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Autore: ArrowVI    21/11/2018    0 recensioni
Gli umani regnano su Gaia, ma le pietre di questo continente trasudano memorie di creature ben più antiche e potenti.
Sono passati circa diciassette anni da quando l'imperatore dei Dodici Generali Demoniaci è stato imprigionato nel mezzo di questo e un altro mondo... Ma, ormai, il sigillo che lo teneva rinchiuso sta cominciando a spezzarsi.
Cosa accadrà quando Bael sarà libero? Verrà fermato o porterà a termine il piano che, diciassette anni fa, gli è stato strappato dalle mani?
Quattro nazioni faranno da sfondo a questa storia:
Mistral, Savia, Asgard ed Avalon.
Io vi racconterò di quest'ultima......
Come? Chi sono io? Non ha importanza, per adesso...
Umani contro Demoni... Chi sarà ad uscirne vincitore?
Se volete scoprirlo allora seguitemi... Vi assicuro che non rimarrete delusi dal mio racconto.
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Capitolo 4-4: Non come sembra 



Non appena Michael lasciò la stanza, cominciò a guardarsi intorno alla ricerca di Neptune, il quale, però, sembrava ormai svanito nel nulla.

< Dove è andato? >
Si domandò il ragazzo, guardando il lungo corridoio che si diramava sia alla sua destra che alla sua sinistra, ignaro di quale delle due direzioni il suo compagno avesse imboccato.

<< Maledizione, ho perso troppo tempo a parlare con Seryu e Neptune si è distanziato troppo... >>
Disse tra se e se, cercando qualche traccia che potesse indicargli quale strada prendere.


Il ragazzo continuò a guardarsi intorno per qualche istante e, ormai spazientito, decise di tentare la sorte svoltando a destra.

< O la va o la spacca! >
Pensò tra se e se.

Poi, però, sentì il rumore di una porta chiudersi in distanza alle sue spalle.

Non appena sentì quel suono metallico, Michael si voltò immediatamente dall'altra parte, bloccandosi prontamente sul posto.

< Quello non era il rumore della porta di una stanza... >
Pensò, riconoscendo quel rumore metallico, correndo subito verso l'origine di quel suono.

< Era il rumore della porta metallica che da sul ponte della nave! >
Pensò subito dopo.



Pochi istanti dopo, Michael raggiunse finalmente quella grossa porta in ferro, ancora aperta.
Si affacciò lentamente, arrivando all'esterno, ritrovandosi poi il ponte della nave completamente vuoto davanti a se... Se non per una sola persona, appoggiata alla ringhiera della nave.

Aveva quell'oggetto all'orecchio, sembrava stesse parlando con qualcuno, ma Michael non fu in grado di sentire cosa stesse dicendo.

Facendo attenzione a non farsi notare, il ragazzo corse dietro un muretto, affacciandosi poi lentamente per vedere cosa stesse facendo Neptune.

Si era voltato di spalle.

Neptune era appoggiato alla ringhiera della nave, sicuramente stava fissando l'oceano mentre parlava con qualcuno.
Quello era il momento giusto per agire: da quella distanza, Michael non era assolutamente in grado di sentire di cosa stesse parlando il suo compagno, quindi si mosse rapidamente, senza però fare troppo rumore, arrivando dietro un secondo muretto, finalmente abbastanza vicino per sentire di cosa stesse parlando Neptune.


Michael non poteva neanche immaginarsi cosa sarebbe accaduto da li a poco.




<< Oh ma guardati! >>
Esclamò Iris, reggendosi il viso rosso con entrambe le mani.

<< Sei così carino quando dormi! >>
Aggiunse subito dopo, fissando intensamente Seryu, privo di conoscenza e disteso sul suo letto.

<< Cosa dovrei farti...? Cosa potrei farti...?  Ahh! >>
Continuò, in preda all'euforia, saltellando sul posto come una ragazzina.

Pochi istanti dopo si fermò di colpo, fissando intensamente quel ragazzo con una strana espressione stampata in volto: sembrava quasi che avesse avuto una grande idea.

<< Oh, lo so! >>
Esclamò subito dopo, mentre la sua lunga coda nera cominciò ad agitarsi istericamente dall'eccitazione.

<< Potrei farti quello... E poi anche quello! Oh, oh! Magari anche quell'altro, è da molto che non lo faccio... No, no! No quello no. Sei troppo giovane ancora, magari tra qualche annetto... >>
Continuò, avvicinandosi poi alla sua vittima con un grosso sorriso sadico stampato in volto.

<< Buon appetito~ >>
Canticchiò.


Subito dopo, però, Iris si bloccò di colpo.
Quel suo strano sorriso scomparve rapidamente dal suo volto, sostituito ben presto da una espressione sorpresa.

Rimase a fissare in silenzio il ragazzo disteso su quel letto per qualche istante, senza muovere neanche un muscolo, con occhi e bocca spalancati dallo stupore.


<< N...No... N-Non è così che dovrebbe andare... >>
Balbettò Iris, confusa e delusa dal comportamento del ragazzo.

Seryu aveva cominciato a fare strani versi e ad avere degli spasmi involontari.

<< No! Non dovresti avere incubi... Non puoi avere incubi! >>
Esclamò la donna, con tono infastidito, fissando quel ragazzo con uno sguardo pieno di rammarico.

<< Come puoi avere incubi se sei sotto gli effetti della mia magia?! >>
Continuò, senza mai smettere di fissare quel ragazzo.

Iris rimase in silenzio per qualche istante a guardare Seryu, senza aprire più bocca, attendendo invano che gli effetti della sua magia agissero sul ragazzo.

<< Non è giusto... Hai idea di cosa significhi questa cosa per qualcuno come me? >>
Domandò subito dopo al ragazzo, senza aspettarsi ovviamente alcuna risposta, con tono amareggiato.

La coda della donna-demone, la quale fino a pochi istanti prima di agitava in preda all'eccitazione, adesso era rivolta verso il basso come quella di un cane, mentre fissava quel ragazzo con occhi lucidi.


Per una succube come Iris, quel genere di reazione era il peggiore degli insulti.


Notando che la situazione non sembrava cambiare in meglio, Iris sbuffò, schioccando poi le dita.

<< Mi hai davvero rovinato l'umore... Sai essere un guastafeste anche quando non sei sveglio, assurdo... >>
Disse subito dopo, mentre quello strano odore di rose scomparve lentamente dalla stanza.

<< N... Non capisco. Come è possibile che la mia magia abbia avuto un effetto completamente opposto a quello voluto...? >>
Si domandò, abbassando lo sguardo, parlando con un tono depresso.

<< Non sono neanche più in vena... Volevo solamente divertirmi un pochino, non avevo neanche cattive intenzioni... Eppure no, hai dovuto avvertire tutti. Quindi ora sono tutti in guardia, tutti sull'attenti... >>
Continuò, parlando tra se e se con quella voce triste.

<< Forse è per quello il motivo. Siete tutti così tesi che la mia magia è andata a farsi benedire... Dopotutto amplifica le sensazioni umane, è logico che le cose possano andare fuori controllo, se usate nel momento sbagliato... >>
Continuò, sollevando poi lentamente lo sguardo.

In quell'istante rimase a bocca aperta davanti a quella scena.

<< S... Seriamente? >>
Domandò a nessuno, incredula.

Sotto i suoi occhi, Seryu aveva cominciato a piangere nel sonno.

<< Cosa è che stai sognando, si può sapere? >>
Chiese a nessuno, muovendosi con passo rapido verso il ragazzo, toccandogli poi la fronte con due dita.




<< Si. >>
Rispose Neptune alla persona con cui stava parlando, dopo qualche secondo di silenzio, mentre Michael continuava ad ascoltare da dietro un muretto in legno, facendo attenzione a non muovere neanche un muscolo.

<< Per ora sembra tutto nella norma. >>
Riprese Neptune, dopo qualche secondo di silenzio.
In quel preciso istante il ragazzo si voltò, appoggiandosi con la schiena alla ringhiera in ferro.

Michael si nascose rapidamente dietro al muretto in legno, non appena notò Neptune voltarsi.

< C'è mancato poco...! >
Pensò il ragazzo, capendo di essere quasi stato scoperto.


<< Si, ci sono ancora... Mi è solo sembrato ci fosse qualcuno, qui fuori. >>
Disse Neptune, riprendendo la conversazione con quella persona.

<< Mi sbagliavo. >>
Aggiunse subito dopo.

<< Comunque. Questo pomeriggio ho sentito la presenza di tre demoni  nell'area... Però, qualche ora fa, una di queste tre presenze è scomparsa nel nulla. >>
Quella frase lasciò Michael completamente di stucco.


Tre demoni?
Come era possibile? Non erano solamente due i demoni che li stavano seguendo?
Furono le domande che si fece Michael, non riuscendo a seguire perfettamente il loro discorso.


Neptune rimase in silenzio per qualche istante, ascoltando ciò che l'altra persona aveva da dire.

<< Oh, capisco. Quindi la presenza che è scomparsa era quella del demone di Classe A che era apparso qui intorno, giusto? >>
Non appena Neptune fece quella domanda al suo interlocutore, Michael impallidì di colpo.

< Classe A?! Non era un Classe B, il demone apparso intorno al lago?! >
Si domandò Michael, riconoscendo le incongruenze con ciò che Neptune aveva dato loro.

<< Oh, capisco. Quindi il gruppo di Gregory è nell'area. Mi chiedo, però, perché mobilitare uno dei gruppi migliori di ammazza-demoni per un semplice ricognitore. Nonostante sia un classe A, non è sicuramente un demone aggressivo ma una semplice pattuglia. >>
Subito dopo aver fatto quella domanda, Neptune fece un verso infastidito.

<< Non so neanche perché l'ho chiesto, era ovvio avrei ottenuto quel genere di risposta. >>
Disse al suo interlocutore, con tono innervosito, per poi tornare silenzioso per qualche secondo.

<< Devo intervenire se le cose si mettono male? >>
Domandò poco dopo, con un tono cupo.

<< Ricevuto. >>
Concluse.
Subito dopo aver pronunciato quelle parole, Neptune toccò lo schermo del suo cellulare, mettendoselo poi in tasca.


<< Origliare i discorsi delle altre persone non è una cosa bella da fare, Mike. >>
Disse Neptune, con tono divertito.

Non appena Michael sentì quelle parole, il suo cuore saltò un battito.
Spalancò gli occhi, sorpreso dal fatto di essere stato scoperto, per poi uscire dal suo nascondiglio mostrando una espressione colpevole al suo compagno.

<< Come sapevi fossi qui? >>
Gli domandò, evitando il suo sguardo.

Neptune gli sorrise.

<< Chiamalo sesto senso. >>
Gli rispose, grattandosi il naso.




<< Oh... >>
Disse Iris, facendo un passo all'indietro.
Il suo sguardo era triste, e fissava il ragazzo privo di sensi con occhi pieni di compassione.

In quell'istante Iris accarezzò delicatamente la fronte di Seryu.
Non disse nulla, non fece altro.

Rimase a fissare quel ragazzo, ancora momentaneamente sotto gli effetti della magia che aveva usato pochi minuti prima, soffrire all'interno di quell'incubo senza possibilità di svegliarsi.

<< Di norma quando un umano ha degli incubi, si sveglia di colpo per farli finire il prima possibile... Purtroppo, quando un umano è vittima della magia di una succube, non si sveglia per nessun motivo al mondo, per un certo arco di tempo. Quindi ora sei li, imprigionato nel tuo stesso incubo, senza la possibilità di svegliarti. >>
Disse la donna, abbassando lo sguardo, sentendosi colpevole.

<< L'unica cosa che posso fare, per lo meno, è darti un po' di sollievo fino a quando non riaprirai gli occhi. >>
Aggiunse subito dopo, toccando di nuovo la fronte di Seryu con due dita.

In quel preciso istante il ragazzo prese un profondo respiro, smettendo improvvisamente di lamentarsi e di piangere.

<< Non sarà la realtà... Ma questo dovrebbe aiutarti a stare meglio, anche se per pochi minuti. >>
Non appena disse quelle parole Iris lasciò la stanza, scomparendo nel nulla in un vortice di petali rossi.



<< Con chi stavi parlando, Neptune? >>
Domandò Michael al suo compagno, fissandolo dritto negli occhi.

Neptune ricambiò con uno sguardo cupo per qualche secondo, senza proferire parola.

<< Con la mia ragazza! Sai, è da un po' che non ci vediamo, e mi mancava sentire la sua voce nel mezzo della notte. >>
Rispose al compagno, ridacchiando.

<< Non ti crederai che io mi beva questa bugia, vero? Se fosse stato davvero così, non avresti detto "Che seccatura" prima di risponderle. >>
Disse Michael al suo compagno.

<< Ah... Quindi eri sveglio fin da allora eh? >>
Gli domandò Neptune, sorridendo.

<< Cosa sta succedendo? Con chi stavi parlando? >>
Domandò di nuovo al ragazzo, cercando delle risposte soddisfacenti alle sue domande.

Neptune non gli rispose.

<< Avevi detto che ci avresti avvertito qualunque cosa fosse successa! Hai detto che il demone apparso vicino al lago fosse un Classe B, eppure poco fa hai detto fosse un Classe A! Cosa ci stai nascondendo, Neptune? Possiamo davvero fidarci di te? >>
Gli chiese, di nuovo, dopo qualche secondo di silenzio, non ricevendo alcuna risposta.

In quell'istante Neptune diede le spalle al suo compagno, appoggiandosi alla ringhiera in ferro.

<< E' una bella vista, non trovi? >>
Domandò a Michael, guardando in lontananza.

Michael si voltò di lato, fissando anche lui l'orizzonte.


Il cielo era scuro, pulito, e una grossa luna piena, bianca, si rifletteva sulle acque calme del lago. 
Non si sentiva alcun rumore, se non quello dell'acqua che si muoveva intorno a loro.

<< Luna piena da due notti. Che importanza ha? >>
Chiese Michael a Neptune, non riuscendo a capire dove volesse arrivare.

Sentendo la risposta del compagno, Neptune cominciò a ridacchiare.

<< Cosa c'è di divertente? >>
Chiese Michael al suo compagno, infastidito dal suo comportamento.

<< Oh, niente, a dire il vero... >>
Gli rispose Neptune, voltandosi lentamente verso il suo interlocutore.

Non appena Michael incrociò lo sguardo con Neptune, impallidì di colpo.
Il suo cuore saltò un battito, e fece istintivamente un passo all'indietro, impaurito.


I suoi occhi erano diventati improvvisamente di un colore giallo acceso, quasi ipnotici e luminosi al buio, con grosse pupille nere al centro.

<< Stavo solo pensando a cosa sarebbe accaduto dopo. >>
Aggiunse subito dopo, con tono divertito.




Quando Seryu riaprì gli occhi, si ritrovò disteso sul suo letto.
Si alzò di scatto, guardandosi poi intorno. 

Non c'era nessuno: Michael e Neptune non erano nella stanza, e neanche Jessica era nel suo letto.
In più, anche Iris sembrava essere scomparsa nel nulla.
Rimase in silenzio a guardarsi intorno, confuso e sorpreso, per poi passarsi una mano davanti al volto.

Quando si guardò la mano, notò che fosse umida.


<< Jessica! Hey, dove siete ragazzi?! >>
Esclamò poco dopo, alzandosi dal letto.

In quell'istante notò la porta del bagno aprirsi lentamente.
Seryu fece un sospiro di sollievo quando notò Jessica uscire dal bagno, la quale lo fissò con fare sorpreso.
Non era, però, ancora sicuro del fatto che quella fosse la vera Jessica.

<< Tutto ok, Seryu? >>
Domandò al compagno, con tono preoccupato.

<< Va tutto bene? Hai visto Neptune e Michael? >>
Domandò alla ragazza, sedendosi di nuovo sul bordo del suo letto.

<< No, ma se non sono qui ci sarà un motivo. >>
Rispose al compagno.

<< No, non possiamo rimanere separati, è pericoloso! >>
Esclamò, dirigendosi poi verso la porta.

Jessica lo afferrò per il braccio, fermandolo.

<< Ti stai preoccupando troppo, Seryu. Non è successo nulla fin'ora, non succederà nulla se aspettiamo ancora per qualche minuto. Saranno usciti a prendere qualcosa da mangiare prima che mi svegliassi. >>
Rispose al suo compagno, con un tono calmo e sicuro.

<< Mangiare qualcosa? Nel mezzo della notte?! >>
Domandò alla ragazza, con un tono infastidito. 
Non riusciva a credere che Jessica non capisse il problema in quella situazione.

Jessica lo fissò in silenzio per qualche secondo con una espressione confusa.

<< "Nel mezzo della notte"? Seryu, sono le sette del mattino. A breve approderemo a Magnus. >>
Non appena Jessica pronunciò quelle parole, Seryu impallidì di colpo.

<< Uh... Eh? Cosa?! >>
Esclamò, non riuscendo a credere alle sue parole.


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Fine del capitolo 4-4, alla prossima e grazie di avermi seguito!

   
 
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