Fanfic su artisti musicali > The GazettE
Ricorda la storia  |      
Autore: Sundance    14/07/2009    7 recensioni
"Ryo-chan..."
"Dimmi."
"Rincorriamo le farfalle?"
"Ma sono giochi da femminucce! E poi la mia mamma dice sempre che se catturi una farfalla e le tocchi le ali, non può più volare."
Genere: Malinconico, Song-fic, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Reita, Ruki
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


There was a field in my old town
Where we always played hand in hand
The wind was gently touching the grass
We were so young so fearless


"Ryo-chan..."
"Dimmi."
"Rincorriamo le farfalle?"
"Ma sono giochi da femminucce! E poi la mia mamma dice sempre che se catturi una farfalla e le tocchi le ali, non può più volare."
Due occhi scuri incrociano i suoi con sguardo spaventato.
"Davvero?"
"Sì."
Takanori era rimasto in silenzio, accovacciato per terra, un ramo secco tra le mani.
Disegnava chissà cosa con la punta del bastoncino, ma Ryo aveva capito che stava ancora pensando alle farfalle. E che probabilmente era rimasto molto male nel sapere che non avrebbe mai potuto sfiorare la loro bellezza, altrimenti le avrebbe uccise. Takanori non faceva mai del male a nessuno.
Lo guardò in silenzio per un poco, poi facendo vagare lo sguardo altrove e dandosi un'aria misteriosa e cospiratrice al tempo stesso, aggiunse:
"Però..."
Takanori alzò lo sguardo su di lui.
"... Se le rincorriamo senza prenderle, non gli facciamo mica male."
Takanori si illuminò, ma prima di dare voce alla sua gioia si incupì nuovamente.
"Ma hai detto che è roba da femmine."
"No, ho detto che è da femminucce, veramente."
Ryo sorrise nel vedere il broncio adorabile dell'amico.
"Però se a te piace, allora facciamolo."
Takanori gli lanciò uno sguardo sorpreso e felice:
"Davvero?"
"Certo."
Ryo si alzò in piedi spazzolandosi appena i pantaloncini corti, poi di colpo gridò:
"Chi arriva ultimo è baka!"
E corse via.
"Ryo! Non si dicono queste parole!" esclamò corrucciato Takanori lanciandosi all'inseguimento del compagno, mentre il vento riempiva il tardo pomeriggio estivo delle loro risate.

Then I dreamt over and over
Of you holding me tight under the stars
I made a promise to my dear lord
I will love you forever


E' passato il tempo in cui ti scandalizzavi per una parola che infrangeva le regole, il linguaggio degli adulti in bocca ad un bambino di sette anni.
Mi viene da ridere se mentre ti guardo penso al tono petulante che assumevi quando correggevi le mie espressioni, come una maestrina delle elementari.
Sono i soli momenti in cui ho un pò di refrigerio.
Gli unici.
In ogni altro istante, guardarti è una tortura. Un fuoco insopportabile che mi brucia fin nelle vene, trasformando il mio sangue in acciaio fuso.
Mi avveleni. Eppure non posso fare a meno di cercarti con gli occhi, perchè se da un lato mi distruggi, dall'altro mi sostieni.
E' per le tue labbra che suono, che seguo gli accordi con il basso: per vederle schiudersi ed unirsi ancora mano a mano che rincorri le note, illudendomi che le mie siano le sole a giungere al tuo orecchio.
Quelle labbra perfette di cui vorrei impadronirmi ogni minuto, quelle labbra che dannano le mie notti, infilandosi in ogni mio incubo.
Neppure nei sogni posso averti.
Non come ti avevo quando eravamo bambini. Ma all'epoca, che ne sapevo che avrei dovuto assaporare di più quei momenti in cui stavamo assieme, mano nella mano, o sdraiati nel giardino a guardare il cielo di notte?
Come potevo immaginare che crescendo io sarei diventato ''il migliore amico'', e tu il demone angelico che senza saperlo mi tormenta?
Almeno ne avessi colpa! Se lo sapessi, se avessi mai avuto il coraggio di dirtelo!
Potrei allora prendermela con te, che non perdi occasione per starmi vicino e volermi accanto, esattamente come non ne perdi per giocare con Uruha sul palco.
Dèi, ti auguro di non provare quel supplizio, mai nella vita.


"Ryo, ma tu mi vuoi bene?"
Ryo si era voltato verso Takanori, sdraiato accanto a lui, e aveva visto il suo viso preoccupato.
"Certo, siamo amici. Tu no?"
"Sì! Però tu non lo dici mai!"
"Ma non conta..." replicò lui, poi notò l'aria seria dell'amico.
"Facciamo così. Prometto a Kamisama di volerti bene per sempre. Anche se non te lo dico. Va bene? Così non devi avere paura che non sia vero."
Takanori aveva sorriso di una gioia tutta sua ed erano tornati a guardare le stelle.

Perchè non posso stringerti ancora a me, come in quelle notti d'estate?
Se te lo dicessi adesso, che ti voglio bene, tu resteresti come minimo perplesso. Eppure da bambini ci veniva così naturale dircelo. Anzi, eri tu a lamentarti di sentirmelo ammettere troppo poco.
Adesso siamo adulti. Ti sono stato vicino nei momenti più bui della tua vita, so che tieni a me e so che sei pienamente cosciente del fatto che per me sei importante.
Mi diresti che le parole non sono necessarie, che lo sai. Che per te è lo stesso.
Mentre non lo è affatto.
Perchè io ti amo. E saperlo per te sarebbe ancor più scioccante che sentirti dire un semplice ''ti voglio bene''.
Ma quello che provo non posso gestirlo nè cambiarlo. Non posso più, fin da quando senza saperlo con quella promessa mi imprigionai da solo.


Time has passed
So much has changed
But the field remains in my heart
Oh, where are you?
I need to tell you I still love you
So I reach out for you
You fly around me like a butterfly


Siamo cambiati entrambi. Abbiamo fatto le nostre scelte, pur rimanendo assieme, noi contro il mondo, uniti e indissolubili. Abbiamo lottato contro tutto e tutti, e poco importa che sia stato per ideali diversi o sogni in comune, perchè tanto eravamo sempre insieme a farlo. Nessuno dei due ha mai lasciato l'altro da solo.
Infatti non mi lasci neppure nel sonno.
Proprio quando spero di poter sprofondare nell'oblio più nero per qualche ora, tu mi appari, costantemente, sgusciando dentro ai miei sogni, un'eterea farfalla che non cessa di volarmi attorno senza requie, come quelle cui davamo la caccia nel parco. E sei intoccabile proprio come loro.
Dove sei, Takanori?
Takanori, il mio Takanori, sempre angosciato dall'idea di non valere abbastanza per gli altri, di perdere l'affetto di coloro che ama.
Io ti amo ancora, Taka-chan, mi vedi? Ho bisogno di dirtelo, ho bisogno di raggiungerti in qualche modo, di afferrarti.
Io sono ancora qui. Io ti amo.


There was a field in my old town
Where in spring all flowers blossomed wide
We were chasing butterflies
Hand in hand 'till close of day


"Rei-kun, va tutto bene?"
Il biondo alza lo sguardo trovandosi a fissare quattro paia di occhi che lo scrutano confusi. Neppure prova a fermare i propri quando cercano e trovano subito gli unici che gli interessano. Ruki lo guarda turbato, ma la domanda viene da Kai, il quale continua:
"Hai bisogno di aria? Sei pallido e sembri sconvolto."
Reita scuote il capo, abbandonando il rifugio che si è costruito negli anni, la prigione perfetta per i suoi sentimenti inconfessabili.
L'immagine del parco e delle farfalle multicolori svanisce, portandosi via il calore di un tramonto estivo e catapultandolo in un istante nello studio di registrazione di un mattino d'inverno. Sorride rassicurante:
"No, sto bene, scusate. Non ho dormito granché stanotte. Vado a sciacquarmi il viso, torno subito."
"Sei sicuro? Vuoi che ti accompagni?" chiede Ruki, preoccupato.
Il biondo scuote ancora il capo e mostra una sicurezza spigliata:
"Ma dai, sto benissimo. E' stato un momento, è già passato. Scusatemi tutti."
"E di che" risponde Kai sollevato, regalandogli un sorriso fraterno. Reita ricambia appena ed esce, forzando il proprio sguardo a non incontrare quello da cui invece è calamitato.
Nel bagno, davanti allo specchio, Ryo osserva il suo viso gocciolante per un lungo istante prima di asciugarsi gli occhi con un gesto brusco della mano.


Your voice still echoes in my heart
You are my true love


Finché non sarò troppo stanco o troppo debole per sopportare ancora questa tortura, ascoltare la tua voce nella mente che mi ripete ciò che sono davvero per te non riuscirà a farmi dimenticare quello che tu invece significhi per me. Ma fino ad allora posso solo rifugiarmi nei ricordi, quando ti tenevo per mano e ti stringevo tra le braccia, e ripetere questi gesti finché voglio, illudendomi che il desiderio di averti ancora solo per me prima o poi si affievolisca, e che tu smetta di volarmi intorno come una di quelle farfalle che non potevo toccare, perché altrimenti l'avrei rovinata.

"Taka-chan."
"Sì?"
"Ti voglio bene."
Il bambino aveva alzato la testa guardandolo stupito, poi aveva sorriso felice.
"Anche io te ne voglio. Sarai per sempre il mio migliore amico."


Your voice still echoes in my heart.












Konbanwa!
Non credevo che avrei avuto un solo commento all'altra fic, invece addirittura due persone l'hanno aggiunta tra le preferite *_*
Ma io vi adoro!!! *_*
Stamattina, mentre facevo colazione, davano su Sky "La foresta dei pugnali volanti".
La canzone che ho utilizzato è infatti "Lovers", cantata da Kathleen Battle, ed è la colonna sonora del film. Non so da dove mi sia uscita questa shot ma penso sia stato proprio a causa della canzone.
Ammetto di aver tratto ispirazione anche dalla recensione di Shinushio, infatti il paring stavolta è Reita/Ruki ^.^
Anzi, a questo proposito, un grazie immenso ed un abbraccio enorme per l'incoraggiamento a baka_the_genius_mind, kiki91, Saoirse e la sopracitata Shinushio.
Essendo vostra fan, non sapete quanto mi avete fatta felice. Un grazie sentito e sincero anche a Deneb e Saoirse, che l'hanno messa tra i preferiti!
*_* Domo arigato *_*
  
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > The GazettE / Vai alla pagina dell'autore: Sundance