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Autore: lonewolf87    16/11/2018    2 recensioni
Sequel di “La leggenda continua”
Dopo circa sette anni, Goku torna finalmente a casa, ma molte cose sono cambiate. Qualcuno non sembra contento di rivederlo e, come se non bastasse, il suo ritorno coinciderà con un triste evento. Nel frattempo compariranno nuovi nemici e ancora una volta Goku e gli altri saranno chiamati a proteggere la Terra e l’intera umanità.
Genere: Avventura, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Goku, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Vegeta | Coppie: Bra/Goten, Bulma/Vegeta, Chichi/Goku, Gohan/Videl , Pan/Trunks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Dragon Ball Ultimate Heroes'
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Goku, Vegeta e Bra non riuscivano a credere a ciò che avevano sentito da Gohan e visto con i propri occhi. Pan giaceva a terra, priva di vita, trafitta in pieno petto. Nel frattempo anche la piccola Nari scoppiò a piangere, come se avesse intuito quello che era accaduto alla sua mamma.
 “No! Noooooo!!!!!!!” urlò di rabbia Goku, sferrando un pugno per terra. La sua amata nipote era stata uccisa e lui non riusciva ad accettarlo. “Perché proprio Pan? Perché?????”
“Hanno rapito Yumi e Gon!” singhiozzò Videl.
“Cosa? Hanno rapito i bambini?” domandò incredulo Vegeta.
“No! La mia piccola Yumi! Sei un incapace, Goten! Perché non hai fatto nulla per fermarli????” sbraitò in lacrime contro il marito Bra, strattonandolo malamente.
“Mi dispiace...Bra. C’ho provato… ma erano troppo forti.” cercò di spiegare Goten.
“Bra, non prendertela con tuo marito. Ha fatto di tutto per salvare i bambini.” lo difese Videl.
“Gohan, dicci che cosa è successo.” chiese a quel punto Goku.
“Perché la mia Pan? Sono un fallimento come padre e come nonno. Non sono stato capace di proteggere mia figlia e i bambini.” singhiozzò Gohan.
“Non è vero, Gohan. Tu sei un padre e un nonno meraviglioso. Ti prego, figliolo, riprenditi.” cercò d’incoraggiarlo il padre.
“Gohan, devi dirci quello che è accaduto prima che noi arrivassimo.” chiese anche Vegeta.
“Perché non hanno ucciso me? Perché????” si lamentò ancora il figlio maggiore di Goku e Chichi, totalmente preso dai sensi di colpa. Vegeta a quel punto perse la pazienza e afferrò Gohan per il bavero.
“Vegeta!!!” esclamò preoccupata Videl.
“Adesso smettila di piagnucolare!!! Vuoi o non vuoi vendicare tua figlia??? Vuoi che i nostri nipoti restino delle mani di quei mostri????” gli urlò in faccia Vegeta, stufo di non avere risposte.
“Io sono inutile.” continuò ad autoaccusarsi Gohan.
Vegeta, sempre più spazientito dal suo atteggiamento, stava per sferrargli un pugno in faccia, ma Goku all’ultimo lo fermò e gli fece mettere il figlio giù. “Kakaroth…”
“Gohan, ti prometto che farò resuscitare Pan, ma adesso raccontaci tutto. Cerchiamo quantomeno di salvare Gon e Yumi, prima che sia troppo tardi.” lo rassicurò Goku.
“D’accordo.” annuì Gohan, che a quel punto si ridestò. Alla fine non tutto era perduto, c’era ancora la possibilità di riportare in vita la figlia con le sfere del drago di Namek, ammesso che fossero stati in grado di sconfiggere questi nuovi nemici comparsi dal nulla. “Stavamo aspettando che tu tornassi a casa appena avvertivi Trunks e Vegeta, ma dalla finestra sono comparsi tre cyborg.”
“Sei sicuro che fossero cyborg?” chiese Vegeta.
“Me l’hanno detto loro e inoltre non ho percepito nessuna aura.” affermò Gohan. “Quando sono arrivati qui, c’hanno raccontato che cercavano le sfere del drago e volevano che gliele consegnassimo immediatamente, ma loro non sapevano che erano scomparse, così abbiamo spiegato che non esistevano più. Ma non hanno voluto crederci e siamo stati subito aggrediti…” aggiunse poi.
“Continua.” lo incitò il padre.
“Abbiamo provato a difenderci, ma erano più forti di noi e alla fine c’hanno messi fuori combattimento. Hanno messo a soqquadro la casa, pensando di trovare le sfere del drago, ma quando si sono resi conto che non avevamo mentito, hanno preso Gon e Yumi, e sono volati via, minacciando di ucciderli se non le avessimo consegnate. Mentre se ne stavano andando, Pan ha tentato di salvarli, ma uno di loro l’ha colpita in pieno petto e l’ha fatta fuori.” concluse il figlio maggiore.
“Dannati vigliacchi! Li distruggerò!” esclamò infuriato Vegeta.
“Sono con voi. La mia Pan deve essere vendicata.” concordò Gohan.
“Puoi star certo che la vendicheremo, Gohan.” promise il padre. “Goten, ce la fai a proseguire?”
“Sì, papà. Sono con voi. Devo salvare mia figlia.” si rimise in piedi il figlio minore. “Però sono dei cyborg e non possiedono aura. Come facciamo a trovarli? E se dovessero tornare di nuovo qui? Trunks è privo di sensi e non sappiamo quando si risveglierà. E non credo che Videl e Bra da sole possano difendersi contro quei mostri.” chiese poi.
“Non torneranno. Erano passati per le sfere del drago, ma dopo i danni che hanno fatto, dovrebbero aver capito che qui non ci sono.” lo rassicurò Vegeta.
“Tuttavia si faranno vivi in qualche modo. Per questo dobbiamo partire il prima possibile e avvisare Rina e gli altri.” aggiunse Goku.
“Aspetta un attimo, Kakaroth. Vorresti coinvolgere anche Rina?” domandò il principe dei sayan, un po’ preoccupato a questa ipotesi. Pur avendo fatto progressi, una battaglia vera e propria era tutta un’altra cosa rispetto agli allenamenti che facevano tutti i giorni, e temeva che una Rina fuori controllo potesse rivelarsi un avversario in più invece che una valida alleata.
“Perché no? Più siamo, più possibilità avremmo di sconfiggere quei cyborg. È anche per questo che abbiamo allenato Rina. Ormai ha imparato a controllare i propri poteri e questa nuova battaglia sarà un ottimo banco di prova per lei.” sostenne Goku.
“Hmph! Spero che tu abbia ragione. Non ho voglia di affrontare un Super Sayan leggendario in questo momento.” si arrese a quel punto Vegeta.
“Videl, prenditi cura di Trunks. Io vado.” decise Gohan.
“Buona fortuna, tesoro. Stai attento.” l’abbracciò Videl.
“Non ti preoccupare, amore. Vendicherò Pan e la faremo resuscitare.” la rassicurò il marito.
“Bra, tu resta con Videl.” disse Vegeta.
“Va bene, papà, ma riporta a casa la mia Yumi! È troppo importante! Ti scongiuro!” lo pregò in lacrime Bra.
“Non piangere, figliola. La riporterò a casa sana e salva. Te lo prometto.” l’abbracciò il padre.
“Ci vediamo, Bra.” la salutò Goten.
“Mi raccomando. Stavolta datti da fare. Non ti azzardare a  tornare indietro senza nostra figlia, hai capito?” l’avvisò lei con tono freddo.
“Non ti deluderò, tesoro.” la rassicurò lui, facendo finta di niente. Bra era ancora arrabbiata per la storia di ieri, e il rapimento della figlia l’aveva resa ancora più ostile nei suoi confronti. Doveva salvare Yumi a tutti i costi, per il suo bene e anche per quello del loro matrimonio.
“Perfetto. Avvisiamo gli altri e andiamo a cercare quei mostri.” concluse infine Goku.
“Subito.” annuirono Vegeta, Gohan e Goten prima di partire in volo.
                                                                                  
Nel frattempo, i quattro cyborg avevano fatto il loro ritorno nel laboratorio sulle montagne ghiacciate.
“Eccovi finalmente. Ce ne avete messo di tempo. Allora? Dove sono le sfere del drago?” domandò il Dr. Pietrik appena li vide.
“Sono spiacente, Dr. Pietrik, ma non si trovano da nessuna parte.” replicò il cyborg giovane dai capelli lunghi.
“Cosa significa, C-21?“ chiese lo scienziato pazzo.
“Quello che ha sentito, signore. Abbiamo chiesto ai familiari di Goku, ma loro sostenevano che sono scomparse da diversi anni.” intervenne la ragazza.
“E voi c’avete creduto?”
“Assolutamente no. Li abbiamo attaccati e abbiamo ucciso una di loro, ma non hanno parlato. Inoltre abbiamo perquisito la loro abitazione, il laboratorio e gli uffici della Capsule Corporation, ma non c’era alcuna traccia delle sfere. A quanto pare dicevano la verità.” raccontò il quattrocchi.
“Signore, abbiamo catturato però i nipoti di Goku.” disse la ragazza.
“Bene, bene. Ciao, bambini. Che piacere conoscervi.” li salutò il perfido scienziato.
“Liberaci subito!!!! Voglio tornare a casa!!!!” protestò Gon.
“Voglio il mio papà!!!” pianse Yumi.
“Questi mocciosi sono troppo rumorosi! Fateli fuori!” esclamò spazientito il Dr. Pietrik.
“Signore, non conviene farlo.” suggerì la cyborg. “Vede, abbiamo pensato di ricattarli, dicendo ai loro familiari che se non dovessero consegnarci le sfere del drago, noi uccideremo i bambini.” aggiunse lei.
“Hmm… davvero un’idea geniale, C-22. Benissimo. A questo punto possiamo aspettare che Goku ci raggiunga.” accettò il perfido scienziato.
“Appena il mio papà arriverà, per voi sarà la fine!” li avvisò Yumi, ma l’ex allievo del Dr. Gelo gli mollò una sberla.
“Stai zitta, mocciosa!” la sgridò lui, facendola piangere ancora di più.
“Sei cattivo! Nonno Goku ti distruggerà! La mia mamma mi ha detto che il nonno è il più forte dell’universo!” lo minacciò Gon.
“Ahahahah! Voglio proprio vedere! Tuo nonno morirà, così come tutta la tua famiglia!” controreplicò il vecchio.
“Sei un bugiardo!!! Ti odio!!!!” gridò il figlio di Trunks e Pan, liberandosi dalla presa del cyborg quattrocchi che l’aveva finora trattenuto e saltando addosso al perfido scienziato.
“Ma cosa… lasciami andare!” si lamentò il Dr.Pietrik.
“Te la farò pagare!!!” esclamò Gon, che provò a sferrargli un pugno, ma C-23, il cyborg più anziano, stordì il bambino con un colpo secco sul collo.
“Gon!” lo chiamò Yumi, che corse subito dal cugino. “Ti prego, svegliati! Gon!”
“Ne ho abbastanza! Portate questi mocciosi lontano da me!” ordinò infine lo scienziato pazzo.
“D’accordo, signore.” obbedì C-23, trascinando con sé Gon e Yumi.
“Appena avete finito, attirate subito Goku e gli altri. Presto il mio progetto sarà terminato.” concluse il Dr. Pietrik.
“Subito, signore.” annuì C-21.
 
Nel frattempo Vegeta, Goku e i suoi figli avvisarono i loro amici della nuova minaccia che stava per colpire la Terra. Oltre a Rina e il figlio Taek, si unirono Bish, Ub e, a sorpresa, C-18. La moglie di Crilin, dopo il duro scontro con il fratello, non aveva più partecipato a nessuna battaglia, preferendo piuttosto proteggere il marito e la figlia Marron, tuttavia la comparsa dei nuovi cyborg l’aveva incuriosita ed era decisa a saperne di più. Il gruppo continuò a cercare in giro per il pianeta, ma senza alcun risultato.
“Accidenti! Non possono essere spariti nel nulla!” brontolò Vegeta.
“Se solo potessimo rilevare le loro aure…” sospirò Bish.
“Forse è meglio se ci dividiamo.” propose Taek.
“Meglio di no. Dobbiamo restare in gruppo, altrimenti c’è il rischio di essere aggrediti e da soli risulteremmo un facile bersaglio.” obiettò Goku.
“Però se quei bastardi dovessero attaccare qualche città, potrebbero ammazzare tanti innocenti.” ipotizzò Bish.
“Non lo faranno. È me che vogliono. Hanno fatto esplodere la zona accanto al lunapark, aggredito Trunks, ucciso Pan e rapito i bambini per attirare la mia attenzione.” svelò il buon sayan.
“C-18, tu sei una cyborg. Possibile che non riesci a rilevare quei mostri?” chiese Ub.
“Hmph! Non sono mica collegata a loro. E comunque questi non sono cyborg del Dr. Gelo.” rispose la suocera.
“Come fai ad esserne così certa?” domandò ancora il genero.
“Oltre a Cell, esistevano venti cyborg, tra cui lo stesso Dr. Gelo. Di certo gli assassini di Pan non sono opera sua, ma di qualche suo seguace.” ipotizzò C-18.
“Il Dr. Gelo aveva seguaci?” chiese incuriosito Gohan.
“So che ai tempi del Red Ribbon disponeva di un laboratorio ancora più grande di quello in mezzo alle montagne che conoscete tutti ed era assistito da diversi collaboratori.” raccontò la moglie di Crilin.
“Quindi vorresti dire che uno di quei collaboratori potrebbe aver costruito questi nuovi cyborg?” intuì Vegeta.
“Esatto. Non c’è altra spiegazione. Per aver ucciso Pan e sconfitto senza problemi Trunks, Gohan e Goten, dovrebbero essere ancora più forti di me, di mio fratello o di Cell. A quanto pare l’allievo ha superato il maestro.” concluse C-18.
“Dobbiamo fermarli il prima possibile.” mormorò seria Rina.
“Mamma… sei sicura di voler partecipare alla battaglia? Sei ancora in tempo per tornare a casa.” chiese Taek, ancora dubbioso.
“Non mi sono allenata solo per evitare di perdere il controllo, ma anche per diventare abbastanza forte da proteggere la mia famiglia e la Terra.” rispose sicura la madre.
“Hmph! A quanto pare i tuoi allenamenti con Goku e Vegeta ti hanno fatto ricordare le tue origini sayan.” commentò il figlio. “Cerca solo di fare attenzione. Questi cyborg non scherzano.” l’avvisò infine.
Improvvisamente, un luminoso fascio di luce proveniente dal polo nord attirò l’attenzione di Goku e gli altri.
“Avete visto?” chiese Goten.      
“Che cos’è quella luce?” domandò a sua volta Gohan.
“Andiamo a controllare.” decise Goku, prima di partire a tutta velocità assieme agli altri.
  
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