Capitolo Trenta -
Epilogo
Una spiaggia bianca, di sabbia finissima, e un mare di un colore meraviglioso, tra
il verde e l’azzurro, faceva da sfondo a una giovane coppia innamorata che
assaporava la pace di quel paradiso perduto.
Era passato un anno dall’addio di Sara
a Saga, un anno passato serenamente e nel migliore dei modi.
Sara e Kanon si stavano godendo la vacanza alle Mauritius che i signori Parker
regalarono alla coppia per il diploma di Sara; come promesso, aveva studiato e
raggiunto il massimo dei voti.
La destinazione l’avevano scelta
insieme, come il giorno della partenza, perché prima avevano dovuto fare tappa
a San Francisco per il battesimo della bambina di Alex, Julia, e di cui lei fu
madrina.
Saga, come concordato, lasciò la città, ma sia lei che Kanon non vollero sapere
dove si sarebbe trasferito, anche se i Signori O’Neill ogni tanto tentavano di
informare il ragazzo sulle sue azioni...senza risultati!
Si sarebbe trasferita a Settembre,
anche se le dispiaceva lasciare gli amici, per vederli ogni tanto
durante il week end.
Con Kanon si sarebbero visti più
spesso, ma con gli altri sarebbe stato più difficile!
Sara stava pensando a questo, quando
sentì una leggera carezza sulla pancia nuda; aprì gli occhi e notò un
pacchettino sull’ombelico.
Sorpresa, guardò Kanon che stava
sorridendo osservando la sua espressione.
“Che fai, non lo apri?” le chiese.
Sara non rispose, si mise a sedere e, con mani tremanti, prese a scartare il
pacco; Kanon, vedendola in difficoltà, le prese il regalo di mano e l’aiutò.
Si sedette di fianco a lei sulla
sdraio e, fissandola, aprì l’astuccio rivelando al suo
interno un meraviglioso anello composto da tre piccoli diamanti, con la
montatura sottile e delicata.
Sara portò una mano a coprirsi la
bocca spalancata, passando lo sguardo ora a Kanon, ora all’anello.
Kanon le prese la mano sinistra e,
infilandole l’anello all’anulare, le espresse i suoi sentimenti.
“Ne abbiamo passate tante insieme. TI AMO, e vorrei dividere il resto della mia
vita con te! Sara, mi vuoi sposare?”
Sara era ammutolita, gli occhi lucidi per la commozione ma finalmente, dopo
qualche secondo, riuscì a rispondere.
“Sì!” e gli buttò le braccia al collo “Ti amo, Kanon, ti amerò per tutta la
vita!”
Il bacio che seguì suggellò una promessa dal sapore di felicità!
FINE