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Autore: Starlow632    16/11/2018    0 recensioni
Come ha avuto origine il mondo di Deltarune? Un mondo nuovo che sembra aver dimenticato quello che c'era prima. Come andrà a finire? Davvero tutti hanno dimenticato? SPOILER SU DELTARUNE
Genere: Avventura, Dark, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Chara
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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La tua ANIMA umana.
La tua determinazione.
Non sono mai state nemmeno tue.
Non puoi scegliere chi sei in questo mondo.
In questo mondo, qualcuno più grande di noi ci manovra, come un burattinaio che muove i fili di un burattino decidendo per noi le nostre azioni e il nostro destino.
Per carità. Non che sia contraria a ciò se mi permettesse di guadagnare più EXP.

 
Chara stava letteralmente parlando col cadavere di Frisk giacente inerme davanti a lei. Era ormai pallido, il sangue si era completamente asciugato assumendo un colore nerastro che si mimetizzava con l’abisso, quasi non si vedeva più.
Dopo qualche secondo di esitazione, la bambina fece un respiro profondo e chinò il capo.
 
E’ tempo che LUI riacquisti il controllo.”
 
Detto questo, Chara infilzò l’ANIMA nel suo coltello per poi piantarlo di forza nel petto, ansimando.
Dopo un momento di esitazione, l’ANIMA si era incastrata perfettamente nel suo petto producendo un bagliore rossiccio molto intenso accompagnato da un suono acuto.
La creatura restò immobile continuando ad ansimare mentre delle gocce di sangue colavano lentamente dal torace per poi perdersi nel vuoto più oscuro.
Finalmente. Da molto non provavo la sensazione di avere un’ANIMA dentro di me.” Affermò estatica la bambina premendo entrambe le mani sul petto con un sorriso malato sul volto.
 
Ora. E’ tempo di iniziare una nuova partita.
 
Dopo aver evocato la sua ANIMA, a Chara apparve quello che sembrava uno schermo con un tasto piccolo rettangolare. Lo schermo comprendeva il suo nome a lettere capitali in alto a sinistra, la scritta “LV20” e la durata della run: erano passate dieci ore.
 

Dieci ore. Sono curiosa di sapere chi sia questa volta. E’ alquanto scarso. Scommetto che da sola ci avrei messo un’ora; in fondo sono abbastanza veloce e reattiva da schivare tutti i loro attacchi e loro abbastanza stupidi da credere nel potere della pietà e nella bontà di noi esseri umani. Ora che ci penso, secondo me i mostri hanno perso la guerra contro di noi perché sono stupidi. Sanno che in questo mondo ‘uccidi o sii ucciso’ è l’unica legge, ma si rifiutano di accettarlo.
Niente di utile qui, comunque.

 
Il tastino che affiancava lo schermo, invece, era un piccolo parallelepipedo con contorno arancione e una grossa scritta in lettere maiuscole: “RESTART”. La ragazza sfoggiò un ampio sorriso fissandolo compiaciuto, le sue guance assunsero una tonalità più rossastra.
 
Eccolo.
 
Chara premette il tasto senza indugiare oltre.
All’inizio la situazione rimase invariata. La bambina aspettava col broncio un segnale, qualsiasi segnale di cambiamento, ma non succedeva niente. Aspetta minuti su minuti, ma ancora niente.
 
COME FA A NON SUCCEDERE NULLA. STUPIDI TASTI INUTI-“ Esclamò la bambina con viso distorto con un liquido nero che le fuoriusciva dagli occhi.
 
[…]
In un baleno, l’abisso nero in cui la stravagante bambina si trovava, cominciò a sgretolarsi. Letteralmente. In qualche modo, “pezzi di nero” del vuoto si stavano staccano lasciando al loro posto dei quadrati che assumevano in un millisecondo tutte le sfumature dello spettro visibile. In pochi istanti, l’abisso su cui Chara stava fluttuando cominciò a cedere facendola cadere in uno spazio dalle dimensioni letteralmente infinite.
 
C-cosa. Perché sto cadendo. Devo fermarmi. Devo fermarmi!” Gridò la ragazza rivolgendosi a se stessa, imponendosi di fermarsi con la forza del pensiero.
Per quanto la bambina si concentrasse però, non riusciva a fermarsi in alcun modo. Nel frattempo la sua accelerazione aumentava sempre di più e cominciò a sopraggiungere in lei un senso di nausea.

A-a-augh. D-devo resettare. E’-e’ stato un errore. Devo tornare indietro.
 
Con tutta la forza che aveva, la ragazza raggiunse a stento il suo file dei salvataggi solo per visualizzare uno schermo che perdeva pezzi in qualche modo con un’unica scritta: “ɆⱤⱤØⱤɆ, ₵₳Ɽł₵₳₥Ɇ₦₮Ø ₣₳ⱠⱠł₮Ø”.
C-cosa.” Affermò la ragazza visibilmente sconvolta. Era ormai disperata, non sapeva come fermare la sua inesorabile infinita discesa. Provava invano ad acciuffare lo spazio sopra di sé con le mani, ma non produsse alcun effetto.
 
Passarono mesi, giorni o forse anni. Non si sa quanto tempo sia passato, se sia passato. Ad un certo punto però numerosi  schermi trasparenti cominciarono ad apparire davanti a lei, seguendola nella sua caduta.
 
 “Interessante. Devo raggiungerli. Forse ho speranza di fuggire da questo loop infinito.
Disse Chara cercando di raggiungere lo schermo più vicino a lei fino a quasi toccarlo. Poco prima che ciò avvenisse, lo schermo cominciò in successione a proiettare numerose immagini: un neonato in fasce che piangeva abbandonato su un prato, scene di violenza e di repressione sanguinaria, una donna che giaceva su un letto con volto sereno e delle pillole sparse per il lenzuolo  e una bambina che si allontanava da casa con un coltello affilato per dirigersi a piedi verso un monte non poco lontano da lei.
Chara rimase scombussolata dalla visione di quelli che sembravano fotogrammi tratti da un film, cominciò a tremare ed abbassò lo sguardo facendo scendere una lacrima dal viso senza dire nulla.
Prima che lei avesse avuto la possibilità di toccare lo schermo, questo scomparve davanti ai suoi occhi. Girando lo sguardo verso gli altri monitor, notò che ognuno di questi stava riproducendo qualcosa di diverso. Quello davanti a lei faceva vedere scene di vita quotidiana di Asriel, Asgore e Toriel quando il primo era molto piccolo. Lo schermo dietro di lei riproduceva la morte del principe dei mostri e Chara con il conseguente divorzio dei due regnanti. Quello alla sua sinistra rappresentava tre persone che Chara non conosceva che camminavano in un prato sulle sfumature del viola.
 
Mi sembra di aver visto altrove queste persone. Non ricordo bene.” Intervenne la piccola umana pensando ad alta voce.
 
Lo schermo alla sua destra mostrava una ragazza dalle sembianze di un cervo antropomorfo che fissava un fragile cancello in un paesaggio autunnale. Un altro ancora mostrava una ragazza dalla corporatura robusta e dalla carnagione violacea che visionava un foglio pieno di formule matematiche. Infine quello più lontano da lei raffigurava un team di scienziati che lavoravano in un immenso laboratorio in cui era visibile un macchinario che aderiva a una parete. Chara tentò di avvicinarsi a quest’ultimo agitando con gran forza le gambe per muoversi; a quanto pare le aveva destato curiosità per qualche strano motivo. Dopodichè l’umana si sporse per guardare meglio la scena: gli scienziati erano tutti volti a guardare uno strano figuro con camice bianco davanti a loro che era in procinto di girarsi dalla loro parte. Appena lo vide, la bambina sussultò.
 
Aspetta. Quello è G-
Chara non ebbe tempo di finire la frase nel vedere che tutte i monitor erano improvvisamente scomparsi lasciando spazio ad un unico grande schermo, questa volta nero come il carbone. Delle scritte bianche cominciarono a comparire su di esso.
 
SPIRITO DI CHARA: PRESENTE.
  ANIMA UMANA: PRESENTE.
  CORPO DELL’ENTE…
  …
  …
 ASSENTE.
  …
  …
  ...
  FATAL_ERROR.
  SCEGLIERE TIMELINE PREFERENZIALE.”
 
  A quel punto, davanti alla bambina demoniaca si pararono davanti altri tre monitor con le scritte “1”, “2” e     “3”.
  Il primo schermo rappresentava un prato fiorito in cui degli umani con delle tuniche lunghe fino alle caviglie erano seduti davanti alla sponda di un fiume accompagnati da vari mostri con cui chiacchieravano serenamente.
Il secondo schermo raffigurava Toriel, Sans, Papyrus, Undyne e Alphys  che guardavano la televisione in una piccola casetta sulla superficie. Sembrava stessero guardando Frisk firmare un trattato di pace nella sede centrale dell’ONU mentre una folla di umani assisteva a ciò confusa e spaventata. In lontananza, inoltre, si poteva scorgere un uomo mascherato con una bomba a mano.
Il terzo schermo, infine, mostrava un deserto ricolmo di corpi umani sgozzati e mutilati sotto un cielo pumbleo e delle abitazioni distrutte. Al centro di questa triste immagine si può osservare Chara sorridente con il solito coltello affilato ben impugnato sulla mano sinistra e il cadavere informe di Frisk dall’altra.
 
Queste timeline. Mi sono familiari.” Affermò Chara per poi immergersi in una piccola pausa riflessiva.
Penso di avere la possibilità di scegliere in quale tra questi scenari rientrare. Devo scegliere con saggezza quello che mi farebbe mietere più vittime possibili, guadagnando tanti EXP e quindi diventare più potente. Allora. Nella prima timeline sembra che la Grande Guerra tra umani e mostri non sia mai avvenuta. Interessante, potrei sopprimere molti in questo caso. La terrò in considerazione.
La seconda timeline sembra ambientata dopo la rottura della barriera se il genocidio non fosse mai avvenuto. Sarei ancora nel corpo di Frisk ma potrei decimare innumerevoli villaggi umani. Niente male. In fondo potrei sempre sbarazzarmi di quell’idiota.
La terza. Ci sono io. Probabilmente se Frisk mi avesse semplicemente donato la sua ANIMA per poi resettare e fare di nuovo il pacifista, sarebbe finita così. LUI avrebbe preso il controllo di me, avrebbe ucciso tutti sulla superficie e io sarei diventata potente. Però. In questo scenario, se venissi portata precisamente nel punto raffigurato, avrei già ucciso tante persone, quindi guadagnerei poco da future uccisioni se fossero possibili. E’ preferibile optare per un altro percorso
.
 
Dopo averci pensato a fondo, Chara decise per la prima timeline, ma poco prima che avesse la possibilità di toccare lo schermo scelto, tutti le rappresentazioni nei monitor scomparvero lasciando il posto ad un messaggio di errore.
 
Accidenti. Avrei dovuto reagire più prontamente.” Esclamò l’umana adirata a pugni serrati.
 
 “ɆⱤⱤØⱤɆɆⱤⱤØⱤɆɆⱤⱤØⱤɆɆⱤⱤØⱤɆɆⱤⱤØⱤɆɆⱤⱤØⱤɆɆⱤⱤØⱤɆ.  
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₵₳Ɽł₵₳₥Ɇ₦₮Ø ₵Ø₥₱ⱠɆ₮₳₮Ø.”
 
  “Timeline d’emergenza. Cosa inten-
 
Lo spazio in cui era stata immersa Chara fino a quel momento collassò con un suono metallico facendo tornare nuovamente il buio.
 
FINALMENTE.
ADESSO LA CONNESSIONE E’ POSSIBILE .
POSSIAMO COMINCIARE.”
 



 

ANGOLO DELL’AUTRICE

Rieccomi con un nuovo capitolo. Qui Chara si trova in una situazione inusuale. La genocide non è finita secondo lo script e queste sono le conseguenze: tanti glitch e situazioni strane di vario tipo. Essendo Frisk morto, ho deciso di adottare un POV esterno cambiando un pochettino lo stile. Spero vada bene  =).
Le scritte in rosso sono di Chara che in questa fanfiction ha un linguaggio forbito (sono fan delle teorie di NoChocolate, lo so), quello in grassetto invece è…
Inoltre, avete capito chi è LUI? Hihihi
Questo è un capitolo un po’ confusionario, lo so, però tranquilli, le cose diventeranno più chiare in seguito.
Alla prossima,

Starlow632
  
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