Wake up!

-Vattene!-

Tutto poi tacque, una calma apparente. Si sentì una porta sbattere, un bell’uomo scese per le scale, salutò la signora del quinto piano e sparì.

-Ma tu sei...Orochimaru?!Il cantante degli Snakes, giusto?-

-Mi hai riconosciuto?-rispose l’uomo, premendosi il berretto rosso, in modo da coprire la lunga chioma e gli occhi.

-Con quel travestimento idiota, ti riconoscerebbe chiunque.-

Orochimaru le lanciò un’occhiataccia.

-Piacere, sono Anko.- disse lei, facendo finta di non averla notata.

***

-Sei scappato?-

-Suono da sempre. Volevo vedere cosa significa “vivere una vita normale”.- rispose l’uomo, con sicurezza.

Anko lo fissava a bocca aperta, le era sempre piaciuto.

Quell’aria tenebrosa, quel fisico da urlo e quel ghigno spettacolare.

Era il suo idolo.

 Una volta aveva addirittura sognato di passare una notte con lui.

Arrossì al ricordo.

Cercò di ricomporsi e prese a dire.

-Anche io voglio diventare una rock star. Suono da sette anni e canto da dodici.-dichiarò soddisfatta, guardandolo di sottecchi per capirne l’impressione fatta.

-Cambia sogno, è meglio.-troncò la discussione lui, bevendo il suo caffè.

***

-Vivi qui tutta sola?-chiese Orochimaru, volgendo lo sguardo per tutto l’appartamento.

La ragazza, intanto, si mordeva il labbro, nervosa; ci teneva ad una sua opinione.

Lui si voltò a guardarla, attendendo risposta.

-Beh...sì e no. Ho compiuto diciotto anni da poco, ma non ne potevo più di vivere con i miei. Quindi sono venuta qui, ma ho, come vicini, una famiglia che si prende sempre cura di me, come se mi avesse adottata.- concluse, imbarazzata dal suo silenzio.

Orochimaru continuava a fissarla, si avvicinò lentamente.

La prese per la vita e la attirò a sé, baciandola con ardore.

Anko ricambiò senza pensarci.

Lo aveva idolatrato da anni, poi, non appena lo aveva incontrato, aveva subito sentito un’attrazione fisica, ma, adesso ne era certa, per lui provava qualcosa di molto forte.

Era la sua prima volta, ma non proferì parola, temendo che la magia si potesse spezzare.

Prese a togliergli il giubbotto, il maglione ed infine la camicia.

Lui rimase a petto nudo e lei contemplò il suo fisico in tutto il suo splendore.

Si aggrappò alle sue braccia forti e muscolose, mentre Orochimaru le sbottonava i jeans.

Anko sentiva le sue mani fra i capelli, poi sulla schiena ed infine prenderla di peso e portarla verso l’ampio letto della casa.

L’uomo la lasciò un attimo lì, guardandola, come ripensandoci.

Anko non resistette all’impulso, lo afferrò per il collo e lo ribaciò ancora e ancora.

Fu una notte unica per la ragazza.

Si sentiva in un mondo ovattato, quasi sospeso in aria.

Era sempre stato il sogno.

Ma i sogni sono solo sogni e la realtà bussa sempre alla porta.

Si ridestò all’improvviso, un tuono aveva squarciato il cielo.

Aprì gli occhi, ancora appannati per il sonno, e vide Orochimaru indossare il giubbotto, pronto a sparire.

-Dove stai andando?- chiese Anko, cercando di non far trasparire il tono di accusa, invano.

-Torno a casa.-

-Ma come? Così all’improvviso?-

L’uomo si voltò verso la ragazza, incredibilmente bella perfino di prima mattina, con un semplice lenzuolo a fasciarle il corpo.

-Diciamo che la mia vacanza è finita. Ho provato ad essere normale, ma ho capito che non può funzionare.-

Anko boccheggiò, cercando di formulare una domanda.

-La band ha bisogno di me e io ho bisogno del mio pubblico. Non fraintendermi, sei divertente e simpatica, ma io sono sempre stato egocentrico. Non mi accontento di una sola fan.-continuò lui, guardandola, con lo sguardo divertito ma anche carico di compassione.

-Fai schifo.-uscì dalle labbra della giovane, stringendo il lembo del lenzuolo in una morsa.

-E’ il mondo dello spettacolo che fa schifo. Da fuori sembra tutto fantastico e meraviglioso, ma è una volta che ci sei dentro che ti rendi conto, davvero, com’è. Il mondo dello spettacolo è corrotto, inevitabilmente lo diventi anche tu. Io sono corrotto, Anko.-

La ragazza lo guardò, un’espressione dura sul volto.

-Non guardarmi così. Bisogna essere predatori per non essere prede.-

Le si avvicinò, cauto.

-Vattene!-

Le accarezzò il collo scoperto e, con un sorriso, le sussurrò.

-Prima ti do un ultimo consiglio da amico. Se davvero vuoi essere una rock star, agisci pensando esclusivamente al tuo tornaconto, non ai tuoi sentimenti.-

Le baciò la scapola, Anko voleva scacciarlo, ma il corpo lo bramava di nuovo.

Lo tirò a sé per il colletto del giubbotto, nuovamente uniti insieme.

Quando si svegliò, non aprì gli occhi, ma toccò di fianco a lei.

Sentì, solamente, il freddo del lenzuolo e una calda lacrima solcarle il viso.

Spazio Kimly:

Partecipante al contest "Maybe a dream" indetto da oKelio su EFP forum, classificandosi al terzo posto.

Sebbene sia arrivata ultima, sono contenta che sia piaciuta e che abbia vinto ben due premi.

Premio "angst" e "snob".

Ringrazio la giudice e le altre partecipanti.

Passando alla storia, posso dire che all'inizio avevo pensato di usare Neji, ma in questo periodo mi vengono fuori solo OrochimaruxAnko, quindi era inevitabile che li avrei usati anche qui.

Infine posto il giudizio, aspetto i banner^^

III^Classificata

<< Wake up! >> di Kimly-Eden
Livello ortografico + Lessico : 9(10)
Trama (come sarà strutturata) : 10(10)
Originalità :5 (5)
Caratterizzazione dei personaggi :4 (5)
Attinenza alla traccia :5 (5)
Gradimento personale :1(1)
Giudizio della giudice : Ah una OroAnko! Da quanto non leggevo di questa coppia! Devo dire che mi mancava… e poi Orochimarusama è così dannatamente lui che non si può fare a meno di amarla! L’unica pecca, Anko. Mi è sembrata troppo remissiva, troppo … mhm… stile Sakura pre-Shippuden, non so se mi spiego. Per quanto riguarda il resto scritta bene, scorrevole e davvero carina. Triste per il finale, ma si sa, chi ama Orochimaru non ha vita facile. Bene, bene, brava!
Totale :34.5 (36)

Spero vi sia piaciuta, a presto...BAX^^