezzò una guancia di Esmeralda, guardandola con forte sentimento, ma con un peso che lo tormentava. Erano presi così l’uno dall’altra che non si erano accorti che Jack aveva preso il forziere. Si guardarono e corsero verso la spiaggia, dove si stava verificando una battaglia tra le due gruppi.
Esmeralda vide Atena circondata da un gran numero di pirati di Davy Jones, così, non esitò a raggiungerla. Si misero schiena contro schiena e duellarono contro i mostri marini.
Norrington prese il forziere che Jack aveva portato sulla barca e fuggì depistando i pirati.
< < Fuggite! – ordinò ai suoi compagni - Ci penso io a loro! > >
< < Camilo! > > lo chiamò Esmeralda. Il ragazzo si voltò esitante e allargò le braccia, facendole capire che doveva andarsene, anche se a malincuore. Si allontanò con gli altri mostri marini, ignorando con tristezza i richiami della ragazza.
< < Non abbiamo tempo! Dobbiamo andarcene! > >
Atena richiamò l’amica a salire sulla barca e velocemente remarono verso la Perla Nera.



1721, Tortuga
< < Ah . . dunque questa è Tortuga > > commentò Esmeralda guardandosi attorno, vedendo molte donne insieme a vecchi ubriaconi e gente che si picchiava.
< < E’ considerata il rifugio dei pirati > > le spiegò Atena entrando in una taverna, chiamata “ i Dodici Pugnali”, molto frequentata.
Ordinarono della birra e si sedettero in un tavolo in un angolo della taverna.
< < E’ qui che si reclutano i pirati > > le spiegò Atena sorseggiando la birra.
< < Ah . . interessante . . > > disse contenta Esmeralda, spaventandosi non poco quando un vecchio le venne addosso, spinto da un altro.
< < Mi scusi bella fanciulla, ma è colpa di questo imbecille > > si scusò il vecchio togliendosi il cappello e inchinandosi alla ragazza, tornando a picchiare il suo compagno.
Esmeralda alzò un sopracciglio e guardò l’amica, la quale non sembrava affatto sorpresa e si limitò ad alzare le spalle.
< < Benvenuta nel mondo della pirateria > >
< < E’ piuttosto strano > >
< < Sei proprio sicura di voler seguire questa vita? > >
< < Sì. Da quando sono con te mi sento una ragazza diversa – raccontò con emozione Esmeralda - Come donne, avevamo molti limiti e . . ho capito che non era quella la vita che volevo > >
< < Questa sera arruoleremo una ciurma – spiegò Atena allungando il viso verso l’amia - In questi giorni hai fatto grandi progressi. Ti va di essere il mio primo ufficiale? > >
Esmeralda si indicò incredula e comprese che tutto non era uno scherzo quando vide il suo sorriso sincero.
< < Io non . . non sono all’altezza . . > >
< < Sì che lo sei e prima o poi te ne renderai conto. Devi solo credere in te stessa – la tranquillizzò Atena mettendole una mano sulla spalla – dunque, ti va di essere il mio primo ufficiale? > >
< < Ne sarei onorata > >
  
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