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Autore: fumoemiele    13/11/2018    6 recensioni
[Brooke/Stavo]
Ti guardavo dormire e ti disegnavo. Ti vedevo sorridere e tracciavo linee su carta. Ti osservavo piangere e il tuo dolore era anche un po’ mio.
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Disegnare la cattiveria per comprenderla
 
 
 
    
Avrei voluto placare il tuo dolore, Brooke Maddox.
Avrei voluto stringerti quando il mondo ti crollava addosso, insieme al corpo di Jake e al sangue che gocciolava sul tuo abito bianco, sporcando i tuoi capelli d’oro, macchiando la purezza di un essere così fragile, eppure così forte.
Perché è questo che sei, ai miei occhi, Brooke. Sei terribilmente debole ma ti rialzi sempre e comunque.
Jake è morto. Hai parlato al cellulare con il suo assassino, l’hai insultato, credevi fosse arrabbiato con te. Non sapevi fosse ormai un cadavere, Jake. Non l’hai capito fino al momento in cui si è ritrovato sul palco insieme a te. Morto. Un pezzo di carne e ossa privo di vita.
Io ero là e facevo il tifo per te, piccola Brooke. Eri così bella con quell’abito bianco. E nella mia mente malsana sei diventata ancora più tenera con tutto quel sangue addosso.
Ti ho disegnata troppe volte, perdendomi nello sguardo che mai sono riuscito a rappresentare con fedeltà, perché è troppo bello per essere imprigionato su una pagina bianca.
Ho osservato la tua vita da distante, con il terrore di scottarmi, con la consapevolezza di non essere all’altezza di tutta quella bellezza.
Ti sono stato vicino quando avevi bisogno di qualcuno, anche se non di me. Ti ho ascoltata urlare, piangere, mandarmi via. Sono solo uno psicopatico fissato con l’horror, in fondo; troppo simile a Noah Foster e troppo poco cattivo per essere amato. Mi piace dipingerla la crudeltà, non compierla. E un fiore come te non potrei mai rovinarlo, avrei il terrore di sgualcirne i petali bianchi. Per questo sono rimasto distante, ti ho lasciata perdere, ti ho dato modo di assaporare il tuo dolore senza intromettermi. E intanto ti disegnavo. E disegnavo anche gli altri cinque di Lakewood, in realtà, perché comprendo il mondo solo mettendolo su carta. Disegnare roba raccapricciante è il mio modo per comprendere i segreti che nessuno sa.
Hai sempre avuto paura di me. Gli omicidi sono ricominciati ed eri convinta ne fossi io la causa. Avrei voluto solo aiutarti a osservare come ho sempre fatto io.
Avere un padre sceriffo è complicato. Quando sei un bambino e trovi i documenti a cui sta lavorando sulla scrivania e non riesci a trattenerti, quindi li guardi. Sfogli le pagine. E scopri la cattiveria del mondo nel guardare un cadavere dopo l’altro su carta. Non è semplice, Brooke, forse per questo sono così strano.
Le indagini aperte per omicidio e mio padre incapace di comprenderne le motivazioni, di quelle morti, mi hanno reso tale.
Volevo aiutarlo anche quando ero solo un ragazzino. Per questo ho sempre disegnato roba raccapricciante, non perché sono matto, Brooke. Smettila di credermi sempre il folle della situazione, voglio solo farti stare bene e disegnare il mondo per comprenderlo. Non faccio male a nessuno, così. Forse solo a me stesso, quando sono troppo occupato a disegnare quel sangue che mi ci perdo, nel rosso.
Il fatto è che mi sono innamorato di te, Brooke. Perché guardarti e dipingerti, capirti, è doloroso, è devastante… però alla fine ci si riesce a entrare nella tua testa. E subito dopo anche nel tuo cuore.
Ho cercato di aiutarmi, la sera della festa. Eri talmente fatta da non capirci nulla, ti domandavi cosa diavolo ci avessero messo in quella bottiglia per stordire tutti così. Ogni invitato subiva gli effetti tragici di quella droga, anche tu. Io no. Forse per questo sei sempre stata convinta di quanto fossi cattivo, perché a me quella droga piaceva. Non mi faceva star male.
Non tremavo come te, io. Ero tranquillo, rilassato, mentre le allucinazioni ti assalivano e ti stringevo forte, ti accarezzavo i capelli, ti ripetevo che sarebbe presto finito tutto. Mi sono presa cura di te, Brooke, e mi hai solo accusato di essere uno psicopatico omicida, alla fine dei giochi.
Io stavo lì solo per aiutarti, per capire te e la situazione.
Ti guardavo dormire e ti disegnavo. Ti vedevo sorridere e tracciavo linee su carta. Ti osservavo piangere e il tuo dolore era anche un po’ mio.

                           


Questi sono i disegni di Stavo. Ci ho messo tantissimo per trovarli, sono troppo belli. 
Premetto che volevo scrivere su questa coppia da quando ho finito di guardare la serie di Scream visto che Stavo è diventato il mio personaggio preferito, subito dopo Noah (e infatti anche qui in qualche modo dovevo citarlo, sennò non sono contenta XD).
Per farvi capire la situazione: questa one-shot è ambientata dopo la morte di Jake e dopo l'episodio in cui a una festa vengono tutti drogati. E' ambientata anche dopo che viene trovato il cadavere di Jake - o meglio, viene lanciato sul palco con stile -. Onestamente non so quanto cronologicamente ho fatto bene le cose, però quando l'ispirazione chiama va ascoltata e infatti ho scritto e pubblicato al volo questa one-shot. 
Spero di tornerare prima o poi nel fandom, mi diverte sempre tanto scrivere qui. E poi ho nostalgia di Scream. :c
 
   
 
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