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Autore: dreamlikeview    24/11/2018    5 recensioni
Dean Winchester è al matrimonio di suo fratello, quando tra gli invitati nota un meraviglioso uomo dagli occhi blu. Il suo nome è Castiel Novak, e tra i due scatta la scintilla; dopo una forte reticenza, Castiel cede e tra i due nasce una travagliata storia d'amore, che li porta ad affrontare le loro famiglie. Tuttavia, il loro è un amore proibito e un matrimonio si frappone tra di loro.
[Destiel, forbidden love, homophobia, song-fic, long-fic]
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
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Desclaimer: I personaggi di questa storia non mi appartegono, la storia è scritta per puro divertimento personale e il mio intento è solo quello di divertire (leggarsi far soffrire) il lettore e non intendo offendere nessuno con questa. Da tutto ciò non guardagno assolutamente nulla (se avessi un euro per ogni fanfiction scritta sarei milionaria).

NDA: Per evitare brutte figure e strafalcioni, la storia è ambientata in un'epoca storica indefinita, in un passato indefinito. Ugualmente il luogo dove è ambientata è fittizio, viene chiamato Nazione e non è localizzato geograficamente. Enjoy!

__________
 
It feels impossible.
It's not impossible
Is it impossible?
Say that it's possible
 
Mio amore,
Quanto accaduto nelle ultime giornate con te, ha dell’incredibile. Non credevo fosse possibile amare con tanto trasporto qualcuno, che in realtà mi è impossibile amare. Sembra impossibile ciò che stiamo facendo, sembra assurdo che il nostro amore sia ostacolato, reso impossibile dalle nostre stesse famiglie. A volte mi chiedo se abbia mai fatto qualcosa che mi abbia fatto star bene, prima di incontrare te, perché non mi sembrava di vivere prima di incontrarti, vivevo solo una vita a metà. Fin da quando i miei occhi si sono posati su di te, il mio cuore ha saputo che per me sarebbe stato impossibile non amarti, ma per la mia mente, la mia razionalità era impossibile farlo, perché tu sei un uomo, la nostra società non lo accetta, la nostra società è così chiusa che impedisce a due giovani uomini di amarsi solo perché sono dello stesso sesso. Mi sembra assurdo impedire a delle persone l’amore solo per questo. Hai idea di quanto io sia cambiato, da quando ti conosco? Hai sconvolto tutta la mia esistenza e ora vivo aspettando il giorno in cui ti rivedrò. Conto ogni istante che manca al nostro incontro, contemplo le stelle pensando a te, sperando di scorgere il tuo volto tra di esse; quando siamo insieme, poi, vorrei bloccare lo scorrere incessante del tempo, vorrei poterti immortalare, imprimere meglio addosso, così da sentirti anche quando sei lontano. I lunghi giorni che passiamo lontani, sono come una tortura per me. Passo le mie giornate a guardare fuori, sperando di vedere il tuo viso; odo gli uccelli cinguettare e spero di sentire la tua soave voce tra di loro, e spero che tu possa sentire tutte le volte che sussurro al vuoto della mia stanza il mio amore per te. Non so cosa tu mi abbia fatto, Dean Winchester, ma so che è l’incantesimo più bello che qualcuno abbia mai provato a fare a me. Mi hai incantato con i tuoi modi gentili, impertinenti e sconsiderati, il tuo corteggiamento sfrenato ha fatto breccia nel mio cuore e ti ho baciato. E poi ti ho amato, con ogni fibra del mio cuore, la notte che ti sei presentato nelle mie stanze. Mi sembra trascorso solo un giorno da quella meravigliosa notte. Stringo il ciondolo che mi hai regalato ogni notte, sentendoti vicino, sentendo che quel piccolo oggetto ci mette in contatto e a volte lo sento, impresso su di me, sul mio cuore, il tuo amore per me, so che sembra assurdo, ma apparentemente il tuo regalo ha il potere di farmi sentire più vicino a te. Il giorno che ho deciso di concedermi a te, è stato il giorno migliore della mia vita, il tuo sguardo si è posato nel mio, e ogni cosa ha avuto senso finalmente. Sei un sogno dal quale non vorrei mai risvegliarmi. Sei la persona che ero destinato ad incontrare, sei la mia metà speculare. Potranno dirci cosa fare, obbligarci a fare cose che non vorremmo, ma noi ci apparterremmo sempre, anche se sembrerà impossibile scavalcare le montagne che ci vengono piazzate davanti, noi saremo più forti e le supereremo. Tutto ciò che desidero dalla mia vita è avere te al mio fianco, e anche se sarà di nascosto, sarò lieto di stringerti a me nei momenti bui. Sarò la tua forza.
Nemmeno quando la realtà prende il sopravvento, quando mio padre parla del tuo matrimonio con mia sorella, riesco a smettere di sognare di incontrarti e stringerti a me. Ora lo so che anche se le cose saranno avverse, anche se le nostre famiglie saranno contro di noi, io e te ci apparterremo per tutta la vita, perché siamo nati per farlo. Hai sempre sostenuto che io fossi il tuo destino, e non potevo credere alle tue parole, perché ero terrorizzato. Temevo che se qualcuno avesse scoperto un sentimento tanto bello, lo avrebbe reso un crimine, un abominio, avevo paura delle ripercussioni che esso potesse avere su di noi, ma tu mi hai insegnato a non aver paura; so per certo, adesso, che tu sei il mio destino, Dean. Era scritto nelle stelle che ti avrei incontrato, e anche se il fato ha cercato in ogni modo di allontanarci, così come ci aveva avvicinati, noi siamo più forti. Noi riusciremo a riscrivere le stelle, con la forza del nostro amore. E sono certo che un giorno, riusciremo ad essere liberi di essere solo tu ed io, ed amarci nel modo migliore che conosciamo. Un giorno, sono certo, riusciremo ad essere felici come meritiamo e ad amarci come vogliamo, senza doverci nascondere.
Era impossibile, il nostro amore è ancora impossibile per ogni persona che incontriamo, ma non è impossibile per noi non lo è mai stato, e mi sembra assurdo averlo pensato. Credevo di essere abbastanza forte da riuscire a resistere al tuo corteggiamento. Invece è bastato un gesto, uno sguardo, un sorriso per farmi capitolare; e ora so che non mi importa d’altro se non di te, amore mio, non mi importa se sposerai mia sorella, perché so che non sarò mai un amante per te, sarò sempre e solo il tuo amore. Il nostro amore è così puro e semplice, naturale che non esistono modi per tenerci distanti. Perdonami se ho ostacolato tutto questo, prima di renderlo reale per entrambi. Ti ho donato tutto me stesso, quando quella notte ci siamo scambiati i cuori, sotto la forma di doni, e so che il mio è riposto nelle mani giuste. E io mi prenderò per sempre cura del tuo, lo tratterò come la cosa più preziosa in mio possesso, com’è in realtà, e avrò cura di te, anche nei giorni più cupi, anche quando sentiremo che tutto sia troppo da sopraffarci, farò di tutto per renderti felice come meriti, mio amato. Un giorno riusciremo a cambiare il mondo, e lo plasmeremo come a noi più aggrada, perché non ci sono ostacoli che l’amore non possa superare. Dipende solo da noi, nessuno può dirci cosa fare quando siamo solo tu ed io, e sono felice di averlo capito, finalmente. Tu mi hai insegnato tutto questo, e te ne sarò per sempre grato.
Ti amo,
Con amore, sempre e per sempre tuo
Castiel”
 
Angelo mio,
Le tue parole sono come balsamo per la mia anima tanto tormentata, quando sono lontano da te; quando sono con te, invece, vorrei che quel tempo passato insieme non finisse mai, perché ogni ora passata con te sembra un solo singolo istante che si infrange nel vuoto, vorrei incrementare il tempo che passiamo insieme, ma so che non è possibile, vorrei fermare il tempo, se solo fosse possibile. Sapevo che tu eri quello giusto, ancor prima di conoscerti. Prima che i miei occhi si posassero su di te, ero solo un uomo a metà, alla ricerca della sua metà d’anima che potesse renderla completa. Quando sei entrato nella mia vita, ogni cosa ha assunto il senso che meritava, ho capito che ogni azione compiuta fino a quel momento, era un’azione che mi spingeva verso di te, verso il destino che avevo in comune con te. Ogni parola che hai scritto, è vera anche per me. Il nostro non è un amore impossibile, amore mio, è solo la gente che vive nella nostra società che non lo capisce. Il nostro amore è puro e non c’è niente di sbagliato in esso, solo… le persone non possono capirlo, le persone non possono capire l’amore, perché loro sono interessate solo alle casse d’oro e a quanto potrebbero guadagnare da un’unione o da un’altra. Gli esempi li abbiamo nelle nostre famiglie, tuo padre e mio padre vogliono che io e tua sorella ci sposiamo, cosa possono capire dell’amore, due uomini come loro? O tutte le persone della nostra società che la pensano come loro? Io e te siamo diversi, io e te siamo due eccezioni, ecco perché ci siamo trovati ed eravamo destinati l’uno all’altro, perché siamo sulla stessa lunghezza d’onda, noi siamo ciò che è diverso da tutto il mondo, e nessuno se ne accorge.
Posso giurarti, adesso e per sempre, amore mio, che mai nessun altro è riuscito ad impossessarsi del mio cuore come hai fatto tu, con il tuo meraviglioso sorriso e il tuo limpido sguardo, in cui sono annegato. Ogni volta che ti guardo, sento nuove liriche nella mia mente e vorrei solo aver più tempo per scriverle e dedicartele, sei la mia musa ispiratrice, il mio angelo e sei l’uomo con cui vorrei passare il resto della mia vita. So che le circostanze possono sembrare sbagliate, sotto un certo punto di vista, ma sei l’unica persona con cui vorrei passare il resto della mia vita, come ti ho già detto una volta, vorrei sposare sì, un Novak, ma non tua sorella, bensì il Novak dagli occhi azzurri come l’oceano, i capelli neri come l’ebano, con il sorriso più luminoso dello stesso sole e di tutte le stelle del firmamento. Mentirei se ti dicessi che io non guardo fuori alla finestra sperando di trovare il tuo volto nelle costellazioni, mentirei se dicessi che non cerco il tuo sguardo in chiunque, senza riuscire a trovarlo.
Se fossimo in una favola, direbbero che il nostro amore è quello che viene chiamato, “il vero amore”, e non lo dico in termini fiabeschi, perché la realtà è una ed unica, tu sei la mia metà speculare, e prima di te non ero che un uomo incompleto, un uomo spezzato, alla ricerca costante di un qualcosa che ancora non aveva. E non è questo, il vero significato d’amore? Due metà che si trovano, che si completano e che si amano, fino all’ultimo respiro, senza pentirsene?
Ogni momento passato insieme a te, diviene l’istante migliore che abbia mai vissuto, ogni singolo istante del nostro tempo insieme è impresso come un’orma nel mio cuore, indelebile che mai andrà via. Quando la notte stringo forte al mio corpo il ciondolo che mi hai regalato, sento che in qualche modo siamo vicini, che ci stringiamo a vicenda, e vorrei solo che tu fossi lì accanto a me; in quegli istanti vorrei baciarti, stringerti, appartenerti. Potrà essere impossibile per gli altri, ma per noi è la cosa più reale e vera che abbiamo. Io e te siamo legati, siamo sempre stati legati, è stato il destino a metterci sulla stessa strada, quella lontana sera in cui ti vidi al tavolo dei vini. Ricordo ancora che fui attratto dalla tua fisionomia, ma poi vidi i tuoi occhi e lì fui perso, mi innamorai di te ancor prima di conoscerti, perché nel tuo sguardo lessi tutto ciò che c’era da sapere. Ti ho donato tutto me stesso, amore mio, ancor prima di appartenerti fisicamente. Sapevo fin da subito che nessuno avrebbe potuto tenerci lontani, perché tu sei sempre stato quello che ero destinato ad incontrare, quello che mi ha rapito il cuore e la mente con un sorriso. Ogni volta che penso a te, il mio cuore batte così forte che potrebbe esplodere, ogni volta che ti sono vicino mi sento come l’essere più forte del mondo. Ti volevo fin dal nostro primo incontro e non l’ho mai nascosto o tenuto segreto con te. Tu sei il mio destino, Castiel, sei l’uomo che ero destinato ad incontrare, colui che mi ha cambiato la vita, colui che con un sorriso ha catturato il mio cuore e con lo sguardo l’ha intrappolato tra le sue mani. So che tu te ne prenderai cura, perché tu sei dolce, caritatevole e meraviglioso. So che insieme supereremo tutte le montagne che ci si pareranno davanti, so che con te non devo temere nulla, perché con te nulla è impossibile. Noi non siamo mai stati senza speranza, e sono lieto che te ne sia accorto anche tu finalmente. Dipende solo da noi due, anche quando tutti ci faranno capire che non siamo fatti l’uno per l’altro, tu ignorali. Noi voleremo insieme, oltre le mura di questa vita infelice e daremo un nuovo senso all’amore, riscrivendo le stelle a modo nostro, cambiando finalmente il nostro destino, amandoci come meritiamo. Nessuno può impedirci di amarci, amore mio. Cambieremo il mondo, insieme, un giorno, ne sono certo. Sono tuo, e lo sono sempre stato fin da quando il mio sguardo si è posato su di te, fin da quando mi hai concesso la tua preziosa amicizia, fin da quando mi hai concesso un bacio, il tuo amore e tutto ciò che è conseguito.
Ti amo,
Con amore, sempre e per sempre,
tuo Dean”.
 
**
 
Stretto tra le braccia del suo amante, Dean fissava il soffitto della locanda in cui avevano trovato rifugio con aria preoccupata, accarezzò lentamente i capelli del moro accanto a lui e sospirò; non riusciva a dormire, troppi pensieri affollavano la sua mente. Fuori imperversava un terribile nubifragio, i tuoni erano forti, e la pioggia gli portava alla mente spiacevoli pensieri, era tutto il giorno che pensava a ciò che stavano vivendo, a quanto fosse travolgente l’amore che li univa. E se qualcuno lo avesse notato? Se qualcuno avesse notato il luccichio particolare che avevano entrambi quando l’altro era nelle vicinanze? Se qualcuno avesse sospettato? Era da quando si era beccato un’occhiataccia strana da parte di Michael Novak che ci pensava, e aveva iniziato a temere per lui e Cas. Aveva iniziato a temere che qualcuno potesse scoprirli e poi cosa ne sarebbe stato di loro? Cosa ne sarebbe stato di Castiel? E se nelle sue lettere, esprimeva tutto il suo amore per il moro, quando si ritrovava da solo con i suoi pensieri, non riusciva a smettere di pensare al fatto che qualcuno avrebbe potuto tentare di privare loro di tutto quello. Come avrebbe fatto? Come sarebbe sopravvissuto, se a causa sua e del suo stupido egoismo Cas avesse rischiato? Non ne aveva parlato con lui, ovviamente, non voleva allarmarlo per i suoi stupidi dubbi, eppure mentre lo teneva stretto al suo fianco, non riusciva a non pensare a tutto quello. Per quanto fosse sprezzante del pericolo, aveva timore della situazione, non gli importava di sé, ma delle sorti del suo compagno. Aveva cercato di allontanare quei pensieri negativi, aveva cercato di non pensare e quando lo aveva incontrato, si era sentito l’uomo più felice del pianeta, i pensieri erano per un po’ svaniti passando il tempo insieme a lui, tuttavia adesso che lo guardava dormire, essi erano tornati a bussare alla sua mente, avevano fatto breccia dentro di lui e non riusciva a scacciarli via. Erano impressi a fuoco nella sua mente ed era preoccupato; ma Cas era così sereno, così bello, che era difficile fare pensieri tristi quando lui era nei paraggi. Quel giorno si erano incontrati di nuovo a Little Heaven, quel paesino che ormai era diventato il loro nido d’amore, e saggiamente, quella volta avevano cambiato locanda, giusto per non destare troppi sospetti in chi li vedeva entrare – certo, nessuno badava a due viaggiatori sconosciuti, che di quando in quando passavano in quella zona per i loro affari, quella era la storia che Dean diceva ogni volta, ma a lungo andare sarebbe potuta risultare finta – quindi avevano deciso di andare in un’altra locanda e comportarsi esattamente come le ultime volte, e per fortuna anche lì avevano trovato ospitalità.
Dean allungò pigramente il collo verso Castiel e gli lasciò un leggero bacio sulle labbra, vide l’altro sorridere ad occhi chiusi, Castiel era bellissimo, soprattutto quando era rilassato in quel modo, non voleva turbare il suo sonno e la sua serenità con i suoi assurdi pensieri tristi, il tempo che trascorrevano insieme era davvero troppo poco per essere sprecato in quel modo; tuttavia lui non riusciva a prendere sonno, tant’era preoccupato. Nessuno aveva scoperto nulla della loro relazione, anche se un paio di volte erano andati davvero vicini al farsi scoprire – maledette colonne che non nascondevano bene i corpi – ma erano riusciti a cavarsela senza che la verità venisse fuori, senza essere visti. Dopo gli ultimi incontri, le ultime feste, il loro ultimo scambio di lettere, le cose tra di loro erano in qualche modo cambiate, avevano preso una nota più romantica, più dolce, più sentita, più profonda. Entrambi erano consapevoli dei rispettivi sentimenti, ed erano anche più coinvolti, avevano consolidato un rapporto che andava oltre il conosciuto, oltre ciò che poteva essere pensato, oltre la fisicità in sé del rapporto; Dean non si sarebbe mai aspettato di amare così tanto, in modo così travolgente qualcuno, come si era scoperto ad amare Castiel. E adesso stava iniziando ad avere paura, paura che dopo il matrimonio le cose tra lui e Cas potessero cambiare, paura che il matrimonio li allontanasse ancor di più, paura di perderlo, paura di essere scoperti. Non voleva proprio pensare a questo, quando era con lui, non voleva pensare a cose negative, voleva godere dei momenti che passavano insieme, eppure non riusciva a smettere di farsi domande. Voleva solo essere felice accanto a Castiel, era chiedere troppo? Evidentemente sì, perché il fato sembrava loro contrario anche stavolta. Non aveva mai digerito bene la faccenda del matrimonio, anche se fingeva – oh, se fingeva bene! – di essere totalmente coinvolto in esso. Non voleva che quell’assurdità li separasse, non era giusto, non voleva che cambiasse le cose tra di loro.
«Dean?» mormorò lui, gli occhi ancora chiusi, forse svegliato dal suo continuo agitarsi su quella branda troppo piccola per due. Eppure, per quanto fosse piccola la branda, lui non voleva trovarsi in nessun altro luogo, che non fosse quello, perché lui voleva solo essere lì, perché lì aveva tutto ciò di cui aveva bisogno. Aveva il suo Cas. Era a casa.
«Ehi, non volevo svegliarti» sussurrò l’altro «Dormi ancora un po’, è notte fonda».
«Tu? Non riesci a dormire?» domandò aprendo gli occhi di poco, notando l’espressione angosciata di Dean «Qualcosa ti turba?» domandò dolcemente, aprendo gli occhi e appoggiandogli una mano sulla guancia. La sua preoccupazione era così palpabile che Cas se ne era accorto? Maledizione, non avrebbe mai voluto che si preoccupasse per lui.
«Tranquillo, tu dormi» sussurrò «Ho solo qualche pensiero» ammise, mentire sarebbe stato meschino e crudele da parte sua, aveva giurato a Castiel che sarebbe stato sempre sincero con lui e di certo mentirgli su ciò che provava, non era nelle sue intenzioni.
«Cos'hai che non va, Dean?» sussurrò avvicinando il viso al suo «Avanti, con me puoi parlare…»
«Lo so, Cas…» rispose a bassa voce «Non voglio angosciarti» sussurrò, appoggiando le labbra su quelle di Castiel, gli portò i palmi sulle guance e lo baciò con trasporto, cercando di donargli con quel bacio tutti i sentimenti che provava verso di lui, al di là di ogni dubbio e di ogni preoccupazione, stringendosi contro il suo corpo e sentendolo contro il proprio. Avrebbe donato qualunque cosa pur di sentirsi sempre in quel modo, sempre così vicino a lui e completo. Ogni cosa intorno a loro spariva quando erano insieme, tutto il mondo svaniva, e tutto assumeva toni ovattati, e lontani, intangibili, persino i tuoni del temporale sembravano lontani, nel momento in cui le sue labbra incontravano quelle di Dean. Senza pensarci due volte su, lo tirò completamente sopra al suo corpo e vide l’altro sorridere, anche se in maniera triste.
«Non è distraendomi con i tuoi baci che mi farai demordere dal porti le mie domande» asserì, infatti, con serietà il moro «Perché non mi parli e così torniamo alle nostre piacevoli attività?» domandò l’altro appoggiando la fronte contro la sua, accarezzandogli le gote con i polpastrelli. Dean si rilassò sotto a quel tocco dolce, ma non voleva angustiare Castiel con le sue paure e i suoi dubbi, doveva distoglierlo da sé e portare la sua attenzione su altro.
«Saltiamo la parte del parlare e passiamo direttamente alle piacevoli attività» mormorò. Castiel alzò lo sguardo al cielo e decise di accontentarlo, ma solo perché, Dean lo sapeva benissimo, sarebbe tornato, dopo averlo stordito con i baci, a tempestarlo di domande, così si abbassò di nuovo a baciarlo, mentre il biondo sentiva la testa volare in un altro universo, sentiva solo un milione di farfalle che svolazzavano allegramente nel suo stomaco e nella sua mente, mentre i pensieri negativi e le paure venivano accantonate in un angolo remoto della sua mente. Sorrise contro la bocca del suo amante e si lasciò andare in un sospiro di piacere. Non importava quanto al di fuori di quella stanza, in cui il loro amore si stava consumando, le cose fossero complicate e impossibili, loro avrebbero sempre trovato il modo di appartenersi. La verità che non volevano accettare, quella che si trovava al di fuori di quella stanza, una verità che vedeva Dean sposato con la sorella di Castiel e quest’ultimo, presto o tardi, con una qualsiasi dama del regno, sembrava lontana quando se ne stavano l’uno tra le braccia dell’altro, lì dentro nascosti da tutto il mondo.
«Dean» sussurrò il moro, accarezzandogli le gote con i polpastrelli, con una delicatezza e una dolcezza che lasciavano sempre il biondo sorpreso e in adorazione «Lascia andare i pensieri, siamo solo io e te» sussurrò piano «Lo so che fuori di qui è complicato, e che dio mi perdoni, ero il primo a dire che tutto questo avrebbe fatto male ad entrambi» disse con drammatica realtà «Ma non mi pento di aver scelto di cedere ai miei sentimenti, perché con te, ogni singolo istante, vale la pena di essere vissuto, d’accordo?»
Dean annuì «Perdonami» sussurrò allora lui, congiungendo le loro labbra «Ti prego» mormorò «Dimmelo».
«Cosa?»
«Dimmi che è possibile amarsi in questo modo, dimmi che un giorno riusciremo ad essere felici».
«Dean…»
«Mentimi, ti prego» lo supplicò, si avvicinò ancor di più a lui e lasciò andare un singhiozzo a lungo trattenuto sul fondo della gola «Ti prego, Cas, mentimi», il suo tono era disperato.
Castiel lasciò andare un sospiro rassegnato: «Non posso mentirti, amore mio» sussurrò, si portò su di lui e gli pose le mani sulle guance «Guardami, Dean» sussurrò ancora dolcemente, puntando gli occhi verso quelli dell’altro che fece la medesima cosa e il biondo annegò di nuovo negli occhi azzurro mare del suo amato «Non posso giurarti che andrà tutto bene, non lo so nemmeno io» disse accarezzandogli le gote «Ma posso giurarti una cosa» un tuono squarciò il cielo, e Castiel si abbassò ancor di più sul suo corpo che tremò appena, se per la vicinanza dell’altro o per il tuono non lo sapeva «Posso giurarti che ti amerò sempre come ti amo oggi, ti amerò così anche tra mille anni e altri mille ancora. Ti giuro che non sarà il matrimonio a tenermi lontano da te, che farò di tutto per renderti felice anche se da lontano» continuò, Dean sentiva i dubbi e le incertezze abbandonare il suo cuore mentre Cas pronunciava quelle parole «Ti giuro che anche se sarò lontano fisicamente, sarò vicino a te con la mente, il cuore e lo spirito, ti giuro che sentirai il mio amore costantemente, e ti giuro che prima o poi, in questa o in un’altra vita, saremo felici come meritiamo» disse ancora, calandosi sulla sua bocca, lasciandovi un leggero bacio «Ti amerò sempre, e il mio amore supererà il tempo e lo spazio per raggiungerti, te lo giuro, amore mio» sussurrò piano accarezzandogli le gote «Sempre e per sempre» promise.
«Sempre e per sempre» confermò Dean, che sentiva le guance bagnate, il momento era troppo travolgente, era stato sopraffatto dalle emozioni, dalla dolcezza delle sue parole, dal suo amore smisurato e le sue emozioni si erano tramutate in lacrime amare. Castiel era stato così reticente all’inizio, ma adesso dimostrava un coraggio e una forza che non gli avrebbe mai attribuito, e questo lo spingeva solo ad amarlo di più.
«Cas…»
«Lascia andare i pensieri, amore mio» sussurrò ancora, tracciando con le labbra le scie delle sue lacrime per eliminarle «E lascia che mi prenda cura di te» disse piano «Siamo solo io e te».
Dean annuì, sopraffatto, e cercò le sue labbra ancora, trovandole dopo un solo istante, lasciandosi andare tra le braccia del suo amato, donandosi a lui. Avrebbe trovato le parole per rispondergli in un altro momento, adesso aveva solo bisogno di sentirlo, di sentire che lui c’era e che non lo avrebbe abbandonato quando era così vulnerabile. E Castiel lo fece, lo baciò con passione, tenendolo stretto a sé per i fianchi, stringendolo contro il proprio corpo, facendolo sentire amato, come mai Dean si era sentito in vita sua. E più Castiel lo baciava, più si sentiva stupido per aver avuto tutti quei pensieri negativi, più lo baciava più sentiva che tutto quello era il suo destino e non un altro. Più lo baciava, più desiderava che la sua vita fosse diversa. Si amarono piano, dolcemente, i loro sospiri vennero coperti dai forti tuoni del temporale che imperversava fuori da quella piccola stanza, spettatrice di un amore che non avrebbe avuto futuro fuori di lì, ma che lì dentro aveva la forza di un uragano. Si abbandonò totalmente nelle mani del suo amante, mentre lui con dolcezza e amore scacciava via ogni più piccolo sentore di dubbio o tristezza, rendendolo di nuovo spensierato e felice come quando era arrivato; prendendosi cura di lui così come aveva promesso. Dean, poco prima di sprofondare nel sonno, promise a se stesso che non avrebbe mai più permesso al seme del dubbio e della paura di sconvolgerlo tanto.
 
**
 
Quando Castiel si destò quella mattina, accarezzò gentilmente i capelli del suo amante, non aveva mai visto Dean tanto devastato quanto la notte precedente, fin dal loro primo incontro, era stato sprezzante del pericolo, aveva affrontato ogni cosa senza pensare alle conseguenze, e quello che temeva più di tutto si stava avverando. Il loro destino, quello che con tanta forza avevano cercato di scacciare, si stava abbattendo su di loro con una forza disumana, e li stava schiacciando. Il primo a crollare era stato l’incrollabile Dean, e non sapeva come fare per aiutarlo a risollevarsi da quello stato in cui era precipitato. Poteva capirlo, certo, erano anche le sue paure e i suoi dubbi, gli stessi che all'inizio lo avevano fatto apparire un codardo, con i quali lui era giunto a patti; ma, a differenza sua, il suo compagno non li aveva mai affrontati, non davvero. Aveva sempre detto che a lui non importava di niente, che quello che provava per lui andava oltre qualunque cosa, e non gliene faceva una colpa se era stato colto dai dubbi, era umano, era umanamente normale essere dubbioso, soprattutto in una condizione delicata come la loro. Lo sapeva, Castiel aveva sempre saputo che un giorno sarebbe accaduto, aveva sempre saputo che uno di loro sarebbe crollato, ed era per questo che si era battuto contro Dean per farglielo capire; poi si era arreso, si era arreso alle parole dell’altro, si era arreso al sentimento che provavano, perché consapevole di non poterlo contrastare e aveva abbandonato la sua razionalità, per favorire l’irrazionalità trascendente del rapporto con Dean, e siccome lui aveva già affrontato tutto quel momento, era compito suo rassicurare l’amato e promettergli che tutto sarebbe andato per il meglio, promettergli che il loro amore sarebbe sopravvissuto, perché lo sapeva, sarebbe stato difficile, avrebbero sofferto perché costantemente lontani, ma poi ci sarebbero stati i meravigliosi momenti in cui sarebbero stati di nuovo insieme, come quello, e tutto il dolore sarebbe svanito, scacciato e dimenticato per una notte. Non importava se dopo una notte in paradiso, il giorno dopo sarebbero stati gettati all’inferno della vita quotidiana. Il loro amore avrebbe superato anche quell’ostacolo.
Dean si destò dopo poco rispetto a lui, e lo guardò negli occhi con una tale intensità, con un tale desiderio da far tremare il corpo e il cuore di Castiel.
«Ben svegliato…» lo accolse il moro sorridendo «Ricordi che dobbiamo parlare?» domandò con un sorrisetto.
«Ricordo che stanotte sono riuscito a distrarti, sicuro che non posso farlo ancora?» domandò a sua volta inclinando la testa «Non costringermi a parlare dei miei pensieri, ti prego…hai chiarito il tuo punto di vista…»
«So quello che stai passando» disse, guardandolo con dolcezza «Ci sono passato prima di te, quando avevo paura di lasciarmi andare. Con te stesso potrai anche fingere, ma non con me. Forza, parlami».
«Sei incredibile» borbottò Dean, cedendo al suo sguardo, pronto a parlare «Come riesci a convincermi sempre a fare quello che vuoi?»
«Forse sono bravo nell’arte della persuasione» sussurrò dandogli un bacio a stampo. Castiel sapeva che non era facile per loro, sapeva che sarebbe stato difficile, e aveva sempre saputo che quel momento, quello di fare i conti con la realtà, sarebbe arrivato presto «Cosa ti turba così tanto, Dean?» gli chiese con dolcezza, accarezzandogli i capelli con amorevolezza e tenerezza.
«Non lo so, Cas… non sono turbato, sono solo… preoccupato» sospirò leggermente «Questi assurdi pensieri sono comparsi ad una delle tante feste a cui siamo andati. Ci siamo appartati come al solito e andava tutto bene…poi quando siamo tornati in sala, ho iniziato a fare la corte a tua sorella come al solito, per non insospettire e per non far arrabbiare mio padre, ed è stato in quel momento che Michael mi ha lanciato uno sguardo che mi ha fatto tremare» raccontò, Castiel spalancò la bocca, sconvolto, suo fratello non aveva fatto parola di niente, non aveva detto niente che avesse fatto capire che sapesse qualcosa «Non credo sappia qualcosa, credo sia più qualcosa legato al mio atteggiamento nei confronti di Anna» aggiunse subito «Ma mi ha fatto pensare e non riesco a smettere di farlo» confessò «La nostra non è una situazione semplice, lo so io e lo sai anche tu… e il fatto che siamo così felici, così spensierati insieme… mi fa avere paura, non pensare che non mi fidi di te o di noi… è solo che…»
«… è una cosa così bella che a volte pensi non sia reale» concluse al suo posto, guardandolo negli occhi «È così, vero?»
Dean annuì, e Castiel lo guardò con lo sguardo dolce e un sorriso leggermente più accentuato, poi gli appoggiò una mano all’altezza del cuore, e gli diede un bacio sul petto, alzando poi lo sguardo verso di lui, guardandolo dritto negli occhi «Sai, è buffo, fino a qualche mese fa, ero io quello che rifletteva troppo, che pensava che non potesse essere reale, e invece… adesso sono io a dover rassicurare te» disse piano, accarezzandolo piano, mentre lo sentiva affannare un po’ forse a causa delle troppe emozioni che stava provando «Ascolta, Dean. La nostra situazione fa paura, lo so, e spesso fa così male che non riesco a respirare; sai cosa mi fa sorridere e andare avanti?» chiese rivolgendogli uno sguardo carico d’amore, l’altro non rispose e scosse la testa «Questo» disse indicando se stesso e Dean «I momenti che trascorriamo insieme, questi piccoli attimi che riusciamo a ritagliarci per noi, nonostante tutto, nonostante tutti» affermò con sicurezza «Questi momenti in cui siamo solo io e te, in cui siamo sereni e rilassati, in cui siamo solo io e te, il nostro amore e i nostri sentimenti… questo mi dà speranza, mi dà gioia» disse ancora dandogli un bacio sul mento «E sai chi mi ha fatto capire questo? A chi devo questa mia sicurezza?» Dean lo guardò interrogativo «A te. A te che mi hai stregato, a te che mi hai insegnato che l’amore è amore, in ogni sua forma e aspetto. Tu mi hai dato la forza per affrontare tutto questo» concluse alzandosi sulle braccia, sovrastandolo appena, poi raggiunse il suo volto «Tu mi hai insegnato ad amare» sussurrò prima di abbassarsi sul suo volto e baciarlo con dolcezza, e tenerezza, lambendo le sue labbra, cercando di risucchiare tutti i suoi dubbi e le sue preoccupazioni; solo loro due contro il mondo intero.
«Oh dei… quanto ti amo» sussurrò Dean contro le sue labbra «Tu sei davvero una benedizione nella mia vita… »
Castiel sorrise leggermente e gli accarezzò con i polpastrelli una guancia «Non quanto tu lo sei per me» gli disse con una sincerità disarmante. «Se noi due crediamo a tutto questo, crediamo alla forza del nostro amore, allora tutto è possibile» sussurrò, sentendo finalmente il biondo rilassarsi sotto le sue abili mani e Castiel sorrise appena «E non preoccuparti per mio fratello, non credo sospetti nulla, altrimenti mio padre mi avrebbe già chiesto delucidazioni» lo rassicurò. Dopo un momento di shock, aveva riflettuto, se Michael avesse anche solo avuto il minimo sospetto, era certo che ne avrebbe parlato con Chuck, il quale avrebbe costretto Castiel a confessare in ogni modo immaginabile. Avrebbero solo dovuto stare più attenti, avrebbero solo dovuto evitare di insospettirli, e continuare nell’esatto modo in cui avevano fatto fino ad quel momento, con una punta di accortezza in più.
«Scusa, ho rovinato il nostro incontro» mormorò Dean «E tra poco dovremmo ripartire» sospirò, Castiel lo guardò negli occhi e gli posò un bacio leggero sulle labbra.
«In realtà, credo che la tempesta di stanotte abbia fatto danni ingenti…» mormorò «Io sarei disposto a restare qua, credo che l’oste non avrà nulla da ridire quando gli daremo un altro sacchetto di monete d’oro» disse piano, accarezzandolo lentamente, sorridendogli in modo dolce «E suppongo che anche i nostri genitori e i nostri fratelli siano rimasti bloccati, dovunque siano andati a firmare quelle trattative burocratiche» disse con un sorriso furbo sul volto «Godiamoci questa giornata di pace e di coccole, e non pensiamo a nulla, ci stai?»
Castiel sentì lo sguardo di Dean su di sé, e un brivido gli attraversò il corpo, quando il biondo premette con eccessivo entusiasmo le labbra contro le sue, baciandolo come se da quello fosse dipesa la sua vita. Lo sentì annuire e mormorare sì, mio dio, quanto ti amo, contro la sua bocca. Le cose erano difficili, lo sapevano entrambi, ma finché potevano godere della reciproca presenza, del reciproco sostegno avrebbero potuto superare qualsiasi difficoltà il destino avesse messo contro di loro. Bastava solo credere che tutto fosse possibile, loro ormai lo avevano fatto e continuavano a farlo, in nome del loro amore, in nome di quanto più caro avessero, in nome di quell’amore che pian piano li avrebbe consumati. Si godette, per la prima volta, quel prezioso momento del risveglio – non avevano mai vissuto insieme un vero e proprio risveglio, la prima volta che avevano dormito insieme, la mattina seguente avevano litigato, quando avevano fatto l’amore per la prima volta, all’alba Dean era dovuto scappare, e ugualmente era successo le altre volte che si erano incontrati – poi si alzò, dopo aver lasciato un leggero bacio a stampo sulle labbra dell’amato, abbandonando quel giaciglio leggermente scomodo, ma perfetto per loro e raccolse i suoi abiti del giorno prima, si pulì il corpo con un panno di stoffa e l’acqua di un catino, messo lì a loro disposizione dai locandieri e poi si rivestì lentamente, sotto lo sguardo di Dean, che non smetteva di osservarlo. Sperava che stesse componendo altre poesie, sebbene Dean avesse continuato a scrivere poesie e a mostrargliele, non ne aveva mai abbastanza.
«Sei sconveniente ed impertinente» si lamentò appena, dopo aver chiuso i lacci della propria casacca «Non è buona norma fissare un uomo nudo, sai?»
Lo vide alzare gli occhi al cielo e lo sentì lasciarsi scappare una risata «Scusatemi, mio signore, se con il mio sconveniente osservare, ho turbato la vostra vestizione e vi ho fatto arrossire».
«Stolto» borbottò, poi immerse il panno nel catino e glielo lanciò pregno d’acqua «Rivestiti e usciamo, è spuntato un bellissimo sole, dopo la tempesta, e se siamo fortunati potremmo guardare quel meraviglioso fenomeno colorato nel cielo» disse entusiasta, guardando gli occhi dell’altro riempirsi d’amore davanti alla sua allegria. Era un bel giorno per essere felici, perché, sebbene difficile, sebbene complicato e a tratti doloroso, il suo rapporto con Dean era una delle cose – se non l’unica cosa – che lo rendevano felice, esso rendeva la sua vita degna di essere vissuta in ogni momento, per poter godere di quei momenti intimi e personali che condividevano. Senza farselo ripetere due volte, Dean si alzò dal giaciglio e, come il suo amato gli aveva suggerito, si ripulì dalla nottata che avevano trascorso e indossò di nuovo gli abiti del giorno precedente. Poi si scambiarono un veloce bacio, prima di lasciare la stanza e andare a parlare con l’oste del loro desiderio di trascorrere di nuovo la notte lì. Dopo un’abbondante colazione, comunque, egli non ebbe niente da ridire, poiché le monete d’oro che offrivano i due viaggiatori erano molte, per lui che non ne vedeva più di una manciata alla volta. Uscirono dalla locanda e presero i cavalli, notando che le supposizioni di Castiel fossero esatte, le strade erano per lo più inagibili per i danni causati dalla tempesta e non avrebbero potuto affrontare il viaggio di ritorno, senza rischiare di farsi davvero molto male. La scelta di restare era comunque stata la migliore, anche per poter godere ancora un po’ della reciproca presenza, del loro reciproco amore.
Camminarono per le strade del borgo non troppo affollate a causa della tempesta, fino a spingersi oltre dei campi di grano e ritrovarsi, dopo aver camminato ancora per un po’, in uno dei paradisi più belli che avessero mai visto. Mentre camminavano, parlarono di ogni cosa li tormentasse, scacciarono via i rispettivi dubbi e convennero che preoccuparsi non li avrebbe portati da nessuna parte. Così in pace procedettero per il loro piccolo viaggio. Oltre quei campi, infatti, c’era una radura, una piccola radura, con un laghetto, delle insenature e grotte, alberi alti e rigogliosi; un piccolo paradiso in terra, nessuno di loro era mai stato in un posto del genere.
Le nubi erano ancora in cielo, minacciose e scure e forse sarebbe stato meglio per loro rientrare, ma non ne avevano ancora voglia, volevano godere ancora di quel piccolo pezzo di paradiso che avevano trovato; un tuono forte, tuttavia, li mise all’erta e si rifugiarono in una delle grotte della radura. Lo scrosciare dell’acqua, li mise in uno strano stato di preoccupazione e aspettarono con pazienza che smettesse di piovere, si scambiarono dolci baci e si strinsero a vicenda per vincere il freddo pungente e umido di quella grotta, per combattere il freddo della pioggia e trovarono conforto l’uno tra le braccia dell’altro.
Poi d’un tratto, come era iniziata, così la pioggia finì. I due amanti, stretti ancora l’uno tra le braccia dell’altro, misero la testa fuori dalla grotta e un raggio di sole ferì i loro occhi, sembrava un messaggio. Un messaggio per dire loro che, nonostante le avversità, nonostante i problemi, il sole sarebbe tornato a splendere sempre, anche dopo la più pericolosa delle tempeste, anche dopo la più feroce delle piogge.
«Dean, guarda» mormorò Castiel indicando davanti a loro, uno spettacolo di colori, si estendeva ad arco davanti a loro, era la cosa più bella che avessero mai visto «Hai mai visto qualcosa di tanto bello?» domandò.
«A parte te?» domandò in un mormorio contro il suo orecchio, guadagnandosi una leggera gomitata nello stomaco, era lusingato dai suoi complimenti – e arrossì anche alle sue parole.
«Questa è una speranza» mormorò Castiel contro il suo orecchio «Come dopo la tempesta, il sole e i colori prendono forma giocando nel cielo, così l’amore vincerà su ogni cosa prima o poi». Non credeva alle sue stesse parole, ma era così, quello era un segno per loro, un segno di buon auspicio per il loro futuro. Dean non rispose con le parole alla sua frase, semplicemente gli circondò il volto con le mani e lo baciò con trasporto, assaporando quel momento di libertà, assaporando la dolcezza delle sue labbra, assaporando l’amore che entrambi provavano l’un per l’altro. 
È tutto possibile, basta solamente crederci.

 

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Hola people!
Finalmente ci siamo, decimo capitolo. Ci avviciniamo alla fine della storia (non temete, ne sono 14, ne mancano ancora 4!).
Ovviamente non mi smentisco mai e prima di un tardo orario non riesco a pubblicare, but ieri avevo un esame e quindi non ho potuto nemmeno guardare il PC da lontano, e oggi ho lavorato al capitolo (causa esame. non ho potuto rispondere alle recensioni, ma lo farò appena finito di pubblicare qua, scusatemi!) e niente, eccolo qua. Un po' di dolore qua e là perché comunque è difficile e poi un arcobaleno a dare un po' di speranza ai due amanti sfortunati, adoro scrivere scene di vita quotidiana, soprattutto quando i protagonisti non possono averla per ovvi motivi.
Anyway, io vi lascio qui e vi ringrazio per aver letto anche questo capitolo! Se siete arrivati fino a qua, anche solo spendendo un click, avete fatto felice una scrittrice disagiata come me. Spero che vi sia piaciuto!
Vi do appuntamento alla prossima settimana con un nuovo mirabolante capitolo!
Buonanotte, people! 
Stay tuned! 

   
 
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