- Tu mi vuoi salvare, Lorenzo. – E non era una domanda. Era stato lapidario, con un tono roco e irrisorio. – Tu vuoi salvare un Pazzi? Come vuoi salvare Firenze, come vuoi salvare… il popolo. – Lo stava sbeffeggiando. – Tu non mi puoi salvare, Lorenzo. – gli disse infine, sputando il fiato con il volto tanto vicino al suo da scaldargli una guancia con il proprio respiro, dopo essersi avvicinato di colpo.
- Lasciami provare. – disse Lorenzo, quasi supplicando.