Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Stephaniee    23/11/2018    1 recensioni
Seguito di Primo ed Ultimo.
"Siamo stati qualcosa.
Siamo stati tante cose, a dire il vero. Siamo stati qualcosa quando non parlavamo ma ci guadavamo e capivamo comunque.
Siamo stati qualcosa quando ancora non sapevamo che stavamo per cambiarci le vite, almeno un po’. Siamo stati qualcosa di misterioso quando noi per primi non sapevamo cosa fossimo, chi fossimo. Siamo stati la sicurezza quando invece eravamo certi che nonostante tutto, come ci brillavano gli occhi quando eravamo insieme, non avrebbero brillato con nessun’altra.
Siamo stati un amore mancato"
(grazie #caratempesta per la citazione.)
Genere: Malinconico, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico, Universitario
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Primo ed ultimo la Trilogia'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Chapter seven
One year later

 

Estate

anno 2016

 

Io e Julia camminavamo fuori dal collegio Santa Caterina, orgogliose dell’esame appena sostenuto. Avevamo collezionato rispettivamente un 26 e un 27. La sensazione post-esame era qualcosa di meraviglioso, e andava festeggiato questo traguardo, nonostante fossimo solo all’inizio della nostra sessione estiva. Io avevo collezionato una lunga serie di insuccessi e più volte avevo pensato di abbandonare gli studi per lavorare, ma qualcosa mi diceva che non era il momento di mollare.

Io e Julia optammo per un giro in centro e un pranzo, nonostante fossero già le tre ma non avevamo toccato cibo, prima di tornare a casa con la mia macchina. Tra un mese esatto avrei fatto un anno di patente ed ero molto orgogliosa della mia indipendenza, avevo appena iniziato a guidare la mia macchina ufficiale, dopo un anno di esperienza con il catorcio.

 

Nessuna delle due aveva trovato qualcosa da acquistare nei negozi, così dopo poco tempo eravamo già a mangiare.

 

E Luke non lo hai più sentito?”Julia sapeva che l’argomento per me rappresentava ancora, dopo tanto tempo, fonte di dolore.

Non lo sento da Natale. Mi ha solo scritto gli auguri, ma credo sia stato un messaggio inoltrato a tutta la rubrica. La conversazione dopo è morta lì”

Non ho mai capito la mente di quel ragazzo. Che senso ha quello che ha fatto? Prima lasciarla, poi stare con te poi di nuovo con lei… Forse aveva solo paura Kat.” Lei era una delle poche che insieme alle mie amiche più care, aveva passato il tempo ad analizzare la situazione fino allo sfinimento, anche lei senza raggiungere una risposta eloquente al suo comportamento.

Credo che se la paura ci sia stata, c’è stata prima di fare il salto, prima di lasciare lei. Dopo non ci sono scuse, il passo lo aveva già fatto… Evidentemente ha avuto dei ripensamenti. Comunque non ci stiamo più sentendo come prima e mi va benissimo così.”

 

 

E Dicevo la verità. Ormai ad ottobre sarebbero stati due anni dalla nostra separazione e non aveva senso continuare a parlarne. La mia vita procedeva senza problemi: università, pub e le mie amiche del cuore.

Ero riuscita a intraprendere un surrogato di relazione con una vecchia fiamma, erano incontri poco romantici. Si trattava di più di uno sfogo fisico senza complicazioni.

Certo, lui non era Luke.

Però me lo tenevo dentro questo pensiero.

Nel Frattempo il cameriere ci consegnò le nostre Caeser salad, avevano un aspetto veramente invitante.

 

Comunque ho visto che è a New York”

Ma chi?” mi ero persa pensando alle notti con Piterson in macchina, ma non lo avrei mai ammesso.

Luke. E’ a New York. Ma Val l’ho vista ieri alla mensa dell’università quindi magari è con la famiglia”

Senz’altro”

 

Il mio pensiero viaggiò oltre oceano e me lo immaginavo, nella grande mela. Ci stava a pennello Piterson in quel contesto.

 

Stasera che fate tu e le altre?”

Mhh. Francy mi obbligherà praticamente a uscire con lei, il suo adorato Nick e i suoi amici.”

Quindi si vedono?”

Si… Anche se sono preoccupata. Ho purtroppo ben presente come finiscono queste situazioni. A qualcuno si spezzerà il cuore.”

Già, speriamo di no!”

 

Emma e Mike non stavano più insieme da diverso tempo, lui si era addirittura fatto una nel parcheggio dove lavoravamo, da uomo di classe quale era.

Lei tutto sommato stava bene, aveva conosciuto un ragazzo, una persona un po’ tenebrosa infatti né io né Francy lo avevamo conosciuto. Era un vero e proprio mistero.

Mentre Francy si era imbattuta in una relazione alquanto pericolosa. Certo, adesso erano proprio all’inizio, lui era stato chiaro, non voleva nessuna storia al momento e quanto altro, usciva da una relazione piuttosto lunga.

L’unico problema di questa pseudo-frequentazione risiedeva nel fatto che fosse palpabile che stavano bene insieme, e non solo esteticamente parlando, ma si vedeva che lui stava bene, si sentiva bene quando stava con lei, e averla attorno gli metteva una certa allegria. E chi si trovava vicino a loro lo percepiva subito.

I suoi amici erano veramente simpatici, quindi non mi pesava in nessun modo uscire con loro, e poi probabilmente ci sarebbe stata anche Emma.

Qualcosa mi diceva però che a soffrire per questa situazione sarebbe stata Francy, perché sebbene lui era sereno quando stava con lei, lei aveva proprio quella certa luce negli occhi.

Come amica sono sempre stata apprensiva, forse perché non auguravo a nessuno la sofferenza e a maggior ragione se potevo evitarne a chi volevo bene. Ero un po’ preoccupata, ma fino a che lui si sarebbe comportato bene, non ci sarebbe stato nessun problema.

 

 

 

 

 

Avevo appena accompagnato Julia a casa quando inaspettatamente mi arrivò un sms.

E soltanto una persona mi mandava messaggi normali.

 

Ciao, ho bisogno di vederti. Posso passare dopo cena?”

 

Fissavo il telefono da cinque minuti.

Un sacco di domande mi vorticavano nella mente. Perchè adesso?

Non era a New York? Perchè aveva bisogno di vedermi? Era successo qualcosa? Iniziai a preoccuparmi, pensavo si trovasse in difficoltà e che avesse bisogno di aiuto.

Ma comunque, anche se si fosse trovato in difficoltà, perché aveva bisogno di me?

 

Certo. Almeno mi spieghi che succede”

 

Non riuscivo a toccare cibo, giochicchiavo con la bistecca a tavola mentre i miei genitori si congratulavano con me per il 26 preso all’esame. Ormai non me ne importava più niente, le mani mi sudavano, non lo vedevo da più di anno eppure era incredibile l’effetto che ancora mi provocava.

Avvisai Francy che avrei tardato un pochino, e mi andai a fare una doccia rigenerante dopo quella giornata estenuante.

 

Piterson alle 21 era sotto casa mia, vidi nell’abitacolo della macchina un sacchetto da fast food, e aveva la faccia parecchio provata.

I suoi occhi però, erano sempre una calamità. Non avevo scampo di fronte al suo sguardo e probabilmente non ne avrei mai avuto.

 

Caro Piterson, se penso all’amore tu sei la cosa che ci va più vicina.

 

Sono atterrato due ore fa”

Ho visto, eri a New York.”

Kat, è stato bellissimo… ho visto cose inimmaginabili” ...E mentre lui mi raccontava del monumento alle torri gemelle, del cibo, della città che non dorme mai, io sorridevo come un idiota: ero semplicemente felice che avesse deciso di condividerle con me.

Aveva una bellissima luce negli occhi, ed ero grata di poterne godere solo io.

 

...E tu invece Kat cosa mi racconti?”

Oggi ho preso 26 ad un esame, non è un 20, ma era complesso e ne sono felice”

Ma grande! Sono felice per te!”

Tu come mai sei qui e non con Val?”

 

Ero stupida dalla mia domanda diretta, ma per tanto tempo mi ero lasciata confondere dal suo atteggiamento e ora volevo le risposte alle mie domande. A tutte le mie domande.

 

Una volta atterrato volevo vedere te, non so spiegarti perché”

Be’ mi fa piacere che vuoi condividere con me questa esperienza che hai fatto, lo sai che viaggiare mi piace molto. Ancora oggi se penso a Barcellona mi viene da sorridere.”

Si Barcellona è stato un viaggio assurdo...”

Decisamente”

 

Era calato il silenzio tra di noi, due calamite verdi mi studiavano, sentivo il suo sguardo trapassarmi. Tutto ad un tratto l’atmosfera si era fatta carica di elettricità e ti aspettative.

Puntai i miei occhi dentro ai suoi, quella luce si avvicinava lentamente ma con decisione, potevo sentire il suo profumo farsi più vicino e occupare le mie narici, fino a che le sue labbra furono sulle mie. Prima dolcemente, leggere come mi stesse chiedendo il permesso, dopo averlo ottenuto con più insistenza, passione e desiderio. Il mio cuore faticava a rimanere nella gabbia toracica, mi sentivo come se quel bacio mi avesse risvegliato, le mie mani erano ancorate alla sua nuca e mi sfuggì un gemito, mi sentivo completa dopo tanto, tantissimo tempo.

 

Devo andare”

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Stephaniee