Palpitazioni.
Volevo vederlo.
Avevo già programmato di chiedergli di vederci perché lo volevo vedere davvero, desideravo stare in sua compagnia.
Sono arrivato in stazione la sera tardi, a caso ho preso un treno per una qualsiasi direzione solo perché dovevo ricaricare il cellulare e quasi giunto a capolinea mi ha chiamato; la sua voce era tranquilla, come sempre, rassicurante e dolce.
Ci siamo accordati di vederci alla terza fermata, dato che da dove ero in quel momento il treno sarebbe passato da lì e saremmo andati in centro insieme.
Giunto alla fermata fremevo dalla voglia di vederlo.
E poi eccolo arrivare, bello come sempre, ma in aggiunta la giacca di jeans che gli dava un tocco più swag.
L'ho afferrato per il braccio per chiamarlo e subito ci siamo scambiati un sorriso.
Saliti di nuovo sul treno siamo andati al McDonald's in centro, io dovevo assolutamente fare pipì perché la trattenevo dalla mattina quando sono uscito di casa per andare all’appuntamento, così lui si è preso un hamburger e se l'è mangiato mentre io facevo le mie cose in bagno: pipì per prima cosa, poi mi sono improfumato un po', mi sono sciacquato la faccia, una veloce sistemata ai capelli e via.
I bagni si trovavano al piano superiore e lui era salito per aspettarmi, ma io uscito dal bagno non l'ho visto e sono sceso a cercarlo, per fortuna lui mi aveva visto uscire e mi ha seguito.
Accanto al McDonald's c'era una gelateria e ha voluto offrirmi il gelato, l'ho trovato un gesto molto carino.
Penso che l'abbia fatto per "distrarmi ", la giornata era stata un po' stressante per me ed avevo proprio bisogno di svagarmi.
Ho preso il frappè cioccolato fondente e cocco, mentre lui ha preso il cono yogurt e frutti di bosco; gli piacciono molto i frutti di bosco, me lo devo ricordare.
Abbiamo camminato fino alla fontana ed era divertente osservarlo leccare quel gelato con gusto, devo dire che avrebbe un talento naturale per i lavoretti di bocca.
Proprio quando siamo entrati nel parco è iniziato il diluvio universale, la pioggia era fittissima e ci siamo bagnati quasi tutti, volevamo andare a ripararci dentro la stazione del treno, ma abbiamo sbagliato strada mentre la raggiungevamo ed abbiamo preso ancora più acqua.
Prima di riprendere la retta via ci siamo fermati all'angolo di una strada, sperando che smettesse un po', ma non è servito a niente.
Io ero aggrappato al suo braccio, un po' perché così saremmo stati più vicini ed avremmo avuto più spazio sotto l'ombrello, un po' perché volevo avere un contatto con lui.
Finalmente arriviamo in stazione e, bagnati fradici, troviamo riparo sulle panchine di attesa.
Mi appoggio un po' con la testa alla sua spalla e parliamo per mezz'oretta del più e del meno, come al solito, finché poi è giunta l'ora di andare.